Il Comune di Fontana Liri il 24 e 25
Giugno 2017 ospiterà il Congresso Nazionale di Fare Verde Onlus presso
l'Eco Centro Polifunzionale di via Fiume.
Il giorno 24 Giugno
alle ore 10.00 si terrà il convegno "La difficoltà della tutela
Giudiziaria nella tutela dell'Ambiente". Il punto cardine del convegno
sarà l'illustrazione del "decreto Madia" sulla trasparenza degli atti.
L'Avvocato Emiliano Santaroni di Fare Verde produrrà la modalità
perfetta per esercitare il diritto dell'accesso agli atti e spiegherà
per filo e per segno le azioni da intraprendere in caso di inerzia
della Pubblica Amministrazione.mercoledì 21 giugno 2017
FONTANA LIRI - CONGRESSO NAZIONALE DI FARE VERDE ONLUS - 24 e 25 GIUGNO 2017
sabato 17 giugno 2017
Fontana Liri - Congresso Nazionale di Fare Verde 24/25 Giugno 2017 - Concesso il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
Fare Verde Provincia di Frosinone rappresenta chè è stato concesso
il PATROCINIO della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea
per il Congresso Nazionale di Fare
Verde. Si riporta un estratto della nota inviata con prot. Ares (2017)
3037578 - 16.6.2017 dalla Dott. Beatrice Covassi Capo della
Rappresentanza in Italia della Commissione Europea: "Gentile Dott.
Belli, ... ho il piacere di comunicarLe che il nostro ufficio è lieto di
concederle il proprio patrocinio al Congresso Nazionale di Fare Verde
(Fontana Liri 24/25 Giugno 2017), che si farà promotore di una
riflessione sulla Direttiva 1999/CE relativa alle discariche di rifiuti e
sulla Sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (Causa C -
196/13) che constata un'inadempimento da parte dell'Italia in materia
di gestione di rifiuti". La Rappresentanza in Italia della Commissione
Europea va oltre il patrocinio concesso e chiede una relazione da
inviare a comm-rep-it-info@cc.europa.eu
realizzata in max 2500 caratteri per pubblicarla sul sito
Istituzionale dell'Unione Europea. Logicamente l'Assemblea Plenaria di
Fare Verde non mancherà di far leggere all'intera Europa la propria
posizione con un costrutto che resterà storico tra le Associazioni di
protezione Ambientale.
Rappresentanza in Italia della Commissione Europea |
mercoledì 14 giugno 2017
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: I cercatori dell'acqua perduta.
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: I cercatori dell'acqua perduta.: Da qualche tempo la sorgente Carbonaro era in secca e correva voce che la colpa fosse imputabile alla siccità. Quando oramai quasi tutti...
martedì 6 giugno 2017
MSGC - Frana l'argine del fiume Liri e muore una mucca.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha il dono di Cassandra ma con le stesse modalità previste dalla mitologia le sue profezie non sono mai credute.
E' il caso di Pantanelle nella frazione di Chiaiamari ed infatti la profezia di Fare Verde si è avverata senza alcun dubbio di interpretazione. Due anni fa la nostra Associazione avvisò la Regione Lazio e il Comune di Monte San Giovanni Campano nel merito della presenza di smottamenti all'argine del fiume Liri. In perfetta assonanza con il dono di Cassandra l'avviso di Fare Verde non fu preso in considerazione e non furono ascoltati neppure gli appelli sulla stampa cartacea e online. Fare Verde segnalò il pericolo e puntuale il presagio si è avverato... L'argine del fiume Liri ha ceduto in più punti e a farne le spese è sempre la stessa azienda agricola a conduzione famigliare che è diventata il ricettacolo di grandi criticità ambientali. Dapprima fu colpita in modo grave dall'inquinamento dei reflui del depuratore Comunale e ora dagli smottamenti dell'argine che hanno procurato anche la morte di una bovina gravida che è precipitata insieme al terreno franato.
Sul luogo dell'evento franoso si sono portati il Capitano dei Carabinieri di Sora e il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Monte San Giovanni Campano, il Servizio Veterinario della ASL , Fare Verde con il Dott. Belli Marco e la Polizia Locale di Monte San Giovanni Campano.
La famigliola colpita dall'ennesima criticità ambientale ancora una volta è rimasta inerme di fronte al pressappochismo della Regione Lazio che pensa solo ad incassare le tasse senza pensare alle questioni ambientali che rappresentano gravi problemi per la comunità. Fare Verde è rimasta basita di fronte all'accaduto e visto che considera la frana un grave pregiudizio per l'Ambiente e per le economie dell'azienda agricola, che è costretta incolpevolmente a subire danni in continuazione, promette battaglia su tutti i fronti.
Al danno si è aggiunta la beffa per l'azienda agricola perché il bovino pur essendo caduto, nella voragine che si è aperta al confine con l'argine, nel greto del Fiume Liri ha dovuto pagare la rimozione e lo smaltimento della carcassa . In buona sostanza hanno dovuto chiamare un camion munito di gru, hanno dovuto recuperare la carcassa della bovina deceduta e infine hanno dovuto pagare il trasporto e lo smaltimento della carcassa con la termo distruzione.
"A questo punto è davvero troppo e non se ne può più!" Sono queste le parole della titolare dell'azienda agricola che ha affrontato con fierezza la situazione abbandonando il terreno per rientrare in casa lasciando il compito di rappresentare l'azienda al marito e ai figli con la consapevolezza che il problema è stato addossato solo alla sua famiglia. Fare Verde invece è rimasta in contatto con i Carabinieri Forestale per consigli. Presto ci saranno aggiornamenti su tutta la vicenda perché non è possibile lo scaricabarile delle Istituzioni che quando lo trovano comodo considerano il fiume Liri di proprietà Regionale mentre quando ci sono problemi non lasciano trasparire nessun interessamento come se il fatto non fosse il loro. Certo è che se il fiume Liri è di proprietà della Regione Lazio è la Regione Lazio che deve risolvere le criticità senza giocare alle tre scimmiette che non vedono, non ascoltano e non parlano.
Pantanelle ancora una volta è al centro di ogni criticità Ambientale ma questo è un problema che non preoccupa assolutamente l'Amministrazione Comunale e ciò conferma l'antico detto che dice: I problemi sono di chi li ha. Fare Verde la qustione non la vede sotto questa ottica e chiede apertamente al Sindaco di Monte San Giovanni Campano di attivarsi nel più breve tempo possibile perchè le labirintiche leggi Italiane in un solo momento potrebbero impantanare l'Amministrazione Comunale. Fino a prova contraria è il Sindaco il responsabile dell'Ambiente a Monte San Giovanni Campano.
E' il caso di Pantanelle nella frazione di Chiaiamari ed infatti la profezia di Fare Verde si è avverata senza alcun dubbio di interpretazione. Due anni fa la nostra Associazione avvisò la Regione Lazio e il Comune di Monte San Giovanni Campano nel merito della presenza di smottamenti all'argine del fiume Liri. In perfetta assonanza con il dono di Cassandra l'avviso di Fare Verde non fu preso in considerazione e non furono ascoltati neppure gli appelli sulla stampa cartacea e online. Fare Verde segnalò il pericolo e puntuale il presagio si è avverato... L'argine del fiume Liri ha ceduto in più punti e a farne le spese è sempre la stessa azienda agricola a conduzione famigliare che è diventata il ricettacolo di grandi criticità ambientali. Dapprima fu colpita in modo grave dall'inquinamento dei reflui del depuratore Comunale e ora dagli smottamenti dell'argine che hanno procurato anche la morte di una bovina gravida che è precipitata insieme al terreno franato.
Sul luogo dell'evento franoso si sono portati il Capitano dei Carabinieri di Sora e il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Monte San Giovanni Campano, il Servizio Veterinario della ASL , Fare Verde con il Dott. Belli Marco e la Polizia Locale di Monte San Giovanni Campano.
La famigliola colpita dall'ennesima criticità ambientale ancora una volta è rimasta inerme di fronte al pressappochismo della Regione Lazio che pensa solo ad incassare le tasse senza pensare alle questioni ambientali che rappresentano gravi problemi per la comunità. Fare Verde è rimasta basita di fronte all'accaduto e visto che considera la frana un grave pregiudizio per l'Ambiente e per le economie dell'azienda agricola, che è costretta incolpevolmente a subire danni in continuazione, promette battaglia su tutti i fronti.
Al danno si è aggiunta la beffa per l'azienda agricola perché il bovino pur essendo caduto, nella voragine che si è aperta al confine con l'argine, nel greto del Fiume Liri ha dovuto pagare la rimozione e lo smaltimento della carcassa . In buona sostanza hanno dovuto chiamare un camion munito di gru, hanno dovuto recuperare la carcassa della bovina deceduta e infine hanno dovuto pagare il trasporto e lo smaltimento della carcassa con la termo distruzione.
"A questo punto è davvero troppo e non se ne può più!" Sono queste le parole della titolare dell'azienda agricola che ha affrontato con fierezza la situazione abbandonando il terreno per rientrare in casa lasciando il compito di rappresentare l'azienda al marito e ai figli con la consapevolezza che il problema è stato addossato solo alla sua famiglia. Fare Verde invece è rimasta in contatto con i Carabinieri Forestale per consigli. Presto ci saranno aggiornamenti su tutta la vicenda perché non è possibile lo scaricabarile delle Istituzioni che quando lo trovano comodo considerano il fiume Liri di proprietà Regionale mentre quando ci sono problemi non lasciano trasparire nessun interessamento come se il fatto non fosse il loro. Certo è che se il fiume Liri è di proprietà della Regione Lazio è la Regione Lazio che deve risolvere le criticità senza giocare alle tre scimmiette che non vedono, non ascoltano e non parlano.
Pantanelle ancora una volta è al centro di ogni criticità Ambientale ma questo è un problema che non preoccupa assolutamente l'Amministrazione Comunale e ciò conferma l'antico detto che dice: I problemi sono di chi li ha. Fare Verde la qustione non la vede sotto questa ottica e chiede apertamente al Sindaco di Monte San Giovanni Campano di attivarsi nel più breve tempo possibile perchè le labirintiche leggi Italiane in un solo momento potrebbero impantanare l'Amministrazione Comunale. Fino a prova contraria è il Sindaco il responsabile dell'Ambiente a Monte San Giovanni Campano.
Uno dei tre smottamenti dell'argine del Fiume Liri |
Il bovino caduto nella voragine |
Le operazioni di recupero che sono gravate interamente sull'azienda agricol |
sabato 3 giugno 2017
MSGC- A Campolato manca l'acqua potabile dal 29 Maggio 2017
La popolazione
di Campolato (COLLI) da lunedì 29 Maggio con i rubinetti a secco. Il
gestore del servizio idrico, si spera ancora per poco, dopo aver
aumentato le bollette del 326% dal 2004 non si è reso ancora conto
che il servizio fornito non è assolutamente proporzionato alla spesa
sopportata spiacevolmente dalla popolazione anche perché la gente è
stufa di avere i rubinetti a secco e di pagare l’aria compressa
proveniente dalle condutture. In buona sostanza se una famiglia nel
2004 per un consumo di 250 metri di acqua pagava il servizio
integrato con una somma di 292 euro per la stessa fornitura di aria
e acqua nel 2017 si ritrova a pagare la somma di euro 952,oo. Oramai
sono 13 anni che continua la storiella dell’acqua che manca nei
rubinetti al primo caldo utile ma non c’è mai una storiella
analoga per le bollette che sono sempre presenti con
aumenti stratosferici che sono fuori dalla grazia di
Dio tanto da far pensare alla popolazione di essere sfruttata in modo sfacciato.
Fare Verde dopo aver
sollecitato la popolazione a fare segnalazioni ad Acea vuole
richiamare l’attenzione del primo cittadino di Monte San Giovanni
Campano per la grave criticità ambientale in corso ricordandogli che
se questa sarà un’estate arida per la popolazione per lui ci sarà
un’altra tipologia
estiva fatta di gente che inevitabilmente scenderà per strada a
protestare e avrà un bel da fare per sedare gli animi.giovedì 1 giugno 2017
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: Nuove multe dall'Unione Europea per la disca...
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: Nuove multe dall'Unione Europea per la disca...: E' il caso di dire che le Istituzioni Europee risplendono di luce propria per trasparenza e gentilezza tanto è vero che lo stesso Co...
MSGC: La sorgente "Carbonaro" soffre di siccità apparente.
Svelato il mistero della sorgente “Carbonaro” in siccità apparente.
Il fontanile di una delle sorgenti di superficie presenti sul territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano con il tempo ha ridotto il gettito di acqua e la popolazione locale oramai si era messa l’anima in pace in quanto aveva creduto che la causa fosse imputabile ad un problema di siccità. Improvvisamente è comparso sulla scena l’anziano Fontaniere Capo del Comune oramai in pensione che ha svelato il mistero dell’acqua quasi scomparsa alla sorgente “Carbonaro”. In buona sostanza il buon Bruno Mastrantoni ha spiegato a Fare Verde che il pozzo sorgivo ubicato poco più in alto del fontanile è praticamente pieno di radici degli alberi che hanno occluso quasi totalmente la conduttura dell’acqua sorgiva che grazie alla forza di gravità porta il prezioso liquido al fontanile sito in località Carbonaro.
Quindi la storica sorgente “Carbonaro” non è in secca e il suo gettito ridotto è chiaramente riconducibile alla mancanza di manutenzione e pulizia.
L’ex dipendente Comunale ha spiegato che quando era in servizio presso l’Ente Comune provvedeva lui stesso alla manutenzione e alla pulizia del piccolo pozzo sorgivo e ora nonostante le sue richieste non è riuscito ad ottenere quella piccola opera di manutenzione necessaria per il naturale deflusso dell’acqua.
Fare Verde dopo un sopralluogo si è resa conto che effettivamente l’anziano fontaniere ha ragione e quindi si augura che il Comune di Monte San Giovanni Campano scenda in campo con una bella opera di pulizia. Appena il Comune di Monte San Giovanni Campano avrà deciso di fare la piccola opera di manutenzione al pozzo sorgivo di via Carbonaro sarà premura di Fare Verde ripulire il fontanile per renderlo nuovamente fruibile alla popolazione. Si resta in attesa della piccola opera manutentiva da parte del Comune di Monte San Giovanni Campano con la speranza di non dover iniziare l'ennesima battaglia per i pochi spiccioli che occorrono per la piccola opera manutentiva al pozzo della sorgente "Carbonaro"
Il fontanile di una delle sorgenti di superficie presenti sul territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano con il tempo ha ridotto il gettito di acqua e la popolazione locale oramai si era messa l’anima in pace in quanto aveva creduto che la causa fosse imputabile ad un problema di siccità. Improvvisamente è comparso sulla scena l’anziano Fontaniere Capo del Comune oramai in pensione che ha svelato il mistero dell’acqua quasi scomparsa alla sorgente “Carbonaro”. In buona sostanza il buon Bruno Mastrantoni ha spiegato a Fare Verde che il pozzo sorgivo ubicato poco più in alto del fontanile è praticamente pieno di radici degli alberi che hanno occluso quasi totalmente la conduttura dell’acqua sorgiva che grazie alla forza di gravità porta il prezioso liquido al fontanile sito in località Carbonaro.
Quindi la storica sorgente “Carbonaro” non è in secca e il suo gettito ridotto è chiaramente riconducibile alla mancanza di manutenzione e pulizia.
L’ex dipendente Comunale ha spiegato che quando era in servizio presso l’Ente Comune provvedeva lui stesso alla manutenzione e alla pulizia del piccolo pozzo sorgivo e ora nonostante le sue richieste non è riuscito ad ottenere quella piccola opera di manutenzione necessaria per il naturale deflusso dell’acqua.
Fare Verde dopo un sopralluogo si è resa conto che effettivamente l’anziano fontaniere ha ragione e quindi si augura che il Comune di Monte San Giovanni Campano scenda in campo con una bella opera di pulizia. Appena il Comune di Monte San Giovanni Campano avrà deciso di fare la piccola opera di manutenzione al pozzo sorgivo di via Carbonaro sarà premura di Fare Verde ripulire il fontanile per renderlo nuovamente fruibile alla popolazione. Si resta in attesa della piccola opera manutentiva da parte del Comune di Monte San Giovanni Campano con la speranza di non dover iniziare l'ennesima battaglia per i pochi spiccioli che occorrono per la piccola opera manutentiva al pozzo della sorgente "Carbonaro"
Nella foto il nostro Bruno Mastrantoni già Fontaniere Capo del Comune di Monte San Giovanni Campano |
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