domenica 29 novembre 2020
MSGC - Il divario verde (GREEN DIVIDE) sta sottraendo il futuro alle nuove generazioni.
domenica 8 novembre 2020
MSGC - Dopo 13 anni Il parcheggio multipiano incompiuto non è iscritto nell'elenco delle Opere Pubbliche incompiute. .
Fare Verde non può essere tenera con chi ha realizzato l'ecomostro incompiuto fatto di cemento armato in località "Olive Fute" adiacente al rione San Rocco nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano. Amministratori che hanno cambiato il profilo paesaggistico del paese trasformandolo in non si sa che cosa. Un programma di devastazione paesaggistica portata a termine con l'aiuola più costosa del mondo a Pozzo San Paolo e con quel palazzo di chiara architettura visibile a Ladispoli che dovrà ospitare l'ufficio tecnico chiamato per vanagloria "Centro direzionale".
Tutte azioni incoscienti che ci hanno fatto espellere dal Club I Borghi più belli d'Italia.
La nostra Associazione più volte ha puntato il dito contro l'ecomostro parcheggio multipiano che oltretutto è opera incompiuta da quando l'attuale sindaco la dichiarò opera inutile. Praticamente la struttura addossata all'immaginaria cinta muraria del paese è stata progettata e realizzata senza avere lo sbocco nel centro storico. La passerella in cemento armato che nella fantasia del progettista doveva rappresentare l'uscita dal parcheggio e quindi l'accesso al Capoluogo è bloccata da una casa che non può essere demolita perchè protetta dalle leggi dello Stato. Si pubblicano le foto attuali meno vergognose altrimenti dicono che roviniamo il buon nome dell'amata città.
Casa rivestita di EDERA ormai con i tetti sfondati e in pericolo di crollo.
Accesso pedonale di FANTASCIENZA AL CAPOLUOGO di Monte San Giovanni Campano che si è fermato senza gloria davanti ad un muro. Il GLORIOSO progettista rimarrà agli annali della storia Monticiana.
Attualmente il cantiere Parcheggio Multipiano anche se fermo è aperto anche ai bambini e a chi ha voglia di correre il rischio di fare una passeggiata all'interno. A nulla è valso l'intervento di RAI 3 e gli esposti inviati alla ASL perchè risulta chiaro che quì ognuino fa come gli pare. Monte San Giovanni Campano sembra una enclave del defunto Stato Pontificio dove il perdono dei peccati supera il potere giudiziario e quindi le leggi sulla sicurezza dei cantieri edili sembrano solo fogli di carta scritti da Parlamentari che hanno voluto perdere tempo se poi in definitiva basta confessarsi per ottenere anche il perdono Giudiziatio. (NON FUNZIONA COSI')
Tutta questa premessa per ricordare ai Monticiani che il parcheggio incompiuto multipiano NON è inserito nell'elenco delle OPERE PUBBLICHE INCOMPIUTE DELLA REGIONE LAZIO e quindi nemmeno per fortuna o per congiuntura favorevole potrà entrare nella programmazione per farla diventare OPERA PUBBLICA COMPIUTA perchè la Regione Lazio non ne sa nulla.
giovedì 27 agosto 2020
MSGC - NECROLOGIO ALLA PINETA MORRONI.
martedì 18 agosto 2020
MSGC - Insostenibili i tre campi di calcio con il prato di plastica.
Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano entra nel merito dei tre
campi sportivi che il Comune di Monte San Giovanni Campano vorrebbe
“plastificare” con l’erbetta sintetica
illustrando brevemente il quadro della situazione Italiana e come si
stanno attrezzando le organizzazioni del calcio.
La Lega Nazionale
Dilettanti ad esempio vuole creare un terreno ibrido, con un sottofondo
di sintetico, da cui però spunta erba naturale per ridurre i costi
di sanificazione.
Praticamente stanno cercando di limitare al minimo
i costi della alla manutenzione ed igienizzazione dei terreni
sintetici perchè risulta troppo onerosa. Fare Verde ha fatto i conti
della serva ed ha realizzato che per costruire e fare manutenzione ad un
buon campo in “plastica” ci vuole una quantità di denaro non
indifferente. Poco più di 400.000 euro per l’intera fase di
costruzione, a cui vanno aggiunti oltre 70.000 per lo smaltimento in
discarica del manto erboso di plastica che ha una vita limitata . Il
costo di gestione annuale si aggira sui 3/4.000 euro , l’omologazione
ogni 4 anni a 4.000 euro e l'impianto d'irrigazione ,che è ritenuto
indispensabile per evitare il deterioramento precoce della plastica.
circa 30000 euro. Un costo spaventoso perché dopo circa 10 anni il prato
di plastica va sostituito con una spesa straordinaria di altri 250.000
euro che andranno a gravare nuovamente sul groppone della popolazione
in quanto dovrà essere sopportata dall’ente Comune. Al lettore basterà
moltiplicare per TRE le cifre sopra elencate per capire come la spesa
di tre campi di calcio in sintetico diventerà INSOSTENIBILE.
La
Lega Nazionale Dilettanti e la Federazione Italiana Giuoco Calcio hanno
emesso un regolamento standard approvato dalla CISEA, l’ente che si
occupa della certificazione dei campi in erba sintetica. In tale
regolamento sono presenti dei parametri di riferimento tra cui ”la
difesa della salute dell’individuo, in particolare dei minori”. Fare
Verde si sofferma su questo particolare che non è emerso in Consiglio
Comunale perché è evidente che i Consiglieri Comunali non erano
preparati in modo adeguato alla discussione. Sostanzialmente il sindaco
ha detto che i TRE campi sportivi con il sintetico serviranno ad
allontanare dalla cattiva strada i giovani Monticiani senza fornire dati
statistici sulla delinquenza minorile o realazioni redatte dai Servizi
Sociali che illustrano la propensione dei giovani Monticiani al
malaffare, al bullismo e a fenomeni di delinquenza abituale. Oltre a ciò
il sindaco non ha illustrato al Consiglio Comunale come sarà risolto il
problema della sanificazione dei campi di calcio visto che ci dovranno
giocare i ragazzi e addirittura i bambini. Questi ultimi si allenano
in strutture dove fanno attività anche i grandi che con i loro sforzi e
scontri fisici lasciano sulla plastica la saliva, il sudore e alcune
volte il sangue. Per risolvere il problema è prevista la
sanificazione dei campi di plastica con detergenti approvati ed ogni
gestore dovrà avere un’apposita manutenzione e documentarla con dei
piani di intervento specifici. Sanificazione indispensabile per evitare
quanto è stato riscontrato dall’Università di Catania che ha provato ed
evidenziato la presenza sui campi in erba sintetica di batteri
potenzialmente pericolosi, come “Escherichia coli, stafilococchi ed
enterococchi”.
Fare Verde pubblica una tabella comparativa dei
costi necessari per realizzare i campi di plastica e i campi con erba
naturale sostenendo però che per fare un campo in erba naturale ci vuole
un progetto che prevede dapprima una buona cultura Ambientale per l'uso
sostenibile delle risorse idriche con il recupero delle acque
piovane che sono indispensabili per irrorare il prato naturale
durante i periodi poco piovosi . Concetto di cultura Ambientale
sconosciuto dall’amministrazione Comunale che trova molto più comodo
l’utilizzo della plastica presentando poi il conto che verrà pagato dai
Cittadini con le tasse. Dall’analisi dei costi e del pareggio delle
spese risulta chiaro che un campo di calcio in erba naturale oltre a
svolgere un’azione benefica in campo Ambientale costa meno e rende
molto di più di un campo spalmato di plastica
Con il costo di un prato di plastica si possono fare tre prati NATURALI. Con il resto del denaro si potrebbe costruire un campo sportivo vero con spazi per l'atletica in quella cittadella dello sport e della cultura immaginata dalla nostra Associazione alle Mastrazze negli spazi previsti dal Piano Regolatore Comunale. Resta sempre in sospeso il nodo delle frazioni di serie B come Chiaiamari, La Lucca e Porrino che non hanno il campo sportivo Comunale e che per grazia di Dio secondo la logica del politico non hanno problemi di delinquenza minorile. A Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano resta un dubbio atroce: Come mai bisogna mettere l'erbetta sintetica per salvare dalla cattiva strada i ragazzi del Capoluogo, di Colli e Anitrella e perchè non sono da salvare i ragazzi di Porrino , La Lucca e Chiaiamari?
Mistero della FEDE politica!
giovedì 6 agosto 2020
Castelliri - NO all'impianto di compostaggio nell'integra campagna di San Lorenzo.
Nella Zona San Lorenzo, nel cuore verde della campagna , il Comune di Castelliri ha intenzione di costruire un impianto di compostaggio per la porzione organica dei RIFIUTI domestici.
Molti cittadini si dicono apertamente contrari alla costruzione dell’impianto, e
grazie al supporto di Fare Verde Provincia di Frosinone e della minoranza in
Consiglio Comunale “la visione del nuovo
paese”, si stanno mobilitando per impedire che l’impianto sorga in una zona
agricola e a poche centinaia di metri da agglomerati di case.
Il paese infatti non è nuovo a problemi di smaltimento dei rifiuti ed è ancora duramente colpito dalle note vicende della
“Granciara” dove nel 1992 nacque una pseudo discarica autorizzata per i rifiuti non pericolosi che fu poi
illegalmente utilizzata per eliminare rifiuti pericolosi.
Nel corso di tutti questi anni la popolazione ha combattuto e
combatte ancora contro una percentuale elevata di casi di tumori e sembra che tutto questo non sia servito
di lezione alle nuove generazioni.
Non si possono dimenticare le discariche Pezzotta
1 e Pezzotta 2 che li giacciono in attesa di non si sa che cosa.
Nonostante tutte le traversie e le denunce all'Autorità Giudiziaria ancora oggi i politici locali preferiscono irrompere nell’ultima grande area verde di Castelliri anziche sfruttare zone in cui non si arrecherebbe alcun disturbo e già destinate a zona industriale
È il 2017 quando la giunta comunale dei Comune di
Castelliri, guidata dall’allora Sindaco Quadrini Francesco, approvava il progetto di fattibilità tecnica ed
economica denominato “COMPOSTAGGIO RIFIUTI” per una spesa totale di circa 125.000 Euro.
Con tale delibera veniva dato il via alla richiesta di ammissione al bando della Regione Lazio per la realizzazione di un impianto di compostaggio in località San Lorenzo.
Nel 2018 la regione Lazio accettava la richiesta di
contributi per un totale di 100.000 euro nonostante la realizzazione del progetto ammontasse ad una spesa superiore.
La differenza di 25.000 euro verrà chiesta in prestito alla Cassa Depositi e Prestiti facendo poi pesare il prestito sui cittadini di Castelliri.
A Luglio 2020, l’attuale amministrazione guidata dal Sindaco Abballe Fabio continua la realizzazione del progetto e si mobilita per i primi lavori, dichiarando che verranno percorse le vie legali contro alcuni cittadini che stanno solo strumentalizzando tale progetto.
Fare Verde da parte sua nell’interesse collettivo si è
rivolta direttamente alla Soprintendenza di Casino chiedendo l’intervento dell’Architetto
Paesaggista non potendosi rivolgere all’ufficio tecnico che non ritiene l’Associazione
Ambientalista degna di risposte.
Buona parte della popolazione è venuta a conoscenza solo ora di questo progetto e solo ora è stata identificata la zona scelta per la costruzione dell’impianto di compostaggio.
L’area è stata individuata non lontano da abitazioni private e agglomerati di case nella contrada San Lorenzo, nel cuore della piana di Castelliri. La realizzazione dell’impianto a parere di Fare Verde andrebbe quindi a deturpare una delle poche aree verdi rimasta nel paese, creando caduta di immagine al buon nome della produzione agricola che verrebbe associata inevitabilmente ai rifiuti.
Fare Verde Provincia di Frosinone , che di certo non è contraria alla
realizzazione di impianti di questo genere tanto è vero
che fece uno dei primi esperimenti in Italia quando a Castelliri
neppure sfiorava l'idea del compostaggio.
E' redattrice del manuale del compostaggio ma è soprattutto al fianco dei cittadini di
Castelliri per fare in modo che l’Amministrazione Comunale individui una zona idonea e lontana sia dalle
produzioni agricole che dalle case per
la realizzazione dell’impianto di compostaggio per la porzione organica dei
Rifiuti Solidi Urbani .
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domenica 2 agosto 2020
MSGC - FALSO IN ATTO PUBBLICO - INDAGATO IL VICESINDACO.
giovedì 9 luglio 2020
Cervaro - Cresce Fare Verde Onlus con il nuovo Gruppo Fare Verde Cervaro coordinato da Sara Maraone.
Cervaro: Nella riunione del giorno 8.7 2020 si è costituito il Gruppo Fare Verde Cervaro coordinato dalla giovane Sara Maraone di anni 23 laureanda in lingue. Il commissario Sara Maraone ha un lasso di tempo utile per accogliere nuovi scritti , per porre in essere una grande opera di sensibilizzazione e per traghettare il Gruppoe Locale all’Assemblea che eleggerà il Presidente .
Il Dott. Marco Belli Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone e Consigliere Nazionale dell'Onlus ha illustrato ai presenti i compiti di istituto di Fare Verde sottolineando la grande espansione dell'Associazione in provincia di Frosinone e il conseguente aumento del numero degli iscritti che oramai è in una fase di crescita che ha superato ogni più rosea aspettativa.
Aumenti di iscritti dovuti dall’atteggiamento costruttivo che l'associazione ha sul territorio provinciale e che dovrà avere anche sul territorio del Comune di Cervaro ma non ha tralasciato di spiegare il ruolo di sentinella e di vigilanza che dovranno avere tutti gli iscritti per difendere l'Ambiente, la Natura e la Biodiversità dai continui attacchi che purtroppo sono ancora in corso e che certe volte non vengono percepiti dalla popolazione.
Tra le criticità Ambientali enormi ha ricordato l’estrema vicinanza a Cervaro all'inceneritore ACEA di San Vittore del Lazio di proprietà al 51% del Comune di Roma , la troppo vicina Latermusto che preoccupa non poco con le sue enormi quantità di Cromo Esavalente ma anche il fenomeno dell’abusivismo edilizio che infesta tutti i territori Comunali della provincia di Frosinone. Ha terminato con la crisi idrica e la strana depurazione delle acqua reflue che hanno incrinato il rapporto tra una parte della popolazione e ACEA ATO 5 come gestore del servizio idrico integrato .
Grandi criticità
Ambientali che apportano sofferenza, spese e disagi alla popolazione e che rappresentano un modello oramai defunto di sviluppo insostenibile che continua
a contrastare, per mantenere i propri privilegi economici, le iniziative costruttive di sviluppo sostenibile.
Opportunità di sviluppo sostenibile che sono state spiegate dall’Avv. Emiliano Santaroni con l’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata “Ciociaria Diffusa” già finanziata dalla Regione Lazio per modelli di sviluppo territoriale legati all’economia circolare e alla simbiosi industriale dove Fare Verde è parte coinvolta .
Nuove opportunità di “Lavoro verde” e “Comunità dell’energia”
sono le proposte reali che il Gruppo Locale farà alla popolazione di Cervaro
con una sorta di sportello sulle opportunità che danno l'economia circolare e l'economia
verde attraverso le iniziative che partono esattamente dal sociale … dalla popolazione.
I migliori auguri vanno quindi a Sara Maraone e allo staff che le è stato messo a disposizione per creare un grande Gruppo Locale che alla base di tutto dovrà sempre avere forti rapporti sociali per creare un nuovo modello di Società Civile molto più attenta al territorio e al suo sviluppo sostenibile.