sabato 23 dicembre 2023

MSGC - La raccolta differenziata coglie il 67,90% con il grande aumento di peso della frazione umida dei rifiuti urbani.

 

Il risultato ottenuto per la raccolta differenziata è frutto di maturità della filiera dei rifiuti oppure è l’escamotage numerico? L’analisi comparativa dei dati è del Dott. Marco Belli.

Si deve per forza di cosa ricordare che a Monte San Giovanni Campano  la raccolta differenziata dei rifiuti  venne istituita nel 2009. Da allora i risultati ottenuti sono stati figli di mera approssimazione e addirittura altalenanti. La prima criticità numerica rispetto al peso dei rifiuti avvenne tra il 2014 e il 2015 quando il peso dei rifiuti raccolti venne ridotto  passando  da 4838, 250 tonnellate a 3680,847 tonnellate. Riduzione dei rifiuti del 23,92% pari a 1157,402 tonnellate  che venne certificata dagli uffici comunali anche con apposita trasmissione dei dati all’ISPRA. Strana riduzione dei rifiuti  che venne criticata fortemente da Fare Verde Monte San Giovanni Campano.  Sono passati tanti anni da allora  con risultati poco incoraggianti e sempre senza raggiungere il  65% per la raccolta differenziata  previsto per l’anno 2012.  Si arriva finalmente  al passaggio tra il 2021 e il 2022 ossia  alla seconda riduzione dei rifiuti totali  calcolata senza alcun  errore  in 113,75 tonnellate pari al 2.91% dell’intero conferimento di tutti i cittadini  che si traducono in una contrazione di 5 kg in meno  per ogni abitante di Monte San Giovanni Campano.

L’analisi nel dettaglio:

La riduzione dei rifiuti non è avvenuta solo a seguito d un’attenta presa di coscienza della popolazione  ed infatti ha ricevuto un aiutino  a tavolino con la riduzione del servizio e precisamente con la riduzione del numero delle prese che ora sono la metà  per la frazione secca de rifiuti (Indifferenziata).

I dati in comparazione:

A Fronte dell’aumento in percentuale colto dal Comune è da evidenziare che la raccolta differenziata dei rifiuti appare alquanto strana ed infatti aumenta in modo eclatante la raccolta della frazione organica  passando da 792,660 tonnellate del 2021 a ben 1059 , 500 tonnellate del 2022 nonostante il progetto del compostaggio domestico.

L’analisi dei dati è importante perché tutte le altre frazioni della raccolta differenziata se sommate tra di loro espongono una quantità di rifiuti raccolta che è in contrazione di peso rispetto all’anno precedente. Tradotto: Aumenta in modo strano la raccolta della frazione umida e diminuisce il peso delle altre frazioni  della differenziata rispetto all’anno precedente

L’analisi della frazione umida:

La riduzione del peso dei rifiuti totale  di 5 kg del 2022    per ogni abitante di Monte San Giovanni Campano diventa anomala in quanto indica  una contrazione della spesa da parte dei cittadini per l’acquisto dei prodotti necessari alla quotidianità. Cittadini che a dirla tutta, però,     privilegiano il solo   acquisto  di cibo  determinando così il considerevole aumento in peso della frazione umida dei rifiuti urbani.

L’analisi matematica dei dati:

Dall’analisi dei dati si evidenzia quanto è nella rappresentazione grafica  e precisamente le quantità in percentuale della raccolta differenziata di Monte San Giovanni Campano

Le percentuali della raccolta differenziata dei rifiuti a Monte San Giovanni Campano


   

 Dal grafico risulta evidente il dato percentuale del  41,2% per la sola frazione umida dei rifiuti raccolti a Monte San Giovanni Campano.   

Dato percentuale  significativo ed eclatante che indica Monte San Giovanni Campano come il  comune che riesce a fare meglio  dell’industrializzata città di   Milano. Quella città del Nord , infatti,      riesce a conferire  al massimo il  35,3%   per la frazione umida dei rifiuti  . 

 In buona sostanza la percentuale dei rifiuti organici conferita dai Monticiani   è superiore a quella conferita dai cittadini di Milano città di riferimento per la produzione industriale  ed  emblema del consumismo italiano.

Dopo questa abbondante premessa sulla  bolla di anomalia per i consumi di cibo che è  tutta monticiana c’è da fare l’analisi dei percentili sull’aumento della raccolta differenziata che è stata finalmente certificata dall’Ispra al  67,90% dopo ben 14 anni dalla sua istituzione.

Come è stato colto  il 67,90% della raccolta differenziata?

Semplice aumentando la sola raccolta della frazione umida di ben 266, 840 tonnellate nel 2022 rispetto all’anno precedente . Aumento  di peso che porta a registrare ben  88, 23 Kg di rifiuti frazione umida per ogni abitante   che sicuramente  è poco comprensibile e non  in armonia  rispetto alle altre frazioni di rifiuti  vista la riduzione totale in peso dei rifiuti e la contrazione in peso delle altre frazioni della raccolta differenziata.

 


 

Dai dati ISPRA risulta chiaro che nel 2021 tutte le frazioni della raccolta differenziata ad esclusione della frazione umida avevano raccolto 970,548 tonnellate di rifiuti.  Nel 2022 sono diventate 697, 169 tonnellate   con una riduzione di ben 273 tonnellate di rifiuti delle frazioni di rifiuti differenziati eclusa la frazione umida .

Quindi non è sbagliato  dire che è stata privilegiata la raccolta differenziata per la frazione umida rispetto a tutte le altre frazioni din rifiuti differenziati .  

L'aumento di peso della frazione umida   raccolta con il porta a porta , secondo i dati trasmessi dal comune all'ISPRA ,    ha portato al balzo percentile del 67,90% di raccolta differenziata.

I risultati quali sono? 

Nel "conto della serva" la riduzione totale dei rifiuti di 113.75 tonnellate non giustificano la riduzione delle quantità di ben 273 tonnellate di rifiuti per le frazioni della differenziata .
Se le cose stanno così è evidente che l’isola ecologica non ha alcun impatto significativo sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani  tanto è vero che le frazioni ingombranti , tessile e RAEE hanno registrato nel 2022 il  minore conferimento di questi rifiuti. La mancata raccolta del tessile ha fatto precipitare a zero il peso di quella frazione mentre sono sostanziaemente stabili il vetro e la plastica con guadagni  in peso insignificanti. I dati  che certificano l'aumento eclatante della frazione umida dei rifiuti decretano il  palese  fallimento del compostaggio domestico  che evidentemente non è mai decollato per la mancata opera di sensibilizzazione sul territorio.


Dall’analisi dei dati è certo  che il Comune di  Monte San Giovanni Campano è tra i  più bravi  nella raccolta differenziata della frazione umida e poco portato per la raccolta differenziata delle altre frazioni di rifiuti che vanno conferiti alla differenziata.

Quanto ha inciso la riduzione del sevizio delle prese dedicate alla frazione secca per la raccolta differenziata?

Non è dato saperlo perché i dati pubblicati  sono stati  mischiati e quindi si può solo  sperare  che il Comune vorrà pubblicarli con  la  trasparenza che meritano i Cittadini di Monte San Giovanni Campano.  

Di una cosa , però,  si può essere certi: I Monticiani hanno conferito 113.75 tonnellate di rifiuti in meno rispetto all’anno precedente e sicuramente in questo dato è da includere l’effetto della riduzione a metà  del numero delle prese per la raccolta della frazione secca. 

Nelle  113,75 tonnellate   decuratate  dal peso totale dei rifiuti conferiti  sono incluse le   24,26 tonnellate che sono  da imputare ai 77 abitanti che sono stati conteggiati in meno in quanto la popolazione di Monte San Giovanni Campano  è passata da 12086  nel 2021 ai 12009 abitanti nel 2022.

La riduzione del servizio "imposta a tavolino"   causa il cosiddetto aumento occulto nelle bollette dei cittadini che non vedono decurtata nessuna cifra a fronte di un  servizio che è stato ridotto. 

Raccolta differenziata che aumentata in percentuale per la sola frazione umida che  non provoca nessuna diminuzione del costo del servizio. 

Come sono andate le cose lo sapremo con  certezza negli anni a venire conl'analisi dei dati futuri  ma  per ora bisogna solo dire che finalmente  siamo arrivati a cogliere l'obiettivo che era previsto per il 2012. Fare Verde MSGC  continuerà a fare   finta di non sapere che ci sono già altri obiettivi da cogliere previsti dalle Direttive Europee per i rifiuti.

Una  domanda però  sorge spontanea: A che serve la raccolta differenziata   se non fa  valere  il principio europeo  di chi inquina paga? La domanda è pubblica e chiunque può rispondere.

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