giovedì 3 marzo 2016

IL PIANO COLORE IN DIFESA DEL COSTRUITO PROPOSTO DA FARE VERDE E' DIVENTATO REALTA'.

Il PIANO COLORE proposto da Fare Verde in DIFESA del COSTRUITO a Monte San Giovanni Campano è diventato realtà. 

 
Con detemina n. 46 dell'Ufficio Tecnico Urbanistica c'è l'impegno di spesa per il Piano Colore proposto da Fare Verde in difesa del costruito nei Centri Storici del Capoluogo e di Colli. Questa volta l'Amministrazione Comunale incassa il plauso di Fare Verde Monte San Giovanni Campano per aver messo in essere fattivamente la realizzazione di un disciplinare per la conservazione e il recupero dell'immagine dei due centri storici presenti sul territorio di Monte San Giovanni Campano. Presto ci sarà la pubblicazione dell'avviso di selezione pubblica per l'affidamento del servizio concernente l'incarico professionale. Fare Verde sorride sorniona e ammonisce chi vuole fare vetrinetta pubblica sbandierando le bellezze del territorio senza FARE NULLA per tutelarle. Il compito di qualsiasi Associazione di tutela Ambientale è quello di difendere l'interesse comune e il territorio con le indispensabili battaglie ma anche con proposte fattive e innovative per realizzare forme di tutela che nessuno avrebbe mai osato proporre.




 Il ringraziamento di Fare Verde nell'interesse collettivo va all'Ufficio Tecnico Urbanistica del Comune di Monte San Giovanni Campano e a tutti gli associati di Fare Verde che si sono impegnati per far diventare realtà il sogno nel cassetto chiamato Piano Colore meglio conosciuto sulla stampa con il nome "COLORIAMO MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO." Questo è il momento adatto per dire: Cari tecnici che realizzerete il Piano Colore fatelo bene e se lo riterrete opportuno chiamate Fare Verde che sarà lieta di dare una mano. 

giovedì 11 febbraio 2016

Bruno Mastrantoni di Fare Verde segnala perdite di acqua potabile e il degrado di via Valle nel Capoluogo

Fare Verde Monte San Giovanni Campano riorganizza i propri iscritti in previsione delle elezioni di Giugno 2016 quando terminerà il Commissariamento della Provincia di Frosinone e verrà nominato anche il Presidente del Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano.
Si è passati all'organizzazione  della  rete per le segnalazioni , che non necessiteranno   di verifiche sul posto, composta  di diritto dai soli iscritti di Fare Verde Onlus. I risultati non si sono fatti attendere ed è  iniziato così un nuovo modo di vedere il territorio che arricchirà le segnalazioni sulle piccole e grandi criticità del territorio.
Sono di oggi le segnalazioni di BRUNO MASTRANTONI  già dipendente del Comune di Monte San Giovanni Campano come Capo Fontaniere  ritenuto da Fare Verde memoria storica per tutte le condutture idriche dell'intero Comune.
Il nostro Bruno Mastrantoni che rompe il silenzio tra tutti i Monticiani


Il nostro Bruno è categorico: Troppe falle all'acquedotto e rappresenta quelle presenti  in tre vie percorse casualmente nel territorio di Monte San Giovanni Campano:
1) Perdita in via S. Croce nel Capoluogo;
2) Perdita in Piazza Guglielmo Marconi nel Capoluogo
3) Perdita occulta in via Carbonaro - Contrada Carbonaro. (perdita NON stradale in  pozzetto)

Perdita in via S. Croce - Dalla falla l'acqua potabile va direttamente nella fogna

Perdita in Piazza Guglielmo Marconi
 Bruno continua e segnala lo stato di degrado del muro che sostiene l'area del Monumento ai Caduti in via Valle che è diventato un "giardino verticale" dove crescono persino piante ornamentali di grosse dimensioni e continua mostrando i pilastrini in cemento che sostengono la ringhiera oramai parzialmente demoliti di cui uno sprovvisto di marmo che è caduto nel terreno sottostante.







CHI PIU' INQUINA PIU' PAGA E CHI NON INQUINA PAGA LO STESSO

SONO IN PAGAMENTO I PREMI DI PRODUZIONE ALLA SOCIETA' SANGALLI.
 
IL TEOREMA dell'IMMONDIZIA: Chi più inquina più paga e chi NON inquina PAGA lo stesso. Un meccanismo di inusitata finezza che poteva essere svelato solo da Fare Verde.
I conti non quadrano e ciò vuole significare che la matematica a Monte San Giovanni Campano è pura filosofia ed astrattismo. Con l'articolo 7 del contratto con la Sangalli (RINEGOZIATO NEL 2012) il Comune riconosce alla società Sangalli il buon operato nella raccolta differenziata all'azienda che raccoglie i rifiuti con il porta a porta sull'intero territorio e quindi per il minor conferito all'impianto di Colfelice dona il 50% delle somme risparmiate rispetto all'anno 2008. In buona sostanza l'azienda che attua il servizio porta a porta è premiata per forza e non solo per buona volontà e per l'efficienza in quanto nel 2008 il Comune NON aveva ancora istituito la raccolta differenziata e quindi tutti i rifiuti erano indifferenziati.

Mastelli per la raccolta differenziata che a Monte San Giovanni Campano provengono dal 100% della trasformazione petrolifera e NON dalle materie prime seconde della raccolta differenziata

 Con questo cavillo contrattuale inoltre non viene riconosciuto il merito alla popolazione che si è impegnata nella raccolta differenziata ma viene riconosciuta una somma al lavoro e al trasporto che NON è stato eseguito sotto forma di premio in quanto all'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti vengono riconosciute le buone pratiche per la raccolta differenziata e quindi il premio in denaro sonante. Per pura combinazione o dir si voglia caso i rifiuti nel passaggio alla raccolta differenziata al 100% del porta porta a porta diminuirono di circa il 40% del peso totale, lasciando perplessa Fare Verde per quella repentina riduzione storica di rifiuti che comunque è stata ritenuta fisiologica dal Comune. In buona sostanza la differenza nelle economie per la raccolta differenziata quantificabile sotto forma di premio in denaro sonante ci sarà sempre qualunque sia il risultato della raccolta differenziata e fino alla fine del contratto perché per forza e senza ombra di ragionevole dubbio la situazione è migliorata in quanto il 2008 è l'ultimo anno di riferimento in cui Monte San Giovanni Campano conferiva tutti i rifiuti all'impianto di Colfelice nella modalità INDIFFERENZIATA per un semplice e banalissimo motivo che si riassume in poche parole: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NEL 2008 NON ERA STATA ISTITUITA. Quindi più la popolazione farà la raccolta differenziata in modo virtuoso, tanto più grave e continua sarà la crisi economica con la conseguente riduzione fisiologica dei rifiuti tanto più incasserà la Sangalli come premio e tutto grazie all'art 7 del contratto che è di seguito:
Visto l’ultimo comma dell’ art. 7 - Importo del Contratto e corrispettivo che recita: “qualora dall’efficace svolgimento del servizio di raccolta differenziata, derivi una riduzione dei rifiuti urbani conferiti presso l’impianto di Colfelice, (rispetto al quantitativo conferito nell’anno 2008 pari a T. 4.338,32) il comune riconoscerà al gestore una somma pari al 50% dell’economia ottenuta per il minor conferimento di rifiuti urbani”. Logicamente il contratto stipulato dal Comune di Monte San Giovanni Campano è in vigore e va rispettato ma si può sempre cambiare perché sono presenti e sono state punite criticità che NON rappresentano buone pratiche per la raccolta differenziata. Fare Verde a questo punto non può fare a meno di ricordare le criticità presenti nella raccolta differenziata:
1) Fare Verde ha segnalato alle Autorità Competenti e ottenuto la chiusura del centro di raccolta rifiuti temporaneo in località Colle Pupazzo per problematiche Ambientali;


2) Non sono mai state attuate buone pratiche per il riuso, la decostruzione e la riparazione previste dal Dlgs 152 del 2006;


3) Non è mai stato attuato il compostaggio domestico e di prossimità in nessuna parte del territorio nonostante che in passato siano state consegnate alla popolazione parte delle compostiere domestiche;


4) Non esiste il regolamento Comunale per la raccolta differenziata che avrebbe procurato la sicura riduzione dei rifiuti;


5) Che attualmente c'è ancora la raccolta indifferenziata dei rifiuti dopo i mercatini, durante le sagre e le feste sia civili che religiose;


6) Che la raccolta differenziata del vetro e della carta produce plastica proveniente al 100% dai prodotti petroliferi per cattiva pratica nel porta a porta;


7) Che non è stata mai realizzata l'isola ecologica;


8) Che i contenitori per le batterie a secco presenti sul territorio sono da rottamare;


9) Che i controlli attuati dalla Polizia Locale eseguiti a spese della Comunità sulla popolazione per la raccolta differenziata non hanno messo fine al fenomeno dell'abbandono dei rifiuti;


10) Che non è stato raggiunto il 65% della raccolta differenziata per la mancanza dell'sola ecologica e di un programma per la riduzione degli imballaggi e dei rifiuti urbani;

 
Tanto premesso e per le criticità presenti nella raccolta differenziata Fare Verde chiede al Comune di Monte San Giovanni Campano di rivedere l'articolo 7 del contratto rapportando l'eventuale premio di produttività previsto per la società Sangalli all'anno solare precedente a quello in corso e NON al 2008 anno in cui NON era ancora stata istituita la raccolta differenziata. Chiede quindi di voler prevedere premi e incentivazioni alla popolazione per le buone pratiche da attuare con un programma di informazione capillare come per ultimo chiede che venga realizzata l'isola ecologica e il regolamento Comunale per la raccolta differenziata.


martedì 9 febbraio 2016

Fare Verde partecipa a "M'illumino di meno" con 15 prescrizioni rivolte ai Cittadini e ai Comuni.

L’obiettivo della campagna comunicativa è raccontare best practice in ambito di risparmio energetico da parte di istituzioni, comuni, associazioni, scuole, aziende e singoli cittadini, promuovendo la riflessione sul tema dello spreco di energia, che si può evitare con interventi strutturali ma anche con semplici accorgimenti che ogni singolo individuo può mettere in pratica: la coibentazione, l’uso di fonti rinnovabili, il ricorso a mezzi di trasporto meno impattanti sull’ambiente, l’attenzione a disattivare gli apparecchi elettronici che non si stanno utilizzano, sono un patrimonio a disposizione di tutti.
"M’illumino di meno" culmina nella Giornata del Risparmio Energetico, quest’anno prevista per il 19 febbraio 2016, dedicata all’oramai consueto simbolico “silenzio energetico” per attirare l’attenzione sull’efficienza e sul consumo intelligente di energia: in questa data si chiede infatti lo spegnimento dell’illuminazione di monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni.
 
 

Le prescrizioni di Fare Verde per le pubbliche amministrazioni e per la popolazione:
1. Non c’è efficienza energetica senza un programma energetico Comunale.
2. Deve essere vietato sprecare energia di qualsiasi tipo
3. E' di primaria importanza ristrutturare le abitazioni e costruirle in modalità eco-sostenibile
4. La città deve diventare intelligente e interattiva con la popolazionei (Total Smart City per i trasporti pubblici, per la pubblica illuminazione, per le informazioni, per i trasporti privati, per la produzione di enegia diffusa, per il car sharing, per il car pooling per un sistema integrato di parcheggi pubblici e privati, ecc ecc)
5. Si debbono spegnere le luci quando non servono
6. Si debbono spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici
7. Si deve sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria
8. Se si ha troppo caldo si deve abbassare la temperatura ai termosifoni invece di aprire le finestre
9. Si debbono installare doppi e tripli vetri alle finestre e alle porte
10. Bisogna inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni
11. Si deve utilizzare l’automobile il meno possibile
12. Bisogna favorire e incentivare localmente la mobilità privata e pubblica elettrica con energia proveniente dalle rinnovabili -
13. La produzione di energia deve essere diffusa tra la popolazione e deve essere previsto lo scambio energetico anche con altri beni o servizi.
14. La pubblica illuminazione deve essere intelligente e abbassarsi di intensità luminosa quando non serve a nessuno. (Smart City partial low cost).
15. Si debbono spegnere le luci ai monumenti alle ore 01.00 della notte dalla metà dell'autunno alla metà della stagione primaverile



domenica 7 febbraio 2016

Monte San Giovanni Campano è il paese che vive fuori dall'Europa e dall'Italia.

Monte San Giovanni Campano è un Comune anomalo e le Istituzioni non hanno ancora capito che bisogna rispettare  le Leggi che recepiscono le direttive della Comunità Europea.
Il risultato di tanta approssimazione è stato palpabile nell'ultimo Consiglio Comunale quando l'Assise pubblica ha deciso di intraprendere la risoluzione contrattuale con il gestore del servizio idrico integrato. In quella occasione i Consiglieri Comunali hanno detto tutto e di più sui disservizi della gestione idrica ma a nessuno di loro è passato per la mente che Monte San Giovanni Campano  è oggetto dell'infrazione Europea 2014/2059 e che le multe inflitte  dall'Arpalazio Frosinone ai depuratori sono state applicate con  il Decreto Legislativo che recepisce la Direttiva della Comunità Europea 1991/271/CE. Finalmente durante l'Assise Pubblica è stato evidenziato il problema della depurazione delle acque reflue urbane come se fosse una novità piovuta dal cielo tanto è vero che i politici hanno precisato di dover raccogliere prove per presentarle durante il procedimento per la risoluzione contrattuale. I politici locali che vivono forse in una Nazione diversa dall'Italia si sono ben guardati dal dire che la Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea è a perfetta conoscenza della situazione relativa ai depuratori del Comune di Monte San Giovanni Campano tanto è vero che il Comune è inserito nominalmente nell'infrazione e proprio per la depurazione delle acque reflue. I politici locali sono rimasti arretrati anche rispetto agli sviluppi nei rapporti tra Cittadini e l'Unione Europea tanto è vero che ai sensi del Trattato di Amsterdam l'Europa risponde ufficialmente anche ai singoli Cittadini. Quindi il mistero dei depuratori come il segreto di Pulcinella è stato svelato dalla stessa Comunità Europea che ha risposto all'Associazione Ambientalista Fare Verde con ENV.D.2/MC-MA/vf/CHAP(2015)03579 per il tramite della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea "Mi preme comunicarle, innanzitutto,che questi servizi sono già a conoscenza delle criticità concernenti il trattamento delle acque reflue nel Comune di Monte San Giovanni Campano e le stanno affrontando nell'ambito di una iniziativa orizzontale, volta ad assicurare la corretta applicazione della direttiva 1991/271/20159 in Italia (procedura di infrazione 2014/2059)." Appare quindi sconcertante che a Bruxelles sappiano della condizione dei depuratori Comunali di Monte San Giovanni Campano  mentre qui chi dovrebbe assicurare il rispetto delle Leggi non sappia nulla nel merito tanto è vero che questa situazione non ha neppure sfiorato le discussioni  del  Consiglio Comunale.
Il Comune continua a restare fuori dalle regole  Europee della  direttiva rifiuti 2008/98/CE tanto è vero che la discarica di Monte Castellone è in lista con altre discariche nella sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2 Dicembre 2014 per non aver rispettato la sentenza del 26 Aprile 2007 e neppure questo è mai emerso in nessun Consiglio Comunale nonostante l'ubicazione della discarica in area di vincolo idrogeologico. In questo caso il mal comune non è mezzo gaudio perchè è la salute della popolazione ad entrare in gioco. Anche questo si è saputo  da Fare Verde che ha pubblicato su ogni dove la lettera della  Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea  relativa alla discarica ILLEGALE di Monte Castellone. Discarica che ha ricevuto l'intervento di messa in sicurezza e caratterizzazione da parte del Comune che evidentemente non ha avuto gli esiti sperati se al 3 Febbraio 2016 è indicata senza ombra di ragionevole dubbio tra le discariche ILLEGALI dell'UE.


Come se non bastasse il Comune ha continuato a vivere imperterrito fuori da ogni logica civile ignorando completamente quanto contenuto in diverse direttive UE che riguardano direttamente o indirettamente le persone diversamente abili ad iniziare dall'accessibilità fisica e virtuale relativa agli uffici pubblici tanto è vero che a Monte San Giovanni Campano sono stati aperti uffici pubblici con barriere architettoniche insormontabili. Spiccano tra questi uffici pubblici la ASL e gli Uffici dei Servizi Sociali che teoricamente dovrebbero servire proprio le persone disabili riconosciute con i decreti di invalidità e le persone anziane che seppur non riconosciute disabili mal sopportano le barriere architettoniche per problemi fisici dovuti all'età e allo stato di salute. Appare illogico che gli uffici della ASL non abbiano un ascensore fruibile dai diversamente abili e sia stato aperto al secondo piano di uno stabile per il quale la comunità locale paga la locazione come appare strano che i Servizi Sociali abbiano gradini di accesso senza rampe e non abbiano bagni per le persone con disabilità.
Il Comune ha fatto di meglio  e come se fosse ubicato in Paese Terzo  non si è mai reso conto  della presenza di animali protetti dalla Convenzioni Internazionali tra cui quella di Berna e Washington e di qui il mancato rispetto della direttiva Habitat e nello specifico non ha mai pensato di proteggere una specie protetta nel Mondo intero presente sul nostro territorio ben prima degli insediamenti umani. In buona sostanza il Comune di Monte San Giovanni Campano  non ha proprio idea dell'importanza Naturalistica Mondiale che possiede con la presenza della Salamandrina Perspicillata  che nientemeno è protetta dalla Convenzione di Berna e dal CITES Convention on International Trade of Endangered Species  )  tanto è vero che in un modo o nell'altro l'habitat di questa specie protetta, a Monte San Giovanni Campano per IGNORANZA BECERA, è stato parzialmente distrutto dall'uomo e  in questo caso il riferimento è al torrente Amaseno dove la Salamandrina Perspicillata era fiorente fino agli anni '90. E' la stessa Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea che si rammarica con l'Associazione Fare Verde e in una nota scrive: "La Salamandrina Perspicillata rientra tra le specie animali di interesse Comunitario di cui all'allegato II della Direttiva Habitat la cui conservazione, in base all'articolo 6 della medesima direttiva, richiede la disposizione di ZONE SPECIALI di conservazione. Al contempo tale specie figura anche tra le specie di interesse Comunitario elencate nell'allegato IV, che richiedono una protezione rigorosa ai sensi dell'articolo 12 della Direttiva Habitat." 
 
Salamandrina Perspiccillata in ovodeposizione


Salamandrina Perspicillata in posa "terrifica"

 Come se nulla fosse il torrente Amaseno habitat prediletto di questa specie protetta su tutto il Pianeta Terra (escluso Monte San Giovanni Campano)  è stato oggetto di ogni bruttezza immaginabile dallo scibile umano ad iniziare dai depuratori mal funzionanti, alla sottrazione delle acque di scorrimento, con costruzioni abusive e colpito ripetutamente dal fenomeno dell'abbandono dei rifiuti urbani e speciali anche pericolosi. Come se non bastasse questa specie protetta e  non viene difesa  neppure da alcuni soggetti che si dichiarano riuniti in Associazione di tutela Ambientale che hanno fatto convegni di ogni tipo con le esclusioni rigorose per la depurazione delle acque reflue, per la discarica di Monte Castellone e appunto per la Salamandrina Perspicillata.
La domanda è la seguente: Quando arriverà il momento in cui il Comune di Monte San Giovanni Campano prenderà  coscienza di essere un Comune Italiano e quindi Europeo?

mercoledì 3 febbraio 2016

Monte San Giovanni Campano - Fare Verde propone il Parco Avventura con una lettera aperta al Sig. Sindaco, ai bambini e agli anziani

Fare Verde Monte San Giovanni Campano propone il PARCO AVVENTURA per i bambini e per i ragazzi allo stesso prezzo e in sostituzione   del costruendo doppione di giardinetto pubblico che verrà edificato nel Capoluogo in via Pozzo S. Paolo. Lo fa scrivendo al Sig. Sindaco in modo che possa ricordare l'impegno che firmò in calce  nel 2011 e che fece consegnare alle famiglie Monticiane.


LETTERA APERTA AL Sig. SINDACO DI MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO, AI BAMBINI, AGLI ANZIANI E ALLA STAMPA.
Gentilissimo Sindaco,
in occasione della realizzazione del nuovo giardinetto pubblico che verrà costruito in via Pozzo S. Paolo si coglie l'occasione di ricordarle il suo impegno scritto e firmato in favore dei bambini e degli anziani. A pag. 21 del suo programma firmato in calce e precisamente nel paragrafo "Progettiamo gli spazi urbani insieme ai bambini ed agli anziani" la S. V. ha ritenuto giusto scrivere di rendere compartecipi le scuole con i bambini e gli anziani in progetti mirati per aumentare la fruibilità degli spazi urbani prevedendo addirittura l'invio di un questionario su come vorrebbero la città e su cosa desiderebbero per viverla meglio. Fare Verde le chiede di mantenere il suo impegno firmato e consegnato alle famiglie di Monte San Giovanni Campano nel Maggio 2011 come le chiede di ascoltare gli alunni di tutte le scuole paventando magari anche la proposta della scrivente Associazione per un PARCO AVVENTURA a Monte San Giovanni Campano allo stesso prezzo del costruendo doppione di giardinetto pubblico.
Fare Verde è sicura che la S.V. rispetterà la firma posta nell'impegno perchè non è stata ritenuta "scaduta" e quindi resta in attesa del divenire cogliendo l'occasione per porgerle i più cordiali saluti.
Monte San Giovanni Campano il 3 Febbraio 2016
Fare Verde Monte San Giovanni Campano

sabato 30 gennaio 2016

Fare Verde ha messo una taglia per avere la foto del Depuratore Intercomunale Anitrella


Il Depuratore Intercomunale ANITRELLA è' stato cercato  perfino dall'ex Commissario della Provincia di Frosinone che si impegnò  nel 2013 perfino sulla stampa ma la storiella iniziò tanto tempo prima...
CORREVA l'ANNO 2008 quando iniziò la storiella del  DEPURATORE INTERCOMUNALE ANITRELLA di Monte San Giovanni Campano, Isola del Liri, Castelliri ed Arpino finanziato dalla Regione Lazio.
 La realizzazione del Depuratore Intercomunale Anitrella in  Monte San Giovanni Campano, è inserita all’interno della Delibera di Giunta Regionale n. 668 del 2008 a favore di ACEA ATO 5.
L’opera ha un costo di 12 milioni di euro così suddivisi nelle forme di finanziamento: Euro 8.400.00 a carico della Regione (di cui euro 5.600.000 IMMEDIATAMENTE DISPONIBILI e i restanti Euro 2.800.000 da erogare tramite i ribassi d’asta) e 3.600.000 derivanti dalle tariffe. A seguito di scambi di note tra l’Acea Ato 5 e la Direzione Ambiente della Regione Lazio, una quota di questi soldi, pari ad euro 625.000, è stata PROVVISORIAMENTE stornata da questo intervento e destinata alla copertura del completamento del depuratore di Anagni...
 


Fare Verde continua le ricerche del Depuratore Intercomunale Anitrella  nell'interesse dell'Ambiente, delle Biodiversità e dei Cittadini e per questo motivo  ha messo una taglia di 2000 euro al primo che porterà una foto geolocalizzata del fantomatico Depuratore. Non dispiacerebbe sapere ( senza TAGLIA)  dove sia finito il denaro rimanente del finanziamento ma solo per curiosità.
Il Depuratore Intercomunale Anitrella non si trova.