martedì 15 settembre 2015

USO SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE – Segnalazione di ingente perdita il località Pezzocchia (fraz. Anitrella) a Monte San Giovanni Campano.


USO SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE – Segnalazione di ingente perdita il località Pezzocchia (fraz. Anitrella) a Monte San Giovanni Campano.

Il termine Sostenibile trae la sua origine dall'ecologia, dove indica la capacità di un ecosistema di mantenere processi ecologici, fini, biodiversità e produttività nel futuro. Perché un processo sia sostenibile esso deve utilizzare le risorse naturali ad un ritmo tale che esse possano essere rigenerate naturalmente. Quando le risorse Naturali come ad esempio l'acqua scarseggiano per diretta ammissione di chi la distribuisce per cause climatiche come la siccità e per cause “umane” come l'obsolescenza degli acquedotti locali che perdono non c'è più la sostenibilità perché se l'acqua fosse inviata in ogni momento della giornata non ce ne sarebbe abbastanza per tutti ed è chiaro che la Natura non è in grado di produrla ai ritmi richiesti. In questo caso la parola giusta per definire il servizio di distribuzione idrica è precisa e si chiama “razionamento”.
Il “razionamento” è un provvedimento, a cui si ricorre in caso di emergenza, volto a limitare il consumo di beni di prima necessità, che vengono distribuiti a ciascuno in quantità determinata come è in accadimento per la distribuzione idrica.
Tornando all'uso sostenibile della risorsa idrica si fa notare che nel caso della distribuzione idrica il processo è sostenibile quando la risorsa acqua (risorsa Naturale) viene “utilizzata” ad un ritmo tale che essa si possa rigenerare naturalmente.
Di fatto lo stato di emergenza (razionamento) per l'utilizzo della risorsa idrica è inequivocabile e poco o nulla è stato fatto per rendere il processo pienamente sostenibile come investire in acquedotti nuovi eliminando le perdite copiose, costruire nuovi bacini di ritenzione idrica di acqua potabile, cercare l'acqua Comune per Comune in profondità (oltre 250 metri), bonificare le falde inquinate della Valle del Sacco con il ferro zerovalente direttamente nelle falde e in appositi bacini(metodo attuato negli USA e in Canada) per destinarla all'uso industriale mediante la costituzione di apposito consorzio, rendere funzionanti al 100% i depuratori delle acque reflue in modo da restituire alla Natura acque pulite (Infrazione UE), adottare metodi di messa in posa che non prevedono la coesistenza di acquedotti e fogne, rendere potabili le sorgenti di superficie creando per esse ampie aree di rispetto assoluto, dare la possibilità ai privati di fare lo scambio sul posto di acqua potabile , realizzare sufficienti opere pubbliche per l'uso delle acque destinate alle aree industriali (riutilizzo di parte delle acque pluviali), rallentare la velocità delle acque per evitare l'erosione dei terreni, imporre la costruzione di cisterne per uso sanitario nelle nuove costruzioni, incentivare la costruzione di cisterne per il riutilizzo dell'acqua piovana per le abitazioni già esistenti, tutelare il patrimonio boschivo e incentivare pratiche agricole che permettano un uso limitato delle acque come l'irrigazione a goccia. L'elenco delle cose che si possono “fare” lascia ancora spazio all'immaginazione come lascia spazio allo sviluppo delle tecnologie e quindi Fare Verde non accetta e non accetterà mai che ogni estate vengano emessi comunicati di razionamento per l'acqua come se fossero il frutto di fatalità o di eventi ai quali non si può sfuggire quando si può fare molto per evitare lo stato di emergenza estivo che si protrae da prima che sia stata istituita la Republica Italiana. Per i motivi sopra esposti questa Associazione si sente in dovere di segnalare le perdite di superficie dall'obsoleto acquedotto Municipale di Monte San Giovanni Campano e non ci potrà nulla e nessuno per azzittirla.


 Il giorno 15 Settembre Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha rilevato una grossa perdita in località Pezzocchia (fraz di Anitrella) già attiva da molte ore che rappresenta un momento di spreco del nostro oro blu. Fatto in accadimento che è in netta antitesi con il razionamento idrico ancora in attuazione e che mette in palese contrasto due fatti opposti e ambedue reali quali sono il RAZIONAMENTO ESTIVO dell'acqua potabile alla popolazione ancora in corso (turnazione per l'azienda di distribuzione idrica) e lo SPRECO di acqua potabile che si perde nei fossi che proprio nel periodo di razionamento e nel momento in cui diventa cospicuo trasforma l'utilizzo sostenibile in un momento di apprensione per la Comunità.





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