mercoledì 29 luglio 2015

Il Comune di Monte S. Giov. Campano bonifica 4 siti di abbandono eternit segnalati da Fare Verde

Il Comune di Monte San Giovanni Campano ha dovuto provvedere alla bonifica dell'eternit abbandonato da persone incivili che attentano alla salute di tutti. Con determina n.904 del giorno 8.7.2015 e dietro segnalazione perentoria di Fare Verde sono stati stanziati 1952,oo euro IVA compresa ad una ditta autorizzata di Ferentino (FR) per la bonifica dell'eternit nei 4 siti di abbandono. Con la finalità precisa di giustiziare le chiacchiere  si precisa che FARE VERDE Monte San Giovanni Campano prima di ogni cosa segnala al Manutentivo del Comune tramite sms la presenza di rifiuti abbandonati precisandone la tipologia e nel minor tempo possibile invia email corredata di foto geolocalizzate. SOLO DOPO questa procedura, e in mancanza di riscontri, si rivolge alla stampa e/o mette in essere segnalazioni all'Autorità Giudiziaria.



Questa volta Fare Verde vuole essere ancora più precisa avvisando i CITTADINI nel riguardo delle motivazioni per le quali lo stesso Comune di Monte San Gioivanni Campano ha dovuto procedere alla bonifica che sono meglio rappresentate nella determina 904 : "a salvaguardia dell’ambiente e della igiene dei luoghi, nonché a garanzia della salute pubblica è necessario ed urgente procedere agli interventi di rimozione e bonifica al fine di eliminare ogni fonte di contaminazione;" I signori che si compiacciono di abbandonare l'eternit sappiano che contaminando il nostro territorio, la nostra città, le nostre campagne attentano alla salute di tutti compresi i bambini di questo posto perchè l'amianto contenuto nell'eternit provoca malattie MORTALI e induce il CANCRO. Quando viene bonificata un'area dall'eternit e in questo caso ne sono 4 (quattro) non vince FARE VERDE che non ha bisogno di vetrinetta! VINCONO i bambini di questo posto che sono quelli che possono ricevere il massimo danno dalle fibre dell'amianto.Comunque sia per una questione di onestà intellettuale Fare Verde Monte San Giovanni Campano ringrazia il Comune di Monte San Giovanni Campano per la bonifica dei siti segnalati.

domenica 26 luglio 2015

ACEA ATO 5 Spa SPRECA l'acqua potabile.

Nel mese di giugno ci fu una grossa perdita di acqua potabile nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano in via Colle Fiorito e Fare Verde oltre a chiamare ACEA avvisò che quel guasto si sarebbe potuto ripetere perchè un altro tappo di plastica mostrava evidenti segni di degrado.
 
 
 
 
 La scrivente associazione Ambientalista non si accontentò di dirlo all'operatore della riparazione e il 22 giugno 2015 inviò nota ad Acea e al Comune di Monte San Giovanni Campano dove segnalava espressamente: "Fare Verde ha fatto notare al tecnico intervenuto per la riparazione in via Colle Fiorito le condizioni di degrado relative ad un altro tappo di plastica dal costo di circa 1 euro che collassando potrebbe provocare le stesse perdite di acqua". E' stato come aver raccomandato il lupo alle pecore e questa mattina è saltato il secondo tappo con una perdita inaudita di acqua potabile. Questa Associazione vuole ricordare ad ACEA e al suo Ingegnere Magnifico che si diletta in comunicati stampa pro domo loro che l'acqua potabile non va sprecata e non ne va fatto uso improprio.
 
 
 Fare Verde Monte San Giovanni Campano rispedisce al mittente le raccomandazioni ACEA sul consumo responsabile di acqua potabile considerandole dissociate dalla realtà e prive di fondamento invitando ACEA ATO 5 a non sprecare l'acqua potabile visto il RAZIONAMENTO che è in corso su tutto il territorio Comunale. Si invita nuovamente il Sindaco di Monte San Giovanni Campano ad emettere ordinanza nei confronti di ACEA Ato 5 Spa visti i continui sprechi di acqua proprio quando c'è razionamento come in tempo di guerra con la speranza che la massima Autorità del Comune riesca a leggere quanto gli viene espressamente protocollato perchè oramai non bastano più le preghiere in quanto si è reso necessario un esorcismo perchè si è allagato persino il cantiere della fontanella del dissenso che è poco più in basso.




Perdita acquedotto in via Colle Fiorito nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano segnalata all'ottavo tentativo - Operatore 6332 - Pratica n. 990971

martedì 21 luglio 2015

La discarica di Monte Castellone multata dalla Suprema Corte di Giustizia dell'Unione Europea

Manco a dirlo che le cose non vadano affatto bene per l'Ambiente nel Comune di Monte San Giovanni Campano che ha piovuto sul bagnatao. E' di pochi giorni fa la lettera aperta all'Assessore all'Ambiente sulle condizioni deplorevoli del territorio quando all'improvviso è giunta la notizia che la discarica di Monte Castellone è inserita nominalmente nella condanna comminata all'Italia dalla Corte di giustizia con sentenza del 2 Dicembre 2014. Solo nel 2013 l'attuale sindaco Veronesi aveva tranquillizzato la popolazione, ma non Fare Verde, riferendo che l'amministrazione aveva proceduto alla bonifica, messa in sicurezza e caratterizzazione del Sito  di Interesse Regionale che è attiguo alla contrada Fontana Fratta. La scrivente Associazione Ambientalista non può dimenticare le battaglie epocali che ha condotto il Dott. Marco Belli sulle condizioni della discarica che è situata in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico come non dimenticherà mai le risposte impavide , distorte e  sibilline  date dagli uffici del  Comune di Monte San Giovanni Campano pubblicate con  estrema spavalderia sui giornali. Purtroppo non è la fine della vicenda perchè nonostante sia stata spesa una marea di denaro pubblico la situazione è tutt'altro che risolta. Restano dei dati di fatto: buona parte dell'immondizia è rimasta nella discarica di Monte Castellone a danno dell'Ambiente, c'è la condanna della Corte di Giustizia e una multa considerevole all'Italia a cui ha partecipato da protagonista in modo molto negativo il nostro territorio. A questo punto è morta la speranza che è ultima a morire ma da tutto questo marasma viene fuori una domanda: Monte San Giovanni Campano per quale  sacrosanto motivo ha un assessore all'Ambiente? Fare Verde Monte San Giovanni Campano gira la domanda a chiunque in cerca di risposte.

Scorcio del Sito di Interesse Regionale Monte Castellone sin dall'inizio Sito di Interesse Nazionale

domenica 19 luglio 2015

Hanno costruito il Parcheggio Multipiano senza accesso al Capoluogo eppure è stato costruito, con soldi pubblici, appositamente per risolvere i problemi di parcheggio del Capoluogo di Monte San Giovanni Campano

Fare Verde Monte San Giovanni Campano è una Associazione vera che non TOLLERA di essere presa in giro da nessuno. Oggi si risponde all'assessore esautorato ai Lavori Pubblici Mauro Paglia che sui giornali scrisse testualmente: I lavcri al parcheggio S. Giusta sono terminati".



L'ecomostro in cemento armato (color topo bella foto)  costruito come parcheggio del centro abitato è senza accesso al centro abitato.

Fare Verde finalmente ha capito in che senso sono terminati e la risposta è nella foto. Hanno costruito il Parcheggio S. Giusta SENZA USCITA e infatti la passerella che, in teoria, avrebbe dovuto collegare il parcheggio con il Capoluogo di Monte San Giovanni Campano in pratica si arresta contro il muro del palazzo chiamato "CASA MANCINI".


La passerella in cemento armato si ferma contro le mura di "Casa Mancini" che in più è anche pericolante ma protetta dalla Soprintendenza ai beni architettonici

 Oggi stesso Fare Verde invierà una missiva al Presidente della Regione Lazio Prof. Nicola  Zingaretti avvisandolo dei motivi veri per cui i lavori sono fermi e lo INVITEREMO a non inviare più neppure un centesimo per quella opera che è ritenuta INUTILE persino dal sindaco. Tutto quello che è comparso fino a questo momento sui giornali sono solo chiacchiere. Fare Verde Monte San Giovanni Campano saprà essere molto convincente.




giovedì 16 luglio 2015

MILANO EXPO' 2015 - Fare Verde chiede lumi sugli obiettivi attuali e in programmazione per EXPO' 2015






Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta ai sensi dell’art.13 della L.349/86
Sede Nazionale: via Trequanda, 25 – 00146 Roma –
e.mail: segreteria@fareverde.it - Cell. 3477671827 - sito web: www.fareverde.it
Monte San Giovanni Campano
Via Roma 5 –cap 03025 Monte San Giovanni Campano (Fr) – tel.3935510005 – e.mail:fareverde.msgc@gmail.com


Lettera aperta all'Assessore alle Attività Produttive e ai Cittadini di Monte San Giovanni Campano per avere lumi sugli obiettivi della partecipazione  e per quelli in programmazione relativi al post Milano Expò 2015. Protocollata al Comune di Monte San Giovanni Campano al n. 12471 il 16 Luglio 2015.
Oggetto: Richiesta di pubblicazione degli obiettivi per Milano Expò e della relativa programmazione per il post Expò 2015.
La scrivente Associazione Ambientalista ha avuto modo di leggere l'articolo sul quotidiano La Provincia di Frosinone del 15 Luglio 2015 relativo alla presenza del nostro Comune all'evento mondiale Milano Expò 2015. Premesso che il sito ufficiale della manifestazione descrive gli obiettivi primari di Expo 2015 che di seguito vengono trascritti:
Rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione, vale a dire la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua potabile;
Assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare la fame, la sete, la mortalità infantile e la malnutrizione che colpiscono oggi 850 milioni di persone sul Pianeta, debellando carestie e pandemie;
Prevenire le nuove grandi malattie sociali della nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche che permettono la soluzione di queste malattie;
Innovare con la ricerca, la tecnologia e l’impresa l’intera filiera alimentare, per migliorare le caratteristiche nutritive dei prodotti, la loro conservazione e distribuzione;
Educare ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita in particolare per i bambini, gli adolescenti, i diversamente abili e gli anziani;
Valorizzare la conoscenza delle “tradizioni alimentari” come elementi culturali e etnici.
Durante i mesi dell'Expo verranno inoltre affrontate tematiche legate alle tecnologie applicate al settore alimentare, focalizzandosi in particolare sul:
Preservare la biodiversità, rispettare l'ambiente in quanto ecosistema dell'agricoltura, tutelare la qualità e la sicurezza del cibo, educare alla nutrizione per la salute e il benessere della Persona;
Individuare strumenti migliori di controllo e di innovazione, a partire dalle biotecnologie che non rappresentano una minaccia per l’ambiente e la salute, per garantire la disponibilità di cibo nutriente e sano e di acqua potabile e per l’irrigazione;
Assicurare nuove fonti alimentari nelle aree del mondo dove l’agricoltura non è sviluppata o è minacciata dalla desertificazione dei terreni e delle foreste, delle siccità e dalle carestie, dall’impoverimento ittico dei fiumi e dei mari.
Grande importanza verrà data anche al valore del cibo come espressione di una cultura e veicolo di socializzazione, oltre che ai temi legati alle attività produttive agricole, alla ristorazione e ai centri di ricerca; in particolare i dibattiti Expo riguarderanno:
la valorizzazione delle innovazioni e delle tecnologie produttive che generano un prodotto alimentare sano;
la presentazione di tecniche riguardanti la preparazione e conservazione dei cibi, accrescendo le competenze professionali e migliorando la comunicazione con il consumatore;
la garanzia della qualità del cibo con appropriati sistemi di tutela e monitoraggio delle contraffazioni e delle adulterazioni.
Visto quanto premesso Fare Verde Monte San Giovanni Campano
CHIEDE alla S. V. quali punti degli obiettivi di Milano Expò 2015 ha affrontato il Comune di Monte San Giovanni Campano per la partecipazione all'evento mondiale e quali punti ha in previsione di affrontare nella programmazione per il post Expò 2015 .
La scrivente Associazione Ambientalista è sicura di una risposta pronta e genuina, dato che è già stato speso denaro pubblico, nella totale trasparenza che deve essere presente per il futuro del nostro territorio visto che la programmazione post Expò 2015 oltre a coinvolgere le attività produttive dovrà essere rivolta per forza di cose ai Consumatori con temi cari all'Ambientalismo VERO. Mentre si resta in attesa di conoscere nei particolari il programma per il futuro che logica impone già stilato nei minimi particolari gradisca i più cordiali saluti. 



mercoledì 15 luglio 2015

Fare Verde difende i diversamente abili

Deterior surdus eo nullus, qui renuit audire. 
L'antico proverbio latino continua ad essere in auge e infatti “Non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare” ma a Monte San Giovanni Campano si è fatto di meglio perché ci sono gli orbi e persino i muti.
Fare Verde Monte San Giovanni tempo fa segnalò le anomalie “da buco nero” nei confronti dei diversamente abili alla ASL, all'Ufficio Tecnico e persino alle Forze dell'Ordine e meraviglia delle meraviglie è cambiato qualcosa solo in modalità Pro Domo Loro. L'accesso per i diversamente abili  è stato ripristinato solo per gli uffici comunali , dopo la denuncia di Fare Verde, tramite l'ascensore a doppia porta che permette l'accesso alla pedana sollevatrice. Invece gli uffici che ospitano la ASL e precisamente il CUP, la Guardia Medica e il Consultorio presentano barriere architettoniche insormontabili tollerate dagli Uffici preposti sin dal 2011, anno dello spostamento di quegli uffici o della nuova apertura, tanto per aggiornare quelle già presenti. Meraviglia delle meraviglie l'Uffico Comunale dei Servizi Sociali che dovrebbe servire proprio le categorie protette oltre a presentare bariere architettoniche ( tollerate sin dall'apertura nel 2011 ) rappresentate da scalini dispongono di un bagnetto concepito e realizzato negli anni '50 che in dialetto si può tranquillamente rappresentare con parole indicibili. Non ci sono parole per la ASL che ha le sue strutture destinate solo per gente "in gamba" vista l'enormità di scale presenti.
Come dire: L'ente Comune oltre a non rispettare le leggi dello Stato con escamotage perdigiorno ha riparato solo l'ascensore per permettere l'accesso ai piani della Domus Aurea (Municipio) lasciando nell'oblio le altre strutture di pertinenza pubblica manifestando la delicatezza di un rinoceronte in una cristalleria e continuando  a mandare i poveri Cristi per legno alla Croce. In tutto questo marasma è normale che Fare Verde abbia consegnato il “PREMIO GNOMO 2015” all'Ufficio Tecnico del Comune per aver tollerato sin dall'apertura  la presenza di barriere architettoniche in uffici che dovevano rappresentare la nuova concezione rispettosa delle catregorie protette e che sono NON AGIBILI per LEGGE. Oltre a tutto quello che è stato descritto ci sono altre cosette per le quali ci vorrebbe un trattato sul “Monte delle Meraviglie”; al momento si cala un velo pietoso semitrasparente sull'operato dell'Assessore alla Sanità che viene ritenuto anche il maggior responsabile morale di questa assurdità vista la sua attività professionale.
Siccome la speranza è ultima a morire la scrivente Associazione lancia un appello al Sig. Prefetto di Frosinone chiedendo la nomina di un Commissario per l'Ufficio Tecnico che possa finalmente risolvere queste problematiche e un appello alla Magistratura per cercare di capire dove è la falla nelle leggi che permette questo stato di cose visto che oramai è diffusa l'opinione che ci sia la certezza dell'impunibilità per i responsabili.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano




lunedì 13 luglio 2015

Assegnato il "PREMIO GNOMO 2015"




Fare Verde Monte San Giovanni Campano, sentito il parere del Presidente Nazionale di Fare Verde Onlus, assegna il PREMIO GNOMO 2015 all'Ufficio Tecnico del Comune di Monte San Giovanni Campano. 
Fare Verde Onlus è Associazione che nello Statuto all'Art.3 comma e prevede:
e) la diffusione di forme di cittadinanza attiva e il volontariato, inteso anche come modello di impegno civile, fondato su una visione della vita partecipativa, solidaristica e non utilitaristica.
Visto quanto premesso si fa presente a questi Uffici che il marciapiede realizzato in via Carbonaro alle coordinate geografiche 41.662846, 13.499062 è largo poco più di 30 centimetri. La normativa vigente e le sue integrazioni negli anni prevedono invece quanto segue:
Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503
Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.

Art. 5 Comma 3 -La larghezza dei marciapiedi realizzati in interventi di nuova urbanizzazione deve essere tale da consentire la fruizione anche da parte di persone su sedia a ruote- Fermo restando che sicuramente si tratterà di un mero errore è intenzione della scrivente ricordare che sempre la stessa legge prevede all'Art.1 comma 7 - Non possono essere erogati contributi o agevolazioni da parte dello Stato e di altri enti pubblici per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle norme di cui al presente regolamento -
Altre disposizioni sono previste nella Legge 104 ma quelle che interessano di più sono le discipline previste dal DPR 380 del 2001 Art. 82 Comma 7. Il progettista, il direttore dei lavori, il responsabile tecnico degli accertamenti per l’agibilità ed il collaudatore, ciascuno per la propria competenza, sono direttamente responsabili, relativamente ad opere eseguite dopo l’entrata in vigore della legge 5 febbraio 1992, n. 104, delle difformità che siano tali da rendere impossibile l’utilizzazione dell’opera da parte delle persone handicappate. Essi sono puniti con l’ammenda da 5164 a 25822 euro e con la sospensione dai rispettivi albi professionali per un periodo compreso da uno a sei mesi.
8. I piani di cui all’articolo 32, comma 21, della legge n. 41 del 1986, sono modificati con integrazioni relative all’accessibilità degli spazi urbani, con particolare riferimento all’individuazione e alla realizzazione di percorsi accessibili, all’installazione di semafori acustici per non vedenti, alla rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione delle persone handicappate.
Visto quanto premesso non siamo lieti di assegnare  a questi Uffici il premio “GNOMO” per l'assoluta fantasia applicata nella tolleranza relativa alla realizzazione del marciapiede in via Carbonaro esempio di perfetta barriera architettonica realizzata ai danni di persone diversamente abili.  Le motivazioni per il conferimento del prestigioso PREMIO GNOMO 2015 continuano per la presenza di barriere architettoniche insormontabili in alcuni uffici pubblici come quelli che ospitano la ASL, la Guardia Medica, i Servizi Sociali ecc ecc. . Si allega apposita pergamena stampabile del premio “GNOMO” in quanto Fare Verde è per la dematerializzazione degli uffici pubblici e coglie ogni occasione per risparmiare la carta.



lunedì 6 luglio 2015

Troppi Corvi sul territorio

Fare Verde Monte San Giovanni Campano lancia l'allarme per l'eccessiva presenza di Corvidi sul territorio. Questi uccelli selvatici considerati gli spazzini della natura per mancanza di animali mancanti nell'anello superiore di predazione sono diventati infestanti a danno delle specie autoctone (Cardellini, fringuelli ecc ecc).




 Il loro istinto di caccia li porta a rovistare pianta pianta , siepe per siepe e anfratto per anfratto tutto il territorio e quindi con questo metodo accurato saccheggiano la maggior parte dei nidi e poca importanza ha se sono presenti uova oppure nidiate intere che diventano oggetto di predazione istintiva. Fare Verde chiede all'ISPRA e alla Regione Lazio di iniziare lo studio specie specifico finalizzato alla riduzione di questa specie che è diventata invasiva preferendo il metodo naturale e biologico della reintroduzione di falchi o del divieto di caccia agli animali predatori di questa specie come le volpi. In via straordinaria chiede all'ATC FR1 di commissionare uno studio di certezza per questa specie aviaria invasiva e di proporre forme di contenimento al numero scartando a priori la caccia di selezione. Fare Verde da parte sua e con assoluta originalità propone che per tre anni siano interessate le Associazioni presenti sul territorio per la creazione di più gruppi di rocciatori formati per "saccheggiare le uova nei nidi dei corvi" sulle pareti rocciose. Con questo metodo incruento si potrebbe ottenere la diminuzione del numero della specie e un ottimo campo di addestramento di Protezione Civile. Se si volesse il tutto potrebbe servire anche per lo studio della trasmissibilità genetica della specie e le parentele tra gruppi stanziali per meglio capire come si espande sul territorio

domenica 5 luglio 2015

Le etichette per la carne vanno adese alla confezione e i foglietti informativi vanno messi a disposizione dei clienti

Il  regolamento che disciplina l’indicazione dell’origine o della provenienza della carne rappresenta un’esigenza importante dibattuta dai consumatori, sin dalla comparsa  delle varie forme di TSE (encefalopatie spongiformi trasmissibili) che colpirono prevalentemente la specie Bovina, con l’epidemia della “mucca pazza”. Il legislatore europeo intervenne allora, introducendo l’indicazione dell’origine della carne fresca bovina in etichetta, senza però estendere tale informazione alle altre specie di carne venduta ai consumatori.
Il Regolamento UE attuale estende l’indicazione obbligatoria per le carni delle specie suine, ovine, caprine e volatili ma esclude le carni di coniglio, le carni trasformate  in salumi e quelle di cavallo:
b) indicazione del luogo di allevamento;
c) indicazione del luogo della macellazione.
La nuova etichettatura prevede: la dicitura “ORIGINE” , seguita dal nome della nazione dove siano avvenute le tre fasi, nel caso in cui l’animale sia nato, allevato e macellato in un unico Paese membro o Paese terzo.
Differente risultano invece le indicazioni stabilite, sia per le specie animali diverse che per le fasi di allevamento e macellazione distinte.
Riguardo all’allevamento, avremo la dicitura “ALLEVATO IN”, seguito da:
SPECIE SUINA
a) se l’animale è stato abbattuto con età superiore ai 6 mesi, verrà indicato il Paese membro o Paese terzo dove l’animale è stato allevato negli ultimi 4 mesi;
b) se l’animale è stato abbattuto con età inferiore ai 6 mesi ed un peso maggiore degli 80 kg, verrà indicato il luogo di allevamento dove l’animale ha superato i 30 kg;
c) se l’animale è stato abbattuto con età inferiore ai 6 mesi ed un peso minore degli 80 kg, verrà indicato il Paese membro o Paese terzo dove è avvenuto l’intero ciclo d’allevamento;


SPECIE OVINE e CAPRINE
a) se l’animale è stato abbattuto con età superiore ai 6 mesi, verrà indicato il Paese membro o Paese terzo dove l’animale è stato allevato nei primi 6 mesi;
b) se l’animale è stato abbattuto con età inferiore ai 6 mesi, verrà indicato il Paese membro o Paese terzo dove è avvenuto l’intero ciclo d’allevamento;


SPECIE VOLATILI
a) se l’animale è stato abbattuto con età superiore 1 mese, verrà indicato il Paese membro o Paese terzo dove l’animale è stato allevato nel primo mese;
b) se l’animale è stato abbattuto con età inferiore 1 m se, verrà indicato il Paese membro o Paese terzo dove è avvenuto l’intero ciclo d’allevamento.
Riguardo l’indicazione della macellazione, avremo la dicitura “MACELLATO IN” , seguita dal nome del Paese membro o Paese terzo – dove avvenuta.
Di fatto un mezzo regolamento che rende ufficialmente ANONIME le carni di coniglio, quelle suine trasformate in salumi e quelle equine che rappresentano la maggior produzione dell'Italia.


sabato 4 luglio 2015

Fare Verde vince la madre di tutte le battaglie in difesa dei boschi



Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha chiesto e ottenuto che vengano "registrati nuovi boschi" sul nostro territorio ai sensi della Legge Regionale del Lazio n.39 del 28 Ottobre 2002 Art. 4 comma 5. Il Comune ci ha risposto ed ha accolto la richiesta chiedendo a Fare Verde di "segnalare le aree che, secondo quanto di propria conoscenza, risultano di incerta e/o errata perimetrazione a quelle già individuate nel P.T.P.R..."




 La scrivente INVITA tutte le Associazioni presenti sul territorio ad inviare le proprie segnalazioni a fareverde.msgc@gmail.com e in via definitiva ad incontrarci il giorno 20.7.2015 ore 18.30 presso l'area Verde di Colle Cipullo per redigere il documento definitivo da presentare al Comune di Monte San Giovanni Campano. Nel caso in cui tale appuntamento venisse disatteso Fare Verde oltre ad indicare i NUOVI boschi da registrare chiederà alla Regione Lazio di "battezzarli" con nomi legati a personaggi storici e della cultura che sono legati all'Ambiente e/o al territorio esclusion fatta per Carlo VIII e/o qualsiasi altro occupante in armi.

“Acea ci mandi dromedari”


fareverde-monte
‘Gentilissimo Amministratore Delegato di Acea e Magnifico Presidente della Provincia di Frosinone, più passano i giorni estivi e più si rafforza la convinzione nella scrivente Associazione Ambientalista che le Signorie Vostre abbiano scambiato la popolazione di Monte San Giovanni Campano per una popolazione Berbera o Tuareg visto il razionamento in corso di acqua potabile rapportabile all’area subsahariana. I Cittadini oltre ad assistere allo spreco immane della risorsa idrica che è a dir poco disdicevole ora sono costretti anche a vedere, loro malgrado, senza nessun preavviso, rubinetti asciutti nonostante le bollette che per ottimismo vengono definite care. Per i motivi sopra descritti Fare Verde chiede all’amministratore delegato di Acea di sponsorizzare l’acquisto di DROMEDARI da utilizzare per la cerca e trasporto di acqua potabile.

Al Signor Presidente della Provincia di Frosinone che si è esposto per lo sviluppo turistico della Ciociaria la scrivente chiede di presentare alla Regione Lazio un progetto finalizzato ad un corso di formazione  per “Rabdomante Guida Turistica ” da poter chiamare per guidare i turisti insieme  alla popolazione Berbera di Monte San Giovanni Campano quando debbono uscire alla ricerca dell’acqua nei pozzi visto che  le sorgenti di superficie hanno la scritta “acqua NON potabile.”  Mentre si resta in attesa di almeno un DROMEDARIO e di un rabdomante Fare Verde dichiara Monte San Giovanni Campano Comune Berbero Subsahariano.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano