giovedì 16 giugno 2016

MSGC - Nostalgia canaglia! il Comune pubblica un Nulla Osta per costruire che risale al II anno dell'era fascista

A Fare Verde Monte San Giovanni Campano non poteva sfuggire la pubblicazione del Nulla Osta per costruire che risale nientemeno al II anno dell'era fascista. Ed infatti il volontario che costantemente copia tutte le delibere e le determine pubblicate dal Comune di Monte San Giovanni Campano non credeva ai suoi occhi quando ha letto la data che risale nientemeno al 30 Dicembre 1923. Purtroppo il Nulla Osta pubblicato sull'Albo Pretorio http://www.comune.montesangiovannicampano.fr.it/…/mc_p_rice… non riporta l'allegato e si può solo immaginare il documento storico che dovrebbe riportare le seguenti diciture: Il Re d'Italia Vittorio Emanuele III ed anche Anno II dell'era Fascista". Però un dubbio ulteriore coglie la nostra Associazione: E se il ritardo della pubblicazione fosse dovuto ad un ritardo burocratico? Intanto per dovere nei confronti della storia Fare Verde riporta fedelmente lo screen shot della pagina dove è pubblicato il Nulla Osta.


Screen shot totale della pagina del sito web del Comune di Monte San Giovanni Campano (FR)


Particolare della pagina

Si auspica una maggiore considerazione per la Repubblica Italiana e se invece si tratta di un mero errore di battitura si consiglia vivamente di correggere l'errore e di pubblicare l'allegato per fugare qualsiasi dubbio nel merito. Intanto però un pò per sfottò c'è la dedica al Comune di una canzoncina del ventennio: https://www.youtube.com/watch?v=_g4_c15nMjo
Fare Verde Monte San Giovanni Campano

martedì 14 giugno 2016

MSGC - Colle Pupazzo come Posta Fibreno.

Mentre nel Capoluogo e in tante altre zone di Monte San Giovanni Campano l'acqua è razionata in località  Colle Pupazzo da giorni l'acqua potabile dell'acquedotto Comunale si perde nei campi. Inevitabilmente l'acqua finisce nel torrente Amaseno... A questo punto "sorge" spontanea anche una domanda: Ma non e' che la perdita non viene riparata perché apporta acqua pulita al torrente? Se così fosse veranno chiesti lumi all'Arpalazio perchè nel torrente si vericherebbe  apporto di acqua pulita tale da inficiare le analisi a valle del depuratore. Intanto si spera che tutto questo termini al più presto e l'acqua torni a scorrere nei rubinetti almeno con un significativo preavviso. A questo punto Fare Verde commenta con le stesse parole sbandierate da ACEA nel suo impegno Ambientale relativo alla sostenibilità delle risorse idriche: "
Fai attenzione al rubinetto che gocciola: risparmierai 15.000 litri l’anno" e ancora " Non lasciare aperto il rubinetto quando ti fai la barba" e in ultimo ma non per ultimo "Chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti: risparmierai 20 litri" . Consigli che evidentemente non sono inviati all'azienda  perchè calzano perfettamente con il predicare bene e razzolare malissimo


martedì 31 maggio 2016

RIVOGLIAMO I SOLDI DELLA DEPURAZIONE. Fare Verde non scende a compromessi con nessuno.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha fiducia nelle Istituzioni dello Stato, in quelle Regionali e soprattutto nelle Procure della Repubblica di Frosinone e di Cassino che hanno in corso indagini su tutti i depuratori del Comune di Monte San Giovanni Campano.
Dalle Prove di certezza realizzate dall'Arpalazio Sez di Frosinone è risultato che TUTTI i depuratori presenti sul territorio Monticiano sono mal funzionanti e/o privi delle INDISPENSABILI AUTORIZZAZIONI allo scarico.
Le situazioni più critiche in danno dell'Ambiente e di tutte le Biodiversità sono presenti nella località  di Chiaiamari a Pantanelle;  Porrino al Giardino Pubblico Barbaroscia; Fontana Magna a Poldo; Colle Pupazzo; Campangone e Anitrella. Gli altri depuratori presentano criticità meno gravi ma sono comunque privi di autorizzazione.
Al Comune non sono bastate le contravvenzioni comminate tanto è vero che ancora oggi i rappresentanti politici tendono a sminuire il disastro che è in corso ed è ancora più grave per le infiltrazioni sub alveo nel Torrente Amaseno.
In buona sostanza al danno Ambientale e alla salute    si aggiunge la beffa che prevede il pagamento del servizio di depurazione delle acque reflue urbane. In poche parole i Monticiani PAGANO profumatamente per inquinare la propria terra.
Fare Verde invita tutti i Monticiani a recarsi presso gli sportelli di ACEA per chiedere il rimborso e la decurtazione dalla bolletta del servizio di depurazione munendosi delle prove di certezza che potranno essere richieste al seguente indirizzo di posta elettronica: fareverdemsgc@gmail.com
Fare Verde Monte San Giovanni Campano


domenica 10 aprile 2016

Rifiuti abbandonati in località Bagnara.

Fare Verde è stata letteralmente convocata in località Bagnara per il  rilevamento di rifiuti abbandonati. Meraviglia delle meraviglie proprio quando, lungo la strada, si stavano compiendo i rilievi fotografici sono passati alcuni amministratori del nostro Comune che hanno evitato di guardare forse perchè a loro non interessano i rifiuti abbandonati in quella contrada. Le giovanissime Scarsella Alessandra e Lisi Melissa con la loro segnalazione hanno permesso il rinvenimento di pneumatici, un frigorifero, due carcasse in colliquazione di suino e rifiuti urbani disseminati per circa 1,5 km di strada. Logicamente Fare Verde entro le 24 ore che seguono ne farà comunicazione alla Polizia Locale, all'Ufficio Tecnico Manutentivo. Fare Verde ha accettato la proposta fatta dai giovani della Bagnara di organizzare una giornata ecologica per ripulire i luoghi di abbandono dei rifiuti tanto per sopperire le manchevolezze delle Istituzioni che evidentemente sono impegnate in altre faccende che sicuramente riguardano cose che non sono di questo mondo.
Questo è il segno tangibile che il degrado Ambientale è un problema che interessa tutta la popolazione e  Fare Verde è orgogliosa  di essere diventata l'Associazione di tutela Ambientale  di riferimento sul  territorio.
Il plauso va alle giovanissime Alessandra Scarsella e Melissa Lisi che amano la Natura e la loro terra.
Le Istituzioni dovrebbero iniziare a chiedersi perchè la popolazione chiama Fare Verde e non chiama gli uffici del Comune...



Melissa Lisi e Alessandra Scarsella






Carcassa di suino in putrefazione



Materiale edile di risulta



giovedì 3 marzo 2016

IL PIANO COLORE IN DIFESA DEL COSTRUITO PROPOSTO DA FARE VERDE E' DIVENTATO REALTA'.

Il PIANO COLORE proposto da Fare Verde in DIFESA del COSTRUITO a Monte San Giovanni Campano è diventato realtà. 

 
Con detemina n. 46 dell'Ufficio Tecnico Urbanistica c'è l'impegno di spesa per il Piano Colore proposto da Fare Verde in difesa del costruito nei Centri Storici del Capoluogo e di Colli. Questa volta l'Amministrazione Comunale incassa il plauso di Fare Verde Monte San Giovanni Campano per aver messo in essere fattivamente la realizzazione di un disciplinare per la conservazione e il recupero dell'immagine dei due centri storici presenti sul territorio di Monte San Giovanni Campano. Presto ci sarà la pubblicazione dell'avviso di selezione pubblica per l'affidamento del servizio concernente l'incarico professionale. Fare Verde sorride sorniona e ammonisce chi vuole fare vetrinetta pubblica sbandierando le bellezze del territorio senza FARE NULLA per tutelarle. Il compito di qualsiasi Associazione di tutela Ambientale è quello di difendere l'interesse comune e il territorio con le indispensabili battaglie ma anche con proposte fattive e innovative per realizzare forme di tutela che nessuno avrebbe mai osato proporre.




 Il ringraziamento di Fare Verde nell'interesse collettivo va all'Ufficio Tecnico Urbanistica del Comune di Monte San Giovanni Campano e a tutti gli associati di Fare Verde che si sono impegnati per far diventare realtà il sogno nel cassetto chiamato Piano Colore meglio conosciuto sulla stampa con il nome "COLORIAMO MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO." Questo è il momento adatto per dire: Cari tecnici che realizzerete il Piano Colore fatelo bene e se lo riterrete opportuno chiamate Fare Verde che sarà lieta di dare una mano. 

giovedì 11 febbraio 2016

Bruno Mastrantoni di Fare Verde segnala perdite di acqua potabile e il degrado di via Valle nel Capoluogo

Fare Verde Monte San Giovanni Campano riorganizza i propri iscritti in previsione delle elezioni di Giugno 2016 quando terminerà il Commissariamento della Provincia di Frosinone e verrà nominato anche il Presidente del Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano.
Si è passati all'organizzazione  della  rete per le segnalazioni , che non necessiteranno   di verifiche sul posto, composta  di diritto dai soli iscritti di Fare Verde Onlus. I risultati non si sono fatti attendere ed è  iniziato così un nuovo modo di vedere il territorio che arricchirà le segnalazioni sulle piccole e grandi criticità del territorio.
Sono di oggi le segnalazioni di BRUNO MASTRANTONI  già dipendente del Comune di Monte San Giovanni Campano come Capo Fontaniere  ritenuto da Fare Verde memoria storica per tutte le condutture idriche dell'intero Comune.
Il nostro Bruno Mastrantoni che rompe il silenzio tra tutti i Monticiani


Il nostro Bruno è categorico: Troppe falle all'acquedotto e rappresenta quelle presenti  in tre vie percorse casualmente nel territorio di Monte San Giovanni Campano:
1) Perdita in via S. Croce nel Capoluogo;
2) Perdita in Piazza Guglielmo Marconi nel Capoluogo
3) Perdita occulta in via Carbonaro - Contrada Carbonaro. (perdita NON stradale in  pozzetto)

Perdita in via S. Croce - Dalla falla l'acqua potabile va direttamente nella fogna

Perdita in Piazza Guglielmo Marconi
 Bruno continua e segnala lo stato di degrado del muro che sostiene l'area del Monumento ai Caduti in via Valle che è diventato un "giardino verticale" dove crescono persino piante ornamentali di grosse dimensioni e continua mostrando i pilastrini in cemento che sostengono la ringhiera oramai parzialmente demoliti di cui uno sprovvisto di marmo che è caduto nel terreno sottostante.







CHI PIU' INQUINA PIU' PAGA E CHI NON INQUINA PAGA LO STESSO

SONO IN PAGAMENTO I PREMI DI PRODUZIONE ALLA SOCIETA' SANGALLI.
 
IL TEOREMA dell'IMMONDIZIA: Chi più inquina più paga e chi NON inquina PAGA lo stesso. Un meccanismo di inusitata finezza che poteva essere svelato solo da Fare Verde.
I conti non quadrano e ciò vuole significare che la matematica a Monte San Giovanni Campano è pura filosofia ed astrattismo. Con l'articolo 7 del contratto con la Sangalli (RINEGOZIATO NEL 2012) il Comune riconosce alla società Sangalli il buon operato nella raccolta differenziata all'azienda che raccoglie i rifiuti con il porta a porta sull'intero territorio e quindi per il minor conferito all'impianto di Colfelice dona il 50% delle somme risparmiate rispetto all'anno 2008. In buona sostanza l'azienda che attua il servizio porta a porta è premiata per forza e non solo per buona volontà e per l'efficienza in quanto nel 2008 il Comune NON aveva ancora istituito la raccolta differenziata e quindi tutti i rifiuti erano indifferenziati.

Mastelli per la raccolta differenziata che a Monte San Giovanni Campano provengono dal 100% della trasformazione petrolifera e NON dalle materie prime seconde della raccolta differenziata

 Con questo cavillo contrattuale inoltre non viene riconosciuto il merito alla popolazione che si è impegnata nella raccolta differenziata ma viene riconosciuta una somma al lavoro e al trasporto che NON è stato eseguito sotto forma di premio in quanto all'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti vengono riconosciute le buone pratiche per la raccolta differenziata e quindi il premio in denaro sonante. Per pura combinazione o dir si voglia caso i rifiuti nel passaggio alla raccolta differenziata al 100% del porta porta a porta diminuirono di circa il 40% del peso totale, lasciando perplessa Fare Verde per quella repentina riduzione storica di rifiuti che comunque è stata ritenuta fisiologica dal Comune. In buona sostanza la differenza nelle economie per la raccolta differenziata quantificabile sotto forma di premio in denaro sonante ci sarà sempre qualunque sia il risultato della raccolta differenziata e fino alla fine del contratto perché per forza e senza ombra di ragionevole dubbio la situazione è migliorata in quanto il 2008 è l'ultimo anno di riferimento in cui Monte San Giovanni Campano conferiva tutti i rifiuti all'impianto di Colfelice nella modalità INDIFFERENZIATA per un semplice e banalissimo motivo che si riassume in poche parole: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NEL 2008 NON ERA STATA ISTITUITA. Quindi più la popolazione farà la raccolta differenziata in modo virtuoso, tanto più grave e continua sarà la crisi economica con la conseguente riduzione fisiologica dei rifiuti tanto più incasserà la Sangalli come premio e tutto grazie all'art 7 del contratto che è di seguito:
Visto l’ultimo comma dell’ art. 7 - Importo del Contratto e corrispettivo che recita: “qualora dall’efficace svolgimento del servizio di raccolta differenziata, derivi una riduzione dei rifiuti urbani conferiti presso l’impianto di Colfelice, (rispetto al quantitativo conferito nell’anno 2008 pari a T. 4.338,32) il comune riconoscerà al gestore una somma pari al 50% dell’economia ottenuta per il minor conferimento di rifiuti urbani”. Logicamente il contratto stipulato dal Comune di Monte San Giovanni Campano è in vigore e va rispettato ma si può sempre cambiare perché sono presenti e sono state punite criticità che NON rappresentano buone pratiche per la raccolta differenziata. Fare Verde a questo punto non può fare a meno di ricordare le criticità presenti nella raccolta differenziata:
1) Fare Verde ha segnalato alle Autorità Competenti e ottenuto la chiusura del centro di raccolta rifiuti temporaneo in località Colle Pupazzo per problematiche Ambientali;


2) Non sono mai state attuate buone pratiche per il riuso, la decostruzione e la riparazione previste dal Dlgs 152 del 2006;


3) Non è mai stato attuato il compostaggio domestico e di prossimità in nessuna parte del territorio nonostante che in passato siano state consegnate alla popolazione parte delle compostiere domestiche;


4) Non esiste il regolamento Comunale per la raccolta differenziata che avrebbe procurato la sicura riduzione dei rifiuti;


5) Che attualmente c'è ancora la raccolta indifferenziata dei rifiuti dopo i mercatini, durante le sagre e le feste sia civili che religiose;


6) Che la raccolta differenziata del vetro e della carta produce plastica proveniente al 100% dai prodotti petroliferi per cattiva pratica nel porta a porta;


7) Che non è stata mai realizzata l'isola ecologica;


8) Che i contenitori per le batterie a secco presenti sul territorio sono da rottamare;


9) Che i controlli attuati dalla Polizia Locale eseguiti a spese della Comunità sulla popolazione per la raccolta differenziata non hanno messo fine al fenomeno dell'abbandono dei rifiuti;


10) Che non è stato raggiunto il 65% della raccolta differenziata per la mancanza dell'sola ecologica e di un programma per la riduzione degli imballaggi e dei rifiuti urbani;

 
Tanto premesso e per le criticità presenti nella raccolta differenziata Fare Verde chiede al Comune di Monte San Giovanni Campano di rivedere l'articolo 7 del contratto rapportando l'eventuale premio di produttività previsto per la società Sangalli all'anno solare precedente a quello in corso e NON al 2008 anno in cui NON era ancora stata istituita la raccolta differenziata. Chiede quindi di voler prevedere premi e incentivazioni alla popolazione per le buone pratiche da attuare con un programma di informazione capillare come per ultimo chiede che venga realizzata l'isola ecologica e il regolamento Comunale per la raccolta differenziata.