Come si fa a dare tormento all'anima che può volare? Non si può rinnegare una passione per dire si e non vedere orizzonti diventando ciechi sordi e muti. A Monte San Giovanni Campano piccoli uomini danno tormento all'anima di Fare Verde per il Sito SIR Discarica Monte Castellone ed infatti dopo quasi 25 anni non sono riusciti a risolvere una criticità ambientale per la quale si e' scomodata persino l'Unione Europea con finanziamenti, procedure di infrazione e infine con la condanna della suprema Corte di Giustizia. In buona sostanza l'Unione Europea dopo avvisi a non finire e una procedura durata anni e' arrivata ad imporre all'Italia di dimostrare che la discarica Monte Castellone ubicata sul territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano non deve costituire un pericolo per la salute e per l'Ambiente. In seguito alla Condanna la suprema Corte di Giustizia dell'Unione ha comminato una multa di 200.000 euro ogni sei mesi per mettere fretta ai procedimenti di bonifica o messa in sicurezza di emergenza e caratterizzaione... multe che fino a questo momento ammontano a 800.000 euro e nonostante cio' non sono state sufficienti per far chiudere il procedimento burocratico nel modo corretto previsto dalla Commissione Europea. Circa 4 anni fa la nostra Associazione ha iniziato il braccio di ferro contro tutti per Monte Castellone in quanto non apparivano assolutamente chiare le i procedure adottate per la messa in sicurezza e caratterizzazione. La nostra Associazione si e' rivolta a TUTTE le ISTITUZIONI ITALIANE per ottenere lumi e principalmente al Comune di Monte San Giovanni Campano. L'Ente locale ci ha tormentato l'anima dapprima senza coinvolgere la popolazione in quella procedura e poi continuando ad ignorarci come se la procedura d'infrazione e le multe ce le avessero comminate perché siamo antipatici alla Commissione Europea . Fare Verde e' stata costretta a scelte drastiche perché non si e' mai accontenta delle chiacchiere da bar proferite dai politici locali sul destino della discarica abusiva interrata a Monte Castellone e non ha mai voluto ascoltare le pseudo spiegazioni di opportunismo politico proferite durante i Consigli Comunali che hanno riguardato questo argomento ed infatti ha intrapreso un lungo iter di accesso agli atti presso l'Arpalazio per ottenere notizie certe sullo stato dell'Ambiente nell'interesse collettivo affidandosi a quella specifica branca dell'Ambientalismo scientifico che contesta con precisione gli atti. Dopo circa 25 anni tra tante chiacchiere, articoli sui giornali, denunce, esposti, accessi agli atti dal costo esorbitante, manifesti e con l'assoluta incoscienza e inconsapevolezza dei Monticiani siamo arrivati al 19 luglio 2017. Dopo gli ultimi Consigli Comunali con le relative dichiarazioni rese in Consiglio Comunale sul tutto e' a posto e tutto e' in ordine su Monte Castellone arriva la doccia fredda sullo stato procedurale che riguarda i rifiuti interrati sul quel meraviglioso angolo naturalistico di Monte San Giovanni Campano e SENZA NESSUNA MERAVIGLIA arriva la doccia fredda...Il 19 luglio 2017 nientemeno il Commissario all'Ambiente Karmenu Vella ordina alla Direzione Ambiente della Commissione Europea di rispondere al Presidente Provinciale di Fare Verde Dott. Marco Belli sul Sito SIR Discarica di Monte Castellone, interrato nel bosco in area sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico, e ancora una volta lo dichiara IRREGOLARE in quanto le Autorità Italiane non sono ancora riuscite a dimostrare che i rifiuti interrati non costituiscono pericolo per la salute degli esseri umani e per l'Ambiente. Nessuno ha il diritto di tormentare l'anima o di affossare la passione e l'amore per l'ambiente con campagne di disinformazione inventate di sana pianta per dimostrare l'indimostrabile. Fare Verde da ora osserverà un religioso silenzio per Monte Castellone alzando il tiro dopo il successo ottenuto indirettamente presso il TAR del Lazio che non ha voluto far pagare al Comune e quindi ai Cittadini le multe comminate dalla Corte di Giustizia Europea ed infatti al più presto la nostra Associazione segnalerà le generalità dei veri responsabili alla Magistratura Contabile. Fare Verde che si voglia oppure no tanto fa lo stesso non può rinnegare la propria missione di tutela Ambientale per dire si a chicchessia diventando cieca sorda e muta. Di seguito la lettera della Commissione Europea che dichiara la Discarica Monte Castellone ancora presente nella lista delle discariche oggetto di condanna e le parole di conforto con cui il responsabile della Direzione Ambiente della Commissione Europea rassicura Fare Verde nell'interesse collettivo.
giovedì 20 luglio 2017
domenica 16 luglio 2017
MSGC - EMERGENZA AMBIENTALE IDRICA - Fumata nera per l'incontro di Chiaiamari.
Il Sig. P.N. ha presentato una bottiglia d'acqua torbida dichiarandola di provenienza di un'autobotte ACEA che in questi giorni ha distribuito l'acqua alla popolazione di Chiaiamari. Bottiglia di acqua torbida che e' stata presa in consegna dal vicesindaco per una segnalazione ad ACEA, Infine tra mille doglianze per le autobotti che non arrivano, linee di acquedotto che non funzionano , qualche incivile bestemmia e il tentativo di alcuni presenti di addossare tutte le responsabilità a pregressa amministrazione Comunale e' stata prospettato l'invio di una delegazione in perfetto astrattismo che dovrebbe rappresentare le problematiche ad ACEA come se il gestore del servizio idrico non ne fosse a conoscenza. Delegazione dall'oscura rappresentatività, che non e' stata delegata neppure dall'assemblea dei presenti, che dovrebbe supportare il sindaco come se egli non avesse un Consiglio Comunale. In buona sostanza l'incontro non e' servito a nulla e non avrà nessun effetto visto che non ci sarà nessuna azione concreta nei confronti di ACEA nel rispetto della sostenibilità delle risorse idriche perche' nonostante lo stato di calamita' si cerca ancora di parlare con chi ci ha insultato e continua con azioni perfette per l'uso insostenibile delle risorse idriche. L'incontro quindi si e' rivelato una ulteriore perdita di tempo ed e' stato architettato per NON dire ai Monticiani che questa situazione si ripresenterà al piu' presto e non avra' soluzioni nei prossimi anni a venire perché non sono previsti investimenti sul territorio per sostituire l'acquedotto colabrodo.
Fare Verde visto che questa riunione si e' tenuta nella Casa Parrocchiale forse perché e' stato ritenuto che l'argomento necessita di un intervento Divino propone un ulteriore incontro presso la Madonna dell'acqua sita nel Comune di Cascina in modo da poter chiedere una grazia grossa per l'acqua che non c'è anche perché di questo passo con l'allegra gestione ACEA che attua il perfetto uso insostenibile delle risorse idriche non tarderanno ad arrivare gli effetti collaterali che consisteranno nel fatto che i beni immobili presenti a Monte San Giovanni Campano e le attività produttive non varranno più nulla. Se non ci saranno interventi di portata epocale il prezzo delle scelte politiche ambientali sbagliate avra' ripercussioni gravissime sull'intera economia della popolazione con danni incalcolabili e in quel momento ci vorra' solo un MIRACOLO per salvare l'intero territorio dalla debacle economica totale.
venerdì 14 luglio 2017
Crisi idrica: Fare Verde invita tutti i Monticiani a partecipare all'incontro pubblico con il sindaco di Monte San Giovanni Campano
Fare Verde Monte San Giovanni Campano pur trovando singolare il luogo
scelto dal sindaco di Monte San Giovanni Campano invita tutta la
popolazione a partecipare all'incontro pubblico che si terra' il giorno
15.7.2017 alle ore 18.00 presso la casa parrocchiale a CHIAMARI.
La nostra Associazione oltre a RICORDARE che l'invito sottoscritto dal sindaco e' rivolto a tutta la popolazione fa presente che l'avviso pubblico e' stato affisso solo a Chiaiamari e quindi attraverso la stampa chiede ai Monticiani, di Colli, Colle Piano, Campo Lato, Ripiano, Fraduemonti e Lucineto, maggiormaente torturati dalla crisi idrica di intervenire all'assemblea pubblica indetta dal sindaco di Monte San Giovanni Campano per capire quali iniziative ha posto in essere nel passato e quali sono quelle attuali per arginare la crisi idrica. Fare Verde consiglia alla popolazione di fare domandine impertinenti del tipo: Cosa intende per servizio idrico integrato? E' stata fatta la ricognizione degli impianti con ACEA per verificare l'entita' delle perdite? Perche' il Comune non ha partecipato al contenzioso davanti all'Autorita' Garante per l'elettricita' il gas e il servizio idrico integrato presentato nell'interesse collettivo dai Cittadini di Monte San Giovanni Campano? Perché considera una battaglia contro i mulini a vento una eventuale azione legale contro ACEA per l'interruzione del pubblico servizio? Come mai risultano pochissimi esposti del Comune allo STO nonostante la crisi idrica che dura da anni? Come mai non c'e' stata equa distribuzione dell'acqua potabile e precisamente perche' una parte dei Monticiani ha sofferto la carenza di acqua potabile mentre a Carbonaro, a Reggimento e in altre localita' non e' mai mancata? Come mai il Comune non ha attuato il Piano di emergenza Comunale? A Chiaiamari c' e' un ufficio distaccato di ACEA ATO 5 SPA? La protezione Civile di cui e' dotata il Comune come mai non e' intervenuta? Perche' l'ordinanza sul risparmio idrico n.7 e' stata fatta cosi in ritardo? L'ultima domanda tabù... Il Comune riceve ancora sponsor da ACEA per le sagre? PARTECIPATE SENZA TIMORE tanto qualsiasi cosa verrà fatta potrà solo migliorare questa tragica situazione e se avete dubbi sulle domande scrivete a fareverde.msgc@gmail.com.
La nostra Associazione oltre a RICORDARE che l'invito sottoscritto dal sindaco e' rivolto a tutta la popolazione fa presente che l'avviso pubblico e' stato affisso solo a Chiaiamari e quindi attraverso la stampa chiede ai Monticiani, di Colli, Colle Piano, Campo Lato, Ripiano, Fraduemonti e Lucineto, maggiormaente torturati dalla crisi idrica di intervenire all'assemblea pubblica indetta dal sindaco di Monte San Giovanni Campano per capire quali iniziative ha posto in essere nel passato e quali sono quelle attuali per arginare la crisi idrica. Fare Verde consiglia alla popolazione di fare domandine impertinenti del tipo: Cosa intende per servizio idrico integrato? E' stata fatta la ricognizione degli impianti con ACEA per verificare l'entita' delle perdite? Perche' il Comune non ha partecipato al contenzioso davanti all'Autorita' Garante per l'elettricita' il gas e il servizio idrico integrato presentato nell'interesse collettivo dai Cittadini di Monte San Giovanni Campano? Perché considera una battaglia contro i mulini a vento una eventuale azione legale contro ACEA per l'interruzione del pubblico servizio? Come mai risultano pochissimi esposti del Comune allo STO nonostante la crisi idrica che dura da anni? Come mai non c'e' stata equa distribuzione dell'acqua potabile e precisamente perche' una parte dei Monticiani ha sofferto la carenza di acqua potabile mentre a Carbonaro, a Reggimento e in altre localita' non e' mai mancata? Come mai il Comune non ha attuato il Piano di emergenza Comunale? A Chiaiamari c' e' un ufficio distaccato di ACEA ATO 5 SPA? La protezione Civile di cui e' dotata il Comune come mai non e' intervenuta? Perche' l'ordinanza sul risparmio idrico n.7 e' stata fatta cosi in ritardo? L'ultima domanda tabù... Il Comune riceve ancora sponsor da ACEA per le sagre? PARTECIPATE SENZA TIMORE tanto qualsiasi cosa verrà fatta potrà solo migliorare questa tragica situazione e se avete dubbi sulle domande scrivete a fareverde.msgc@gmail.com.
domenica 9 luglio 2017
MSGC: La strana crisi idrica che colpisce solo una parte della popolazione.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha approfondito lo stato della grave crisi idrica che interessa il territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano incontrando direttamente la popolazione o intervistandola per via telematica. Il risultato e' sconvolgente in quanto risulta inequivocabilmente che solo una parte della popolazione soffre della mancanza di acqua potabile . In buona sostanza nella Frazione Chiaiamari e nelle località Colle della Mola, Sione, Case Nuove e Lucineto l'acqua non arriva da tanti giorni e di fatto sono servite dalle autobotti. La Frazione Colli e' interessata dalla crisi idrica nelle località Campolato, Colle Piano e Colli centro storico, Il Capoluogo allo stesso modo risente della crisi idrica con la riduzione degli orari di approvvigionamento idrico. Fatto ancora piu' strano e' che il restante del territorio bene o male risulta servito anche se ci sono importanti riduzioni del flusso ad eccezione della localita' Carbonaro che e' sempre servita in abbondanza.
La gestione dell'emergenza risulta poi molto sospetta in quanto si registrano trasportatori privati di acqua che per loro utilità offrono il servizio trasportando acqua prelevata non si sa dove e con botti a traino che dovrebbero obbligatoriamente essere certificate per il trasporto di acqua potabile destinata all'uso umano. Infatti la normativa vigente prevede che tutte le autobotti devono essere sottoposte obbligatoriamente a controlli igienico sanitari ai sensi del D.P.R. 24 maggio 1988, n. 236 che all'Art 3 recita: Le acque destinate al consumo umano distribuite mediante autoveicoli o natanti devono essere sottoposte a controlli igienico-sanitari estesi anche all'idoneità del mezzo di trasporto. Si assiste poi ad un fenomeno ancora piu' strano come se a Chiaiamari ci fosse un ufficio distaccato di ACEA tanto e' vero che la popolazione invece di chiamare il numero verde della società si rivolge al provvido politico locale che provvede alla prenotazione mediante telefono e poi accompagna l'autobotte casa casa durante la distribuzione. Fare Verde chiede che venga dichiarato lo stato di emergenza Comunale e venga attuato il Piano Comunale di Emergenza con l'affido dell'emergenza idrica alla Protezione Civile in quanto sono già comparse lamentele sui network proprio per questo modo di fare che crea liste per la distribuzione di acqua potabile. Liste che potrebbero rappresentare momenti di debolezza umana legati agli eventuali favoritismi per pregressi o conseguenti consensi elettorali. Infine Fare Verde Lamenta che il Comune di Monte San Giovanni Campano non ha nessuna idea della portata della crisi idrica in quanto non e' stata fatta l'indispensabile ricognizione degli impianti per capire l'entita' delle perdite e quindi per forza di cose si deve fidare delle dichiarazioni rese da ACEA. Dichiarazioni che risultano FARLOCCHE in quanto il nuovo piano di turnazione idrica pubblicato da ACEA il 7.7.2017 non ha riscontri con la realtà che invece e' stata centrata dal Presidente della Regione Lazio che non ha avuto esitazioni a firmare lo stato di calamita' naturale. Proprio il Presidente della Regione Lazio ha evidenziato nel suo costrutto che la carenza di acqua potabile e' dovuta anche al fatto che il gestore del servizio idrico ha prelevato tanta acqua in più dai siti che gli sono stati affidati. Quindi l'insostenibilita' per l'uso delle risorse idriche sommato alla NON equa distribuzione delle risorse idriche, alla sensazione di favoritismi e alle bollette che comunque arriveranno a fronte di un servizio da terzo mondo stanno facendo diventare la situazione esplosiva.
La gestione dell'emergenza risulta poi molto sospetta in quanto si registrano trasportatori privati di acqua che per loro utilità offrono il servizio trasportando acqua prelevata non si sa dove e con botti a traino che dovrebbero obbligatoriamente essere certificate per il trasporto di acqua potabile destinata all'uso umano. Infatti la normativa vigente prevede che tutte le autobotti devono essere sottoposte obbligatoriamente a controlli igienico sanitari ai sensi del D.P.R. 24 maggio 1988, n. 236 che all'Art 3 recita: Le acque destinate al consumo umano distribuite mediante autoveicoli o natanti devono essere sottoposte a controlli igienico-sanitari estesi anche all'idoneità del mezzo di trasporto. Si assiste poi ad un fenomeno ancora piu' strano come se a Chiaiamari ci fosse un ufficio distaccato di ACEA tanto e' vero che la popolazione invece di chiamare il numero verde della società si rivolge al provvido politico locale che provvede alla prenotazione mediante telefono e poi accompagna l'autobotte casa casa durante la distribuzione. Fare Verde chiede che venga dichiarato lo stato di emergenza Comunale e venga attuato il Piano Comunale di Emergenza con l'affido dell'emergenza idrica alla Protezione Civile in quanto sono già comparse lamentele sui network proprio per questo modo di fare che crea liste per la distribuzione di acqua potabile. Liste che potrebbero rappresentare momenti di debolezza umana legati agli eventuali favoritismi per pregressi o conseguenti consensi elettorali. Infine Fare Verde Lamenta che il Comune di Monte San Giovanni Campano non ha nessuna idea della portata della crisi idrica in quanto non e' stata fatta l'indispensabile ricognizione degli impianti per capire l'entita' delle perdite e quindi per forza di cose si deve fidare delle dichiarazioni rese da ACEA. Dichiarazioni che risultano FARLOCCHE in quanto il nuovo piano di turnazione idrica pubblicato da ACEA il 7.7.2017 non ha riscontri con la realtà che invece e' stata centrata dal Presidente della Regione Lazio che non ha avuto esitazioni a firmare lo stato di calamita' naturale. Proprio il Presidente della Regione Lazio ha evidenziato nel suo costrutto che la carenza di acqua potabile e' dovuta anche al fatto che il gestore del servizio idrico ha prelevato tanta acqua in più dai siti che gli sono stati affidati. Quindi l'insostenibilita' per l'uso delle risorse idriche sommato alla NON equa distribuzione delle risorse idriche, alla sensazione di favoritismi e alle bollette che comunque arriveranno a fronte di un servizio da terzo mondo stanno facendo diventare la situazione esplosiva.
L'emergenza idrica a Monte San Giovanni Campano tale e quale al sesso degli angeli.
Il territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano e' funestato dalla crisi idrica ininterrotta dal 2004 ed ogni anno e' stato ripetuto il rituale delle ordinanze sindacali che prevedevano restrizioni per il consumo dell'acqua potabile. E' passato tanto tempo e non si sono mai visti i famosi investimenti che il gestore del servizio idrico avrebbe dovuto fare per realizzare il nuovo acquedotto Comunale. L'acquedotto Comunale presente sul territorio e' un colabrodo ed infatti la nostra Associazione non si e' risparmiata con un numero esorbitante di segnalazioni per le continue perdite del prezioso liquido e cio' e' confermato dalle statistiche che collocano la provincia di Frosinone al primo posto per la dispersione idrica che si aggira intorno all'80%. In questo scenario degno dell'Africa Sub Sahariana, tra insulti razzisti che hanno etichettato la popolazione Ciociara come cattiva pagatrice rapportandola con luoghi comuni e pregiudizi al Sud Italia, la cattiva gestione del gestore che dovrebbe curare il servizio idrico integrato siamo arrivati nell'anno 2017.
A Gennaio 2017 il Sindaco di Monte San Giovanni Campano si e' rivolto alla Prefettura e a tutti gli attori che gestiscono l'approvvigionamento idrico denunciando la crisi idrica che lasciava senza acqua potabile intere frazioni anche per più di 20 giorni consecutivi arrivando comunque secondo perche' Fare Verde lo aveva anticipato da molto tempo.
Siamo arrivati a Luglio 2017 e nuovamente il Sindaco interviene sulla carta stampata per ricordare il suo interessamento e le sue opinabili proposte relative alla crisi idrica che nel frattempo e' diventata più feroce.
Fare Verde vuole contestare al Sig. Sindaco di Monte San Giovanni Campano che non e' stata emessa nessuna Ordinanza per il risparmio dell'acqua durante le acuzie della crisi idrica, che lo stesso Comune di Monte San Giovanni Campano incurante della crisi idrica continua ad innaffiare il giardino pubblico più assolato d'Italia e che le attività produttive ad alto consumo idrico continuano ad esercitare senza alcuna restrizione. Egli non affronta il problema vero che e' relativo alla cronica crisi idrica ed infatti non ha fatto alcun riferimento al nostro acquedotto colabrodo che perde acqua potabile in ogni dove.
L'uso insostenibile delle risorse idriche e' palese ed e' il frutto di mancati investimenti sul territorio relativi alla mancata sostituzione dell'attuale acquedotto colabrodo con uno nuovo. L'estate il livello delle falde acquifere si abbassa come bisogna ricordare che la popolazione del nostro Comune e' in contrazione e durante l'estate diventa numericamente ancora più piccola perché molti vanno in vacanza e quindi la carenza di acqua potabile e' ancora più severa di quello che appare. Il turismo cimiteriale più volte sostenuto dal Comune non riesce a decollare nonostante le iniziative che hanno lasciato aperti i cancelli del cimitero la notte di San Silvestro e il giorno di Pasquetta e quindi non c'è grande afflusso di gente eccezion fatta per una decina di giorni l'anno, non in estate, quando c'è la festa della Madonna del Suffragio e in occasione delle sagre contadine.
Di fatto in un paese morente dove gli unici argomenti trattati nei momenti di aggregazione sono il cimitero, i funerali e i morti con la carenza di acqua potabile mancano solo gli avvoltoi per ricreare i paesaggi desertici dove le carogne vengono dilaniate dai voraci uccelli saprofaghi. Fatto e' ed e' inconfutabile che nell'articolo pubblicato sul giornale viene trattato il sesso degli angeli e non vengono indicate soluzioni attuabili in tempi brevi per la crisi idrica e quindi ancora una volta non perde d'efficacia il detto: Mentre il medico studia il malato muore.
A Gennaio 2017 il Sindaco di Monte San Giovanni Campano si e' rivolto alla Prefettura e a tutti gli attori che gestiscono l'approvvigionamento idrico denunciando la crisi idrica che lasciava senza acqua potabile intere frazioni anche per più di 20 giorni consecutivi arrivando comunque secondo perche' Fare Verde lo aveva anticipato da molto tempo.
Siamo arrivati a Luglio 2017 e nuovamente il Sindaco interviene sulla carta stampata per ricordare il suo interessamento e le sue opinabili proposte relative alla crisi idrica che nel frattempo e' diventata più feroce.
Fare Verde vuole contestare al Sig. Sindaco di Monte San Giovanni Campano che non e' stata emessa nessuna Ordinanza per il risparmio dell'acqua durante le acuzie della crisi idrica, che lo stesso Comune di Monte San Giovanni Campano incurante della crisi idrica continua ad innaffiare il giardino pubblico più assolato d'Italia e che le attività produttive ad alto consumo idrico continuano ad esercitare senza alcuna restrizione. Egli non affronta il problema vero che e' relativo alla cronica crisi idrica ed infatti non ha fatto alcun riferimento al nostro acquedotto colabrodo che perde acqua potabile in ogni dove.
L'uso insostenibile delle risorse idriche e' palese ed e' il frutto di mancati investimenti sul territorio relativi alla mancata sostituzione dell'attuale acquedotto colabrodo con uno nuovo. L'estate il livello delle falde acquifere si abbassa come bisogna ricordare che la popolazione del nostro Comune e' in contrazione e durante l'estate diventa numericamente ancora più piccola perché molti vanno in vacanza e quindi la carenza di acqua potabile e' ancora più severa di quello che appare. Il turismo cimiteriale più volte sostenuto dal Comune non riesce a decollare nonostante le iniziative che hanno lasciato aperti i cancelli del cimitero la notte di San Silvestro e il giorno di Pasquetta e quindi non c'è grande afflusso di gente eccezion fatta per una decina di giorni l'anno, non in estate, quando c'è la festa della Madonna del Suffragio e in occasione delle sagre contadine.
Di fatto in un paese morente dove gli unici argomenti trattati nei momenti di aggregazione sono il cimitero, i funerali e i morti con la carenza di acqua potabile mancano solo gli avvoltoi per ricreare i paesaggi desertici dove le carogne vengono dilaniate dai voraci uccelli saprofaghi. Fatto e' ed e' inconfutabile che nell'articolo pubblicato sul giornale viene trattato il sesso degli angeli e non vengono indicate soluzioni attuabili in tempi brevi per la crisi idrica e quindi ancora una volta non perde d'efficacia il detto: Mentre il medico studia il malato muore.
mercoledì 5 luglio 2017
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: Provincia di Frosinone - Firmato lo stato di calam...
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: Provincia di Frosinone - Firmato lo stato di calam...: Fare Verde Provincia di Frosinone e' stata profetica ma ha sempre avuto il dono di Cassandra suportato da una parte di quella stampa ...
La Ciociaria sotto l'attacco di forze ostili fiancheggiate dai traditori
Il Comune di Roma con le sue forze ostili dopo aver circondato la Provincia di Frosinone con
provvidi inceneritori pro incasso proprio e malattie nostre vorrebbe far
politica in provincia di Frosinone per dimostrare che il suo operato e'
magnifico. Si ricorda agli incolpevoli abitanti della provincia
di Frosinone che oltre alla scandalosa gestione ACEA, controllata al 51%
dal Comune Roma, che continua a torturare il territorio con crisi idrica e
allegra depurazione delle acque reflue urbane si aggiungono
l revamping di due inceneritori. Quello di San Vittore del Lazio a Sud
della nostra provincia voluto esclusivamente da ACEA che ne e' la
proprietaria e quello ubicato a Colleferro a Nord della nostra provincia
che insiste nella martoriata Valle del Sacco. Revamping voluti da un tacito
patto scellerato tra le societa' del Comune di Roma
che gestiscono l'ambiente e la Regione Lazio. Un patto mai scritto tra
la Regione Lazio e il Comune di Roma ma che di fatto esiste e che
rappresenta il teatro della trasformazione del nostro territorio nella
pattumiera di Roma agli esclusivi danni della salute dei Ciociari. Patto propinato ai Ciociari con pagamento obbligatorio in tacito accordo tra le due forze politiche che insistono nel Comune di Roma e nella Regione Lazio per evitare
una nuova infrazione Europea con il ricorso a decisioni dissennate e
contrarie alla vita. Cosa e' cambiato in peggio con l'insediamento della giunta Capitolina per la Provincia di Frosinone? In buona sostanza sono
state approvate le riattivazioni di due linee di incenerimento rifiuti
in Provincia di Frosinone che erano obsolete per aumentare la performance degli inceneritori a
discapito della nostra salute e per il mero tornaconto economico
esclusivo del Comune di Roma e della Regione Lazio. Per quanto riguarda
ACEA non e' cambiato nulla perché la Provincia di Frosinone era ed e'
rimasta il bancomat del Comune di Roma con l'arroganza di farci pagare obbligatoriamente per inquinare la nostra terra e per soffrire la carenza idrica dal primo giorno che sono entrati in possesso degli impianti idrici costruiti e pagati da noi ma ammalorati da loro. Per utlimo le politiche
ambientali pro domo sua l'assessore all'Ambiente del Comune di Roma le
faccia a casa sua insieme all'assessore all'Ambiente della Regione Lazio perche' la Ciociaria non deve morire per far contenti loro e i loro partiti.
L'Assessore all'Ambiente del Comune di Roma si gioca la credibilita' di un intero partito politico e quindi cerca in ogni modo di sfruttare e calpestare i cittadini Ciociari pur di raggiungere i propri scopi e dimostrare di avere le capacita' di amministrare. Per fare cio' agisce con azioni schifose che non tengono conto delle malattie che ci saranno. Azioni poste in essere servendosi di tanti TRADITORI yes man della Ciociaria che pur di vedere soddisfatta la loro bramosia di potere riescono a cedere la propria identita' al primo che capita e che neppure conoscono. La Regione Lazio a sua volta deve dimostrare all'Europa di aver risolto il problema dei rifiuti per non incorrere in nuove punizioni . L'un per l'altro ci vogliono distruggere pur di ottenere i loro scopi senza pensare alle conseguenze e al prezzo che paghera' la popolazione Ciociara. Infine Fare Verde Provincia di Frosinone si chiede come facciano a dormire la notte i TRADITORI della Ciociaria sapendo che tanti bambini si ammaleranno inevitabilmente.
L'Assessore all'Ambiente del Comune di Roma si gioca la credibilita' di un intero partito politico e quindi cerca in ogni modo di sfruttare e calpestare i cittadini Ciociari pur di raggiungere i propri scopi e dimostrare di avere le capacita' di amministrare. Per fare cio' agisce con azioni schifose che non tengono conto delle malattie che ci saranno. Azioni poste in essere servendosi di tanti TRADITORI yes man della Ciociaria che pur di vedere soddisfatta la loro bramosia di potere riescono a cedere la propria identita' al primo che capita e che neppure conoscono. La Regione Lazio a sua volta deve dimostrare all'Europa di aver risolto il problema dei rifiuti per non incorrere in nuove punizioni . L'un per l'altro ci vogliono distruggere pur di ottenere i loro scopi senza pensare alle conseguenze e al prezzo che paghera' la popolazione Ciociara. Infine Fare Verde Provincia di Frosinone si chiede come facciano a dormire la notte i TRADITORI della Ciociaria sapendo che tanti bambini si ammaleranno inevitabilmente.
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