domenica 7 luglio 2024

MSGC - FIAT LUX

 

Unmilioneottocentocinquantamila  euro 1.850.000,oo (hanno la coda)  è la cifra che il Comune di  Monte San Giovanni Campano ha speso  dal 2019 al 2023 per la fornitura di energia elettrica .

A questo punto il buonsenso suggerisce di far redigere  il  PEC (Piano Energetico Comunale) e il  PRIC (Piano Regolatore Illuminazione Comunale) . Strumenti che pur non essendo obbligatori per Monte San Giovanni Campano (attualmente ha meno di 12.000 abitanti)  dovrebbero essere  adottati  vista  la  spesa considerevole  che  l’Ente Comune sostiene  per l’energia elettrica.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano suggerisce di adottare il PEC e il PRIC al più presto per   identificare quali interventi è possibile praticare per il risparmio di energia elettrica ,  per i  minori consumi  di combustibili fossili. 

Un PEC  (Piano Energetico Comunale) per   incentivare il ricorso alle fonti rinnovabili, con la riduzione dei consumi di energia,  per  il miglioramento della qualità della  vita con  un ambiente più pulito ,   attraverso  la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di altri  gas climalteranti come il metano, l’azoto e i fluorati . La nostra associazione  va oltre  il  Piano Energetico Comunale e asserisce che si  dovrebbero normare  gli impianti di illuminazione e a tal proposto andrebbe redatto il PRIC (Piano Regolatore Illuminotecnico Comunale) con la finalità di:  incrementare l’efficienza energetica degli impianti; minimizzare i consumi energetici dell’impianto illuminazione pubblica; ottimizzare i costi di installazione, esercizio e manutenzione degli impianti di illuminazione; ridurre l’inquinamento luminoso in senso puntuale; migliorare la vivibilità e la fruibilità della città durante le ore notturne, ma anche la sicurezza dei cittadini e la sostenibilità ambientale; migliorare l’immagine esterna della città; valorizzare l’ambiente urbano, i centri storici, i monumenti e le aree verdi; migliorare la viabilità nei centri abitati; illuminare in modo corretto e funzionale ogni area del territorio comunale per una migliore e più sicura fruizione dell’ambiente cittadino; programmare gli orari per la riduzione della luminosità  dei lampioni e  programmare gli interventi di manutenzione dell’illuminazione pubblica”. Si possono    studiare interventi per la smart city trasformando gli attuali impianti “obsoleti in stile dopoguerra in efficienti impianti  intelligenti capaci di fornire servizi ai cittadini come ad esempio la ricarica per le e bike, per le auto elettriche, come punti di informazione barometrici (facendo cambiare il colore di un lampione per strada ) o come punti di diffusione per il WiFi civico.

Tutto questo per dire che con vari accorgimenti tecnici  i lampioni possono diventare    intelligenti e connessi: possono dialogare tra loro e con altri smart objects, scambiandosi informazioni e dati oltre che emettere luce in modo controllato e regolato (quando non serve  abbassano da soli l’intensità luminosa) . Possono ad esempio inviare informazioni direttamente agli smartphone dei cittadini o ai veicoli in transito. Diventando quindi dei veri e propri piccoli hub.

Oltre a ciò una rete di pubblica illuminazione intelligente riuscirà  a dare quell’identità notturna ai centri abitati di Monte San Giovanni Campano con percorsi esperienziali che potranno mettere in evidenza i beni architettonici e i percorsi enogastronomici ( ci sono arrivate da sole le associazioni  che  negli eventi installano le luminarie a filo per indirizzare i visitatori ) .

La visione adottata fin ora è quella quantistica del palo per la pubblica illuminazione = consenso elettorale. Questo modo di fare ,di tipo retrivo,  ha condotto al disastro la  pubblica illuminazione ed infatti  è accaduto   che le nuove  luci (non a norma)  di via Valle e Pozzo San Paolo hanno dato fastidio all’osservatorio astronomico e sono state sostituite per forza , che le luci led installate in piazza Marconi sono state sostituite con luci ad incandescenza in una sorta di “ insostenibile   spreco energetico”, che i led  guasti installati nei pregressi  efficientamenti energetici sono stati sostituiti con lampade ad incandescenza (incompetenza) , che ogni tanto   il Capoluogo resta  al buio oppure è  illuminato di giorno (carenza di manutenzione). Oltre a ciò il Capoluogo da qualsiasi parte venga osservato ha luci bianche miste a quelle gialle … senza nessuna identità notturna.

Insomma negli ultimi anni  (sicuramwnte più di  10)  c’è stata  tanta approssimazione nella spesa per i “pali della luce”  portandoci al triste primato di un palo della pubblica illuminazione per ogni tre abitanti .  Numero dei pali della pubblica illuminazione che ha superato il numero dei punti di illuminazione pubblica di  Las Vegas senza avere il denaro di quella città . Questo  è l’esempio negativo in assoluto su cui si dovrebbe scrivere un libro  sull’uso insostenibile della risorsa energetica.

La speranza che è ultima a morire suggerisce di aspettare per capire cosa accadrà nell’immediato futuro ... 




 

martedì 19 marzo 2024

Fiume Liri - Una barriera "acchiappa plastica" nel fiume per raccogliere i rifiuti.

 

Fiume Liri - Dalle foto emerge la presenza di plastica nel fiume Liri in località Anitrella dove la diga rallenta le acque e le rocce frenano la plastica. 
 

 

Foto realizzate dal ponte in località Anitrella di Monte San Giovanni Campano da G. Gasparri.

 
Non basta la denuncia per i rifiuti presenti nel Liri se poi non si propone la soluzione per raccoglierli e smaltirli. A tal proposito Fare Verde Monte San Giovanni Campano risponde all'inciviltà di chi butta i rifiuti nel fiume Liri e  propone alla Regione Lazio  la barriera "acchiappa plastica" per il fiume Liri in località Scaffa di Monte San Giovanni Campano. 
 
 
Una barriera "acchiappa plastica" installata sul Garigliano.

 
Due gli obiettivi del progetto : fermare i rifiuti prima che arrivino in mare, proprio perché l’80% dei rifiuti che sfociano in mare arrivano dai corsi d’acqua e sensibilizzare istituzioni, associazioni e cittadini sulla tematica della plastica, portando ognuno a fare la propria parte. 
 

 
 

venerdì 16 febbraio 2024

MSGC - FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE

Si è costituita Fare Verde Provincia di Frosinone APS con atto depositato presso l'Agenzia delle Entrate di Sora (FR).


Difendiamo l'Ambiente, la Natura e la Biodiversità nel rispetto della Legalità.

 


 

lunedì 5 febbraio 2024

MSGC - I Monticiani più spreconi all'improvviso?

 

Nonostante le rate dei mutui che sono aumentate , gli aumenti dei prezzi dei beni di consumo,  malgrado il caro   bollette con salari e stipendi che non hanno subito aumenti significativi  è aumentata la quantità di rifiuti  della frazione umida , ossia la parte di rifiuti che proviene prevalentemente  dai generi alimentari . Sembra un  controsenso, ma  è  esattamente accaduto questo secondo i dati ISPRA del Catasto rifiuti urbani.  Quindi sono  tanti i Monticiani che  per risparmiare  acquistano il cibo nei discount oppure cercano le offerte nei supermercati  perché i prodotti alimentari costano meno.

Risulta chiaro  il paradosso alimentare  dell’aumento dellle quantità di cibo ,nel  sacchetto della spesa ,   rappresentato da  una stretta connessione da un lato  fra inflazione /insicurezza   sociale  e dall’altro   fra potere d’acquisto delle famiglie   in diminuzione  e le   scelte dei Monticiani  che non sono andate   in direzione della salute dell’ambiente e  nemmeno di quella personale.

  Questa situazione che si è protratta nel tempo ha visto molti  Monticiani   assumere nuove abitudini “low cost” per combattere la crisi economica che inevitabilmente si è riflessa sull’aumento delle quantità acquistate  a discapito della qualità dei prodotti  alimentari e della loro data di scadenza.   

L’ aumento della quantità di  cibo sprecato nell’umido oltre a arappresentare una brutta azione  rappresenta   anche   il peggioramento  della sicurezza alimentare per il cibo di qualità scadente  o in scadenza  che puntualmente si trasforma  in aggravio  dei costi sociali  anche per le  gravissime  ripercussioni sull’ambiente. 


 

 Fare Verde Monte San Giovanni Campano : Sono ormai indispensabili   politiche pubbliche mirate a mitigare gli impatti dell’inflazione sulla sicurezza alimentare. 

E’ la pubblica amministrazione che deve rivolgere   una particolare attenzione  alla tutela dei ceti sociali più vulnerabili affrontando  la crisi alimentare che è dirompente  con un approccio sinergico mirato  al sostegno economico per la busta della  spesa rivolto  alle famiglie meno abbienti che  si rivolgono agli enti benefici. Necessitan     iniziative educative per promuovere scelte alimentari sane, consapevoli e sostenibili rivolte al   resto della popolazione.

venerdì 2 febbraio 2024

Terra Nostra e Fare Verde Provincia di Frosinone: Un Patto dei Sindaci per contrastare l'inquinamento dell'aria in Provincia di Frosinone.

 

Qualità dell’aria – Il mese di Gennaio 2024 termina con il “botto” con  i superamenti in ben 6 centraline su 8 che sono  monitorate dall’Arpa Lazio in provincia di Frosinone  nonostante i dati inattendibili  (dichiarati a zero) della centralina di Cassino non disponibili da giorni.

Il disastro ambientale è chiaro e inequivocabile, come non v’è chi non veda che le azioni  a macchia di leopardo, sui diversi territori Comunali,   per il contrasto all’inquinamento da Pm10 sono servite  molto  poco o addirittura a  nulla ed infatti l’inquinamento in alcuni casi si  è addirittura aggravato.

Azioni tardive , come le ordinanze sindacali  ,  il blocco parziale  del traffico ed altre  (  già ritenute tali dalla sentenza della Corte di Giustizia UE)  vengono    attuate a macchia di leopardo  in nome di un’emergenza che dura da anni per l’inquinamento dell’aria da PM10. Inquinamento dell'aria  che è  pericoloso per la salute degli esseri umani   tanto è vero che  la Corte di Giustizia UE  ha già condannato l’Italia nel 2020.

Siccome il problema è di chi ce l'ha,  non deve sembrare strano che Fare Verde  e Terra Nostra presenteranno in tempi brevi  a tutte le Amministrazioni Comunali   il "Patto per i Sindaci" per la qualità dell’aria che consiste  in azioni  sinergiche  sul territorio Provinciale. Azioni per il contrasto all’inquinamento dell’aria  a breve termine, a medio termine  e  a lungo termine visto che il piano di risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio non riesce a contenere i superamenti per il PM 10 in Ciociaria ed è quindi  inefficace.

E’ appena finito il mese di Gennaio del 2024 ed infatti  il Comune di Ceccano in un solo mese  ha già speso 23 sforamenti per il PM10 sui 35 ammessi dalle leggi Italiane in un anno; Frosinone ha già 20 sforamenti  al 31 gennaio, Cassino è a quota 17  nonostante   i dati inaffidabili per la centralina che non è disponibile da giorni, Alatri 12, Ferentino 9 e poi ci sono tutti i comuni che non hanno le centraline come ad esempio Monte San Giovanni Campano che è  già stato indicato come il comune con l’aria più inquinata  della provincia di Frosinone.

 


 

 

 

 Per i Sindaci  è arrivato il momento di sottoscrivere un patto per il contrasto all'inquinamento dell'aria   anche se ci saranno da prendere   provvedimenti impopolari  per tutelare la salute della popolazione. Ci deve pur essere un fronte di brave persone che ha la volontà di proteggere   anziani ,  bambini ,  donne incinte  e in alcuni casi di  salvare la vita a chi è fragile di salute.

martedì 26 dicembre 2023

Qualità dell'aria: Premio straordinario "Gnomo per l'ambiente 2023 Pessima qualità dell'aria" alle Amministrazioni Comunali di Frosinone, Ceccano e Cassino.

 

Fare Verde Provincia di Frosinone da sempre preoccupata per la qualità dell’aria che mina la salute della popolazione nei Comuni della provincia di Frosinone, dopo attenta valutazione dei dati di certezza ottenuti dalle centraline Arpa Lazio che misurano  l’inquinamento da  polveri sottili ha deciso di  conferire prima della fine del 2023  il       PREMIO STRAORDINARIO  

               “GNOMO PER L’AMBIENTE  PESSIMA   QUALITA’ DELL’ARIA 2023”.

 


 

Il premio straordinario  viene assegnato alle Amministrazioni Comunali di Ceccano , Cassino e Frosinone  per essersi distinte nell’anno 2023,  tra i Comuni del Lazio e del Centro Italia,  per la pessima qualità dell’aria .  Le città di   Frosinone e Cassino  si sono distinte anche per l’aumento del   numero dei superamenti , della soglia limite di 50 μg/metro  cubo,  registrati dalle centraline dell’Arpa Lazio rispetto al 2022.


 

Il Comune di Ceccano  conferma  anche per il 2023  il suo primato di Comune più inquinato della Provincia di Frosinone con ben 77 superamenti per il PM10  registrati fino al giorno 24.12.2023

Frosinone,  con  le  giornate ecologiche e le azioni tardive ,  registra l’aumento del numero dei superamenti per il PM10 rispetto al 2022 che sono arrivati a  64    il 24.12.2023 , esattamente durante le azioni di contrasto all’inquinamento dell’aria   indette   dal Comune di Frosinone nei giorni 23/24 e 25 Dicembre  2023 che di fatto sono risultate  inefficaci e prive di risultati significativi per la protezione della salute  e per l’ambiente .

Il Comune di Cassino vede  aumentare il numero dei superamenti per il PM10  portandosi a quota 59  sempre al 24.12.2023  ed  ha “buone speranze”  anche per superare il numero degli sforamenti per il PM 2.5 che sono vicinissimi alla soglia  limite prevista dalla legge.

Estratto dal sito web https://www.arpalazio.it/   

 

 Sotto “osservazione” resta  Monte San Giovanni Campano che nel 2022 ha collezionato ben  159  (centocinquantanove) sforamenti per il PM10 a fronte di nessun intervento posto in essere per il contenimento dell’inquinamento dell’aria nel  2023 nonostante le doglianze della popolazione e di Fare Verde Monte San Giovanni Campano per la pessima qualità dell'aria respirata nel micro areale Baracca/Santo Stefano/Bottoni.  

Fare Verde Provincia di Frosinone ricorda alle Amministrazioni Comunali  citate  che  Secondo la Corte di Giustizia Europea  per stabilire che un valore limite disciplinato  nell’allegato XI della  Direttiva 2008/50  è stato superato rispetto alla media calcolata per anno civile, è sufficiente che un livello di inquinamento superiore a tale valore sia misurato presso un singolo punto di campionamento.

Quindi i superamenti continuati negli anni nei comuni di Ceccano , Cassino e Frosinone violano il  «valore limite»  disciplinato dagli articoli  2 e  5  della Direttiva 2008/50.  

L’Istituto Superiore di Sanità  ha precisato che   << Il PM10 causa diversi effetti sulla salute tra cui molti disturbi collegati all'apparato respiratorio. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato l’inquinamento dell’aria di cui il particolato atmosferico è un indicatore nel Gruppo 1, vale a dire tra le sostanze cancerogene per l’uomo. Effetti più gravi, invece, con disturbi (sintomi) e cambiamenti della funzione respiratoria (bronchiti, asma che possono anche richiedere il ricovero ospedaliero) sono stati osservati dopo un’esposizione (pur se limitata ad uno o due giorni) a livelli alti di PM10 e PM2,5 (particelle con diametro inferiore a 2,5 micron). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha collegato il diffondersi di questi effetti ad un aumento (di 10 microgrammi per metro cubo) della concentrazione media di PM10 e PM2,5 calcolata nell'arco delle 24 ore giornaliere. Quando il PM10 contiene elevate concentrazioni di metalli, sono frequenti infiammazioni acute delle vie respiratorie, crisi di asma, e alterazioni del funzionamento del sistema cardiocircolatorio . L'esposizione prolungata nel tempo anche a bassi livelli di PM10 e PM2,5 è associata all'aumento di disturbi respiratori come tosse e catarro, asma, diminuzione della capacità polmonare, riduzione della funzionalità respiratoria e bronchite cronica insieme ad effetti sul sistema cardiovascolare. L’esposizione al pulviscolo più piccolo (PM2,5) è stata associata ad un aumento della mortalità per malattie respiratorie e ad un maggior rischio di tumore delle vie respiratorie. I tumori sono stati collegati anche alla presenza di sostanze cancerogene attaccate alla superficie delle particelle (come gli idrocarburi policiclici aromatici-IPA nel caso della fuliggine) che, attraverso il PM2,5 possono arrivare fino alla parte più profonda dei polmoni, dove sono assorbite dall'organismo>>.

 Fare Verde Provincia di Frosinone,  dopo che  tutte le “raccomandazioni”,  emesse dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’Istituto Superiore di Sanità  e perfino  dalle  due    Condanne della Corte di Giustizia,  non sono state  recepite    conferisce il PREMIO STRAORDINARIO GNOMO PER L’AMBIENTE 2023 PESSIMA QUALITA’ DELL’ARIA  alle Amministrazioni Comunali di  Ceccano, Cassino e Frosinone per aver violato negli anni  sistematicamente  la Direttiva 2008/50 sulla Tutela della salute umana e dell’ambiente   ignorando perfino  la  sentenza  emessa  dalla Corte nella causa  C644/18 che ha già  visto soccombere l’Italia nel 2020.

Le motivazioni  ironiche :

Per aver  contribuito all’aumento della spesa per la sanità pubblica  , per l’alto senso di indifferenza nei confronti delle persone fragili e per aver violato sistematicamente la direttiva  dell’Unione Europea sulla tutela della salute umana e dell’ambiente portando l’Italia ad  una  nuova  probabile procedura  di infrazione Europea,  si  ritengono  meritevoli del premio straordinario  GNOMO PER L’AMBIENTE 2023 PESSIMA QUALITA’ DELL’ARIA le amministrazioni Comunali di Ceccano, Frosinone e Cassino. Resta sotto osservazione l’amministrazione Comunale di Monte San Giovanni Campano.

Le raccomandazioni  ironiche di Fare Verde Provincia di Frosinone alle amministrazioni comunali citate :

A Natale si può fare di più!

Le amministrazioni Comunali  citate  possono fare di meglio per incrementare i risultati ottenuti  continuando a non fare nulla di incisivo   oppure  facendo realizzare sui loro territori inceneritori ,  aziende con emissioni nocive, incentivando l’uso delle biomasse  per il riscaldamento domestico  e anche  facendo circolare  automezzi da euro zero a euro 4.

Consigliare  azioni  serie per il rispetto dell’ambiente e della salute umana  è inutile per chi non vuole ascoltare.

Le azioni che verranno poste in essere nell’interesse diffuso da Fare Verde Provincia di Frosinone:

Ricordare alle ISTITUZIONI  ITALIANE    che i cittadini della Provincia di Frosinone sono  ESSERI UMANI   e come tali non  si devono  ammalare  e  perire prima del tempo   per la pessima qualità dell'aria.

Chiedere direttamente   alla Commissione  Europea di interagire con le Autorità Italiane per la stesura di  un nuovo piano di risanamento per la qualità dell’aria.

Chiedere  alla Commissione Europea   di far includere nel nuovo  Piano di risanamento per la qualità dell’aria  misure specifiche volte a tutelare gruppi sensibili di popolazione, compresi i bambini.

E ormai  convinzione diffusa   che  l’Italia è  venuta meno  all’obbligo sancito dal combinato disposto dell’articolo 13 e dell’allegato XI della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa . Non ha  adottato le  misure appropriate per garantire il rispetto dei valori limite fissati per il PM10 nell’areale della Provincia di Frosinone ed  è venuta meno agli obblighi imposti dall’articolo 23, paragrafo 1, della direttiva 2008/50, da solo e in combinato disposto con l’allegato XV, parte A, di tale direttiva e, in particolare, all’obbligo previsto dall’articolo 23, paragrafo 1, secondo comma, di detta direttiva, di far sì che il periodo di superamento dei valori limite sia il più breve possibile tanto è vero che il numero dei superamenti per le PM10  nelle città di Cassino e Frosinone sono in aumento rispetto al 2022 mentre per Ceccano sono ben 77 i superamenti per il PM10 al 24.12.2023.