lunedì 22 ottobre 2018

MSGC: Fare Verde contro l'omertà di tutti difende il torrente Amaseno.

MSGC: Chi ha pensato che la battaglia di Fare Verde in difesa del consumo del suolo fosse finita ha sbagliato di grosso. E' già in corso un attacco, che non ha precedenti nella storia di Monte San Giovanni Campano, nei confronti di un abuso edilizio costruito lungo il torrente Amaseno in area protetta dai vincoli della Regione Lazio.
Fare Verde senza mezzi termini ha denunciato la distruzione dell'habitat di specie protette iscritte nella RED LIST IUCN. Per chi non lo capisce o fa finta di non capirlo: L'areale del torrente Amaseno lungo il tratto che va da Ripiano a Ponte Papetti dove erano presenti alcune specie protette, negli anni, ha subito una esagerata pressione antropica che ha procurato la distruzione dell'habitat proprio di quelle specie protette dalla legge. La costruzione di case abusive vecchie e nuove, le recinzioni, il deposito di materiali edili , la costruzione scellerata del depuratore a Colle Pupazzo troppo vicino al torrente, la cementificazione selvaggia, gli scarichi fognari abusivi e quanto altro lo scibile umano è stato capace di fare richiedevano una ferma azione per l'arresto di tanta scelleratezza. Tutto ciò è stato realizzato dal così fan tutti, dal connubio tra pseudo politica e porta voti e comunque sempre tra delinquenti che hanno trasgredito il Codice Penale credendo di restare impuniti. Ci voleva un esempio per tutti per fermare il fenomeno illegale delle costruzioni abusive in quel punto preciso del territorio e soprattutto ci voleva un esempio per far capire che il delirio di onnipotenza è sbagliato e che tutti hanno l'obbligo di rispettare le leggi dello Stato. Da tutto questo è scaturito il nostro diritto di autodifesa che si è perfezionato con una denuncia circostanziata prima ed ora con l'esigere l'acquisizione al patrimonio del Comune in attesa della demolizione dell'abuso edilizio riscontrato dalle Forze dell'Ordine su specifica azione di intelligence di Fare Verde. Se quello che è stato fatto fin ora, dalla nostra associazione, non basterà a fermare il pensiero delle menti avvezze al disegno criminoso ci metteremo alla mano e richiederemo controlli e verifiche casa per casa. Si sappia, infine, che per noi vale più una rana che una villa abusiva da 1.000.000,oo di euro e quindi ognuno ci pensi bene.

A Fare Verde non piace e non ammette  quella solidarietà che, dettata da interessi pratici o di consorteria (oppure imposta da timore di rappresaglie), consiste nell’astenersi volutamente da accuse, denunce, testimonianze, o anche da qualsiasi giudizio nei confronti di una determinata persona o situazione.
Un giorno le generazioni future non potranno dire: 
tutti sapevano, ma nessuno osò infrangere il muro dell’omertà.

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