Migliaia di convegni in tutta Italia e in Europa sull'importanza della
raccolta differenziata dei rifiuti. Miliardi di euro spesi in Europa,
direttive Europee sulla trasparenza degli atti, scontri potici nel
Parlamento Italiano, Sentenze di ogni ordine e grado per i rifiuti e a
Monte San Giovanni Campano dopo anni che e' entrata in vigore la
raccolta differenziata non si può sapere dove viene chiuso il ciclo dei
rifiuti. In Europa e in Italia sta cambiando addirittura l'economia
verso un'economia circolare che appunto riesce a vedere i rifiuti
prodotti dall'uomo come una risorsa e a Monte San Giovanni Campano non
si può sapere dove viene chiuso il ciclo dei rifiuti. Una sorta di
segreto che evidentemente non può essere svelato ai comuni mortali, non
può essere svelato ai contribuenti e soprattutto non può essere
svelato a Fare Verde che ne ha protocollato richiesta specifica . Sono
passati tanti giorni da quando e' stata protocollata la richiesta
all'Assessore al bilancio e al Vicesindaco con delega all'Ambiente sulla
chiusura del ciclo dei rifiuti a Monte San Giovanni Campano e
nonostante ciò essi tergiversano e giocano a nascondino in una sorta di
comportamento strano che lascia spazio ad insinuazioni e congetture. In
definitiva non si riesce a sapere ufficialmente dove vanno a finire le
materie prime seconde (carta, cartone, plastica, alluminio, ferro e
ingombranti) e soprattutto non si riesce a capire chi incassa il denaro
ricavato dalla loro vendita. Non si riesce a sapere neppure se il
Comune ha sottoscritto l'accordo quadro ANCI/CONAI per il conferimento
delle materie prime seconde ai consorzi di filiera per incassare il
corrispettivo in denaro che andrebbe ad alleggerire i costi della
raccolta differenziata e quindi anche le bollette dei contribuenti. Fare
Verde resta in attesa come sempre che l'Assessore all'Ambiente e/o il
Vicesindaco con delega all'Ambiente vengano folgorati sulla via di
Damasco e si decidano a spiegare ufficialmente per filo e per segno dove viene chiuso il ciclo dei rifiuti di Monte San Giovanni Campano e soprattutto
dove finisce il denaro ricavato dalle materie prime seconde conferite
dalla popolazione con la raccolta differenziata. Insomma e' arrivata
l'ora della "tana libera tutti" nel gioco del nascondino che si protrae
da troppi anni. Il silenzio assenso di tutti i Consiglieri Comunali su
questa vicenda e' segno di un oscuro presagio su tutta l'amministrazione
Comunale che evidentemente non trova necessario spiegare alla
popolazione come vengono spesi i soldi della TARI in una sorta di
marasma dove i cittadini sono considerati senza la titolarità di
DIRITTI con il solo DOVERE di pagare le tasse che in
questo caso e' la TARI.
giovedì 19 aprile 2018
venerdì 13 aprile 2018
MSGC: " Istanza al Tribunale civile per la decadenza dell'Assessore ai Lavori Pubblici ai sensi dell'Art.70 del TUEL."
Fare Verde Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano ha in corso
l'Assemblea degli iscritti per via telematica e in teleconferenza che si
concluderà il 13 Aprile 2018 alle ore 18.00. Agli iscritti viene
chiesto di votare per l'unico punto all'Ordine del Giorno:
" Istanza al Tribunale civile per la decadenza dell'Assessore ai Lavori Pubblici ai sensi dell'Art.70 del TUEL."
Nello specifico, l’art. 70 disciplina un istituto in forza del quale il cittadino elettore, al verificarsi di una qualsiasi causa di ineleggibilità o decadenza del Sindaco, Presidente della Provincia, Consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale, esercita un diritto soggettivo pubblico che gli appartiene non uti singulus ma uti civis, e dunque in quanto componente di un determinato gruppo sociale (Cfr., in dottrina, GIOVENCO, L’ordinamento comunale, Milano, 1983, 284; LUGO, Azione popolare, in ED, IV, Milano, 1959, 861; MAGGIORA, op. cit., p. 240; PALADIN, Azione popolare, in NN.D.I, II, Torino, 1958, 922). In tal modo esso esercita un’azione di tutela giudiziaria degli interessi collettivi in sostituzione degli organi a ciò istituzionalmente preposti (Cfr., ex pluribus, Cass. Civ., Sez. I, sent. del 12 febbraio 2008, n. 3383, in Mass. Giur. It., 2008 e CED Cassazione, 2008; Cass. Civ., Sez. I, sent. del 24 febbraio 2006, n. 4254, in Giornale Dir. Amm., 2006, 5, 520. In dottrina G. RIZZO, op. cit., p. 480).
Ne consegue che l’azione popolare è posta a garanzia dell’interesse comune ed, in particolare, mira ad evitare il consolidamento di situazioni potenzialmente dannose all’ente pubblico, configurandosi, pertanto, come “opportunità data al cittadino a tutela da deliberazioni consiliari che possono essere assoggettate a logiche politiche di maggioranza in difesa dei propri esponenti” (Cfr. Cass. Civ., Sez. I, sent. del 16 luglio 2005 n. 15104, in Dir. e giust. 2005, 39, 30; Cass. Civ., Sez. I, sent. del 19 dicembre 2002 n. 18128, in Mass. Giur. It., 2002, Mass. Giur. It., 2003, Arch. Civ., 2003, 1082, Gius, 2003, 8, 818). In particolare, la Suprema Corte precisa che si riconosce il diritto di cui trattasi per “attuare il preminente interesse generale a che, in ogni tempo, chiunque sia in possesso di elementi, anche sopravvenuti, possa chiedere il controllo delle condizioni di legittimità dell’elezione di un consigliere o del Sindaco [o del Presidente della Provincia], senza che un irragionevole onere impugnatorio possa consentire il consolidarsi di situazioni di illegalità” (Cfr. Cass. Civ., Sez. I, sent. del 7 ottobre 2000 n. 13356). Per questo si può agire ai sensi dell’art. 70 del TUEL in ogni ipotesi di decadenza, sia per cause originarie che sopravvenute (Cfr. Cass. Civ., Sez. I, sent. del 12 febbraio 2008, n. 3383, in Mass. Giur. It., 2008 e CED Cassazione, 2008; Cass. Civ., Sez. I, sent. del 15 marzo 2000 n. 2986, in Giust. civ. Mass. 2000, 577; Corte Cost., sent del 4 giugno 1997 n. 160, in CED Cassazione, 1997).
L'esito dell'Assemblea degli iscritti di Fare Verde Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano nel caso in cui sarà favorevole al deposito dell'istanza in Tribunale legittimerà l'azione di Fare Verde per l'interesse collettivo presso l'Autorita' Giudiziaria.
" Istanza al Tribunale civile per la decadenza dell'Assessore ai Lavori Pubblici ai sensi dell'Art.70 del TUEL."
Nello specifico, l’art. 70 disciplina un istituto in forza del quale il cittadino elettore, al verificarsi di una qualsiasi causa di ineleggibilità o decadenza del Sindaco, Presidente della Provincia, Consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale, esercita un diritto soggettivo pubblico che gli appartiene non uti singulus ma uti civis, e dunque in quanto componente di un determinato gruppo sociale (Cfr., in dottrina, GIOVENCO, L’ordinamento comunale, Milano, 1983, 284; LUGO, Azione popolare, in ED, IV, Milano, 1959, 861; MAGGIORA, op. cit., p. 240; PALADIN, Azione popolare, in NN.D.I, II, Torino, 1958, 922). In tal modo esso esercita un’azione di tutela giudiziaria degli interessi collettivi in sostituzione degli organi a ciò istituzionalmente preposti (Cfr., ex pluribus, Cass. Civ., Sez. I, sent. del 12 febbraio 2008, n. 3383, in Mass. Giur. It., 2008 e CED Cassazione, 2008; Cass. Civ., Sez. I, sent. del 24 febbraio 2006, n. 4254, in Giornale Dir. Amm., 2006, 5, 520. In dottrina G. RIZZO, op. cit., p. 480).
Ne consegue che l’azione popolare è posta a garanzia dell’interesse comune ed, in particolare, mira ad evitare il consolidamento di situazioni potenzialmente dannose all’ente pubblico, configurandosi, pertanto, come “opportunità data al cittadino a tutela da deliberazioni consiliari che possono essere assoggettate a logiche politiche di maggioranza in difesa dei propri esponenti” (Cfr. Cass. Civ., Sez. I, sent. del 16 luglio 2005 n. 15104, in Dir. e giust. 2005, 39, 30; Cass. Civ., Sez. I, sent. del 19 dicembre 2002 n. 18128, in Mass. Giur. It., 2002, Mass. Giur. It., 2003, Arch. Civ., 2003, 1082, Gius, 2003, 8, 818). In particolare, la Suprema Corte precisa che si riconosce il diritto di cui trattasi per “attuare il preminente interesse generale a che, in ogni tempo, chiunque sia in possesso di elementi, anche sopravvenuti, possa chiedere il controllo delle condizioni di legittimità dell’elezione di un consigliere o del Sindaco [o del Presidente della Provincia], senza che un irragionevole onere impugnatorio possa consentire il consolidarsi di situazioni di illegalità” (Cfr. Cass. Civ., Sez. I, sent. del 7 ottobre 2000 n. 13356). Per questo si può agire ai sensi dell’art. 70 del TUEL in ogni ipotesi di decadenza, sia per cause originarie che sopravvenute (Cfr. Cass. Civ., Sez. I, sent. del 12 febbraio 2008, n. 3383, in Mass. Giur. It., 2008 e CED Cassazione, 2008; Cass. Civ., Sez. I, sent. del 15 marzo 2000 n. 2986, in Giust. civ. Mass. 2000, 577; Corte Cost., sent del 4 giugno 1997 n. 160, in CED Cassazione, 1997).
L'esito dell'Assemblea degli iscritti di Fare Verde Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano nel caso in cui sarà favorevole al deposito dell'istanza in Tribunale legittimerà l'azione di Fare Verde per l'interesse collettivo presso l'Autorita' Giudiziaria.
giovedì 1 marzo 2018
Il riciclo in Italia? Un vero pasticcio senza i decreti attuativi dello Stato.
Fare Verde Provincia di Frosinone ci aveva visto lungo ed aveva interpretato in modo corretto la Direttiva Europea sui rifiuti. Il Consiglio di Stato con sentenza 28febbraio 2018 n.1229 ha stabilito che ai sensi dell'art.6 della Direttiva Europea 2008/98/CE laddove non sono stati stabiliti criteri comunitari di cessazione della qualifica di rifiuto, lo Stato con appositi decreti emessi dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare può autorizzare caso per caso la natura "End of Waste" di un materiale. La sentenza senza alcun dubbio stabilisce che questo potere NON spetta alle REGIONI poiché in contrasto con l'art 117 della Costituzione Italiana.
Con questa decisione i Giudici hanno deciso che i contenuti della Circolare de 1.7.2016 emessa dal Ministero dell'Ambiente nella quale le regioni venivano autorizzate a definire i criteri End of Waste non sono rilevanti.
In buona sostanza per il Consiglio di Stato il mondo del riciclo per la produzione di materia prima secondaria resta circoscritto ai rifiuti usati come combustibili e si limita ad uno sparuto elenco di residui elencati nel decreto Ronchi del 1998. Tutto il resto del riciclo che si basa sui principi dell'economia circolare e' fuori regola. Da ora in poi le Regioni e le Province non potranno rinnovare le autorizzazioni che si basano sui criteri Europei in quanto mancano i decreti attuativi dello Stato.
Un vero pasticcio piu' volte annunciato dalla nostra Associazione che fino a questo momento un po' tutti avevano fatto finta di non capire.
Con questa decisione i Giudici hanno deciso che i contenuti della Circolare de 1.7.2016 emessa dal Ministero dell'Ambiente nella quale le regioni venivano autorizzate a definire i criteri End of Waste non sono rilevanti.
In buona sostanza per il Consiglio di Stato il mondo del riciclo per la produzione di materia prima secondaria resta circoscritto ai rifiuti usati come combustibili e si limita ad uno sparuto elenco di residui elencati nel decreto Ronchi del 1998. Tutto il resto del riciclo che si basa sui principi dell'economia circolare e' fuori regola. Da ora in poi le Regioni e le Province non potranno rinnovare le autorizzazioni che si basano sui criteri Europei in quanto mancano i decreti attuativi dello Stato.
Un vero pasticcio piu' volte annunciato dalla nostra Associazione che fino a questo momento un po' tutti avevano fatto finta di non capire.
domenica 25 febbraio 2018
MSGC - Programma d'azione 2018 del Gruppo Locale Fare Verde Monte San Giovanni Campano
Fare Verde Monte San Giovanni Campano per l'anno 2018 ha già in pieno svolgimento il suo programma d'azione che e' articolato nei seguenti punti:
1) Partecipazione all'Azione Nazionale Il Mare d'Inverno di Fare Verde Onlus che e' già stata eseguita nel mese di Gennaio sulla spiaggia di Lagolungo a Sperlonga (LT).
2) Costituzione in giudizio ad opponendum davanti al Tribunale del TAR in tutti i giudizi pendenti che sono relativi ai manufatti costruiti abusivamente.
3) Azione di segnalazione all'Autorita' Giudiziaria per ogni costruzione realizzata senza le necessarie autorizzazioni o in difformità alle concessioni edilizie.
4) Azione di tutela delle acque di superficie e segnalazione degli scarichi fognari abusivi.
5) Azione di vigilanza sul depuratore delle acque reflue ubicato nella contrada Baccalà volta all'ottenimento di controlli specifici per le autorizzazioni allo scarico e all'analisi biochimica delle acque depurate.
6) Proseguimento del progetto "Salviamo i nostri boschi" che gode del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
7) Attuazione del progetto "Un volontario per amico" in collaborazione con la Pro Loco di Ponza. Invio di due gruppi di volontari per lo svolgimento di una settimana di Clean Up sull'isola Pontina. Progetto in attuazione durante la terza settimana del mese di marzo 2018.
8) Azione di contrasto contro il gestore del servizio idrico integrato per l'uso insostenibile delle risorse idriche.
9) Partecipazione attiva alle iniziative di Fare Verde Provincia di Frosinone e Fare Verde Lazio.
10) Campagna per il tesseramento 2018.
Si precisa che Fare Verde NON ha mai ricevuto contributi da nessuna Pubblica Amministrazione e non intende richiederli come non ha nessuna intenzione di presentare le proprie credenziali al Comune di Monte San Giovanni Campano.
Fare Verde infine rifiuta qualsiasi coinvolgimento negli schieramenti partitici.
Dall'inizio dell'anno 2018 e' stato presentato un esposto alle Forze dell'Ordine per la richiesta di controlli relativi ad un manufatto edile ed una segnalazione per una discarica abusiva organizzata da privati.
1) Partecipazione all'Azione Nazionale Il Mare d'Inverno di Fare Verde Onlus che e' già stata eseguita nel mese di Gennaio sulla spiaggia di Lagolungo a Sperlonga (LT).
2) Costituzione in giudizio ad opponendum davanti al Tribunale del TAR in tutti i giudizi pendenti che sono relativi ai manufatti costruiti abusivamente.
3) Azione di segnalazione all'Autorita' Giudiziaria per ogni costruzione realizzata senza le necessarie autorizzazioni o in difformità alle concessioni edilizie.
4) Azione di tutela delle acque di superficie e segnalazione degli scarichi fognari abusivi.
5) Azione di vigilanza sul depuratore delle acque reflue ubicato nella contrada Baccalà volta all'ottenimento di controlli specifici per le autorizzazioni allo scarico e all'analisi biochimica delle acque depurate.
6) Proseguimento del progetto "Salviamo i nostri boschi" che gode del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
7) Attuazione del progetto "Un volontario per amico" in collaborazione con la Pro Loco di Ponza. Invio di due gruppi di volontari per lo svolgimento di una settimana di Clean Up sull'isola Pontina. Progetto in attuazione durante la terza settimana del mese di marzo 2018.
8) Azione di contrasto contro il gestore del servizio idrico integrato per l'uso insostenibile delle risorse idriche.
9) Partecipazione attiva alle iniziative di Fare Verde Provincia di Frosinone e Fare Verde Lazio.
10) Campagna per il tesseramento 2018.
Si precisa che Fare Verde NON ha mai ricevuto contributi da nessuna Pubblica Amministrazione e non intende richiederli come non ha nessuna intenzione di presentare le proprie credenziali al Comune di Monte San Giovanni Campano.
Fare Verde infine rifiuta qualsiasi coinvolgimento negli schieramenti partitici.
Dall'inizio dell'anno 2018 e' stato presentato un esposto alle Forze dell'Ordine per la richiesta di controlli relativi ad un manufatto edile ed una segnalazione per una discarica abusiva organizzata da privati.
lunedì 19 febbraio 2018
MSGC: Impianto per il trattamento di 8000 Tonnellate di rifiuti organici. L'appello di Fare Verde ai Monticiani di Paglia.
Cari amici di Paglia finalmente avrete un bell'impianto per il
trattamento dei rifiuti organici. Certo e' che Fare Verde non può
essere contraria ad un impianto di
compostaggio per il trattamento dei rifiuti organici anche se aveva
espresso tanti dubbi nei riguardi della geo localizzazione di
quell'impianto a Colle Pupazzo in area sottoposta a vincolo. Il Comune
ha ottenuto il finanziamento dalla Regione Lazio, piu' di 300.000 euro, e
quindi e' solo questione di tempo (molto poco) per vedere nascere
quell'impianto espressione dell'economia circolare a Monte San Giovanni
Campano. In passato Fare Verde si e' battuta per la vostra contrada ed
ha ottenuto la chiusura di quel luogo dove smistavano abusivamente i
rifiuti ma si vede che il contributo dato non e' stato considerato
benevolo dalla popolazione stanziale. Anzi! fu travisato e la nostra
Associazione fu costretta a prendersi anche qualche rimprovero da
provvidi tifosi che avevano scambiato la difesa dell'Ambiente in un
interesse specifico di contrasto politico. Siamo ad oggi! il Comune per
realizzare l'impianto dovrà chiedere alla Regione Lazio di svincolare
il terreno attiguo al depuratore di Colle Pupazzo per avere le necessarie
autorizzazioni a costruire. Fare Verde Monte San Giovanni Campano non
e' contraria alla costruzione dell'impianto di compostaggio per il
trattamento di 8000 Tonnellate di rifiuti organici ma lo vorrebbe far
costruire in altro luogo più consono e non a Colle Pupazzo a ZERO metri
dal torrente Amaseno e vicinissimo alle vostre case. Il numero di
Cellulare a cui fa riferimento Fare Verde e' il 3935510005 e se
vorrete sostenere il nostro modo di vedere le cose chiamateci. Se non ci
chiamerete ? Pazienza! Sta a voi stessi aiutarvi anche perché se non
vi aiuterete da soli non vi aiuterà nessuno. Fare Verde presenterà le
sue doglianze ma se non saranno supportate dal vostro volere si
affiderà alle decisioni che saranno emesse in base alle Leggi dello
Stato e della Regione Lazio in difesa del torrente Amaseno e comunque
saremo sempre gli unici a cercare di difendere il nostro territorio e la
vostra qualità della vita. Vi diranno tante cose belle e nessuno vi
dirà mai che ci saranno cose spiacevoli ma questo non importa perché
fa parte del loro gioco politico. Ricordatevi pero' che a differenza
loro Fare Verde non fa politica di schieramento , non cerca voti per
nessuno e NON vi vuole in mezzo ai rifiuti. Buona giornata a tutti.
Ricorsi e azioni di intelligence sono stati affidati al Gruppo Volpi dei Monti Ernici di Fare Verde Provincia di Frosinone.
Ricorsi e azioni di intelligence sono stati affidati al Gruppo Volpi dei Monti Ernici di Fare Verde Provincia di Frosinone.
domenica 18 febbraio 2018
MSGC: Il Comune bonifica tutti i luoghi di discarica rifiuti segnalati
MSGC: Fare Verde Monte San Giovanni Campano mostra alcuni luoghi tra i
tanti che il Comune ha bonificato dai rifiuti abbandonati. Il
territorio torna ad essere pulito esclusivamente a nostro discarico che
siamo stati dipinti urbi et orbi come gli "invasati" che denunciavano il
degrado a discapito dell'immagine della città. Il pregiudizio che e'
stato creato nei confronti della nostra Associazione non morirà di
certo prestissimo ma questo non e' assolutamente importante quando
l'obiettivo finale della bonifica dei luoghi e' stato raggiunto. Fare
Verde avrebbe preferito che la popolazione avesse capito che abbandonare
i rifiuti e' un atto ILLEGALE che produce degrado al nostro territorio,
avrebbe preferito NON fare le denunce alla Magistratura, avrebbe
preferito una maggiore collaborazione con gli amministratori e infine
avrebbe preferito risparmiare le proprie risorse in spese per i legali.
Tuttavia Fare Verde e' disposta a mettere una pietra tombale sul
passato se verranno imposte regole nuove per la convivenza civile e
intraprese nuove vie per prevenire l'abbandono dei rifiuti. La nostra
Associazione a scanso di equivoci precisa le sue richieste: vorrebbe che
venisse stilato ed approvato il regolamento Comunale per la disciplina
della raccolta differenziata, la realizzazione dell'isola ecologica e
una campagna di informazione rivolta alla popolazione per le necessarie e
indispensabili informazioni nei riguardi dell'abbandono dei rifiuti,
per la raccolta differenziata e per contrastare il fenomeno del
littering. Il Comune poi per evitare l'abbandono di eternit dovrebbe
stilare convenzioni per accumulare le pratiche per lo smaltimento e
dividere il prezzo tra gli utenti interessati e infine stilare una
convenzione per lo smaltimento dei rifiuti edili con le stesse modalità
proposte per l'eternit. Le nostre proposte non sono accampate in aria,
non sono il frutto di una fervida immaginazione e sono perfettamente
realizzabili in quanto previste dalla normativa vigente sul territorio
della Regione Lazio. In alternativa se non verranno realizzate le azioni
indispensabili proposte la gente incivile e furba continuerà ad
inzozzare il territorio e Fare Verde continuerà a pretendere le
bonifiche dal Comune a spese di tutti in una storia che non avrà fine.
Si attui buona volontà e Fare Verde ci metterà la sua buona volontà.
Quando si realizzano le bonifiche a spese di tutti vince solo
l'incivilta' dei furbetti che hanno abbandonato i rifiuti e non vince
Fare Verde! Avremmo potuto cantare vittoria invece la ruspa che era
presente nel torrente Amaseno per togliere i rifiuti ci ha annichilito.
La prima foto e' del torrente Amaseno in località Colle Pupazzo, la
seconda foto e' di Largario Monte Castellone, la terza foto e' di
Falzarago e la quarta foto e' di via Vecchia Pantanelle che ora sono
puliti. Il PLAUSO di FARE VERDE va alla ditta condotta da DANIELE
ABBALLE che con tanta abnegazione e' andata oltre l'ingaggio oneroso. Sono stati ripuliti dai rifiuti abbandonati tanti altri luoghi come ad esempio Fontana
Canale, Localita' Mendrella, il ponte della Provinciale direzione La
Lucca ecc ecc. Il Comune inoltre ha
dovuto stanziare denaro anche per rimuovere l'eternit abbandonato in
piu' luoghi del territorio.
L'azione di INTELLIGENCE sul terriorio e' condotta dal Gruppo Volpi dei Monti Ernici di Fare Verde che attualmente ha preso di mira un'area del territorio per questioni che riguardano specifici reati Ambientali.
L'azione di INTELLIGENCE sul terriorio e' condotta dal Gruppo Volpi dei Monti Ernici di Fare Verde che attualmente ha preso di mira un'area del territorio per questioni che riguardano specifici reati Ambientali.
Torrente Amaseno |
Largario Monte Castellone |
Localita' Falzarago |
Localita' Fontana Canale |
Gruppo d'Intelligence di Fare Verde Provincia di Frosinone |
domenica 11 febbraio 2018
MSGC - Fare Verde nelle aule di Giustizia contro l'abusivismo edilizio.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano spesso e volentieri ha subito
insinuazioni di faziosità per le sue battaglie in difesa dell'uso
sostenibile del territorio. Alla luce di quanto e' in accadimento il
Presidente Provinciale di Fare Verde Prvincia di Frosinone dopo aver
sentito il parere favorevole del Presidente Di Fare Verde Lazio ha
disposto l'azione
di contrasto per tutti gli abusi edilizi realizzati sul territorio del
Comune
di Monte San Giovanni Campano pendenti davanti al TAR del Lazio. I
legali di Fare Verde nell'interesse collettivo costituiranno in giudizio
Fare Verde Associazione di
protezione Ambientale "ad opponendum" contro
tutti i titolari di abuso edilizio che a qualsiasi
titolo hanno presentato ricorso e chiesto la sospensiva per le
ordinanze emesse dal Comune di Monte San Giovanni Campano di demolizione
e di acquisizione degli immobili abusivi. Nell'intervento ad
opponendum il terzo (Fare Verde) interviene nel processo per
contrastare il ricorso e conseguirne il rigetto. L'interesse di Fare
Verde non deve necessariamente coincidere con quello dell’eventuale
amministrazione resistente o di eventuali controinteressati. L'inizio
dell'azione nell'interesse collettivo di Fare Verde e' prevista dal
giorno 5 del
mese di Marzo 2018, andrà avanti ad oltranza, e riguarderà tutte le
cause di abusivismo che sono in attesa di
giudizio presso il Tribunale Amministrativo Regionale. Il Presidente
Provinciale Dott. Marco Belli precisa che questo e' il modo migliore
per polverizzare le insinuazioni e il chiacchiericcio che vogliono
deviare l'interesse collettivo facendolo apparire come fazioso. Fino a
questo momento la nostra Associazione si era limitata a segnalare gli
abusi edilizi ma evidentemente le denunce all'Autorita' Giudiziaria non
sono sufficienti per mettere fine all'abusivismo edilizio e quindi si
agirà in modo chirurgico andando a difendere il territorio direttamente
nelle aule della Giustizia.
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