giovedì 7 settembre 2017

MSGC: Fare Verde organizza l'ironica pesca al PESCE RATTO nel torrente Amaseno.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha organizzato l’ironica pesca al Pesce Ratto" nell’alveo  del torrente Amaseno dove al posto dell’acqua pulita  ci sono rifiuti abbandonati, gli scarichi dei depuratori e gli scarichi fognari  abusivi di tante abitazioni.
La rappresentazione tragicomica avverra’ in localita’ Colle Pupazzo dove e’ presente una discarica di rifiuti fin  dal 2012 che non e’ stata bonificata nonostante le ripetute segnalazioni e richieste di bonifica inviate a tutte le Autorita’ competenti che evidentemente hanno ritenuto la cosa di poca importanza.
Fare Verde con la rappresentazione di una scena liberamente  tratta dal famoso film “Fantozzi subisce ancora” rappresentera’ con la Pesca al Pesce Ratto lo stato di degrado del torrente Amaseno, ove oramai  scorre solo l'acqua di fogna ,   e di conseguenza la situazione tragicomica  che subisce la popolazione  Monticiana che nonostante il pagamento della tassa sui rifiuti TARI e la tariffa per la depurazione delle acque reflue urbane  si ritrova discariche abbandonate che non vengono bonificate e un torrente trasformato in un collettore fognario a cielo aperto.
Uno strano concetto di uso sostenibile del territorio che fino a qualche tempo fa si leggeva solo sul televideo ma che ora e' diventato routine con il silenzio assenso di chi e’ avvezzo a seppellire i rifiuti o a lasciarli dove sono forse pensando che possano essere trasformati in denaro sonante. Un po' come   PINOCCHIO che seppellì il denaro credendo alle fandonie del Gatto e della Volpe.
Fare Verde  si augura infine che almeno il sito di discarica di Colle Pupazzo  presente nel torrente Amaseno venga bonificato e che non ci venga detto ancora una volta che la bonifica non si e' potuta fare  per le avverse condizioni meteo anche perché negli ultimi 5 anni non c'è stato maltempo tutti i giorni.



sabato 2 settembre 2017

MSGC: Mattanza dei cacciatori a Poldo.

MSGC: La MATTANZA messa in atto dai cacciatori presso la pozzanghera di Poldo - relitto della cava di tufo - nella giornata di preapertura della caccia non ha nessuna giustificazione. Gli animali si sono dovuti concentrare in quell'unico luogo provvisto di acqua spinti fuori dal loro habitat naturale dalla grande siccità, dagli incendi e dalla carenza di cibo e lì hanno trovato la morte il giorno 2 settembre 2017. Tre ore di fuoco incrociato da parte dei TANATICI cacciatori che non hanno alcun rispetto per la Vita, per la Natura e per il patrimonio irrinunciabile di proprietà dello Stato. I Sanguinari tanatici hanno distrutto in poche ore quello che era rimasto della nostra fauna selvatica sopravvissuta con grandi difficoltà alle grandi calamita' che hanno colpito il nostro territorio. Una MATTANZA che non ha alcuna giustificazione o spiegazione! Uccidere gli animali per fame potrebbe essere giustificato dal diritto di sopravvivenza ma ucciderli  senza alcuno scopo sapendoli concentrati in un unico posto per fame e per sete oltre ad essere un atto vergognoso rappresenta la più grande vigliaccheria che possa conoscere lo scibile umano. Complimenti per lo SPORT che praticate! Oggi avete vinto la medaglia d'oro per la vigliaccheria.



domenica 27 agosto 2017

MSGC: Salviamo i nostri boschi - Progetto di alta educazione Ambientale -


Fare Verde Monte San Giovanni Campano CHIAMA in riunione tutte le Associazioni di Monte San Giovanni Campano e i Cittadini operosi di buona volontà per condividere alla PARI il progetto di educazione Ambientale per la piantumazione alberi nella Pineta della Bagnara dopo la devastazione procurata dalle fiamme. Nominalmente vengono invitate a partecipare con priorità assoluta: Lamasena Circolo di Legambiente, Civilmonte Associazione di Protezione Civile, ANC nucleo di Monte San Giovanni Campano, Associazione Madonna del Pianto di Chiaiamari ed EC Monte San Giovanni Campano Veroli. Fare Verde condividerà alla pari l'iniziativa di Alto Valore Ambientale e tutti i partecipanti potranno farla propria. La riunione e' indetta per il giorno 2 Settembre 2017 presso il Piazzale di Corte alle ore 19.00 all’aria aperta e senza ulteriore conferma perche’ ci vorra’ tempo per lo studio della specie da impiantare ed anche per chiedere e ottenere le necessarie autorizzazioni dagli Uffici Preposti. Se non ci sarà l'auspicata partecipazione operosa si chiarisce che Fare Verde procederà da sola alla realizzazione del progetto avvalendosi esclusivamente dei propri iscritti Volontari per l’Ambiente e di tutti quei Cittadini Volontari , anche non residenti a Monte San Giovanni Campano, che spontaneamente vorranno aderire nell'esclusivo interesse dell'Ambiente, della Natura e della Biodiversità.
Chiunque vorra' acquistare una pianta che poi verra' piantumata nelle aree boschive percorse dal fuoco puo' rivolgersi a fareverde.msgc@gmail.com o al numero di telefono 3935510005
Le piantine offerte dai privati cittadini saranno provviste di una etichetta che riportera' le generalita' del donatore o numero segreto di identificazione e saranno  schematizzate su una pianta topografica  consultabile sul web.
La riunione e' convocata dal Dott. Marco Belli Consigliere Nazionale di Fare Verde.


sabato 19 agosto 2017

MSGC: Fare Verde attacca tutti e inizia la battaglia per il depuratore di Sione.


Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha segnalato al Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone il depuratore Comunale Sione ubicato nella Frazione Chiaiamari di Monte San Giovanni Campano.
I volontari di Fare Verde hanno riscontrato alcune criticita’ importanti che non potevano passare in secondo ordine:
L’acqua reflua del depuratore non arriva al corpo recettore identificato nel fiume Liri ed infatti invece di miscelarsi alle acque del fiume i reflui del depuratore si disperdono nel sottosuolo della campagna circostante.
Il depuratore presenta un impianto elettrico obsoleto con fili scoperti che sono a diretto contatto con la cisterna che riceve i liquami.
Un tubo corrugato volante e’ stato installato tra due cisterne per sfruttare il principio dei vasi comunicanti.
Tutti i tombini del depuratore Sione risultano aperti lasciando fuoriuscire effluvi maleodoranti in  una situazione che risulta incresciosa per le famiglie che abitano più in alto.
L’ingresso dei liquami al depuratore Sione e’ a cielo aperto.
Il Dott. Belli Marco Consigliere Nazionale di Fare Verde e Presidente provinciale si e’ recato quindi presso il Gruppo Carabinieri Forestali di Frosinone ed ha depositato la segnalazione richiedendo l’intervento degli specialisti per la verifica dell’impianto e dell’autorizzazione allo scarico che dovrebbe essere stata rilasciata dalla Provincia di Frosinone. Nella  mattinata ha inoltrato la stessa segnalazione alla Direzione Generale dell’Arpalazio e all’Arpalazio sez. di Frosinone per gli esami biochimici di certezza con la finalita’ specifica di verificare l’effettiva funzionalta’ del depuratore Sione. Fare Verde non e’ nuova a questo tipo di intervento tanto e’ vero che due anni fa nell'interesse collettivo  fece multare tutti i depuratori di Monte San Giovanni Campano iniziando cosi’ una battaglia senza quartiere che ha portato alla realizzazione del nuovo depuratore costruito in localita’ Pantanelle.
Si attendono gli interventi dei tecnici dello Stato e della Regione Lazio per avere i risultati di certezza per il depuratore Pantanelle ma il Consigliere Nazionale di Fare Verde e’ lapidario: Stesso copione realizzato a Pantanelle in uno scenario che ha visto i Monticiani di Chiaiamari pagare il gestore del servizio idrico per inquinare la frazione in cui vivono. La Sion Battle  di Fare Verde e' dedicata ai bambini della Frazione di Chiaiamari che non hanno voce.
Fare Verde, il Consigliere Nazionale
Dott. Marco Belli





martedì 8 agosto 2017

MSGC: Quattro roghi in un giorno sono troppi

Nessun dovere e' piu' urgente e nessun piacere e' stato mai piu' sentito...Fare Verde Monte San Giovanni Campano ringrazia i volontari di Civilmonte che da giorni stanno combattendo contro la mano nemica dei piromani. Il giorno 7 agosto e' stato campale per i volontari di Civilmonte che sono stati impegnati a domare ben 4 roghi e quando e' scattato l'allarme per i nostri boschi della Bagnara il loro intervento e' stato veloce , rapido e risolutivo. La collaborazione tra Fare Verde e Civilmonte Associazione di Protezione Civile di Monte San Giovanni Campano si attiva ogni estate ed amplia la rete di monitoraggio ambientale tramite i network e il telefono per intervenire nel modo piu' veloce possibile con la finalita' di limitare i danni al nostro patrimonio boschivo. i volontari di Civilmonte sono protagonisti indiscussi di questa estate che sara' ricordata come il braciere della Ciociaria. Loro gli Incendi li domano con il sorriso sulle labbra nonostante la fatica, nonostante qualche insulto di troppo da parte di qualche cafone infastidito dalla chiusura della viabilita' ma con tanto supporto e tanta stima da parte della nostra Associazione che ogni volta si presenta sul posto per verificare i danni e per capire come si puo' dare una mano. Intanto Fare Verde ringrazia i volontari di Civilmonte e tra loro in modo particolare il Dott. Eugenio Biordi e Pisani Andrea che da giorni non conoscono riposo per proteggere il nostro territorio dagli incendi. Fare Verde si augura infine che il Comune di Monte San Giovanni Campano oltre a proporli per un pubblico riconoscimento li sostenga per le spese che hanno dovuto affrontare in questi giorni per tenere in perfetto uso i mezzi che hanno in dotazione. Intanto noi siamo sempre qua' con mille ansie e con la speranza che la siccita' abbia presto fine in quanto non sara' lo stato di emergenza idrica firmato ieri dal Consiglio dei Ministri a salavare i nostri boschi... servono giovani volontari che diano una mano... e soprattutto serve rispetto per la Natura e non guasterebbe l'arresto di qualche piromane ogni tanto. Infine un ultimo ringraziamento al Corpo dei Vigili del Fuoco che nonostante le difficolta' oggettive stanno compiendo veri miracoli.


lunedì 7 agosto 2017

Provincia di Frosinone: Nominato il nuovo Consiglio Direttivo di Fare Verde Provincia di Frosinone.

 Nominato il nuovo Consiglio Direttivo di Fare Verde Provincia di Frosinone con la consultazione diretta del Presidente Nazionale Avv. Francesco Greco. Il Presidente provinciale Dott. Marco Belli viene affiancato dal Dott. Mariarita Raponi in qualita' di Segretario Amministrativo, dal Geom Agostino Bottoni in qualita' di responsabile delle niziative, dall'Avv. Emiliano Santaroni per l'educazione Ambientale e scuola, dalla Sig.ra Maria Lucia Belli responsabile per la tutela degli Animali e dall'Avv. Carlo Coratti responsabile della comunicazione. Il Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone si affiderà inoltre a tutti i Presidenti dei Gruppi Locali presenti in Provincia di Frosinone per concordare le eventuali azioni da intraprendere localmente e ad un comitato tecnico scientifico per il contrasto alle criticità Ambientali con tipologia specifica. L'elezione del Presidente Provinciale a Consigliere Nazionale di Fare Verde comporterà inoltre nuove elezioni per il Presidente del Gruppo Locale di Fare Verde Monte San Giovanni Campano che si terranno entro sei mesi. Fare Verde augura ai nuovi Consiglieri del Direttivo Provinciale buon Volontariato per l'Ambiente.
Fare Verde, il Consigliere Nazionale
Presidente Provinciale
Dott. Marco Belli




mercoledì 2 agosto 2017

MSGC: Il riuso dell'acqua potabile.

 L'acqua dolce non e' un bene inesauribile e non c'è un uso sostenibile della risorsa idrica. Tuttavia diversi Paesi del Nord Europa utilizzano le buone pratiche del riuso e consumano l'acqua della depurazione trattando il rifiuto del processo di depurazione come una risorsa. Sul nostro territorio, purtroppo, la depurazione delle acque reflue urbane non funziona bene e di fatto l'acqua dolce proveniente dal processo di pseudo depurazione viene per forza di cose immessa nei corsi d'acqua superficiali per diluirla ulteriormente ma  nel momento in cui vengono costruiti i nuovi depuratori si potrebbe pensare di riutilizzare l'acqua invece di soffrire nel momento del bisogno. E' il caso del nuovo  depuratore costruito in località Pantanelle   in seguito alle continue pressioni della nostra Associazione ed e' proprio lì che potrebbe nascere il primo modello virtuoso di riuso per l'acqua. Se  i depuratori avessero le carte in regola con la normativa Europea le acque reflue depurate potrebbero essere usate per scopi utili in sostituzione dell'acqua potabile. Fare Verde non vuole riportare esempi virtuosi sperimentali del riuso dell'acqua dolce proveniente dai processi depurativi e quindi suggerisce le modalità di riuso più semplici che possono riguardare l’ambito urbano , l' agricoltura e la Protezione Civile come ad esempio l’irrigazione de parchi cittadini , nel rimboschimento, per irrigare i campi per il lavaggio stradale e l'anti incendio attraverso l'accumulo di acqua in invasi ulteriormente depurati attraverso la fitodepurazione da utilizzare come punti di prelievo . Per le acque uscite dai depuratori è previsto anche l’uso domestico nei servizi igienici ma quest’ultimo esempio di riuso è presente in Paesi dove la cultura ambientale e' più evoluta come in Olanda e Finlandia. Processo virtuoso completamente inattuabile dalle nostre parti per l'assoluta arretratezza. Tuttavia Fare Verde e' Associazione di protezione ambientale e non può omettere di dire che l'acqua proveniente dalla depurazione potrebbe essere utilizzata per la ricarica delle falde acquifere: una pratica comune in molti paesi. Esempi calzanti si trovano a Nassau County, New York, dove la ricarica artificiale con acque reflue avviene attraverso un impianto con bacini e pozzi, o anche in Svezia, Olanda, Cecoslovacchia e Israele. Nel settore industriale, invece, le acque reflue sono utilizzate in aziende conciarie e cartiere, prevalentemente in Turchia e Germania; in centrali di potenza, raffinerie e industrie chimiche, invece, soprattutto in Paesi extraeuropei come gli Stati Uniti, lo stato di Israele e il Sud Africa. C'è poi l'esempio limite di Singapore, isola che ha sempre importato grandi quantitativi d’acqua dalla Malaysia dove all’inizio degli anni 2.000 è stato costruito un impianto per desalinizzare e depurare le acque reflue domestiche e piovane. La nuova acqua, opportunamente trattata e disinfettata, è stata chiamata “NEWater” e viene usata per ricaricare i bacini acquiferi e, distribuita in bottiglie e attraverso la rete idrica per uso potabile. Gli esempi virtuosi e sperimentali non servono nella nostra piccola comunità dalle concezioni retrive dove invece serve l'uso sostenibile delle risorse idriche per non restare senza acqua nel momento del bisogno. Non ha senso l'uso dell'acqua potabile per irrorare i giardini pubblici, per pulire i cimiteri, per lavare le strade ... non ha senso utilizzare in agricoltura l'acqua perfettamente potabile e soprattutto non ha senso utilizzare l'acqua potabile per scopi diversi quando e' indispensabile alla popolazione. Fare Verde quindi suggerisce al Comune di utilizzare i finanziamenti della Regione Lazio per la prevenzione degli incendi che appunto prevedono la costruzione di invasi per realizzare impianti di stoccaggio usando l'acqua proveniente dalla depurazione proprio per i semplici usi che sono stati descritti ricordando che la Direttiva Europea prevede appunto l'uso sostenibile delle risorse idriche. Per ultimo: La nostra Associazione come al solito verrà presa per matta solo perché ha ideato una cosa del genere ma una volta tanto i politici locali invece di sghignazzare potrebbero prendere in considerazione questo piccolo costrutto di indirizzo virtuoso anche perché le esternazioni di Fare Verde puntualmente diventano profetiche.