sabato 11 novembre 2023

Il dilemma Ambientale: Monte San Giovanni Campano o Monte Lumière?

 

Il Sistema SIOPE  (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici), è un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti delle amministrazioni pubbliche realizzato in attuazione dall'articolo 28 della legge n. 289/2002) . Questo sistema gestito dalla Banca d'Italia  ha pubblicato le spese sostenute dall’ente Comune di Monte San Giovanni Campano per l’energia elettrica.   Nell'anno 2022  la spesa per l’energia elettrica è stata di euro  418.403,48; nel 2021 la spesa per l’energia elettrica ammontava a euro 362.716,48 e per  per l’anno 2020 la spesa è stata pari ad euro 307.943,87.

Non vi è chi non veda che manca il  PEC (Piano Energetico Comunale) e il  PRIC (Piano Regolatore Illuminazione Comunale) . Strumenti che pur non essendo obbligatori per Monte San Giovanni Campano (attualmente ha meno di 12.000 abitanti)  dovrebbe adottarli vista  la  spesa considerevole  che affronta per l’energia elettrica. 

 In gergo si dice che oltre un milione di euro spesi  in tre anni per l'energia elettrica  “hanno la coda ..."

Lo scopo di avere un piano energetico comunale è quello di identificare quali interventi è possibile praticare per il risparmio di energia elettrica ,  per i  minori consumi  di combustibili fossili. Un PEC  per   incentivare il ricorso alle fonti rinnovabili, con la riduzione dei consumi di energia,  per  il miglioramento della qualità della  vita con  un ambiente più pulito ,   attraverso  la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di altri  gas climalteranti come il metano, l’azoto e i fluorati .

Fare Verde Monte San Giovanni Campano va oltre  il  Piano Energetico Comunale e asserisce che si  dovrebbero normare  gli impianti di illuminazione e a tal proposto andrebbe redatto il PRIC (Piano Regolatore Illuminotecnico Comunale) con la finalità di:  "incrementare l’efficienza energetica degli impianti; minimizzare i consumi energetici dell’impianto illuminazione pubblica; ottimizzare i costi di installazione, esercizio e manutenzione degli impianti di illuminazione; ridurre l’inquinamento luminoso in senso puntuale; migliorare la vivibilità e la fruibilità della città durante le ore notturne, ma anche la sicurezza dei cittadini e la sostenibilità ambientale; migliorare l’immagine esterna della città; valorizzare l’ambiente urbano, i centri storici, i monumenti e le aree verdi; migliorare la viabilità nei centri abitati; illuminare in modo corretto e funzionale ogni area del territorio comunale per una migliore e più sicura fruizione dell’ambiente cittadino; programmare gli orari di accensione e di utilizzo dei lampioni e dell’impianto programmare gli interventi di manutenzione dell’illuminazione pubblica". Con altre menti si potrebbero   studiare interventi per la smart city trasformando gli attuali impianti “obsoleti in stile dopoguerra” in efficienti impianti  intelligenti capaci di fornire servizi ai cittadini come ad esempio la ricarica per le e bike, per le auto elettriche, come punti di informazione barometrici (facendo cambiare il colore di un lampione per strada ) o come punti di diffusione per il WiFi civico.

Tutto questo per dire che con vari accorgimenti tecnici  i lampioni possono essere   intelligenti e connessi: possono dialogare tra loro e con altri smart objects, scambiandosi informazioni e dati oltre che emettere luce in modo controllato e regolato (quando non serve  abbassano l’intensità luminosa) . Possono ad esempio inviare informazioni direttamente agli smartphone dei cittadini o ai veicoli in transito. Diventando quindi dei veri e propri piccoli hub.

Oltre a ciò una rete di pubblica illuminazione intelligente riuscirà  a dare quell’identità notturna ai centri abitati di Monte San Giovanni Campano con percorsi esperienziali che potranno mettere in evidenza i beni architettonici e i percorsi enogastronomici ( ci sono arrivate da sole le associazioni  che  negli eventi installano le luminarie a filo per indirizzare i visitatori ) .

Fatto è che il Comune non riesce  a vedere il bene immateriale che è insito nel consumo di energia e soprattutto non riesce a dare un senso logico ad una spesa così elevata per l’energia elettrica.

 La visione adottata fin ora è quella quantistica del palo per la pubblica illuminazione = consenso elettorale.

Il risultato del disastro per la pubblica illuminazione è sotto agli occhi di tutti ed infatti  è accaduto   che le nuove  luci (non a norma)  di via Valle e Pozzo San Paolo hanno dato fastidio all’osservatorio astronomico , che le luci led installate in piazza Marconi sono state sostituite con luci ad incandescenza in una sorta di “ insostenibile   spreco energetico”, che i led  guasti installati negli efficientamenti energetici sono stati sostituiti con lampade ad incandescenza (incompetenza) , che una pianta rampicante di tanto in tanto oscura l’interruttore fotoelettrico facendo restare il Capoluogo illuminato di giorno (carenza di manutenzione). Oltre a ciò il Capoluogo da qualsiasi parte venga osservato ha luci bianche miste a quelle gialle … senza nessuna identità notturna.  

Insomma tanta approssimazione nella spesa per Monte San Giovanni Campano  che  si potrebbe chiamare  benissimo MONTE LUMIERE  grazie al fatto  che  con più di   un palo della pubblica illuminazione  ogni tre abitanti è l'esempio negativo in assoluto  per l'uso insostenibile della risorsa energetica

Nel frattempo, il comune  non contento, dei troppi pali della pubblica illuminazione presenti in ogni dove sul territorio comunale determina  (AMPLIAMENTO E COMPLETAMENTO DI TRATTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE. LIQUIDAZIONE STATO FINALE E CERTIFICATO REGOLARE ESECUZIONE)   la spesa di      ulteriori  56.000,oo euro   per installare altri obsoleti  pali della pubblica illuminazione.  

Al peggio non c’è mai fine!






domenica 22 ottobre 2023

MSGC - Non plastificate il campo sportivo San Marco.

 

Le Micro Plastiche  secondarie sono originate dall’usura, deterioramento e frammentazione di materiali in plastica di dimensioni maggiori  come avviene nei campi sportivi sintetici già messi al bando dal nuovo regolamento della Commissione Europea. La plastica presente nei campi di calcio sintetici viene sottoposta a processi di degradazione a opera della luce, dai  processi termo-ossidativi,  dalla  biodegradazione  e dai  processi  meccanici che indeboliscono l’integrità del materiale di origine, portando alla frammentazione in pezzi microscopici (Micro Plastiche e Nano Plastiche Secondarie). 

Le Micro Plastiche primarie invece sono formate da  tutti quei piccoli frammenti di plastica che vengono intenzionalmente creati per essere utilizzati nella preparazione e di diversi prodotti di uso quotidiano, quali cosmetici, prodotti per la casa, vernici e colle, detergenti di vario tipo, ma anche glitter e brillantini. ( Già messi al bando).

venerdì 20 ottobre 2023

MSGC - La Commissione Europea mette al bando i campi sportivi sintetici.

 Il 25 settembre 2023, giorno in cui è stato approvato il Regolamento (UE) 2023/2055 della Commissione, è stato il lunedì nero per Monte San Giovanni Campano. La Commissione Europea ha finalmente messo al bando le micro plastiche e nell’art. 53 del regolamento sono incappati anche i campi sportivi sintetici di Monte San Giovanni Campano. La deadline per i campi sportivi di plastica è dunque il 2030. Entro quella data dovranno essere dismessi gli impianti sportivi sintetici compresi quelli già realizzati a Colli (Campo Sportivo Margherito) e all’Anitrella. Per mera fortuna non è stato plastificato il terzo campo sportivo sul colle San Marco. Quello dei campi sportivi di plastica è stata quindi una spesa perfettamente inutile che vedrà il Comune pagare mutui a campi sportivi non a norma e nocivi per l’Ambiente e per la salute degli esseri umani.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano in questo modo avvisa il comune del regolamento Europeo 2023/2055 per evitare un ulteriore disastro per il campo sportivo San Marco che è in procinto di essere plastificato. Si ricorda infine la battaglia inutile fatta dalla nostra associazione per la realizzazione di campi sportivi in erba naturale in quanto contraria alla plastica sul suolo. Ed infatti secondo la Commissione Europea i fili d’erba che formano i terreni di gioco sintetici sono una minaccia per la salute degli sportivi e per quella del pianeta. Le plastiche composte in polietilene o polipropilene, sono accompagnate da una serie di granuli elastici, noti col nome di intaso prestazionale, che hanno la funzione di rendere più morbido e resistente il manto e di perfezionare l’interazione dei tacchetti delle scarpe con la superficie stessa. Per contro questi materiali rilasciano nell’aria un certo quantitativo di micro plastiche che sono nocive per la salute dei giocatori e per l’ambiente.

A corroborare la tesi della Commissione i risultati di uno studio condotto lo scorso anno da Environment International, nel quale è risultato che l’80% degli sportivi sottoposti ad analisi dopo aver giocato su campi in erba sintetica presentava tracce di suddette microparticelle plastiche.

Di certo l’erba… quella vera, forse costerà un po’ di più a mantenerla ma non arreca nessun danno alla salute degli atleti e neppure all’Ambiente.


Campo sportivo "Margherito" in Colli di Monte San Giovanni Campano


martedì 1 agosto 2023

Premio Quadrifoglio Verde 2023 - Al via il photo contest.

 Parte il primo di Agosto 2023 il photo contest di Fare Verde Provincia di Frosinone e terminerà il 14 Agosto 2023 alle ore 23.59. La foto più votata farà assegnare il premio Quadrifoglio Verde 2023 per il decoro urbano.

Chiunque può votare su facebook ai link Facebook      https://www.facebook.com/photo/?fbid=672994984872869&set=pcb.672995981539436.  

E' la foto che rappresenta Monte San Giovanni Campano scattata presso il ristorante l'Orione. 



Fare Verde Monte San Giovanni Campano  si rivolge anche  alla comunità  Italo Americana chiedendo il voto  con il proprio like su facebook oppure inviando un messaggio al 393935510005 su whatsapp.  In alternativa si può scrivere  il proprio consenso a fareverdefrosinoneprovincia@gmail.com 

Buon Ambiente pulito a tutti da Fare Verde Monte San Giovanni Campano.

lunedì 26 giugno 2023

MSGC - Il parcheggio multipiano Santa Giusta è già vecchio prima di essere ultimato.

 Il parcheggio multi piano Santa Giusta è stato  progettato con le aspettative degli utenti del 2007. Esigenze che nel frattempo sono cambiate radicalmente e che di fatto hanno  reso quella struttura  mastodontica ,ancora non ultimata,  già obsoleta.   Il progetto , quindi,   dovrebbe  essere adeguato .

  Il   parcheggio  dovrebbe presentare tante novità rispetto all’attuale progetto tipico  dei palazzinari  degli anni ’60  per soddisfare  l’offerta di servizi   e comfort che aiutino gli utenti a guadagnare tempo prezioso mentre la loro auto è parcheggiata.

Quella struttura conosciuta dai Monticiani come "eco mostro",  realizzata  senza accesso al capoluogo e  che ha sconvolto  la skyline di Monte San Giovanni Campano ,  a questo punto o si demolisce oppure si rende funzionale alle esigenze attuali e per  quelle dell’immediato futuro.

Quindi   quell’opera pubblica  per essere adeguata   dovrebbe  produrre  energia tramite  l’installazione di impianti fotovoltaici molto performanti , conservare l'acqua piovana, dovrebbe essere adeguatamente  connessa  e prestare   servizi extra, come il servizio navetta,  l’autolavaggio, il car sharing, il bike sharing ,  il noleggio degli scooter ,  la manutenzione  e la ricarica delle batterie, il ritiro di pacchi e la consegna della spesa. Dovrebbe essere monitorata  da una attenta  video sorveglianza vista la sua ubicazione in area molto isolata.  La  digitalizzazione dovrebbe  consentire  di aumentare la sua  occupazione  fornendo agli utenti l’informazione istantanea  rapida e semplice per trovare parcheggio e servizi  senza inutili attese e ricerche anche per le ricariche elettriche. Molto importante è  la  predisposizione di  un punto di ricarica per le fuell cell  anche se in tanti  ancora ne  ignorano l’esistenza .

Se dovrà essere un parcheggio allora che  venga   progettato  in modo tale da non  gravare ulteriormente sull'ambiente  e  sulle casse comunali  come è stato ed è  per tutte le opere pubbliche che sono state costruite fino a questo momento .

Tutto questo , però, non ha nessuna rilevanza se la struttura non è vicina  ai luoghi di socialità , è  lontana dai residenti utenti  , è  scomoda   da raggiungere ed infatti  mai come in questo caso vale il detto “No parking no business” (Sin estacionamiento no hay negocio) Senza parcheggio non ci  sono affari .  

E’ compito degli amministratori  comunali  dare le direttive ed è compito dei tecnici rendere l’ecomostro parcheggio multipiano Santa Giusta una struttura utile alla comunità . Non basta  terminare l’opera edile per renderla funzionale!  Serve un progetto sostenibile  che si possa adeguare alle aspettative del futuro e non una rimessa in cemento per  auto storiche.

Tradotto: Quel parcheggio così come è concepito non servirà a nulla alle macchine che sono sempre più connesse e che hanno bisogno di energia anche quando sono parcheggiate e soprattutto  non servirà alla popolazione che nel frattempo ha scelto di vivere in altri luoghi.



domenica 30 aprile 2023

MSGC - Qui non si muore.

Fare Verde spiega il problema AMBIENTALE che è in corso  al Cimitero ai Cappuccini di Monte San Giovanni Campano. Da molti  anni a questa parte  il Comune ha costruito i    loculi  che puntualmente sono stati  venduti anche sulla carta a persone che  ancora oggi sono in vita. Questo modo di fare irrispettoso del consumo di suolo ha concretizzato quello che Fare Verde ha sempre fatto presente: In buona sostanza sono stati costruiti tanti loculi senza una strategia chiara per il consumo di suolo con il risultato che c’è mezzo cimitero con i loculi vuoti affittai a persone che sono in vita e non ci sono loculi disponibili  per chi purtroppo muore.

Da quando il Comune si è trasformato in Azienda Immobiliare costruendo e fittando i loculi per fare cassa   ha realizzato il triste fenomeno dell’uso  di suolo insostenibile. Ha costruito e affittato talmente tanti loculi cimiteriali a persone troppo giovani con il risultato     che ora  troppi loculi sono vuoti perché nel frattempo quelle persone non sono morte. Il Comune ha costruito talmente tanto  e male  da non aver più spazi e tempo per costruire altri  loculi  che   servono  per mettere  a dimora i defunti.  

L’assenza inspiegabile   della  programmazione per l'uso indispensabile  dei loculi  pur avendo precisi   dati statistici sui decessi   dei Monticiani  (in media negli ultimi 10 anni ammontano all'11/1000)   e l’attuazione dell’avventato  “soil sealing” hanno concorso tra loro a creare la situazione attuale che è a dir poco preoccupante. Le  responsabilità di tutto questo sono del sindaco , dell'assessore ai lavori pubblici , dell'ufficio tecnico lavori pubblici  ma anche del consigliere con delega all'Ambiente che in tutta questa vicenda non ha detto neppure una parola.  

Fare Verde , infine,  vuole ricordare agli amministratori Comunali  che il Cimitero  ai Cappuccini era sufficiente anche quando  Monticiani erano  più numerosi. 





lunedì 19 dicembre 2022

MSGC – I lavori alla scuola Caio Mario non sono stati fermati dall’esposto di Fare Verde Monte San Giovanni Campano.

 

Fare Verde Monte San Giovanni Campano risponde alla campagna di pubblicità progresso con cui il sindaco Emiliano Cinelli  si è rivolto ai Monticiani di tutte le frazioni per illustrare la situazione degli edifici scolastici che dovrebbero essere interessati dai lavori di ristrutturazione. Ebbene  dalle sue  dichiarazioni fantasmagoriche  manca  ogni riferimento al finanziamento per la demolizione e ricostruzione dell’Angelicum come se i bambini del Capoluogo fossero figli di un Dio Minore visto il campanilismo strepitoso alimentato  dall’amministrazione comunale “arlecchino” che è inclusiva solo per le spartizione delle poltrone.

Per quanto riguarda la scuola Caio Mario , invece, il sindaco  racconta le cose a modo suo in quanto il MIUR ha inviato al Comune solo 284.000,oo euro. Invece    il sindaco dovrebbe spiegare,  il motivo ,   dovrebbe precisare, più in particolare, se l’esecuzione dell’appalto è  stata  conforme alla legge. Nello specifico  se è stato effettivamente demolito in maniera integrale il vecchio edificio (come doveva essere per il MIUR) oppure se è stato  preferito lasciarne in piedi una parte (come invece ha fatto  il comune). In questo secondo caso se hanno rispettato le norme che il codice impone per le varianti in corso d’opera. Infine dovrebbe spiegare se successivamente alle “criticità evidenziate” da Fare Verde ha sostituito il responsabile del procedimento e/o del servizio e il direttore dei lavori e perché si è ostinato a non farlo prima dal momento che anche il suo assessore Caserra non solo conosceva le problematiche ma aveva condiviso, nel merito, la fondatezza delle doglianze esposte da FARE VERDE. Fondatezza a cui si è dovuto successivamente arrendere perfino lo stesso Sindaco. Questa associazione, inoltre, si riserva di approfondire la tutelabilità della propria onorabilità e reputazione rispetto a quanto affermato dallo stesso Sindaco che vorrebbe ricondurre lo stop dei lavori del cantiere dell’edificio scolastico Caio Mario di  Chiaiamari a causa di  un esposto che è stato presentato da Fare Verde Monte San Giovanni Campano che  tra l’altro si  firma sempre. La ricostruzione non solo è falsa ma è anche tendenziosa dal momento che non c’è stato nessun provvedimento cautelare di sequestro all’immobile, al cantiere e neppure al denaro. Al contrario questa Associazione ritiene che potrebbe esserci solo  una responsabilità amministrativa e contabile oltreché politica dal momento che una parte della maggioranza avrebbe voluto  ascoltare Fare Verde Monte San Giovanni Campano  che sosteneva tesi talmente fondate a cui anche lo stesso Sindaco, suo malgrado, alla fine, ha dovuto adeguarsi. Fare Verde respinge ogni forma di disinformazione  e si rende disponibile ad un pubblico confronto con il sindaco  e con l’assessore Caserra visto che in questo luogo abbandonato dalla “verità”  anche se piove è sempre colpa di Fare Verde . Non passerà mai il messaggio che l’esposto di Fare Verde  ha  fermato  i lavori dell’edificio edificio scolastico Caio Mario  perché questa associazione di Cittadini Monticiani  in qualsiasi istante può  dimostrare  che il Comune di Monte San Giovanni Campano ha ricevuto per la Caio Mario solo 284.000,oo euro arrivati  il 31 Ottobre 2022  su una spesa totale  di €1.420.000,oo. 



Terrazza della scuola Caio Mario di Chiaiamari con telo di plastica per copertura.


Documento che prova la mancanza di denaro per i lavori di demolizione e ricostruzione.