martedì 24 febbraio 2015

A Monte San Giovanni Campano di che materiale sono fatti i mastelli per la Raccolta Differenziata?

La questione del giorno: I mastelli per la raccolta differenziata consegnati dal Comune di Monte San Giovanni Campano sono stati costruiti utilizzando Polipropilene vergine o Riciclato?


Siccome la scheda tecnica dei mastelli distribuiti alla popolazione è provvista di entrambe le opzioni per una questione di etica Fare Verde Onlus - Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano chiederà al Comune la specifica tecnica dei mastelli consegnati con la domanda delle domande: Il polipropilene usato per la costruzione dei mastelli proviene "da raccolta differenziata"?
Nello specifico Fare Verde Onlus ricorda al Comune che  :


"Il marchio di conformità ecologica denominato "Plastica Seconda Vita" è lo strumento per certificare i prodotti dei quali l'azienda garantisce l'identificazione, la rintracciabilità ed il contenuto percentuale di materie plastiche riciclate provenienti da post-consumo o da scarti pre-consumo o da loro miscele per la produzione dei manufatti o delle loro componenti
  • Il Marchio Plastica Seconda Vita si fonda su uno schema di certificazione basato sul Decreto 8 maggio 2003, n. 203 e della circolare applicativa del Ministero dell’Ambiente del 4 agosto 2004 e, per le sole materie prime, sulla serie di norma UNI 10667.
  • Il Marchio Plastica Seconda Vita è rilasciato per materiali e manufatti certificati da IIP di cui il produttore garantisce l’identificazione, la rintracciabilità ed il contenuto percentuale di materie plastiche da post-consumo utilizzate per la produzione degli stessi manufatti, o loro parti, nei limiti tecnologici fissati dalla predetta circolare.
  • L’attività di certificazione si prefigge lo scopo ultimo di fornire assicurazione al mercato che il produttore è in grado di attuare in continuo un’efficace sistema di identificazione, rintracciabilità e controlli effettuati e descritti in un’apposita procedura tecnica elaborata dal produttore e verificata da IIP.
  • Il marchio Plastica Seconda Vita è una ecoetichetta unica nel suo genere ed è un sistema di certificazione ambientale di prodotto, dedicata ai materiali ed ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti Plastici.
  • Il marchio Plastica Seconda Vita introduce il concetto di "qualità" nelle plastiche di riciclo e il concetto di "rintracciabilità" dei materiali riciclati
Materie Prime Seconde
Il ruolo di PSV nell'identificazione delle Materie Prime Seconde:
  • La nozione giuridica di "Materie Prime Seconde" discende dalla normativa rifiuti.
  • In particolare il DM 5/2/1998 prevede che il rifiuto in plastica cessi di essere tale quando lo stesso è conforme alla specifica UNI-UNIPLAST 10667 (All. 1, sub all. 1, tip. 6.1 e 6.2 del DM 5/2/1998).
  • Tale conformità va dimostrata mediante perizia sul materiale.
  • Il marchio "Plastica Seconda Vita" verificando la conformità del materiale alle specifiche UNI-UNIPLAST 10667, è strumento tecnico-giuridico idoneo a classificare le Materie Prime Seconde in plastica.
Lo schema di certificazione richiede:
  • l'adozione di un sistema documentale formalizzato per le caratteristiche tecniche del prodotto e della sua descrizione;
  • l'adozione di piani di controllo della produzione e dei prodotti con anche eventuali prove iniziali di tipo sulle materie prime (UNI 10667);
  • l'adozione di un sistema di verifiche interne ed esterne;
  • l'adozione di un sistema di marcatura e rintracciabilità del prodotto marchiato.
 I soggetti destinatari del marchio Plastica Seconda Vita sono:

• le aziende, perché esso permette di qualificare i manufatti e le materie prime secondarie;
• le Pubbliche Amministrazioni, perché esso consente di riconoscere i manufatti rientranti negli Acquisti Pubblici Verdi (GPP o Green Public Procurement);
• i cittadini, perché esso permette loro di operare scelte ecocompatibili e attuare comportamenti ambientalmente virtuosi;
• la GDO, perché esso permette di rispondere attivamente alle sempre maggiori richieste di consumi eco-sostenibili da parte di una clientela sensibile ai temi ambientali e di anticipare le tendenze in tal senso; la GDO sempre più attenta e sensibile alla variabile ambientale va aumentando il pressing sui trasformatori affinché questi garantiscano prodotti in plastica "verde".
• l'ambiente, perché promuove l'utilizzo di risorse rinnovabili, inoltre utilizzando materiale riciclato si riduce la produzione di gas ad effetto serra.
 I vantaggi che l'azienda ottiene adottando il marchio Plastica Seconda Vita sono:

• permettere di partecipare a bandi gara di acquisto della Pubblica Amministrazione; infatti il marchio Plastica Seconda Vita certifica la conformità del materiale o del manufatto al DM 203/03 (Acquisti Pubblici Verdi o Green Public Procurement-GPP) che prevede l'obbligo (a carico della P.A.) di acquisto di almeno 3 manufatti su 10 in materiale di riciclo;
• ottimizzare la gestione e la movimentazione dei materiali di scarto perché garantisce attraverso la conformità al marchio la rintracciabilità e i consumi controllati dei materiali da riciclo;
• sviluppare nuovi prodotti e servizi nel mondo del futuro;
• massimizzare il potenziale dei mercati esistenti e penetrare nuovi mercati con prodotti conformi;
• ridurre rischi e responsabilità, assicurare processi decisionali sicuri e informati grazie alla gestione del rischio e della conformità;
• ridurre i costi attraverso un approccio strutturato per identificare, misurare e gestire l'utilizzo di materia riciclata;
• migliorare le performance e la produttività identificando le soluzioni più efficaci per ridurre il consumo;
• realizzare un’integrazione con i sistemi di gestione esistenti: allineare il sistema di gestione dei materiali da riciclo con i sistemi di gestione esistenti per ottenere maggiori benefici. Conforme alla ISO 14021 – Asserzioni ambientali.
Il marchio PSV ha diverse varianti:
• PSV raccolta differenziata: per materiali e prodotti derivati da raccolta differenziata le cui specifiche sono definite dal DM 203/03 nonché dalla circolare del ministero dell’Ambiente 4 agosto 2004 (di seguito Normativa). Per le sole materie prime post consumo è richiesta la conformità alle norme UNI della serie 10667 come applicabili.
PSV scarto industriale: per materiali e prodotti derivati da materiali da scarti industriali e che rispettino i contenuti minimi di materie plastiche riciclate come riportato nella circolare applicativa del Ministero dell’Ambiente del 4 agosto 2004. Per le sole materie prime da scarto industriale è richiesta la conformità alle norme UNI della serie 10667 come applicabili
PSV MixEco: per materiali e prodotti derivati da miscele di materiali derivanti da raccolta differenziata e/o da scarto industriale che rispettino un contenuto di materie plastiche da riciclo nella misura minima del 30%.
PSV Food Contact per il settore dell’imballaggio alimentare.
Per i requisiti specifici si raccomanda di consultare i regolamenti di certificazione predisposti per le diverse tipologie di marchio PSV."

Nessun commento:

Posta un commento