sabato 5 settembre 2015

La discarica di Monte Castellone ha bisogno di manutenzione


Monte San Giovanni Campano - La discarica di Monte Castellone in primo momento fu considerata Sito di Interesse Nazionale (SIN) ma dopo alcuni anni e con il sopraggiungere di nuovi governi il sito è stato consegnato alla Regione Lazio e considerato quindi Sito di interesse Regionale (SIR). Monte Castellone fa parte del bagaglio delle due discariche indicate dal SIN che comprendevano quindi Monte Castellone e la discarica della Bagnara che per grazia ricevuta è venuta a mancare all'appello.
Dopo le epiche battaglie Ambientaliste finalmente nel 2013 e dopo l'infrazione NOMINALE dell'Unione Europea la Regione Lazio ha stanziato una marea di denaro pubblico (oltre 1.600.000 euro) come risulta dal progetto presentato dall'Ing. Verzaschi  Messa in sicurezza d'emergenza e caratterizzazione...A solo un anno dalla fine dei lavori, e precisamente a Dicembre 2014, di messa in sicurezza e caratterizzazione è arrivata la prima doccia fredda in quanto proprio la discarica di Monte Castellone è stata inclusa nominalmente nella CONDANNA della Corte di Giustizia Europea. 
Siccome secondo la legge di Murphy : “Quando le cose vanno male di sicuro andranno peggio” si è verificato quello che umanamente ci si poteva aspettare. La guaina di isolamento della Discarica di Monte Castellone del Comune di Monte San Giovanni Campano mostra evidenti segni di cedimento in più parti come appare alla vista e come è riportato fedelmente nelle foto realizzate da Fare Verde Monte San Giovanni Campano.




Talasciando le polemiche la scrivente Associazione Ambientalista si augura che alla discarica di Monte Castellone venga fatta la necessaria manutenzione perché mai come in questo caso vige il detto che è presente in tutte le sartorie: “Chi non ripara buchino finisce per riparare bucone”.


mercoledì 2 settembre 2015

Se un alberello di Ippocastano vale 500 euro a Monte San Giovanni Campano sono tutti MILIONARI.


Fare Verde Onlus - Monte San Giovanni Campano -
Fare Verde trova l'operazione di acquisto e messa a dimora di questa pianta in Piazza a Chiamari ETICAMENTE NON CORRETTA.

 Nella fattispecie l'operazione di acquisto e messa a dimora di questa pianta di Ippocastano è costata alla Comunità ben 499,99 euro ma a latere del valore della pianta che per Fare Verde è incalcolabile ci sono profonde riflessioni etiche che vengono messe in gioco per spese che questa Associzaione ritiene SUPERFLUE E DISSOCIATE dalla realtà nuda e cruda. Il Comune di Monte San Giovanni Campano ultimamente ha pagato in un esproprio per l'opera infinita della strada attigua a Fontana Canale circa 200 euro per ogni pianta di ulivo espropriata e quindi è eticamente NON CORRETTO pagare qualsiasi pianta anche un solo centesimo in più; Il Comune ha presentato per tre anni consecutivi progetti di taglio silvano per la Pineta della Bagnara perchè riteneva le piante in esubero e quindi da tagliare ; di fatto ciò prova che è ETICAMENTE NON CORRETTO pagare anche un solo centesimo l'acquisto di quella pianta perchè ce ne sono a disposizione MIGLIAIA GRATIS. Il Comune di Monte San Giovanni Campano non si è opposto al piano di tagli presentato dalla XII Comunità Montana per i nostri boschi di FAGGIO e quindi anche in questo caso è ETICAMENTE NON CORRETTO acquistare piante quando ce ne sono MIGLIAIA GRATIS e che sono di PREGIO. Infine il comportamento E' ETICAMENTE NON CORRETTO perchè tanta gente taglia e butta le piante dei giardini per il fastidio che arrecano alle abitazioni con le radici o con i rami e quindi anche in questo caso la pianta per la piazza di Chiaiamari poteva arrivare GRATUITAMENTE. Fare Verde ribadisce che infine NON E' ETICAMENTE CORRETTO farne un LAVORO per piantare una unica pianta in quanto se avessero avuto la bontà di farlo sapere avremmo provveduto a piantumarla GRATIS.

 Per ultimo Fare Verde non pagherebbe mai neppure un centesimo per una pianta "d'ammaluocchie" (Ippocastano in dialetto) che è ALIENA alle biodiversità del nostro territorio in quanto è originaria dei BALCANI e quindi la proposta è la seguente: Farne dono all'Ambasciatore della Moldova che prossimamente sarà a Monte San Giovanni Campano e piantare una pianta di Italianissimo FAGGIO al posto dell'Ippocastano (ammaluocchie)

martedì 1 settembre 2015

FARE VERDE ONLUS Monte San Giovanni Campano (FR) -: Monte San Giovanni Campano -Parco Avventura al pos...

FARE VERDE ONLUS Monte San Giovanni Campano (FR) -: Monte San Giovanni Campano -Parco Avventura al pos...: Fare Verde NON E' ANTICA e propone la realizzazione di un Parco Avventura dedicato ai bambini e agli adulti ad un costo inferiore risp...

Monte San Giovanni Campano -Parco Avventura al posto di un'area verde obsoleta risparmiando 17.000 euro sulla spesa prevista di 107.000 euro.

Fare Verde NON E' ANTICA e propone la realizzazione di un Parco Avventura dedicato ai bambini e agli adulti ad un costo inferiore rispetto al budget di 107.000 euro che il Comune intende spendere per investire su un doppione di area verde nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano. Il Parco Avventura è stato già realizzato nel bosco del Comune di Montepiano ed è costato 90.000 euro e il progetto è ripetibile.



La finalità del parco, infatti, è quella di sviluppare nell'istituenda  attività  servizi ecocompatibili nel settore del tempo libero all’aria aperta, in maniera tale da valorizzare il territorio  attraverso la fruizione sostenibile. Ci sono tutte le premesse sulla possibilità che il parco avventura coniughi in concreto tutela dell’ambiente e sviluppo socio economico in quanto potrebbe rappresentare un volano per la sicura occupazione stagionale di numerosi giovani come ne gioverebbe l'indotto economico.


Fare Verde fa di meglio e tralasciando i risvolti educativi , ludici e di socializzazione presenta la scheda per realizzare il parco avventura con tutti i passaggi burocratici nell'eventualità che il Comune volesse recedere dall'idea retriva dell'area verde di concezione obsoleta nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano.
In linea di principio è importante la localizzazione del sito: il bosco purchè sia collegato ad una via di transito. Sono da valutare anche gli aspetti della viabilità e le possibilità di parcheggio delle automobili, la presenza di tavolini e griglie per pic-nic, la presenza di collegamento alle reti elettrica ed idrica (che anche se non indispensabili, rendono il sito più vivibile), la possibilità di collocare una casetta in legno per uso magazzino e biglietteria.

Le alberature devono essere di buona dimensione, di non meno di 40 centimetri di diametro o 1,20 m di circonferenza, in buona salute ed in numero adeguato. Alcune essenze sono preferibili rispetto ad altre ma lo studio sulle piante dovrà essere effettuato da un professionista, che ne valuterà le caratteristiche.

Per  il bosco , va valutata la presenza di vincoli ambientali, che possono tuttavia essere compatibili con l’installazione dei percorsi. Se l’area è di proprietà pubblica è necessario ottenerne la concessione da parte dell’ente di riferimento.

Realizzata la progettazione del percorso  l’Amministrazione comunale la quale, come da parere del Ministero dell’interno, rilascerà una licenza di cui all’art. 68 TULPS, in quanto l’attività del parco avventura è assimilata ad un’attività di spettacolo. La licenza sarà rilasciata dopo che la locale Commissione di vigilanza sui luoghi di spettacolo avrà espresso un parere favorevole sull’agibilità dell’impianto.

Le norme EN15567 prevedono che prima dell’apertura la struttura sia certificata da un ente abilitato. Le norme tecniche sono in genere ad applicazione “volontaria”, tuttavia rappresentano lo stato dell’arte riguardo alla progettazione, realizzazione e gestione di un parco avventura e garantiscono che l’impianto sia realizzato in sicurezza. E’ pertanto indispensabile farvi riferimento, sia all’atto di commissionare la realizzazione un parco che nel corso della gestione. In questo modo l’Ente si tutela rispetto alle responsabilità civili e penali derivanti dall’esercizio dell’attività ed i visitatori sono a loro volta garantiti dal fatto che l’impianto è realizzato a regola d’arte. Il costo della certificazione è da valutare come un investimento in sicurezza, che se ben comunicato sui materiali promozionali, rende assai di più di quanto richiede.

Sul piano dei costi, solo a titolo indicativo, bisogna calcolare che ogni attrezzo – cioè ogni gioco che collega un albero all’altro – ha un costo medio di circa 2.000 euro, e che un parco è composto in genere da più percorsi, con un numero medio di 40 attrezzi, al cui costo aggiungere quello necessario per l’acquisto di caschi, imbragature, utensileria per la manutenzione ecc. Ora non resta che rendere pubblica la proposta di sicuro risparmio che permetterebbe anche di installare nuovi giochini nel giardinetto pubblico del Capoluogo che ne è sprovvisto.
Concetti innovativi per il Comune di Monte San Giovanni Campano che ben illustrano quanto sarà importante  la green economy per il futuro senza pensare che nella struttura potrà essere utilizzato materiale riciclato a basso costo ma questo per il momento lo teniamo in riserbo perchè potrebbe far venire il mal di testa a più di qualcuno.
Le principali differenze tra la proposta di Fare Verde e quella del Comune: 1) Il Parco Avventura non prevede costruzioni fisse mentre quello del Comune prevede opere fisse (sicuramente in cemento); 2) Il Parco Avventura è al 100% sostenibile e rispettoso degli alberi mentre il progetto del Comune cambierà per sempre lo stato dei luoghi; 3) Il Parco Avventura produrrà reddito mentre l'area verde del comune solo spese; 4) Il Parco Avventura procurerà lavoro diretto e indotto mentre l'area verde non procurerà nessuna forma lavorativa. Morale della favola siccome funziona tutto al contrario sicuramente verrà realizzato il doppione di area verde e il Parco Avventura resterà solo una proposta perchè sanno loro ma non è dato saperlo a Fare Verde come non è dato saperlo a NESSUNO.

domenica 30 agosto 2015

Riserva Orientata del Monte Velino - Energy Tour di Fare Verde - Fare Verde Monte San Giovanni Campano.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano il 30 Agosto 2015 è ospite presso la Riserva Orientata del Monte Velino famosa per la presenza delle Aquile Reali. In questa sede continua Energy Tour di Fare Verde.



Descrizione e cenni storici della riserva:
La Riserva Naturale Orientata del Monte Velino è stata istituita nel 1987 con un Decreto del Ministero dell'Ambiente a seguito di una specifica volontà espressa dalle amministrazioni comunali di Magliano dei Marsi e Massa d'Albe (AQ), proprietarie del territorio, che decisero altresì di affidare la gestione dell'area protetta al Corpo Forestale dello Stato.
Il territorio della Riserva si estende per circa 3.500 ettari in un'area dell'Appennino centrale posta ai margini settentrionali della piana del Fucino, un tempo occupata dall'omonimo lago. Il Massiccio del Monte Velino, terzo gruppo montuoso dell'Appennino dopo Gran Sasso e Majella, e le due valli di origine glaciale che lo delimitano, la Majelama verso nordest, e la Val di Teve verso nordovest, costituiscono un unicum di grande pregio naturalistico ed ambientale, arricchito dalla presenza di specie ed ecosistemi rari e pregiati.
La Riserva nacque con lo scopo di tutelare, concretamente, tutto ciò, proteggendolo da mire speculative che, come talvolta accade, degradano l'ambiente senza arricchire la collettività.
Simbolo di tutto ciò era, ed è, la coppia di aquila reale che nidifica nella Valle Majelama, e proprio grazie alla istituzione della Riserva è stato possibile proteggerla e consentirle di accrescere, negli anni, la popolazione appenninica di questo magnifico rapace.



La struttura ricettiva è stata realizzata pensando soprattutto ad un pubblico di bambini e ragazzi, per stimolare in loro la sensibilità verso i temi della conservazione e del territorio, del paesaggio e delle specie animali e vegetali.
Il Centro si articola in quattro "settori", tra loro distinti, ma funzionali al raggiungimento degli obiettivi istituzionali, garantendo nel contempo la possibilità di trascorrere alcune ore in assoluta serenità:
1- la struttura didattico-museale con diorami, ecorami e vetrine in cui l'ambiente è riprodotto ed illustrato attraverso plastici, foto, immagini e pannelli che raccontano la storia del territorio e delle sue peculiarità.
2- Il giardino botanico, nel quale sono stati riprodotti gli ambienti principali dell'area protetta in una sequenza spaziale che permette di apprezzare le variazioni dell'ambiente, dai coltivi delle quote più basse, fino alle praterie di alta quota, passando da boschi di quercia e di faggio.
3- Il percorso natura che sale, fino a Monte lo Pago, permettendo di assaggiare il Monte Velino in tutto il suo magnifico rude splendore, anche se per poco meno di 2000 metri circa di lunghezza.
4- Il deposito Cites struttura nella quale sono esposti centinaia di reperti sequestrati dal Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato.Si tratta di oltre 500 esemplari di uccelli imbalsamati provenienti dall'Europa e dall'Italia, tutti appartenenti a specie rare e minacciate di estinzione che è possibile toccare, apprezzandone le peculiarità e la diversità di forme.

mercoledì 26 agosto 2015

Free Energy di Fare Verde Onlus Energy Tour ospite del Comune di Fontana Liri

Subito dopo la tre giorni Monticiana che si concluderà il 27 Agosto 2015 Fare Verde Energy Tour sarà presente a Fontana Liri, con il suo evento Free Energy, nel programma dell'Estate Fontanese.  La nostra Associazione ha accolto l'invito del Sindaco Gianpio Sarracco per il 28 Agosto 2015 in piazza a latere del concerto dei Misturafina . L'Amministrazione Comunale  di Fontana Liri, dimostrando estrema sensibilità nei confronti dell'Ambiente  ospiterà Free Energy che è finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ed è realizzata con la collaborazione dell'Università degli Studi di Perugia tramite l'Istituto CESAR Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale
Verranno prersentate le migliori tecnologie in commercio di sicura affidabilità per la produzione di energia alternativa a Km zero. Le persone avranno la possibilità di vedere la pompa idraulica solare, la cucina solare, il forno solare, il fotovoltaico trasportabile e il gazebo di Fare Verde produrrà più energia di quanta ne potrà consumare come sarà presente una bicicletta elettrica fornita da Cicli Rivera innovativa per la centralina a basso consumo energetico per la pedalata assistita.
La collaborazione con il Comune di Fontana Liri non termina con Free Energy in quanto Fare Verde sarà presente alla giornata ecologica che il Sindaco e l'Assessore all'Ambiente stanno organizzando e fin da ora c'è l'impegno per divulgare al massimo le modalità per il conferimento dei rifiuti solidi urbani per il tramite della raccolta differenziata.
Appuntamento per il giorno 28 Agosto 2015 a Fontana Liri con Free Energy.




Nella foto la testimonial di Free Energy: La laureanda Silvia Fenocchi




martedì 25 agosto 2015

Free Energy a Monte San Giovanni Campano (FR)

Free Energy di Fare Verde Energy Tour è presente a Monte San Giovanni Campano (FR) dal 25 al 27 Agosto 2015 presso il Ristorante Centro Sportivo "VILLA S. MARCO".

Villa S. Marco



 Oltre a voler rappresentare parte delle migliori tecnologie già in commercio per forme di produzione in modalità stand alone o meglio Grid Off vuole rappresentare quale sarà il futuro per l'energia pulita alternativa al fossile. Fatto salvo che in futuro ci potrà essere la possibilità di altre forme di energia pulita attualmente è solo la Natura a fornire energia sostenibile e pulita con il solare, con l'energia idraulica, con l'energia eolica,con l'energia geotermica, con l'energia cinetica fornita dalle maree o addirittura con forme di recupero energetico attraverso le materie prime seconde. 

Free Energy è finanziata dalla presidenza del Condiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.



Attualmente il problema non è come produrre nuove energie ma come utilizzarle in spazi temporali brevi e lunghi e una volta che sarà risolto completamente questo "problema" termineranno le forme di inquinamento dovute al fossile , agli inceneritori, alle centrali nucleari , alle centrali a biomasse, a quelle al carbone, a quelle a gas come termineranno finalmente tutti quegli insulti che riceve l'Ambiente e di conseguenza l'essere umano in nome del progresso e della competitività per la produzione del lavoro. Quella che propone Fare Verde è energia democratica perchè distribuita tra la gente ,aliena alle sperequazioni tra le diverse aree del pianeta dove un terzo della popolazione mondiale non dispone dell'energia necessaria. E' energia libera perchè diffusa nella popolazione e non più retaggio delle multinazionali e rappresenta infine l'ennesima rivoluzione industriale che si contrappone così all’attuale produzione di energia centrata in grandi impianti e poi distribuita dell’attuale sistema top-down. 


La nostra nuova concezione di energia democratica si oppone
all'attuale sistema di élite per le produzioni rapresentato dalle multinazionali e come dovrebbe essere porterebbe nuovamente l'uomo e la Natura al centro di ogni cosa come è stato per millenni prima di questa breve parentesi distruttiva che dura da poco più di due secoli.