venerdì 20 dicembre 2019

Monte San Giovanni Campano – Fare Verde al TGR di RAI 3 denuncia il grave dissesto idrogeologico.

 

Fare Verde al TGR di RAI 3
Denuncia grave dissesto idrogeologico (Dal sito Nazionale  WWW. FAREVERDE.IT)



Monte San Giovanni Campano – Fare Verde al  TGR  di RAI 3  denuncia il grave dissesto idrogeologico.
Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano da sempre impegnata nella difesa del suolo ha utilizzato  l’intervento del TGR di Rai 3 per denunciare le  gravi criticità relative  al dissesto idrogeologico presente sul  territorio Monticiano e la mancanza di interventi delle Istituzioni. La giornalista inviata dalla Rai Dott. Gemma Giovannelli  ha avuto solo l’imbarazzo della scelta visto che l’elenco   fornito da Fare Verde conta ben 11 frane ritenute pericolose da apposita realzione di rischio idrogeolgico. I due servizi di Rai 3 dedicati alle frane presenti a Santa Prudenziana e  in  via  Cerro  nella frazione di Colli hanno impegnato la troupe  del Tg 3 per l’intera mattinata con riprese e interviste. E’ stata un’occasione più unica che rara per poter denunciare apertamente  il problema del dissesto idrogeologico c’he   deve essere risolto per evitare conseguenze letali alla popolazione. Tuttavia è mancata la presenza del sindaco che la troupe di Rai 3 non è riuscita a contattare perché non raggiungibile al telefono mentre dichiarazioni per la cronica carenza di fondi sono state rilasciate dalla Provincia di Frosinone.






sabato 16 novembre 2019

MSGC - Fare Verde chiede l'aggiornamento dell'Infrazione Europea 2014/2059 per Monte San Giovanni Campano.

Monte San Giovanni Campano - Il gestore del servizio idrico integrato si ostina ad inviare bollette che comprendono la depurazione delle acque reflue urbane alla popolazione afferente al depuratore Fontana Magna nonostante la sentenza della Magistratura Frusinate che dimostra il mancato funzionamento di quel depuratore da sempre. Fare Verde constatato che non ci sono Istituzioni sovra Comunali che difendono la popolazione, constatato il mancato intervento del Comune di Monte San Giovanni Campano in difesa del territorio e della popolazione si sostituisce all'inerzia dell'Ente Comune di Monte San Giovanni Campano e invia copia della sentenza alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea . All'Istituzione Europea (in data odierna) si chiede, con allegata sentenza, di aggiornare l'Infrazione Europea 2014/2059 che all'art.4 già include l'insufficiente depurazione delle acque reflue urbane di Monte San Giovanni Campano.
Non bastano il lavori che sono in corso per risolvere la questione! 
Oltre alle quote versate dalla popolazione per la depurazione delle acque reflue urbane c'è il danno all'Ambiente e alla Biodiversità causato dal mancato funzionamento di quel depuratore.

Pseudo depuratore Fontana Magna


sabato 19 ottobre 2019

MSGC - Maggioranza e Opposizioni sostengono l'assessore ai lavori pubblici incriminato dalla Magistratura Cassinate.

Il processo penale che vede come imputato  l'assessore ai lavori pubblici è in pieno svolgimento ed oramai è chiaro anche a chi non vuol vedere che l'assessore ai lavori pubblici occupa il suo scranno come consigliere comunale di Monte San Giovanni Campano grazie al sostegno congiunto  della maggioranza e delle opposizioni. Egli pur trovandosi chiaramente e inconfutabilmente in lite pendente con lo stesso Ente che amministra non è stato defenestrato come se Monte San Giovanni Campano avesse leggi proprie che differiscono da quelle della Repubblica Italiana. Questa volta però l'inerzia volontaria del consiglio comunale sarà bypassata come sarà bypassato il delirio di onnipotenza e verrà chiamato " all'azione "  il Sig.. Prefetto di Frosinone ad avviare l'inevitabile procedimento di espulsione da consigliere comunale dell'assessore ai lavori pubblici. Nel caso in cui neppure la Prefettura darà seguito all'espulsione sarà presentata specifica informativa alla Magistratura e verranno segnalati perfino i ritardi in quanto il Comune è stato avvisato nel 2018 anche se da allora  tutti hanno fatto finta di non capire. C'è chi non ha voluto capire per convenienza politica, chi per opportunismo e chi per mero fiancheggiamento e questo non va bene. Visto che i consiglieri comunali sono tutti d'accordo mostrando un grande delirio di onnipotenza  pare strano che ancora ci sia una divisione tra maggioranza e opposizione se le finalità sono le stesse. Quindi spero che TUTTI i consiglieri comunali mettano fine alla "commedia" che recitano di fronte alla popolazione e  smentiscano il loro sostegno all'assessore incriminato dalla Magistratura di Cassino portando avanti l'espulsione dal consiglio comunale dell'assessore ai lavori pubblici come prevede la legge, senza fare chiacchiere e senza tergiversare prima che sia troppo tardi. Il Comitato Civico Free Monte dedica una specifica nota all'assessore allo sport che di certo non ci sta facendo una bella figura ad amministrare Monte San Giovanni Campano. Come uomo di scienza l'assessore allo sport (così si capisce bene) dovrebbe almeno dire qualcosa nel merito perché il suo SILENZIO  TOMBALE oramai sta diventando OFFENSIVO. Fare Verde Posta le considerazioni del Presidente pubblicate sul Comitato Civico Free Monte in quanto direttamente interessata per aver segnalato il reato per cui è sotto processo l'assessore ai Lavori Pubblici.


Il Presidente del Comitato Civico Free Monte ci mette la faccia a differenza di altri che preferiscono esporre altra parte del fisico.

venerdì 18 ottobre 2019

MSGC - Fare Verde chiede la decadenza da Consigliere Comunale dell'assessore ai Lavori Pubblici per lite pendente con il Comune di Monte san Giovanni Campano.

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano alla luce del fatto che è in corso il procedimento giudiziario presso il Tribunale di Cassino  che vede come imputato l’Assessore ai Lavori Pubblici di Monte San Giovanni Campano per falso in atto pubblico e falso ideologico  chiede  al Presidente del Consiglio Comunale Sig. Michele Ciardi per quale motivo il Comune di Monte San Giovanni Campano non si è costituito parte civile nel processo e perché nonostante la lite Giudiziaria con l’Ente Comune   Il Sig.  Cimaomo Romanino è ancora consigliere comunale. Una situazione così scabrosa abbondantemente TACIUTA a tutti i livelli istituzionali annichilisce l’operato di Fare Verde che si prodigò per scoprire il reato che fu consumato a Sora di fronte al Notaio . Da qui la speranza che la causa di oggi 18.10.2019 verrà rimandata per la necessaria costituzione di parte civile della nostra Associazione che è ancora  interessata a quella vendita di case abusive che l'assessore ai lavori pubblici  voleva far passare come regolari. Fare Verde Monte San Giovanni Campano è interessata anche alla figura del Vicesindaco che in quell’occasione dichiarò l’attestazione energetica di quegli immobili pur avendo la delega  all’Ambiente nel Comune di Monte San Giovanni Campano e quindi molto probabilmente incompatibile per redigerla.
Eppure la legge  lo dice chiaramente che l’Assessore ai Lavori Pubblici in caso di lite pendente con il Comune    è incompatibile  con la carica di consigliere Comunale e che non può rivestire l’incarico politico  di Assessore. Infatti l'assessore ai lavori pubblici è  incompatibile  con la carica di consigliere comunale  (articolo 63, comma 1, numero 4), del decreto legislativo 267/2000) ma la sua decadenza provocherebbe   la caduta di immagine repentina per la giunta  Veronesi già coinvolta in altri  procedimenti Giudiziari.
Il silenzio assenso  delle opposizioni in seno al Consiglio Comunale di Monte San Giovanni Campano la dice lunga sul rispetto delle leggi dello Stato e della Regione Lazio e perciò  Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano è costretta a chiedere  pubblicamente  l’intervento diretto  del Sig. Prefetto di Frosinone per risolvere questa brutta situazione e  per ripristinare la legalità in un paese dove oramai di legale c’è rimasto poco e quasi niente.

L'asessore ai Lavori Pubblici del Comune di Monte San Giovanni Campano (Forza Italia)

martedì 1 ottobre 2019

MSGC: Il 9.10.2019 Free Monte davanti al GUP per la costituzione di Parte Civile.

Il giorno 9 Ottobre 2019 il Comitato Civico Free Monte rappresentato dall'Avv. Federica Nardoni sarà presente di fronte al GUP nell'udienza preliminare che riguarda politici , dipendenti Comunali e privati cittadini per le accuse di CORRUZIONE ELETTORALE (scambio di voti)  e peculato (Appropriazione indebita, o distrazione a profitto proprio o altrui, di denaro o altro bene mobile appartenente ad altri, commessa da un pubblico ufficiale che ne abbia il possesso in ragione del suo ufficio).

Il Comitato Civico Free Monte per la seconda volta chiede pubblicamente al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Monte San Giovanni Campano di costituirsi parte civile rispettando il suo mandato che lo indica al di sopra delle parti nel supremo interesse dei Cittadini di Monte San Giovanni Campano. 





martedì 24 settembre 2019

MSGC - Drastica riduzione del consumo di suolo certificata dall'ISPRA

Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano contro tutto e contro tutti nelle sue battaglie contro il consumo di suolo è diventata l'arpia della situazione con risvolti addirittura grotteschi. L'amministrazione comunale è arrivata al punto di chiedere un parere legale ad un avvocato pagandolo 400 euro di soldi pubblici per eventuali azioni legali contro la nostra Associazione di Protezione Ambientale REA di aver chiesto accesso agli atti all'Ufficio Tecnico Urbanistica. Una cosa da non credere e fuori da ogni logica che non impensierisce affatto il nostro Presidente Provinciale Dott. Marco Belli che infatti si è rivolto all'ISPRA ed ha ottenuto lo "STUDIO SUL CONSUMO DI SUOLO PER MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO". Uno studio finalizzato alla verifica concreta per le azioni  di deterrenza attuate contro l'abusivismo edilizio ed infatti  una sfilza di Ricercatori   hanno certificato la drastica riduzione del consumo di  suolo sull'intero territorio Comunale. .Il prezioso documento rilasciato dall'ISPRA è una VITTORIA che non ha precedenti per l'Ambientalismo Italiano ed infatti l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e ricerca Ambientale) con nota del 24.9.2019 indirizzata a Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano CERTIFICA la drastica riduzione del consumo di suolo a Monte San Giovanni Campano rispetto agli anni precedenti nonostante tutto e tutti. Il ringraziamento più sincero va al Presidente Nazionale di Fare Verde AVV. Francesco Greco che ha sempre sostenuto le battaglie sull'abusivismo edilizio, ai Carabinieri Forestale, ai Carabinieri della Caserma di Monte San Giovanni Campano e a tutti i Ricercatori dell'Ispra che hanno dovuto lavorare moltissimo per il nostro territorio.
 "ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
Via Vitaliano Brancati, 48 – 00144 Roma
www.isprambiente.gov.it
Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2019
Elaborazioni del consumo di suolo (v. 1.1) – 19/09/2019
Coordinamento tecnico-scientifico
ISPRA - Michele Munafò
michele.munafo@isprambiente.it
http://www.consumosuolo.isprambiente.it
Fotointerpretazione, classificazione, produzione cartografia, validazione ed elaborazione dei dati
Francesca Assennato, Luca Congedo, Marco D’Antona, Marco Di Leginio, Valentina Falanga, Chiara Giuliani, Ines Marinosci,
Michele Munafò, Angelo Pecci, Piera Pellegrino, Stefano Pranzo, Nicola Riitano, Andrea Strollo, Daniele Trogu (ISPRA), Luigi Dattola (ARPA Calabria),
Giuseppina Annunziata, Lucilla Fusco, Pasquale Iorio, Elio Luce, Gianluca Ragone, Elio Rivera (ARPA Campania), Samantha Arda, Bianca Maria Billi,
Margherita Cantini, Monica Carati, Daniela Corradini, Rosalia Costantino, Maria Elena Manzini, Chiara Melegari, Manuela Mengoni, Roberta Monti,
Luca D. Sapia, Andrea Spisni, Daniela Zara (ARPAE Emilia Romagna), Laura Gallizia Vuerich, Paola Giacomich (ARPA Friuli Venezia Giulia),
Monica Lazzari, Cinzia Picetti (ARPA Liguria), Dario Bellingeri (ARPA Lombardia), Roberto Brascugli (ARPA Marche), Teo Ferrero, Cristina Prola,
Isabella Tinetti, Tommaso Niccoli, Gabriele Nicolò, Luca Forestello (ARPA Piemonte), Vito La Ghezza (ARPA Puglia),
Elisabetta Benedetti, Francesco Muntoni (ARPA Sardegna), Domenico Galvano, Fabrizio Merlo (ARPA Sicilia),
Cinzia Licciardello, Antonio Di Marco, Diego Palazzuoli (ARPA Toscana), Luca Tamburi (ARPA Umbria), Fabrizia Joly (ARPA Valle D’Aosta),
Andrea Dalla Rosa, Adriano Garlato, Antonio Pegoraro, Francesca Ragazzi, Francesca Pocaterra, Silvia Obber, Ialina Vinci, Paola Zamarchi (ARPA Veneto),
Gianluca Antonacci, Cinzia Frisanco (CISMA srl per APPA Bolzano), Paolo De Fioravante (Università della Tuscia),
Roberta Bruno, Alice Cavalli, Pasquale Dichicco, Lorella Mariani, Giuseppe Milano (IUSS Pavia), Tania Luti (Università di Firenze),
Giacomo Angelini, Francesco Aquilanti, Alexandra Cinepaverde, Carolina Codato, Francesca Faccenda, Mariangela Ferruzzi, Emanuele Fiore,
Gabriele Iacovone, Erica Mastrolorenzo, Davide Milesi, Francesca Ricci, Silvia Scozzari, Enrica Zattoni (Sapienza, Università di Roma),
Giulia Esposito, Teresa Oreade Grillo, Gianmarco Ritacco, Leonardo Rizzo, Giulia Valentino (Servizio Civile Nazionale di Roma Capitale).
Citazione
Munafò, M. (a cura di), 2019. Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2019. Report SNPA 08/2019"

Il Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone invita al silenzio le Istituzioni locali di Monte San Giovanni Campano perché le azioni e le parole che hanno dedicato a Fare Verde oltre a non essere accettabili sono fuori luogo alla luce dei risultati ottenuti che sono perfettamente rispettosi delle leggi dello Stato , della Regione Lazio e del Programma Europeo.

domenica 22 settembre 2019

MSGC - Consultorio Familiare in stato "confusionale".

A Monte San Giovanni Campano da mesi è stato annunciata l'apertura del nuovo Consultorio Familiare  ma all'improvviso spunta fuori il link Orari del Consultorio Familiare  dove i pazienti possono consultare gli orari  delle visite dallo Psicoterapeuta. Fatto è che la ASL ha pubblicato gli orari per le visite che si terranno   il mercoledì dalle 15.00 alle 18.00 presso la sede del vecchio Consultorio in via Cappuccini n.1.


Nella foto compare il pulsante "chiuso ora" che diventa verde il mercoledì tanto è vero che al momento in cui è stata scattata la foto il link indicava le ore mancanti all'apertura delle visite dallo Psicoterapeuta che sono scritte esattamente sopra il nome della Dottoressa.
 Il Comitato Civico Free Monte è lapidario: Il Consultorio Familiare per stare meglio lì giace!
In paese è noto a tutti che il Consultorio Familiare di via Cappuccini è stato chiuso da mesi ma forse alla ASL non se ne sono ancora resi conto o sono in vena di fare gli scherzetti.
I politici locali e soprattutto il sindaco di Monte San Giovanni Campano hanno annunciato più volte l'apertura del nuovo Consultorio Familiare che dovrebbe essere ubicato  (in area decentarata e periferica) precisamente  lungo il tratto  della strada Provinciale che dal Capoluogo conduce a Porrino ma fino ad ora gli annunci sono rimasti come parole al vento.
Fatto è che l'unica certezza al momento è rappresentata dalla presenza dello Psicoterapeuta presso la sede del vecchio Consultorio in via Cappuccini che non a caso è ancora provvista di arredamenti e di utenze allacciate.
Il Comitato Civico Free Monte auspica meno confusione sulle notizie,  più trasparenza sulle dichiarazioni rese dai politici locali e soprattutto il ripristino totale di quel servizio che è utile alla popolazione.
La discrepanza è stata segnalata da Fare Verde Monte San Giovanni Campano.

sabato 21 settembre 2019

MSGC - Il depuratore Fontana Magna non funziona e il resto sono solo chiacchiere da bar.

La storiella del depuratore Fontana Magna che serve il Capoluogo di Monte San Giovanni Campano e altre  contrade. Correva l'anno 2014 e  Fare Verde a seguito di problematiche agli areali di alcune specie protette decise di rivolgersi all'allora Corpo Forestale dello Stato per la verifica di tutti i depuratori del Comune di Monte San Giovanni Campano. Ebbene già nel 2014 venne appurato che nessuno dei nove  depuratori era in regola con la normativa vigente compreso il depuratore Fontana Magna tanto è vero che tutti i depuratori furono sanzionati con multe salatissime. Tutto passò in secondo ordine, le multe furono girate ad ACEA  e la popolazione continuò  a seguire l'amministrazione Comunale nei pellegrinaggi, nelle prenotazioni dei loculi cimiteriali , a chiedere lampioni per la pubblica illuminazione  e non si rese conto che la depurazione delle acque reflue urbane era nel frattempo stata messa sotto infrazione   dalla Comunità Europea e deferita alla Corte di Giustiuzia CE. Tutti distratti che continuavano a pagare un servizio che non era assolutamente fornito ma esatto regolarmente dal gestore del servizio idrico integrato. Tutti distratti? Ma anche no! Infatti l'Avv. Macioci Tmmaso che di esperienza ne ha da vendere non si è arreso ed ha messo causa ad ACEA Ato5 spa vincendola con sentenza n. 986/2019. La sentenza  contro ACEA Ato 5 spa è fondamentale perchè  dopo aver dimostrato  che il depuratore Fontana Magna non ha mai funzionato  dice che nulla è dovuto  se un servizio non viene reso.
Logicamente Fare Verde non si sofferma sulle debolezze umane dei testimoni che hanno deposto durante la causa tra i quali il Sindaco di Monte San Giovanni Campano definito dal    Magistrato  in sentenza come   "reticente e  vago" dimostrando in questo caso che gli interessi della popolazione non corrispondono esattamente a quello che predica anche dal pulpito o durante le processioni. La nostra Associazione   si sofferma sulla testimonianza appassionata del nostro Presidente provinciale Dott. Marco Belli che si è sostituito alle Istituzioni Locali ed ha difeso l'Ambiente e i diritti della popolazione dimostrando con carte alla mano che il depuratore Fontana Magna è la "ciofeca"  della depurazione delle acque reflue urbane e soprattutto che quel depuratore non ha mai funzionato.
Fare Verde coglie così dopo 5 anni di battaglia quel successo di onestà intellettuale che annichilisce i delatori, azzittisce il populismo e soprattutto ristabilisce la verità che non può essere negata per così tanto tempo.
Una tiratina di orecchie va a tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale che ancora oggi non hanno compreso appieno che l'Ambiente è un argomento trasversale che va difeso a prescindere dallo schieramento politico di appartenenza in quanto BENE COMUNE  IRRINUNCIABILE che nel caso dell'acqua  si spera tornerà presto alla gestione pubblica. Intanto, però, Monte San Giovanni Campano ha perso gli areali di alcune specie protette proprio per l'antropizzazione troppo spinta, per le bugie, per il così fan tutti e per il fancazzismo e questo non è accettabile. La sostenibilità nell'uso delle risorse idriche deve essere una priorità in un Comune come Monte San Giovanni Campano che sopravvive con la perenne crisi idrica e questo fino ad ora non lo ha voluto capire  nessuno tanto è vero che gran parte della popolazione suddita è arrivata a far finta che il fatto non fosse il suo  ed ha  continuato  a pagare per servizi farlocchi pur di non protestare.
Le proteste servono eccome e chi non protesta per l'assenza e lo spreco dell'acqua  bene pubblico indispensabile alla vita può continuare a fare quello che gli pare ma deve avere almeno il buon gusto di rimanere in silenzio ed essere rispettoso nei confronti di  chi protesta  per le criticità presenti sul territorio. Una nota di vero demerito va alla Segreteria Tecnica Operativa dell'Ato 5 che ancora non  ha compreso da che parte stare. Per ultimo si sappia che  Fare Verde non fa "battaglie contro i mulini a vento".
Di seguito le parti salienti della sentenza 986/2019

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venerdì 6 settembre 2019

MSGC - Il tunnel immaginario - Nuovo piano di cementificazione generale - Episodio 3°

Risulta difficile spiegare alla popolazione come il progetto immaginario del tunnel nel Capoluogo possa diventare realtà in un mondo parallelo presente solo nella fantasia sfrenata di ogni politico che si è insediato a Monte San Giovanni Campano. Fare Verde dopo una trentina di anni di fantasia più sfrenata cerca di spiegare il fenomeno con lo studio realizzato da  Timothy Leary  (uno psicologo statunitense) sul tunnel di realtà che lo ha descritto nel suo libro Neuropolitics e in diversi scritti tra cui il celebre libro  Prometheus Rising.  Queste pubblicazioni in seguito hanno designato  il sostantivo più semplice  tunnel mentale.
La locuzione tunnel mentale meno recentemente anche tunnel di realtà è una spiegazione psicologica del fenomeno che conduce ogni individuo ad interpretare la realtà in maniera personale e quindi non oggettiva. Il tunnel sta a figurare un processo mentale che semplifica la realtà a favore di una "verità" parziale o preconcetta chiaramente visibile all'uscita del tunnel. Le pareti del tunnel permettono di vedere solo gli elementi presenti al suo interno e impediscono di vedere gli altri elementi oggettivi esterni, anche se eventualmente evidenziati da un interlocutore. Questa realtà virtuale viene generata con un percorso mentale contrario, partendo dall'uscita del tunnel (quindi dai preconcetti) invece che formarsi valutando tutti gli elementi oggettivamente. Il risultato può portare verso un'interpretazione errata della realtà. Questo fenomeno è naturale per l'essere umano ed è dovuto alla naturale tendenza della mente a semplificare ignorando elementi che sono considerati non importanti. Per fare questo vengono utilizzati i filtri mentali che abbiamo generato dalle esperienze, dai condizionamenti e dal sistema di convinzioni. Sono quindi necessari un grosso sforzo e una adeguata apertura mentale  per opporsi a questo processo errato e quindi vedere la realtà per come è e non per come ci appare.
In buona sostanza i politici  hanno promesso il tunnel alla popolazione perché ritenuto necessario dalla   popolazione   senza valutare i costi della spesa che avrebbero imposto sacrifici di ogni genere tali  da renderne  impossibile la costruzione da parte di chi investe in pali della luce e marcaipiedi che servono a restringere le strade (in netta antitesi con la viabilità agognata dal famoso tunnel immaginario) che di fatto diventa sempre più difficoltosa e decurtata di   preziosi posti per le auto. Quando  Fare Verde  ha messo tutti  di fronte alla realtà dei fatti c'è stata la presa d'orgoglio dei politici che  invece di chiedere scusa alla popolazione per le corbellerie annunciate si sono arrampicati sugli specchi e pur di dimostrare che il progetto è realizzabile lo hanno incluso nel piano dei lavori pubblici . Il tunnel delle meraviglie esiste nelle menti dei politici che non sono ancora usciti dal tunnel mentale e che quindi non possono essere  adatti alla pianificazione del territorio per pregressi modi di fare alquanto sibillini che non hanno nulla a che fare con la realtà. Il piano regolatore per un territorio non deve contemplare solo le nuove costruzioni con relativo aumento della breccia e del cemento o il perdono di abusi edilizi. Esso deve progettare in modo armonioso una migliore qualità della vita per la popolazione , il rispetto per le future generazioni, l'uso sostenibile del suolo , la conservazione dei patrimoni Paesaggistico, Archeologico e Architettonico e qundi un nuovo piano regolatore  necessita di studi particolari e integrati che devono essere condivisi nel modo più trasparente poassibile con la popolazione stanziale. Per quanto riguarda il tunnel delle meraviglie si distende un velo pietoso e si aspettano tempi migliori con altra classe politica più concreta , più avveduta e soprattutto più ancorata alla realtà.


domenica 1 settembre 2019

MSGC - Chiaiamari è la frazione più grande di Isola del Liri - Nuovo piano di cementificazione generale Episodio 2°

E' ormai passato un decennio e i risultati del Piano Regolatore Vigente sono ben presenti. Ad esempio la frazione Chiaiamari si è sviluppata in modalità "selvaggia", senza seguire nessuna regola e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. A Chiaiamari esiste quel fenomeno di "conurbazione anomala" ed infatti è stato favorito l'insediamento urbano di una grande fetta di popolazione senza alcun criterio. Normalmente un centro urbano importante è un polo d’attrazione per molti abitanti  che vi trovano lavoro,  vita sociale servizi alla persona  e vi si stabiliscono. Quando molta gente si concentra in una stessa zona la frazione  cresce fino a congiungersi con altre frazioni e contrade  vicine formando così un agglomerato urbano, chiamato conurbazione. La conurbazione di Chiaiamari si è espansa a macchia d’olio intorno al nulla  e termina là dove i campi e il verde ritornano a essere più abbondanti rispetto alle costruzioni e i centri abitati sono ben distinguibili tra loro. Di fatto non c'è nulla che possa attrarre la popolazione in quel luogo tanto è vero che c'è la quotidiana fuga sistematica della popolazione da quella realtà verso Isola del Liri che campa sul denaro speso dai Monticiani di Chiaiamari rendendo la frazione monticiana la più grande frazione "rignicola" dell'oltre Liri. Praticamente una conurbazione che non serve a Monte San Giovanni Campano in quanto
è di stretta pertinenza  dalla cittadina di Isola del Liri poiché lì si  trovano  concentrati: le scuole superiori, la ASL, gli ambulatori . le banche, i supermercati, l'ufficio postale aperto di pomeriggio, i pullman per Roma ecc. ecc  e ciò comporta che troppe persone vivono  una parte della loro vita in quella  conurbazione anomala. Di fatto Chiaiamari dovrebbe avere più autonomia dal Comune di Monte San Giovanni Campano o distaccarsi completamente e a questo punto è auspicabile un referendum per la divisione territoriale del Comune in modo da dare potere decisionale agli abitanti di quella frazione che oramai sono sempre più distanti mentalmente dal senso di appartenenza alla Comunità Monticiana.
Praticamente il Piano regolatore vigente non ha offerto nulla alla popolazione residente di Chiaiamari e al contrario in un sorta di sfruttamento ha preteso tasse sui terreni definiti per convenzione edificabili ma che poi per esserlo sono soggetti a meccanismi complicatissimi. Nessuno sviluppo programmato per il territorio, nessuna infrastruttura nuova dedicata alla popolazione, nessun luogo dove poter socializzare senza chiedere delibere per l'uso di un parcheggio spacciato per piazza e soprattutto nessuna area verde dove i bambini possono giocare tutti insieme. Praticamente una frazione senza futuro dove c'è tanto spazio che non può essere utilizzato per la schietta volontà di chi amministra il paese. La popolazione di Chiaiamari dovrebbe iniziare a chiedere allo spiritoso politico locale cosa deve avere in cambio in servizi (non in piaceri personali) dopo aver versato tanto denaro alle casse Comunali con le tasse sui terreni edificabili.
Fare Verde non vuole offendere nessuno pubblicando la foto aerea di Chiaiamari (dall'alto lo scempio territoriale è palese) e perciò pubblica la foto della chiesa.



sabato 31 agosto 2019

MSGC - Nuovo Piano di cementificazione Generale - Episodio 1° - L'Area Verde a Paglia -

L'area Verde costruita a Paglia resta uno dei capolavori dell'ingegneria moderna che andrebbe messo sui libri universitari e fatto argomento di lezioni sull'ingegneria bellica da non realizzare mai. La struttura è una colata  di cemento armato monoblocco realizzata per deturpare l'Ambiente  dove prima esisteva una costruzione del '700 che in tempo passato fungeva come casa per le partorienti.
Ebbene l'area verde, di cui non si fa accenno al progettista per nostro amor proprio, costruita  a Paglia non ha un solo filo di erba ed è dotata di una sorta di scalinata a mo' di anfiteatro Greco che  risulta  pacchiana  e provoca senso di repulsione . La leggenda locale vuole che il tecnico nel progettarla si sia ispirato durante una gita a Paestum ma forse avrebbe fatto bene a mangiare solo mozzarelle e rimanere chiuso nel ristorante per tutta la durata della gita. Una struttura, come si accennava  prima, forse figlia degli ultimi scampoli della Guerra Fredda  che racchiude tutto lo scibile umano  per il consumo del cemento armato  tanto da farla essere una "cosa" a prova di bomba all'Idrogeno. A tal proposito Fare Verde consiglia di verniciare l'area verde con un colore mimetico per evitarne l'inclusione  nella lista delle strutture belliche adatte al lancio di missili nucleari  a media gittata e a tal proposito potrebbe soddisfare la curiosità di tanti un eventuale calcono sui Megatoni   necessari per provocarle qualche danno. Nel frattempo lo SCIENZIATO che ha  permesso tale scempio  in aperta campagna vorrebbe essere il "mandante" per il nuovo piano di cementificazione oops regolatore generale. Questo è solo il 1° episodio della saga "Devastazione del territorio e cementificazione compatta"... presto seguirà il 2° episodio...

Ben evidenziata l'Area Verde costruita al 100% in cemento armato in località Paglia di Monte San Giovanni Campano

Particolare del cemento armato che vuole ricalcare i posti a sedere di un anfiteatro Greco probabilmente visto durante una gita a Paestum

martedì 20 agosto 2019

MSGC - A Colli i rifiuti dell'Ufficio Tecnico Manutentivo Comunale.

Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano è rimasta basita quando sono arrivate le foto dei locali sottostanti la piazza Aldo Moro nella frazione di Colli in Monte San Giovanni Campano. I locali che nell'immaginario dovrebbero essere il magazzino Comunale sono stati trasformati in una sorta di discarica con tanto di "zoccole" al seguito. C'è di tutto e anche di più di quanto si possa immaginare e da qui sorge una domanda legittima: Quis custodiet ipsos custodes?
 Il custode di quei luoghi è nientemeno che l'Ufficio Tecnico Manutentivo Comunale che ha la responsabilità per la gestione dell'igiene urbana. Una cosa da non credere per la quantità dei rifiuti presenti che vanno esattamente in antitesi con quanto raccomanda il Comune alla popolazione.
 Il Comune pretende per legge la raccolta differenziata e  che la popolazione chiami il numero verde della Sangalli per il conferimento dei rifiuti ingombranti ma poi accumula i propri in locali che potrebbero avere altre destinazioni molto più nobili e diverse dallo stoccaggio per i  rifiuti.
 I Monticiani di Colli non meritano "monnezza" e "zoccole grandi come conigli"!
 Il comportamento avuto fino a questo momento dal Comune deve cambiare e deve diventare più rispettoso nei confronti della popolazione stanziale e soprattutto quei locali devono essere bonificati.
 Fare Verde chiede infine al Comune di portare anche queste foto all'avvocato che è in ordine di pagamento con delibera di Giunta Comunale di  400 euro  per contrastare  le  richieste di accesso agli atti della nostra Associazione  e i  post sul degrado urbano.




lunedì 5 agosto 2019

Piglio - ZERO rifiuti indifferenziati per l'evento pubblico di Fare Verde Gruppo del Piglio. Un esempio da seguire.

L'evento di valorizzazione enogastronomica del territorio organizzato da Fare Verde Gruppo Piglio il 3 Agosto 2019, oltre ad aver avuto un grande successo di pubblico, è stato l'occasione per fare il punto sullo Stato dell'Ambiente 2019 nella provincia di Frosinone. Il presidente Dott. Marco Belli  infatti chiama la giornata per la promozione "evento" ed ha voluto l'ostensione del logo di Fare Verde per dare un carattere ecologico all'iniziativa . La popolazione ha risposto in massa ed ha domandato, si è informata e alla fine è andataa via consapevole che l'Ambiente va protetto come ha sottolineato anche il Sindaco di Piglio. Il Presidente di Fare Verde Piglio Nicola Ciervo e i volontari di Fare Verde Piglio hanno dimostrato che si può organizzare un evento pubblico senza produrre rifiuti indifferenziati e senza plastica proponendo prodotti tipici della Ciociaria in presentazioni totalmente compostabili che poi saranno trasformate in compost per fertilizzare il terreno. Non si è assistito a quel triste fenomeno di rifiuti prodotti da inviare in discarica. Questo evento però oltre ai giovani ha visto protagoniste le DONNE del Piglio che si ringraziano per la determinante partecipazione ed infatti hanno preparato dolci, pane fatto in casa e prodotti della cucina casereccia. Re dell'evento è stato l'ottimo vino del Piglio che gode del riconoscimento internazionale certificato come la D.O.C e G. Commercianti , Artigiani, Aziende Agricole, Amministrazione Comunale e privati Cittadini hanno concorso in tutti i modi possibili e immaginabili per realizzare il successo dell'iniziativa. Il Presidente  di Fare Verde  Provincia di Frosinone  alla fine dell'evento ha dichiarato: I successi di questi giorni che Fare Verde sta ottenendo sono il segno tangibile che almeno in provincia di Frosinone la popolazione è consapevole che per vivere bene ci deve essere un Ambiente sano. "Forse sarò un inguaribile ottimista ma tanti ragazzi e bambini che si informano e vogliono partecipare è un ottimo segno positivo e fa ben sperare per il futuro. Ha bacchettato la politica Ciociara definendola (tranne alcune eccezioni) distante dai problemi che assillano la popolazione come l'uso insostenibile delle risorse idriche , i rifiuti che vengono da Roma , il ritardo dell'economia circolare, l'assenza di simbiosi industriale, le discariche dei rifiuti, gli inceneritori sulla qualità dell'aria e infine si è dilungato sull'agricoltura che è economicamente poco produttiva per carenza di programmazione, per il gap sull'e commerce e per la sua mancata specializzazione nella produzione di prodotti di nicchia da ottenere con produzioni biologiche" .. Il Presidente di Fare Verde Piglio Nicola Ciervo, infine,  ringrazia la popolazione e l'Amministrazione Comunale  per la grande collaborazione ricevuta e fissa un nuovo appuntamento durante l'estate 2020.

















domenica 14 luglio 2019

MSGC - Fare Verde ritiene l'ordinanza sindacale n.7 del giorno 11.7.2019 sulla crisi idrica impossibile da rispettare


Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano ad un'attenta lettura dell'ordinanza n.7 emessa dal sindaco del Comune di Monte San Giovanni Campano per il divieto di utilizzo dell'acqua erogata dal pubblico  'acquedotto  per scopi diversi da quelli potabili ed igienico sanitari rappresenta a S. E il Prefetto di Frosinone e alle Forze dell'Ordine   che tale ordinanza potrebbe essere  impossibile da rispettare da parte della popolazione.
Punto per punto le parti dell'ordinanza impossibili da rispettare: 

"- Di non prelevare acqua con tubi di gomma o altro mezzo, da qualsiasi fontana o diramazione dell'acquedotto pubblico, per effettuare il lavaggio di autoveicoli e per l'approvvigionamento di acqua in altri locali o botti -"
Osservazione: E' noto alla popolazione e  alle Forze dell'Ordine locali che il territorio di  Monte San Giovanni Campano da oltre 15 anni è soggetto a puntuale crisi idrica che ogni estate si presenta più puntuale dell'Ufficio delle Entrate ed è noto a tutti che la popolazione per sopperire al razionamento idrico anche primaverile, autunnale e invernale  ha dovuto installare botti (serbatoi e cisterne) per l'approvvigionamento idrico che sono collegate direttamente alle tubature metalliche di ogni casa. Fanno  eccezione  le case presenti nelle contrade Reggimento, Carbonaro e Colle Pupazzo che sono servite dal SII 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno senza interruzione. Quindi al 95% della popolazione di Monte San Giovanni Campano risulta impossibile e oneroso  staccare le botti (serbatoi) dagli impianti fissi per rispettare l'ordinanza sindacale n.7. A fronte di ciò risulta quasi impossibile alle Forze dell'Ordine garantire il rispetto della stessa ordinanza per l'accesso nelle case che  potrebbe essere negato dalla popolazione e che comunque  turberebbe l'ordine pubblico.
-Di non destinare, l'acqua dell'acquedotto pubblico per uso edilizio, commerciale o industriale e comunque ad ogni e qualsiasi attività non connessa strettamente e unicamente alla garanzia e salvaguardia dell'igiene pubblica e della salute pubblica -
Osservazione: Fare Verde resta basita di fronte ad una crisi idrica così devastante e chiede come mai a fronte dell'ordine apocalittico emanato dal Sindaco di Monte San Giovanni Campano sono in funzione ristoranti, bar , piscine private, pizzerie, panetterie, pasticcerie, vengono irrorati i prati  al Cimitero dei Cappuccini  , al giardinetto pubblico ubicato in via Pozzo San Paolo e troppo lungo sarebbe l'elenco da scrivere.
Di fatto e inconfutabilmente   tale punto dell'ordinanza non può essere rispettato da chi gestisce le  attività produttive, proprio nel momento che dovrebbero guadagnare qualcosa, in quanto  di per se già fragili per pregresse scelte politiche sbagliate. Tale ordinanza in questo punto specifico pone in serio imbarazzo le Forze dell'Ordine che vengono citate nell'ordinanza sindacale.
Infatti l'ordinanza n.7 emessa dal sindaco recita: I contravventori saranno perseguiti a norma di legge, oltre alle sanzioni previste dalla legislazione vigente, ivi compresa la denuncia penale presso gli uffici Giudiziari competenti. I vigili Urbani e gli Agenti della Forza pubblica sono incaricati di vigilare sulla esecuzione della presente ordinanza.
Fare Verde oltre a non riconoscere una così profonda crisi idrica in quanto parte della popolazione non conosce razionamento idrico protesta in modo vibrato sulle modalità di esecuzione dell'ordinanza.
Tuttavia Fare Verde nel caso in cui tale crisi idrica  apocalittica per affermazione e convincimento del sindaco su suggerimento di ACEA dovesse continuare nel tempo ha già chiesto  il rispetto INTEGRALE dell'ORDINANZA SINDACALE n.7 emessa il giorno 11 Luglio 2019 soprattutto per tutte le attività produttive. Nel caso in cui l'ordinanza non sarà rispettata come è già in accadimento sarà nostra premura segnalare all'Autorità Giudiziaria chi ha trasgredito e chi non l'ha fatta rispettare. Se c'è crisi idrica apocalittica ci deve essere per tutti indistintamente.

sabato 6 luglio 2019

Monte San Giovanni Campano non è più uno dei Borghi più belli d'Italia.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano ci tiene a ribadire che ha sempre sostenuto il progetto del Club i Borghi più belli d'Italia purtroppo, però, le modifiche sostanziali al profilo del Centro Storico postume al riconoscimento del 2007 e la qualità della vita non sono compatibili con il riconoscimento stesso. Inoltre gli obiettivi che il Club I borghi più belli d'Italia si prefigge sono lontani anni luce dalle iniziative poste in essere nel Capoluogo tanto è vero che la partecipazione al progetto è nata dall'esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nel nostro Centro Storico Capoluogo che è escluso dai flussi dei visitatori e dei turisti. Il Club i Borghi più belli d'Italia è stato costituito per raccogliere le giuste esigenze di quegli amministratori più accorti e più sensibili alla tutela e alla valorizzazione del Borgo e che intendessero partecipare con convinzione ad una struttura associativa così importante ed impegnativa. Si ricorda a tutti che per essere ammessi occorre infatti corrispondere ad una serie di requisiti di carattere strutturale, come l´armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato, e di carattere generale che attengono alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al cittadino. Il Club prevede di migliorare continuamente tali requisiti in quanto l´ingresso nel Club non ne garantisce la permanenza se non viene riscontrata una volontà, attraverso azioni concrete, di accrescerne le qualità. Infine il Club non è stato creato per effettuare una mera operazione di promozione turistica integrata, si prefigge di garantire attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione, il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto. Fare Verde ritiene incompatibili non solo quanto è stato costruito o ristrutturato dopo il 2007 in completa mancanza di armonia con il tessuto urbano ed infatti punta il dito sulle attività e sui servizi offerti per migliorare la qualità della vita come non può fare a meno di rilevare che non c'è stato nessun impegno per migliorare i requisiti presenti e di fatto sono state accantonate le azione volte a rispettare le indicazioni date dal Club nel lontano 2007. Per quanto sopra esposto la nostra Associazione è l’unica ad essersi resa conto  che la partecipazione ad un progetto così importante non è alla portata degli attuali amministratori che non hanno mai dimostrato di voler valorizzare il bene immateriale pubblico tanto è vero che Monte San Giovanni Campano è stato espulso dal Club I Borghi più belli d’Italia nonostante le continue raccomandazioni inviate al Comune e le pressioni esercitate per far rispettare le prescrizioni.  Infine Fare Verde in risposta alle corbellerie e alle scuse meschine addotte ricorda ai Monticiani che il Club i Borghi più belli d'Italia aveva dato delle prescrizioni al Comune di Monte San Giovanni Campano con lettera prot. Num. 102/07:
“Egregio Signor Sindaco, ... omissis...
La perizia effettuata ha messo in evidenza alcuni fattori di detrazione del Borgo che di seguito Le elenco e per i quali va pianificata una graduale eliminazione:
- rifacimento e potenziamento della segnaletica stradale;
- insegne pubblicitarie nel centro storico: attuare al più presto il progetto di rimozione e di rifacimento di quelle in plastica ed a bandiera;
- rimuovere i camini in latta e acciaio e sostituirli con quelli in mattone.
- programmare la sostituzione di serrande e saracinesche in ferro dei negozi;
- proporre, con adeguate misure, la sostituzione degli infissi in alluminio;
- ottenere un accordo con l’ENEL e TELECOM per la eliminazione dei fili elettrici e telefonici aerei;
- sostituire le tegole rosse sul tetto del municipio e di alcune altre case con coppi antichi;
- regolamentare l’installazione delle antenne TV e delle parabole;
- preparare un piano tinteggiatura delle case;
- installare una nuova cartellonistica."
Quindi chi vuole confrontarsi lo faccia pubblicamente assumendosi le proprie responsabilità senza cercare di dare colpe ad un monticiano come ha fatto il Consigliere con delega alla cultura e già assessore alla cultura che in un momento di evidente smarrimento ha scritto:
“Ma ci tengo a sottolineare che il nostro amato paese è stato declassato dai Borghi più belli D'Italia sulla base di un esposto di un tale Monticiano che invece di proteggere ed elogiare il proprio paese ha deciso di discriminarlo causando così la recessione del marchio. Il decadentismo lo vogliono in molti e vi assicuro non io ne quest' amministrazione.”
Non esiste un Monticiano che possa condizionare un Club importante come a quello de I Borghi più belli d’Italia…esistono invece le prescrizioni che non sono state rispettate per restare in quella organizzazione che promuove altre cose oltre al turismo e che sono già state spiegate in modo perfetto da Fare Verde ma si vede che ancora devono essere digerite da chi legge senza studiare.




Intelligence per l'Ambiente.

venerdì 5 luglio 2019

MSGC - Inchiesta "URBAN WASTE" - Fare Verde chiede la convocazione urgente del Consiglio Comunale.

Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano riporta fedelmente quanto è stato pubblicato sull'articolo della stampa.
In un breve passaggio Il GIP Dott.  Ida Logoluso scrive nell’ordinanza di custodia cautelare che il tecnico del Comune di Lasgurgola aveva rapporti di amicizia con pubblici ufficiali “che fanno temere possibili futuri sviluppi illeciti. L’interesse dello stesso – scrive  il GIP  -  per lavori da svolgersi nei comuni  di Settefrati, Fontana Liri, Piedimonte, Monte San Giovanni Campano, nella Comunità Montana di Arce, con relativi contatti con sindaci e amministratori di tali comuni ed enti attesta la disinvoltura con la quale il Bellardini svolge il suo incarico lavorativo al comune di Sgurgola, sempre pronto a favorire gli interessi  dei propri amici a a curare i propri contatti, piegando a tale scopo la sua funzione”.  Fare Verde alla luce di questo quadro allarmante  si rivolge pubblicamente al Presidente del Consiglio Comunale Sig. Michele Ciardi chiedendo la convocazione urgente  del Consiglio Comunale in modo che le persone richiamate nell’ordinanza del GIP  e precisamente il Sindaco e gli amministratori  possano spiegare    alla popolazione la loro posizione in merito a questa incresciosa vicenda che vede ancora una volta coinvolto il buon nome di Monte San Giovanni Campano  nelle problematiche di malavitosi che non dovrebbero avere nulla a che fare con la nostra “amata città”.






martedì 11 giugno 2019

MSGC - Carissimi Monticiani negli Stati Uniti fondate il Gruppo di Fare Verde all'estero.

Il nostro Blog Fare Verde Monte San Giovanni Campano è seguitissimo negli Stati Uniti e le vostre visite ricevute sui nostri post sono più di 36.000. Fondate il Gruppo di Fare Verde Stati Uniti , sostenete le nostre battaglie e aiutiamoci perché c'è tanta necessità di innovazione.
Scrivete a fareverde.msgc@gmail.com e sarete contattati immediatamente.- Insieme si potrà fare molto di più di quello che riusciamo a fare ora. La vostra esperienza sarà preziosa e i vostri consigli saranno sempre presi in grande considerazione.




venerdì 31 maggio 2019

MSGC - Invece di demolire le case abusive demoliscono l'Ufficio Tecnico Urbanistica

Fuga dalla realtà - L'Ufficio Tecnico Urbanistica già smembrato dalla giunta Comunale perde l'ultimo pezzo. Il Responsabile del servizio arrivato da poco con il sistema della mobilità ha chiesto di andare in pensione anticipata. E' evidente che l'imbarazzo del dirigente tecnico deve essere enorme nel prendere le direttive da Assessori e Consiglieri Comunali di maggioranza coinvolti direttamente o indirettamente per il tramite dei loro famigliari conviventi in procedimenti di abusivismo edilizio o coinvolti addirittura in procedimenti giudiziari di notevole gravità. Fare Verde aveva già anticipato al Sig. Prefetto di Frosinone quanto era in accadimento e quanto sarebbe accaduto e come volevasi dimostrare oggi tutto è diventato più chiaro. L'imbarazzo dell'Ufficio Tecnico e la crisi tecnica sono divampati dopo che il Ministero dei Beni e delle attività Culturali ha bocciato quel piano di lottizzazione approvato dalla giunta Comunale senza il Nulla Osta della Soprintendenza. Piano di lottizzazione che prevedeva la costruzione di 21 edifici all'Ara De' Santi in area soggetta a vincolo paesaggistico e dal vincolo archeologico che evidentemente nessuno voleva vedere. Tutto ciò ha concorso  allo smantellamento completo e alla demotivazione residuale di quell'ufficio che per compito di istituto dovrebbe garantire l'applicazione delle leggi dello Stato e della Regione Lazio. Fare Verde è preoccupata per la sorte di quell'ufficio, per i risvolti negativi che ci saranno sul consumo illegittimo del suolo, per il tempo che passa ma soprattutto è preoccupata dall'imponente delirio di onnipotenza degli pseudo politici locali.

mercoledì 22 maggio 2019

Fare Verde Associazione SCOMODA premiata durante il 26° Vertice Antimafia.

Fare Verde è da sempre considerata SCOMODA, anzi scomodissima, da tutti coloro che in un modo o nell'altro cercano di sfruttare l'Ambiente per i propri interessi ai danni di ogni Comunità. Senza mezzi avveniristici essa confida sulle coscienze della popolazione per attuare le azioni in difesa del territorio, dell'Ambiente e della Biodiveristà.
In provincia di Frosinone si è distinta per  le scoperte dei rifiuti interrati, per il contrasto feroce all'abusivismo edilizio, nella protezione delle aree soggette ai vincoli imposti dalle leggi dello Stato e della Regione Lazio, con le denunce per la insufficiente depurazione delle acque reflue urbane, sull'uso insostenibile delle risorse idriche, sulle verifche contabili per gli appalti pubblici che riguardano il consumo del suolo e sui rifiuti, sull'analisi della progettazione e successiva attuazione della bonifica o messa in sicurezza delle discariche abusive sanzionate dall'Unione Europea, sulla segnalazione dei rifiuti abbandonati, con le giornate ecologiche specializzate nella raccolta dei rifiuti speciali, con azioni di intelligence per preservare la Natura in modo da poterla consegnare nel migliore dei modi alle future generazioni.
Tutto questo gran da fare solo per far capire ai Ciociari il concetto di sostenibilità per  tutte le azioni che l'essere umano mette in essere troppe volte ai danni dell'Ambiente. Questa precisa presa di posizione attuata con un formidabile numero  di denunce e segnalazioni alle Forze dell'Ordine in alcuni case fa apparire antipatica Fare Verde. A lungo andare, però, sono sempre di più le persone che comprendono e che si avvicinano a quei principi di sostenibilità e in alcuni Comuni si è arrivati persino all'inversione di tendenza tanto è vero che i Cittadini hanno preso coscienza che l'Ambiente va rispettato. Il premio OMCOM  che è stato conferito  al Dott. Marco Belli  Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone e Consigliere del Direttico Nazionale di Fare Verde Onlus durante il 26° Vertice Antimafia  è il pubblico riconoscimento per la difesa dell'Ambiente e per la costante lotta all'illegalità.  Il Procuratore Antimafia  ha sottolineato che la mafia di ogni tipo non è più confinata in un'area precisa della Repubblica Italiana, al contrario essa si è diffusa ed evoluta con i classici colletti bianchi che manovrano i grandi capitali. Essa si è mimetizzata anche nelle aziende economicamente floride ed è quindi molto difficile per le Forze dell'Ordine  individuarla. Fare Verde si scaglia quindi contro questo tipo di mafia che con fare dolce procura danni infiniti all'Ambiente e alla salute della popolazione. Non si scaglia   contro la popolazione anche se alcune volte la stessa popolazione si affida all'illegalità per la propria felicità. Tuttavia può accadere che  in questa lotta di civiltà venga   coinvolta  anche la popolazione che con il suo fare omertoso sostiene tutti i comportamenti antigiuridici possibili e immaginabili andando a chiedere "piaceri" a dritta e a manca. Quindi  Fare Verde do ora sa che la parte sana della Società Civile la sosterrà e  con la consapevolezza di sempre annuncia battaglie senza quartiere contro la corruzione, il malaffare e i criminali che infestano la nostra società anche se appaiono come  lupi travestiti da agnelli...
Infine la nostra Associazione  si rivolge ai giovani con un appello: Lasciate perdere le concezioni retrive, le furberie e ogni escamotage per ottenere   soddisfazioni . Cercate di diventare i custodi del Creato e prendete come principio il fatto inconfutabile che dalle cose cattive non derivano mai cose buone.



Nella foto un momento della premiazione. Il Presidente Belli iniseme a Davide Frattaroli  Vicesindaco di Atina.


Nella foto il Generale di Brigata dei Carabinieri Forestale Giuseppe Vadalà



lunedì 20 maggio 2019

MSGC - L'inevitabile aumento della TARI

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano  ribadisce  la cattiva gestione dei rifiuti urbani per i precisi motivi che di seguito vengono elencati:
1) Mancato raggiungimento dell'obiettivo del 65% previsto dalla legge dopo 10 anni di raccolta differenziata.
2)   Mancanza di un regolamento Comunale per disciplinare il conferimento dei rifiuti.
3)   Mancata realizzazione dell'isola ecologica.
4)   Mancate politiche sulla riduzione dei rifiuti;
5)   Carenza di informazione e coinvolgimento della popolazione sul ciclo dei rifiuti;
6)   Raccolta differenziata delle materie prime seconde dissociata dalle bollette;
7)   Assenza di qualsiasi iniziativa per il riuso;
8)   Assenza di ordinanza per il Comune senza plastica;
9)   Assenza di un regolamento specifico per eventi, fiere e mercatini;
10) Compostaggio domestico attuato senza l'adeguata informazione ai compostatori;
11) Carenza di  trasparenza sui contratti per la gestione dei rifiuti.

Oltre a queste criticità sulla gestione tecnica  non si può fare a meno di rilevare che gli incassi relativi alla TARI sono minori della spesa sostenuta dall'Ente Comune.
Infatti dai dati economici estratti dal sistema   SIOPE del Governo Italiano si evince quanto segue:

Nel 2016 il Comune di Monte San Giovanni Campano ha pagato la somma di  € 1.252.230,15 per il servizio della raccolta dei rifiuti differenziati e per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati a fronte di un incasso per la TARI di € 1.138.077,16;

Nel 2017 la spesa per la gestione della raccolta e conferimento dei rifiuti sono stati pagati € 1.125.553,84 a fronte di un incasso per la TARI per la somma di € 880.157,17;

Nel 2018 per la spesa per la gestione dei rifiuti  sono stati pagati € 1.330.563,84 a fronte di un incasso per la TARI di € 1.073.589, 38:

Dai dati appena illustrati con estrema precisione si evince che la raccolta differenziata dei rifiuti oltre ad essere aumentata in modo vertiginoso nel 2018 è in CONTINUA PERDITA DA ANNI.
Negli ultimi tre anni la PERDITA NETTA data dalla differenza tra i pagamenti e gli incassi per il servizio della raccolta differenziata e del conferimento in discarica  è stata di €  616.524,06. 

 Con apposita proiezione si può tranquillamente dire che nel 2021 le perdite ammonteranno alla stessa identica cifra necessaria per pagare un intero anno per la gestione di tutti i rifiuti Comunali.

 Chiunque leggendo capisce che non è possibile continuare con questo tipo di gestione in perdita e che quindi diventa assolutamente indispensabile coprire le perdite con gli aumenti delle bollette.

Fare Verde dopo questa semplice constatazione chiede più trasparenza nella gestione dei rifiuti urbani, la rimodulazione dell'intero servizio, la sostituzione fisica dell'Ufficio Tecnico  che gestisce il servizio della raccolta differenziata e la fine delle spiegazioni strane sull'aumento delle bollette TARI.
 L'Assessore al Bilancio del Comune di Monte San Giovanni Campano deve trovare il coraggio civico di spiegare alla popolazione la CATTIVA GESTIONE del servizio raccolta differenziata, perché il Comune cede tutte le materie prime seconde (plastica, vetro, alluminio, ingombranti e carta) alla società che gestisce la raccolta differenziata che a sua volta incassa il denaro pagato dai consorzi per il riciclo e cosa vuole risolvere con 30 ipotetiche  Tonnellate di rifiuti frazione umido che non verranno conferite dalla popolazione.

 Le bollette della TARI dovranno essere aumentate per forza perché c'è una chiara , inconfutabile e insostenibile gestione economica e Ambientale  del servizio che è  in perdita costante.

E' questo il vero motivo per cui è stato annunciato l'aumento delle bollette TARI. . Se il Comune avesse raggiunto e superato la percentuale del 65% previsto dalla legge per l'anno 2012 a questo punto non ci sarebbe nessun aumento delle bollette TARI perché il costo del conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati sarebbe stato minore.
 La CATTIVA GESTIONE del servizio viene caricata  sulla popolazione che è costretta a pagare per inquinare la propria terra e la propria aria. Risulta quindi chiaro che la gestione dei rifiuti deve essere modificata al più presto con un modello più virtuoso e rispettoso dell'Ambiente.