USO SOSTENIBILE
DELLE RISORSE IDRICHE – Segnalazione di ingente perdita il località
Pezzocchia (fraz. Anitrella) a Monte San Giovanni Campano.
Il termine
Sostenibile trae la sua origine dall'ecologia,
dove indica la capacità di un ecosistema
di mantenere processi ecologici, fini, biodiversità
e produttività
nel futuro. Perché un processo sia sostenibile esso deve utilizzare
le risorse
naturali ad un ritmo tale che esse possano essere
rigenerate naturalmente. Quando le risorse Naturali come ad esempio
l'acqua scarseggiano per diretta ammissione di chi la distribuisce
per cause climatiche come la siccità e per cause “umane” come
l'obsolescenza degli acquedotti locali che perdono non c'è più la
sostenibilità perché se l'acqua fosse inviata in ogni momento della
giornata non ce ne sarebbe abbastanza per tutti ed è chiaro che la
Natura non è in grado di produrla ai ritmi richiesti. In questo
caso la parola giusta per definire il servizio di distribuzione
idrica è precisa e si chiama “razionamento”.
Il “razionamento” è un provvedimento, a cui si ricorre in caso di emergenza, volto a limitare il consumo di beni di prima necessità, che vengono distribuiti a ciascuno in quantità determinata come è in accadimento per la distribuzione idrica.
Il “razionamento” è un provvedimento, a cui si ricorre in caso di emergenza, volto a limitare il consumo di beni di prima necessità, che vengono distribuiti a ciascuno in quantità determinata come è in accadimento per la distribuzione idrica.
Tornando all'uso
sostenibile della risorsa idrica si fa notare che nel caso della
distribuzione idrica il processo è sostenibile quando la risorsa
acqua (risorsa Naturale) viene “utilizzata” ad un ritmo tale che
essa si possa rigenerare naturalmente.
Di fatto lo stato di
emergenza (razionamento) per l'utilizzo della risorsa idrica è
inequivocabile e poco o nulla è stato fatto per rendere il processo
pienamente sostenibile come investire in acquedotti nuovi eliminando
le perdite copiose, costruire nuovi bacini di ritenzione idrica di
acqua potabile, cercare l'acqua Comune per Comune in profondità
(oltre 250 metri), bonificare le falde inquinate
della Valle del Sacco con il ferro zerovalente direttamente nelle
falde e in appositi bacini(metodo attuato negli USA e in
Canada) per destinarla all'uso industriale mediante la costituzione
di apposito consorzio, rendere funzionanti al 100% i depuratori delle
acque reflue in modo da restituire alla Natura acque pulite
(Infrazione UE), adottare metodi di messa in posa che non
prevedono la coesistenza di acquedotti e fogne, rendere potabili le
sorgenti di superficie creando per esse ampie aree di rispetto
assoluto, dare la possibilità ai privati di fare lo scambio sul
posto di acqua potabile , realizzare sufficienti opere pubbliche per
l'uso delle acque destinate alle aree industriali (riutilizzo di
parte delle acque pluviali), rallentare la velocità delle acque per
evitare l'erosione dei terreni, imporre la costruzione di cisterne
per uso sanitario nelle nuove costruzioni, incentivare la costruzione
di cisterne per il riutilizzo dell'acqua piovana per le abitazioni
già esistenti, tutelare il patrimonio boschivo e incentivare
pratiche agricole che permettano un uso limitato delle acque come
l'irrigazione a goccia. L'elenco delle cose che si possono “fare”
lascia ancora spazio all'immaginazione come lascia spazio allo
sviluppo delle tecnologie e quindi Fare Verde non accetta e non
accetterà mai che ogni estate vengano emessi comunicati di
razionamento per l'acqua come se fossero il frutto di fatalità o di
eventi ai quali non si può sfuggire quando si può fare molto per
evitare lo stato di emergenza estivo che si protrae da prima che
sia stata istituita la Republica Italiana. Per i motivi sopra
esposti questa Associazione si sente in dovere di segnalare le
perdite di superficie dall'obsoleto acquedotto Municipale di Monte
San Giovanni Campano e non ci potrà nulla e nessuno per azzittirla.
Il giorno 15 Settembre Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha
rilevato una grossa perdita in località Pezzocchia (fraz di
Anitrella) già attiva da molte ore che rappresenta un
momento di spreco del nostro oro blu.
Fatto in accadimento che è
in netta antitesi con il razionamento idrico ancora in attuazione e
che mette in palese contrasto due fatti opposti e ambedue reali
quali sono il RAZIONAMENTO ESTIVO dell'acqua potabile
alla popolazione ancora in corso (turnazione per l'azienda di
distribuzione idrica) e lo SPRECO di
acqua potabile che si perde nei fossi che
proprio nel periodo di razionamento e nel momento in cui diventa
cospicuo trasforma l'utilizzo sostenibile in un momento di
apprensione per la Comunità.
Nessun commento:
Posta un commento