Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano ad un'attenta lettura
dell'ordinanza n.7 emessa dal sindaco del Comune di Monte San Giovanni
Campano per il divieto di utilizzo dell'acqua erogata dal pubblico
'acquedotto per scopi diversi da quelli potabili ed igienico sanitari
rappresenta a S. E il Prefetto di Frosinone e alle Forze dell'Ordine che tale ordinanza potrebbe essere impossibile da
rispettare da parte della popolazione.
Punto per punto le parti dell'ordinanza impossibili da rispettare:
"-
Di non prelevare acqua con tubi di gomma o altro mezzo, da qualsiasi
fontana o diramazione dell'acquedotto pubblico, per effettuare il
lavaggio di autoveicoli e per l'approvvigionamento di acqua in altri
locali o botti -"
Osservazione: E' noto alla popolazione e alle
Forze dell'Ordine locali che il territorio di Monte San Giovanni
Campano da oltre 15 anni è soggetto a puntuale crisi idrica che ogni
estate si presenta più puntuale dell'Ufficio delle Entrate ed è noto a
tutti che la popolazione per sopperire al razionamento idrico anche
primaverile, autunnale e invernale ha dovuto installare botti (serbatoi e
cisterne) per l'approvvigionamento idrico che sono collegate
direttamente alle tubature metalliche di ogni casa. Fanno eccezione le
case presenti nelle contrade Reggimento, Carbonaro e Colle Pupazzo che
sono servite dal SII 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno senza
interruzione. Quindi al 95% della popolazione di Monte San Giovanni
Campano risulta impossibile e oneroso staccare le botti (serbatoi)
dagli impianti fissi per rispettare l'ordinanza sindacale n.7. A fronte
di ciò risulta quasi impossibile alle Forze dell'Ordine garantire il rispetto
della stessa ordinanza per l'accesso nelle case che potrebbe essere
negato dalla popolazione e che comunque turberebbe l'ordine pubblico.
-Di
non destinare, l'acqua dell'acquedotto pubblico per uso edilizio,
commerciale o industriale e comunque ad ogni e qualsiasi attività non
connessa strettamente e unicamente alla garanzia e salvaguardia
dell'igiene pubblica e della salute pubblica -
Osservazione: Fare
Verde resta basita di fronte ad una crisi idrica così devastante e
chiede come mai a fronte dell'ordine apocalittico emanato dal Sindaco di
Monte San Giovanni Campano sono in funzione ristoranti, bar , piscine
private, pizzerie, panetterie, pasticcerie, vengono irrorati i prati al
Cimitero dei Cappuccini , al giardinetto pubblico ubicato in via Pozzo
San Paolo e troppo lungo sarebbe l'elenco da scrivere.
Di
fatto e inconfutabilmente tale punto dell'ordinanza non può essere rispettato
da chi gestisce le attività produttive, proprio nel momento che
dovrebbero guadagnare qualcosa, in quanto di per se già fragili per
pregresse scelte politiche sbagliate. Tale ordinanza in questo punto
specifico pone in serio imbarazzo le Forze dell'Ordine che vengono
citate nell'ordinanza sindacale.
Infatti l'ordinanza n.7 emessa dal sindaco recita: I
contravventori saranno perseguiti a norma di legge, oltre alle sanzioni
previste dalla legislazione vigente, ivi compresa la denuncia penale
presso gli uffici Giudiziari competenti. I vigili Urbani e gli Agenti
della Forza pubblica sono incaricati di vigilare sulla esecuzione della
presente ordinanza.
Fare Verde oltre a non riconoscere una
così profonda crisi idrica in quanto parte della popolazione non
conosce razionamento idrico protesta in modo vibrato sulle modalità di
esecuzione dell'ordinanza.
Tuttavia Fare Verde nel
caso in cui tale crisi idrica apocalittica per affermazione e
convincimento del sindaco su suggerimento di ACEA dovesse continuare nel tempo ha già chiesto il
rispetto INTEGRALE dell'ORDINANZA SINDACALE n.7 emessa il giorno 11
Luglio 2019 soprattutto per tutte le attività produttive. Nel caso in
cui l'ordinanza non sarà rispettata come è già in accadimento sarà
nostra premura segnalare all'Autorità Giudiziaria chi ha trasgredito e
chi non l'ha fatta rispettare. Se c'è crisi idrica apocalittica ci deve
essere per tutti indistintamente.