domenica 13 settembre 2015
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: L'attività di antibracconaggio su Veroli e Monte S...
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: L'attività di antibracconaggio su Veroli e Monte S...: Domenica 13 Settembre 2015 ore 11.00.Nell'ambito dell'attività "ANTIBRACCONAGGIO" Fare Verde Provincia di Frosinone ha ...
sabato 12 settembre 2015
AVVISO AI CITTADINI, AI BRACCONIERI E AI CACCIATORI: OSSERVATE E FATE OSSERVARE IL VADEMECUM DI FARE VERDE PER EVITARE GLI INCIDENTI DI CACCIA.
- AVVISO AI CITTADINI, AI BRACCONIERI E AI CACCIATORI -
Il Vademecum di Fare Verde per evitare gli incidenti di caccia:
1) E' vietata la caccia , per un periodo non inferiore a 10 anni, sulle superfici boschive percorse da incendi; per non incorrere in sanzioni le informazioni relative a tali aree sono reperibili presso il catasto incendi comunale e tanto per ricordarlo: Ci sono persone che sfruttano i luoghi percorsi dagli incendi negli anni passati per spostare il percorso delle loro passaeggiate rese sicure dal divieto di caccia.
2) controllare meticolosamente lo stato delle armi, del munizionamento e dell'equipaggiamento personale e rispettare sempre le disposizioni sull'uso e/o sul trasporto dei mezzi di caccia; Le armi non si trasportano pronte all'uso o in modo tale che possano essere rese facilmente pronte all'uso tanto per non incorrere nel porto d'armi abusivo. Non si entra nei locali pubblici o aperti al pubblico e nelle aree di verde attrezzate con le armi a vista. Nelle aree di verde attrezzato non si spara perchè oltre ad essere proibito e pericoloso ci siamo scocciati di raccogliere cartucce.
3) verificare la regolarità dei documenti necessari per l'esercizio venatorio (porto d'armi, licenza di caccia, assicurazione, tesserino venatorio regionale, etc);
4) provvedere al pagamento delle tasse governative e regionali nonché a tutti gli adempimenti richiesti dagli ambiti territoriali di caccia.
5) accertarsi correttamente di quali siano i confini di eventuali Parchi, o altre aree protette, all'interno dei quali è assolutamente vietata la caccia, e se siano presenti ulteriori zone di protezione "a cuscinetto" sul perimetro; in quelle aree c'è gente che ha tutto il diritto di camminare senza dover avere nessun timore.
6) documentarsi correttamente su quali siano i limiti dei propri ambiti territoriali di caccia e prestare la massima attenzione alle aree denominate Zone a Protezione Speciale (ZPS) e aree SIC, all'interno delle quali l'attività venatoria è disciplinata in modo particolare, così come specificato nel calendario venatorio provinciale, e alle zone umide, dove si ha l'obbligo di utilizzare munizioni con pallini di acciaio;
7) conoscere bene le disposizioni del calendario venatorio provinciale ed eventualmente dei regolamenti relativi alla raccolta di funghi o di altri prodotti delle zone boscate; perchè anche altre persone hanno il diritto di uscire per proprie passioni e non debbono correre il rischio di essere scambiate per selvaggina.
8) essere sempre certi delle specie selvatiche per le quali è consentito il prelievo venatorio; la selvaggina che non si riconosca, o che non si veda distintamente, non deve essere abbattuta;
9) rispettare rigorosamente le distanze di sicurezza previste dalla legge per edifici, qualunque via di comunicazione, mezzi agricoli al lavoro e aree di verde attrezzate anche in caso di un minimo dubbio evitare ogni esplosione potenzialmente pericolosa; E' già accaduto che ignare persone siano rimaste ferite mortalmente per disattenzione e spavalderia.
10) rispettare sempre l'ambiente circostante ed evitare di abbandonare rifiuti di ogni genere, ma soprattutto i bossoli delle cartucce che sono di plastica.
11) Ricordarsi di detenere, trasportare e gestire i cani in maniera rispettosa delle norme e delle loro esigenze comportamentali;
12) Si raccomanda il massimo rispetto delle colture agricole in atto.
13) NON si caccia quando sono in corso nevicate, e per tutto il periodo che la neve resta sul terreno: c'è gente che si fida della correttezza nel rispetto delle norme ed esce per passeggiate con i bambini e non deve correre il rischio di essere impallinata.
14) I Cittadini sono invitati a chiamare le Forze dell'Ordine con urgenza quando la caccia è praticata senza il rispetto delle distanze dalle case, dalla strada, dalle attività produttive, dalle aree verdi e dai mezzi agricoli in operatività. Si ricordano infine le distanze obbligatorie per legge: Distanze dalle case. La caccia è vietata per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro. E' vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore di 150 metri.
Distanze da strade e ferrovie. La caccia è vietata per una distanza di 50 metri dalle strade (comprese quelle comunali non asfaltate) e dalle ferrovie. E' vietato sparare in direzione di esse da distanza inferiore a 150 metri.
Distanze da mezzi agricoli. La caccia è vietata a una distanza inferiore di 100 metri da macchine agricole in funzione.
Distanze da animali domestici. La caccia nei fondi con presenza di bestiame è consentita solo ad una distanza superiore a metri 100 dalla mandria, dal gregge o dal branco. Questo non c'è scritto sulla legge: In presenza di bambini per favore riponete le armi e nascondete gli eventuali animali abbattuti perchè è di cattivo insegnamento mostrare mezzi offensivi e ostentare la morte.
Il Vademecum di Fare Verde per evitare gli incidenti di caccia:
1) E' vietata la caccia , per un periodo non inferiore a 10 anni, sulle superfici boschive percorse da incendi; per non incorrere in sanzioni le informazioni relative a tali aree sono reperibili presso il catasto incendi comunale e tanto per ricordarlo: Ci sono persone che sfruttano i luoghi percorsi dagli incendi negli anni passati per spostare il percorso delle loro passaeggiate rese sicure dal divieto di caccia.
2) controllare meticolosamente lo stato delle armi, del munizionamento e dell'equipaggiamento personale e rispettare sempre le disposizioni sull'uso e/o sul trasporto dei mezzi di caccia; Le armi non si trasportano pronte all'uso o in modo tale che possano essere rese facilmente pronte all'uso tanto per non incorrere nel porto d'armi abusivo. Non si entra nei locali pubblici o aperti al pubblico e nelle aree di verde attrezzate con le armi a vista. Nelle aree di verde attrezzato non si spara perchè oltre ad essere proibito e pericoloso ci siamo scocciati di raccogliere cartucce.
3) verificare la regolarità dei documenti necessari per l'esercizio venatorio (porto d'armi, licenza di caccia, assicurazione, tesserino venatorio regionale, etc);
4) provvedere al pagamento delle tasse governative e regionali nonché a tutti gli adempimenti richiesti dagli ambiti territoriali di caccia.
5) accertarsi correttamente di quali siano i confini di eventuali Parchi, o altre aree protette, all'interno dei quali è assolutamente vietata la caccia, e se siano presenti ulteriori zone di protezione "a cuscinetto" sul perimetro; in quelle aree c'è gente che ha tutto il diritto di camminare senza dover avere nessun timore.
6) documentarsi correttamente su quali siano i limiti dei propri ambiti territoriali di caccia e prestare la massima attenzione alle aree denominate Zone a Protezione Speciale (ZPS) e aree SIC, all'interno delle quali l'attività venatoria è disciplinata in modo particolare, così come specificato nel calendario venatorio provinciale, e alle zone umide, dove si ha l'obbligo di utilizzare munizioni con pallini di acciaio;
7) conoscere bene le disposizioni del calendario venatorio provinciale ed eventualmente dei regolamenti relativi alla raccolta di funghi o di altri prodotti delle zone boscate; perchè anche altre persone hanno il diritto di uscire per proprie passioni e non debbono correre il rischio di essere scambiate per selvaggina.
8) essere sempre certi delle specie selvatiche per le quali è consentito il prelievo venatorio; la selvaggina che non si riconosca, o che non si veda distintamente, non deve essere abbattuta;
9) rispettare rigorosamente le distanze di sicurezza previste dalla legge per edifici, qualunque via di comunicazione, mezzi agricoli al lavoro e aree di verde attrezzate anche in caso di un minimo dubbio evitare ogni esplosione potenzialmente pericolosa; E' già accaduto che ignare persone siano rimaste ferite mortalmente per disattenzione e spavalderia.
10) rispettare sempre l'ambiente circostante ed evitare di abbandonare rifiuti di ogni genere, ma soprattutto i bossoli delle cartucce che sono di plastica.
11) Ricordarsi di detenere, trasportare e gestire i cani in maniera rispettosa delle norme e delle loro esigenze comportamentali;
12) Si raccomanda il massimo rispetto delle colture agricole in atto.
13) NON si caccia quando sono in corso nevicate, e per tutto il periodo che la neve resta sul terreno: c'è gente che si fida della correttezza nel rispetto delle norme ed esce per passeggiate con i bambini e non deve correre il rischio di essere impallinata.
14) I Cittadini sono invitati a chiamare le Forze dell'Ordine con urgenza quando la caccia è praticata senza il rispetto delle distanze dalle case, dalla strada, dalle attività produttive, dalle aree verdi e dai mezzi agricoli in operatività. Si ricordano infine le distanze obbligatorie per legge: Distanze dalle case. La caccia è vietata per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro. E' vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore di 150 metri.
Distanze da strade e ferrovie. La caccia è vietata per una distanza di 50 metri dalle strade (comprese quelle comunali non asfaltate) e dalle ferrovie. E' vietato sparare in direzione di esse da distanza inferiore a 150 metri.
Distanze da mezzi agricoli. La caccia è vietata a una distanza inferiore di 100 metri da macchine agricole in funzione.
Distanze da animali domestici. La caccia nei fondi con presenza di bestiame è consentita solo ad una distanza superiore a metri 100 dalla mandria, dal gregge o dal branco. Questo non c'è scritto sulla legge: In presenza di bambini per favore riponete le armi e nascondete gli eventuali animali abbattuti perchè è di cattivo insegnamento mostrare mezzi offensivi e ostentare la morte.
venerdì 11 settembre 2015
Prevenzione agli incidenti di caccia - Stagione Venatoria 2015/2016
Al Comandante della Polizia Locale
di Monte San Giovanni Campano
e p. c. Al Comandante della Polizia Provinciale
SEDE
e p. c. Al Comando del Corpo Forestale dello Stato
Veroli
Gentilissimo Comandante,
con la presente Fare Verde Monte San Giovanni Campano le chiede di emanare ordinanza in difesa dei cittadini del nostro territorio con l'obiettivo di prevenire gli incidenti di caccia per la stagione venatoria 2015/2016.
La scrivente Associazione Ambientalista trova utile ricordare che solo nei giorni di prapertura della caccia nelle Regioni che hanno aderito ci sono stati ben 5 (cinque) decessi che corrispondono al 22,7% dei decessi avvenuti nella stagione venatoria 2014/2015 che ammontavano quindi a 22.
Fare Verde le chiede quindi di emanare ordinanza nei confronti dei Sigg cacciatori ricordando loro il divieto il rispetto delle distanze dalle strade, dalle abitazioni e dalle attività commerciali presenti sul territorio di Monte San Giovanni Campano e sulle aree di confine con gli altri Comuni. La richiesta si fa più specifica a riguardo dell'obbligo di tenere le armi chiuse in apposita custodia lungo le strade, nei bar di prima mattina o dentro le autovetture perchè potrebbe risultare provocatoria l'intimidazione nei confronti di chi non vede in modo benevolo la barbara pratica della caccia che produce sofferenze agli animali che restano feriti e che non vengono mai più ritrovati e che muoiono tra atroci sofferenze in seguito all'intoissicazione da piombo (Saturnismo).
Nella speranza molto fatua che non ci saranno incidenti di caccia mortali tra cacciatori si resta dell'opinione che opera di prevenzione vada fatta al fine di evitare incidenti a persone ignare e agli animali di affezione visto che nello scorso anno c'è stato forte risentimento, specialmente in località Pertiche, per i pallini che colpivano le civili abitazioni e in altre località dove la gente che andava per i campi sentiva ricadere i proietti.
Si resta in attesa di una sua qualsiasi risposta.
Foto della LIPU |
giovedì 10 settembre 2015
Gliphosate (Roundup) etichettato come cancerogeno. Fare Verde l'aveva detto ma è stato come dirlo alle pietre.
Gliphosate etichettato come cancerogeno dall'EPA. Fare Verde Monte San Giovanni Campano si è sgolata e sin dal lontano 2011 si è raccomandata di non usare il diserbante ma è stato come dirlo alle pietre.
L’Agenzia per la
protezione ambientale californiana Environmental Protection Agency ha stabilito che la California sarà
il primo Stato americano a etichettare il glifosato come cancerogeno. L’annuncio,
arrivato nei giorni scorsi, è destinato a creare scompiglio ed alimenterà la
battaglia tra Organizzazione mondiale della Sanità e i colossi delle produzioni dei pesticidi
Fare Verde in tempi non sospetti aveva fatto propri alcuni studi dell'Università Argentina ma da
quando la IARC, braccio dell’OMS che si occupa della ricerca sul
cancro, ha prodotto a marzo lo studio-bomba che ha classificato il
principio attivo dell’erbicida Roundup come «probabilmente cancerogeno per l’uomo», le ipotesi sono diventate sempre più sconcertanti. In buona sostanza l'avevamo detto ma è stato un grido ascoltato solo dalla luna. Ora e a distanza di tanto tempo una valanga di proteste pubbliche si è abbattuta su multinazionali e
governi che lo impiegano a piene mani sulle colture OGM e non solo.
L’Italia, ad esempio, utilizza il glifosato anche per diserbare i bordi
delle strade o i giardini pubblici. (a Monte San Giovanni Campano è stato usato in località Colonnette, Ciccarelli e Boccafolle).
Una serie di campagne in tutto il pianeta
ha innescato cambi di normativa che escludono o limitano la
commercializzazione o l’uso dell’erbicida di origine Monsanto. La Francia,
di recente, ne ha vietato la vendita al pubblico della grande
distribuzione, mentre in Italia è in atto una campagna “Stop glifosato”, che chiede al governo
di proibirne l’utilizzo sulle colture a causa dei potenziali effetti
sulla salute delle persone e sull’integrità dell’ambiente.
A questo movimento di protesta
internazionale si è unita anche la California, con la scelta dell’EPA
locale di etichettare il Roundup come cancerogeno. A Fare Verde non resta che tornare a dire: L'avevamo detto! Fare Verde a questo punto continuerà come sempre a rimanere aggiornata sugli sviluppi nutrendo la speranza che il governo Italiano si capaciti sulle potenzionalità negative di questa sostanza e ne proibisca l'uso su tutto il territorio.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano invita tutti alla lettura del rapporto ISPRA - ISDE sugli effetti del pesticida di origine Monsanto lasciando al libero arbitrio (dopo la lettura e fino a quando non cambierà la normativa) l'uso oppure l'abbandono dell'utilizzo di questa sostanza che ha svariati nomi commerciali come ad esempio Roundup.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano consiglia vivamente di abbandonare l'uso di qualsiasi sostanza chimica costruita artificialmente perchè prima o poi si ritroverà nei nostri piatti.
martedì 8 settembre 2015
Fare Verde, un anno di attività a Monte San Giovanni Campano.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano ad un anno dalla sua
costituzione traccia il bilancio delle attività intraprese e di quelle
che sono in itinere per la tutela dell’Ambiente, delle Biordiversità ,
della Natura, degli Animali e dei Cittadini.
Azioni dirette sul territorio ed extraterritoriali: Pulizia e cura
del decoro di via S. Giusta con coinvolgimento dei proprietari afferenti
che hanno sostituito alcuni tratti di recinzione migliorando il decoro
urbano; Mare d’Inverno sulle Dune di Capratica a Fondi (LT); Giornata
Europea per la riduzione dei rifiuti EWWR nuovamente sulle Dune di
Capratica Parco SIC;
azione di pressione estrema conclusa con la
riparazione della torre di avvistamento parzialmente crollata in via
(mura civiche ) S. Giusta; Bonifica totale Area Falzarago in
collaborazione con Civilmonte e ANC (Fiume Liri);
Pulizia totale Area
VerdeColle Cipullo (2 volte); Azione di prevenzione agli incendi Pineta
della Bagnara anche mediante controllo elettronico satellitare (1105
giorni senza incendi); Azione di contrasto al taglio della Pineta della
Bagnara ( 3° risultato positivo consecutivo); Azione di contrasto al
taglio dei boschi di Vallescura (azione in itinere); Azione diretta in
difesa degli animali in località Scifelli (Resa la libertà a due cavalli
ammanettati); azione di contrasto alla caccia di selezione al Capriolo
(Ottenuto rinvio); Tre denunce all’Autorità Giudiziaria in difesa
dell’Ambiente, del territorio e delle acque; oltre 200 articoli di
sensibilizzazione e denuncia sui media cartacei e online; Partecipazione
alla manifestazione Nazionale in difesa del Corpo Forestale dello Stato
(accorpamento); Tre giorni di Energy Green (Energy Tour di Fare Verde) a
Monte San Giovanni Campano e 1 giorno a Fontana Liri; Ricalcolo
matematico dell’esubero contabile per la racolta differenziata a Monte
San Giovanni Campano ( Risparmio per i Cittadini di minimo 250.000,oo
euro); 12 segnalazioni per perdite acquedotto Acea; 31 segnalazioni per
abbandono rifiuti sul territorio; Proposta di baratto amministrativo per
randagismo (non accettata); Proposta baratto amministrativo per le
tasse con cura dell’Ambiente (Azione in itinere); Azione di pressione
per le frane epocali presenti sul territorio; Rinvenimento di
inquinamento Ambientale in località Pantanelle ( Autorità Giudiziaria);
Sottrazione area per la caccia al Cinghiale (Pineta della Bagnara).
Azione di sensibilizzazione e proposta per il compostaggio domestico (
in itinere); Contrasto all’abusivismo edilizio (Area Torrente Amaseno –
Azione in itinere); Oltre 100 escursioni di vigilanza sul territorio
nelle aree sensibili ( Monte Castellone; Bagnara; Aree perimetrali
depuratori delle acque reflue; Torrente Amaseno; Fiume Liri che hanno
portato segnalazioni all’Autorità Giudiziaria , al Comune di Monte San
Giovanni Campano e alla Regione Lazio; Costituita rete online di
segnalatori per criticità ambientali in tutte le frazioni; Azione di
vigilanza sulle opere pubbliche di grande impatto ambientale che non
sono mai state ultimate o consegnate alla fruizione pubblica (
motivazioni e scontro mediatico); Cave ( 1 segnalazione positiva al
Corpo Forestale dello Stato + 1 in itinere Regione Lazio e Organo di
Polizia Mineraria); Proposta per Parco Avventura (disattesa). Un anno
duro che Fare Verde ha affrontato da sola in cui ha ascoltato il
silenzio ASSORDANTE delle Istituzioni locali e durante il quale non è
stata pronunciata neppure una parola dalle altre Associazioni che si
dicono in tutela dell’Ambiente e soprattutto accompagnato dal silenzio
TOMBALE dell’Assessore all’Ambiente . Fare Verde ringrazia in ordine alla
proporzione degli interventi di prevenzione e repressione in tutela
dell’Ambiente, delle Biodiversità, degli Animali e dei Cittadini: Il
Corpo Forestale dello Stato Comando di Veroli; La Stazione dei
Carabinieri di Monte San Giovanni Campano; Il Comando Provinciale dei
Carabinieri di Frosinone; la Polizia Provinciale; gli Avvocati: Carlo
Coratti; Loris Mastrantoni; Francesco Greco; Emiliano Santaroni e
Antonio Cinelli; l’Ufficio Tecnico Manutentivo del Comune di Monte San
Giovanni Campano; L’Ufficio Tecnico Ambiente; tutti i volontari
segnalatori anche se ancora non hanno vinto la questione anonimato; Il Presidente Avv. Francesco Greco di Fare Verde Nazionale, il Presidente
Silvano Olmi di Fare Verde Lazio e i il non iscritto Sig. Davide
Papetti; La Polizia Locale di Monte San Giovanni Campano; La Guardia di
Finanza Comando di Frosinone e tutti quelli che hanno contribuito a
difendere il nostro territorio.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano ribadisce di essere
Associazione di DENUNCIA per le criticità Ambientali e di PROPOSTA per
le soluzioni che vengono date di volta in volta; è Associazione
che non va sottobraccio a nessuno e che non ha timori reverenziali per
nessuno e in questo messaggio annuale che non vuole essere il resoconto
dello Sato dell’Ambiente si dichiara ancora una volta che la tolleranza
per i reati Ambientali è uguale a ZERO. Per ultimo una particolare
menzione per la Polizia Provinciale che con una nota inviata dal
Comandante ha invitato Fare Verde Monte San Giovanni Campano a battersi
in difesa dell’Ambiente e a continuare l’opera meritoria di segnalazionedomenica 6 settembre 2015
Monte San Giovanni Campano - Con l'imminente arrivo dell'autunno iniziano a cadere gli alberi al posto delle foglie
Quando cadde l'albero sui giochi per bambini nell'area verde a Porrino furono colte solo le parole che si volevano cogliere e in modo a dir poco sibillino. L'articolo che venne pubblicato sui giornali fu considerato esclusivamente un rimprovero come tale era e come tale vuole essere questo post sul Blog di Fare Verde Monte San Giovanni Campano ma non fu colto l'avviso che Fare Verde ha dato nel merito della programmazione per la cura del verde pubblico. Fare Verde è Associazione Ambientalista che tutela gli interessi collettivi in primo luogo tramite la DENUNCIA come è per tutte le Associazioni Ambientaliste riconosciute, come prevede l'Ordinamento Giuridico e come prevede lo Statuto.
Ci risiamo e questa volta una quercia è caduta rovinosamente a Carleccione e nuovamente nella frazione di Porrino; è caduta sbarrando la strada e solo la fortuna ha voluto che questa situazione non diventasse nefasta e contraria alla vita.
Fare Verde si è sgolata in ogni dove denunciando pubblicamente la mancanza di programmazione per il verde pubblico, che insiste sulle aree pubbliche o che insiste su aree private comunque aperte al pubblico provocando solo l'effetto paradosso e nello specifico con il fare delle tre scimmiette (non vedo, non sento e non parlo) sono stati ignorati tutti gli avvisi fatti da Fare Verde.
Non è che la caduta degli alberi si sia verificata solo a Porrino in quanto altri alberi sono caduti ad esempio nel Capoluogo ed in altri posti come alla Bagnara a Bottoni ecc ecc. Il punto della situzione è che questi campanelli di allarme dati dalla Natura sono ignorati completamente come se la caduta di uno o più alberi su aree pubbliche fosse una cosa normale , un fatto dovuto o consolidato nel tempo.
Fare Verde per l'ultima volta lancia il suo avviso: Programmate la cura del verde in tutti i luoghi frequentati dalla popolazione perchè prima o poi accadrà un sinistro che coinvolgerà qualche ignaro passante e questa volta l'Associazione non vuole essere profetica.
Fare Verde come al solito ha avvisato i Carabinieri dell'accaduto e per fortuna che ci sono perchè altrimenti non ci sarebbe stato interlucotore.
Per ultimo: A Porrino sono tutti scarichi i cellulari o il segnale arriva solo agli iscritti di Fare Verde? Nessuno ha segnalato la caduta di un albero che ha chiuso totalmente la strada al traffico.
Ci risiamo e questa volta una quercia è caduta rovinosamente a Carleccione e nuovamente nella frazione di Porrino; è caduta sbarrando la strada e solo la fortuna ha voluto che questa situazione non diventasse nefasta e contraria alla vita.
Fare Verde si è sgolata in ogni dove denunciando pubblicamente la mancanza di programmazione per il verde pubblico, che insiste sulle aree pubbliche o che insiste su aree private comunque aperte al pubblico provocando solo l'effetto paradosso e nello specifico con il fare delle tre scimmiette (non vedo, non sento e non parlo) sono stati ignorati tutti gli avvisi fatti da Fare Verde.
Non è che la caduta degli alberi si sia verificata solo a Porrino in quanto altri alberi sono caduti ad esempio nel Capoluogo ed in altri posti come alla Bagnara a Bottoni ecc ecc. Il punto della situzione è che questi campanelli di allarme dati dalla Natura sono ignorati completamente come se la caduta di uno o più alberi su aree pubbliche fosse una cosa normale , un fatto dovuto o consolidato nel tempo.
Fare Verde per l'ultima volta lancia il suo avviso: Programmate la cura del verde in tutti i luoghi frequentati dalla popolazione perchè prima o poi accadrà un sinistro che coinvolgerà qualche ignaro passante e questa volta l'Associazione non vuole essere profetica.
Fare Verde come al solito ha avvisato i Carabinieri dell'accaduto e per fortuna che ci sono perchè altrimenti non ci sarebbe stato interlucotore.
Per ultimo: A Porrino sono tutti scarichi i cellulari o il segnale arriva solo agli iscritti di Fare Verde? Nessuno ha segnalato la caduta di un albero che ha chiuso totalmente la strada al traffico.
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