Glyphosate, N-(fosfonometil)glicine, 2-[(phosphonomethyl)amino]acetic acid sono i tre nomi con cui è conosciuto il diserbante o meglio ancora l'antibiotico (è registrato anche come antibiotico) più usato sul globo terrestre prodotto dalla Monsanto.
Dopo che è stata dimostrata la sua nocività per la fauna acquatica, per le alghe e per i molluschi, dopo che è stata studiata la capacità teratogena in modo dettagliato...finalmente arriva il verdetto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. L’Agenzia per la Ricerca sul Cancro (Agency for
Research on Cancer – IARC), il braccio tecnico dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità che si occupa dell’ambito oncologico, ha emesso un verdetto
pesante su cinque sostanze usate in agricoltura. Si tratta di un
erbicida (glifosato) e due insetticidi (malathion e diazinon),
dichiarati probabili cancerogeni per l’uomo e come tali inseriti nel
gruppo 2A. Altri due insetticidi, parathion e tetrachlorvinphos, sono
stati riconosciuti come possibili cancerogeni umani (2B). Il giudizio,
espresso da 17 esperti, è stato sintetizzato in un documento pubblicato su The Lancet Oncology
e rientra nella rivalutazione di questi composti in corso da tre anni.
Finora l’esposizione ai pesticidi era risultata correlata a un aumento
dei casi di leucemie infantili e malattie neurodegenerative, Parkinson
in testa. Dal nuovo documento emerge invece una forte correlazione
epidemiologica tra l’impiego del glifosato (riscontrato anche nel sangue
e nelle urine degli agricoltori) e il linfoma non-Hodgkin.
Purtroppo in Italia l'uso del Glyphosate è osservato parzialmente dall'ISPRA con risultati sconcertanti secondo i quali «la presenza del glifosato e del suo metabolita, l’acido aminometilfosfonico, è ampiamente confermata, anche se il suo monitoraggio è tuttora effettuato solo in Lombardia, dove la sostanza è presente nel 31,8% dei punti di monitoraggio delle acque superficiali, mentre il metabolita nel 56,6%».
E' utile rammentare che l'etichetta degli erbicidi che contengono il glyphosate non indica nessun antidoto in caso di intossicazione. Infine il Glyphosate se messo in contatto con l'acciaio dolce produce Idrogeno e può esplodere ma in questo caso la casa produttrice è stata più cauta ed ha inserito le indicazioni necessarie in caso di esplosione.
Fare Verde è per il rispetto delle biodiversità ed è quindi contraria all'uso di tutti i pesticidi. Si auspica che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), si impegni a ridefinire l’utilizzo degli studi epidemiologici nella valutazione del rischio correlato all’impiego dei pesticidi alla luce del pesante verdetto emesso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Glyphosate |
Purtroppo in Italia l'uso del Glyphosate è osservato parzialmente dall'ISPRA con risultati sconcertanti secondo i quali «la presenza del glifosato e del suo metabolita, l’acido aminometilfosfonico, è ampiamente confermata, anche se il suo monitoraggio è tuttora effettuato solo in Lombardia, dove la sostanza è presente nel 31,8% dei punti di monitoraggio delle acque superficiali, mentre il metabolita nel 56,6%».
E' utile rammentare che l'etichetta degli erbicidi che contengono il glyphosate non indica nessun antidoto in caso di intossicazione. Infine il Glyphosate se messo in contatto con l'acciaio dolce produce Idrogeno e può esplodere ma in questo caso la casa produttrice è stata più cauta ed ha inserito le indicazioni necessarie in caso di esplosione.
Fare Verde è per il rispetto delle biodiversità ed è quindi contraria all'uso di tutti i pesticidi. Si auspica che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), si impegni a ridefinire l’utilizzo degli studi epidemiologici nella valutazione del rischio correlato all’impiego dei pesticidi alla luce del pesante verdetto emesso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
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