venerdì 25 settembre 2015

Coloriamo Monte San Giovanni Campano - Proposta di linee guida per il Piano Colore quale intevento di tutela paesaggistica -


Coloriamo Monte San Giovanni Campano di Fare Verde è una bozza del Piano del Colore ed ha come obiettivo la riqualificazione dell’ambiente costruito della città attraverso il controllo della qualità urbana. Contiene un insieme di norme tese al recupero dell’immagine complessiva della città, del suo territorio e della sua identità storico - culturale; per questo motivo, è esteso a tutto il territorio comunale. Fare Verde con coloriamo Monte San Giovanni Campano non ha la velleità di realizzare il Piano Colore ma vuole indicare le linee guida per il metodo da seguire con la finalità unica di realizzare in tempi veloci l'iniziativa migliore per la tutela del paesaggio relativa al nostro territorio. Di fatto non è stata realizzata alcuna scheda  come non è stata riportata la bibliografia del ginepraio legislativo che dovranno essere affidate a tecnici del settore.






Norme Tecniche di Attuazione

Articolo 1 – Il Piano del colore è obbligatorio su tutto il territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano

Il Piano è costituito dai seguenti elaborati:

-Abaco (da realizzare)

-norme tecniche (da realizzare)

-schede di rilievo - schede di progetto -  schede colore - Da realizzare -

-tav.1 Inquadramento territoriale - Da realizzare -

-tav.2 Riferimento schede di rilievo  - Da Realizzare -

-tav 3 Edifici tipomorfologici di riferimento - Da realizzare -

Articolo 2 - Campo d'applicazione

Le norme tecniche del Piano del Colore, si pongono come prescrizioni da applicarein materia di decoro pubblico ad integrazione delle norme vigenti del Regolamento Edilizio Comunale.

L'applicazione delle norme è per tutto il territorio Comunale.

Le norme forniscono i criteri da seguire per l'esecuzione di interventi di

manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, restauro e ristrutturazione, relativi ai fronti degli edifici e coperture, per quanto attiene a intonaci e rivestimenti di facciata, elementi architettonici e decorativi. Nello specifico gli interventi regolati dalle presenti norme sono tutti quelli che interessano le finiture esterne degli edifici stessi considerate nel loro complesso, definendo nel relativo progetto, in modo dettagliato, la qualità e caratterizzazione finale dei fronti degli edifici medesimi.

Sono quindi compresi gli interventi di coloritura e tinteggiatura dei prospetti, di

conservazione, esecuzione, sostituzione o eliminazione di intonaci e rivestimenti di facciata e di elementi architettonici e decorativi diffusi o anche isolati e le specifiche per le coperture.

Articolo 3 - Caratteri dell'intervento

L'intervento su un fronte unitario, appartenente ad un'unica originaria entità

tipologica , pur appartenente a proprietari differenti, deve essere

eseguito in modo completo e contemporaneo.

È sempre fatto obbligo che gli interventi di coloritura e tinteggiatura siano realizzati in modo coerente fra loro e su tutti i fronti dell'edificio, compresi quelli laterali e anche se sormontanti i tetti degli edifici adiacenti.

L'intervento sui fronti deve corrispondere alle scansioni tipologiche degli edifici,

differenziando il fabbricato da quelli attigui.

Gli interventi devono investire tutte le finiture e gli elementi di facciata che

contribuiscono a determinare l'immagine complessiva del fabbricato (elementi decorativi, serramenti, opere in ferro, ecc.) e pertanto compresi nel progetto.

Articolo 4 - Interventi

I colori sono vincolanti per gli edifici indicati nella tav. (Da realizzare), mentre per gli altri viene indicata una gamma di colori tra cui poter scegliere.

Per gli interventi sulle facciate e/o sulle coperture è necessario far riferimento alla relativa scheda, dove sono indicate le prescrizioni relative all'intervento di riqualificazione del singolo edificio.

Dove non vi sono specifici materiali da utilizzare gli infissi possono essere sostituiti con altri anche in materiali metallici, purché con metodologie costruttive e finiture simili a quelli indicati nella tabella (da realizzare).

Articolo 5 - Metodologia

Si richiede, ove di particolare interesse e peculiarità, la conservazione degli intonaci o dei materiali esistenti; in questi casi l'eventuale sostituzione in ripristino è subordinata alla dimostrazione delle condizioni di irrecuperabilità dei manufatti con opere di consolidamento e restauro oppure alla dimostrazione di incompatibilità tra il rivestimento e il supporto murario sottostante; le eventuali integrazioni andranno realizzate con materiali e tecniche analoghe o compatibili a quelli degli intonaci conservati.

Non devono essere intonacati elementi destinati in origine a rimanere a vista, come pietre, laterizi, marmi, né realizzare a faccia vista gli elementi per cui è

previsto l'intonaco, salvo casi dimostrati di ripristino del paramento originario.

Non possono essere effettuate tinteggiature parziali, né intervenire su parti di

intonaco senza successivamente tinteggiare.

Articolo 6 - Canalizzazioni ed impiantistica

È fatto obbligo, procedendo al ripristino/rifacimento del fronte, di dare idonea

sistemazione alle canalizzazioni o impianti eventualmente presenti in facciata, rimuovendo gli elementi o le parti non più in uso, comprese mensole o staffe. È fatto divieto di posare lungo il prospetto principale tubazioni di distribuzione idrica, gas, aerazione o smaltimento fumi, salvo diversa prescrizione derivante da normative di sicurezza non altrimenti risolvibili.

Articolo 7 - Schede cromatiche del colore

Le schede cromatiche del colore individuano la gamma di colori ritenuti possibili per gli edifici ed ai quali si deve comunque fare sempre riferimento per la coloritura delle facciate. Nel caso ci si trovi in presenza di edifici vincolati ai sensi della ex L.1089/39,oggi D.Lgs 42/2004, dovranno essere richiesti i relativi nulla osta o le autorizzazioni nelle forme previste per legge.

Prima di procedere alla tinteggiatura si dovrà operare ai sensi del

Regolamento Edilizio, le tonalità di colore dovranno essere scelte tra quelle indicate nella relativa scheda.

In merito alle tonalità dei colori indicati per le zoccolature, marcapiani ecc. è

ammesso anche la tinteggiatura delle stesse, con sovrapposizioni di colore aventi le tonalità di quelli previsti per le facciate.

E’ ammessa la realizzazione, tramite tinteggiatura, di riquadri alle aperture o di

particolari sistemi di decorazione delle facciate, sempre che risultino compatibili con la tradizione locale e con le modalità pittoriche che si sono riscontrate nel tempo e previo parere dell’Ufficio Tecnico preposto.

La rappresentazione del colore contenuta nelle schede è puramente indicativa per le relative tonalità, nella scelta del colore si dovrà fare esclusivo riferimento al codice colore indicato nelle stesse.

Per quanto non contenuto nella presente normativa si dovrà fare riferimento agli artt. del Regolamento Edilizio Comunale.

Per tutti gli edifici dei Centri Storici (Colli e Capoluogo) il rifacimento del manto di copertura dovra' riproporre la tipologia esistente compatibile con la tradizione storica che prevede l'impiego esclusivo di tegole in laterizio ed in particolare modo: la disposizione esclusiva di coppi composta dafilari concavi e convessi alternati.

E' da escludersi pertanto in modo categorico, salvo casi accertati per edifici di tipologia industriale del passato, l'impiego di tegole in materiale diverso dal laterizio e di tegole piane, ancorché in laterizio, del tipo marsigliese, olandese, nonché di tegole portoghesi o i  coppi Veronesi.

Nel caso di rimaneggiamento del manto di copertura tradizionale e' obbligatoria la riutilizzazione, per quanto possibile, dei medesimi coppi esistenti

con eventuale inserimento, in maniera alternata e casuale, di materiale di recupero ad integrazione di quelli non recuperabili. Nel caso di completo rifacimento del tetto, è consentito il rialzamento del manto di copertura al fine di realizzare un idoneo isolamentotermico ed impermeabile che comunque preveda un rialzamento massimo di cm.10

rispetto alla linea di gronda del tetto misurata prima dell'inizio dei lavori e così come riportato nelle sezioni quotate.

Tutte le opere da realizzare sono comunque inserite nell'Abaco e vengono riportate come "mero" elenco guida indicativo:

Abaco degli elementi tecno-morfologici

Indice



COPERTURE

manti di copertura

comignoli

abbaini e lucernari

gronde e modiglioni di gronda

PARAMETRI

bugnato

zoccolatura

CORNICI

marcapiano

delle finestre

delle porte e dei portoni

dell'asse centrale degli edifici

INFISSI

delle finestre

persiane

delle finestre -telai interni

delle porte e dei portoni

vetrine, saracinesche e cancelli

FERRI BATTUTI

inferriate delle finestre

rostre del sopraluce

ringhiere dei parapetti dei balconi

ALTRO

materiali costruttivi

analisi del degrado e della non compatibilità

impianti tecnologici

elementi d'arredo

antenne televisive

canali di gronda e pluviali

tubazioni e cassette del gas

tubazioni e cassette dell'acqua

campanelli

citofoni

videocitofoni

cassette postali

buche delle lettere

fili elettrici e telefonici.

Gli elementi d'arredo sono:

tende frangisole

targhe toponomastiche

targhe indicative

numeri civici

arti e mestieri

segnali stradali

insegne pubblicitarie

spazi di affissione

indicatori di musei e luoghi pubblici

indicatori alberghi e ristoranti

contenitori espositivi

contenitori distributivi

ferri battuti

targhe votive e storiche

pittura murale.

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