domenica 7 maggio 2017

MSGC: Let's Clean Up Europe 2017 "Dove passano i nuovi Barbari" trasformata in un incubo.

Mentre in Italia si diffondono nuove forme di valorizzazione territoriale che mettono in risalto la cultura, i beni naturalistici , la storia e l’archeologia dei luoghi c’è da sottolineare la controtendenza di Monte San Giovanni Campano che con fare di imperdonabile superficialità perde l’ennesimo appuntamento con lo sviluppo sostenibile del territorio.
Il territorio Comunale montano pur essendo caratterizzato da luoghi di bellezza naturalistica, da testimonianze archeologiche , da una biodiversità impareggiabile si trova in una situazione di abbandono e di degrado che sono inenarrabili che inficiano qualsiasi lodevole  iniziativa di valorizzazione.
Le Associazioni di Protezione Ambientale Fare Verde, Lamasena Circolo di Legambiente, l’ANC Nucleo di Monte San Giovanni Campano e Civilmonte Associazione di Protezione Civile hanno capito lo stato in cui versa il territorio e il giorno 6 Maggio 2017 nell’ambito della SERR 2017 Let’s Clean Up Europe – Dove passano i nuovi barbari - hanno deciso di iniziare a ripulire dai rifiuti quella terra di nessuno per sensibilizzare la popolazione ad una maggiore considerazione dei beni paesaggistici, storici, archeologici e naturalistici presenti da ottenere anche  mediante un virtuoso ciclo dei rifiuti
Purtroppo e senza alcun dubbio le Associazioni Monticiane si sono trovate al cospetto di una situazione di bruttura che al momento supera la bellezza del Confine Storico tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie; il degrado ambientale vince il paragone con l’attrazione del percorso immerso nella Natura che conduce nel sito Archeologico di Pozzo Faito dove è presente la famosa epigrafe scolpita sulla roccia e perfino le sorgenti che caratterizzano quei luoghi e che hanno dato nome alle località antropizzate vengono eclissate da tutti quei rifiuti presenti   che l’uomo scientemente è riuscito ad abbandonare.
Alle Associazioni di Protezione Ambientale non resta altro che denunciare la grave situazione presente lungo la SP 221 all’altezza del Km 8.500 in quanto  non può essere ignorata una discarica imponente ove sono presenti rifiuti speciali pericolosi, ingombranti, pneumatici, materiale di risulta edile, RAEE e tutto quello che lo scibile umano riesce ad immaginare. La Provincia di Frosinone non può far finta di nulla visto che ci sono leggi ben precise che impongono la bonifica dei luoghi come del resto non è neppure possibile lasciare una marea di rifiuti in quell’area sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico.
Durante la giornata ecologica del 6 Maggio 2017 i volontari delle Associazioni Monticiane hanno avuto la collaborazione dell’Ufficio Tecnico Manutentivo del Comune di Monte San Giovanni Campano e della Società Sangalli che cura l’igiene urbana ma purtroppo l’impegno dei tanti volontari accorsi è riuscito a pulire in icto oculi circa il 5% di quanto è presente.
Sono stati raccolti quaranta bustoni di rifiuti indifferenziati strappati letteralmente dalla vegetazione. Recuperati dal dirupo pneumatici di camion,di auto, di biciclette ed è stata isolata una grande quantità di eternit. Sono state accantonate le guaine usate in edilizia, sono stati raccolti diversi televisori, frigoriferi, congelatori recuperati dal dirupo con le corde d’acciaio e constatata la presenza di tanti topi.
In buona sostanza quella che doveva essere una giornata ecologica come le tante altre fatte sul territorio si è trasformato in un intervento pericoloso per tutti ii volontari che hanno partecipato.
In quell’angolo remoto del Comune di Monte San Giovanni Campano la Natura ha perso contro il degrado: non si percepiscono più gli odori delle erbe aromatiche e delle ginestre che sono sovrastati dal puzzo orribile dei rifiuti.
Per tutti questi motivi le Associazioni Monticiane , nell’interesse collettivo,
con un’azione congiunta chiederanno alla Provincia di Frosinone, alla Regione Lazio e al Comune di Monte San Giovanni Campano la caratterizzazione e la bonifica di questa nuova discarica anche perché per ironia della sorte a meno di 500 metri è presente la discarica di rifiuti interrati di Montecastellone nell’apoteosi della profanazione del nostro patrimonio paesaggistico, idrogeologico, storico e archeologico che rappresentano un valore inestimabile per l’identità dell’intera popolazione.









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