MSGC - Lettera aperta di benvenuto al nuovo Consigliere con delega
all'Urbanistica. Egregio Consigliere con Delega all'Urbanistica, Fare
Verde Gruppo di Monte San Giovanni
Campano a seguito del suo insediamento coglie l'occasione per
ricordarle che ci sono troppe pratiche di abusivismo edilizio sospese
nel limbo dell'Ufficio Tecnico Urbanistica. La nostra Associazione si
aspetta da lei , uomo che ha giurato fedeltà alla Repubblica Italiana,
un comportamento congruo alla rigida applicazione delle leggi dello
Stato e della Regione Lazio per i reati commessi contro il territorio.
Purtroppo le dobbiamo ricordare che a Monte San Giovanni Campano invece
di demolire le case abusive è stato demolito l'organico dell'Ufficio
Tecnico ed è rimasto un solo tecnico ad evadere il mare di pratiche
che affollano quell'ufficio. Avrà sicuramente letto che stava per essere
richiesto al TAR il commissariamento di quell'ufficio che,purtroppo,
sta trattando anche abusi edilizi che riguardano direttamente o
indirettamente i suoi colleghi di maggioranza. Richiesta di
commissariamento congelata a seguito della risposta esaustiva di
quell'ufficio che tra le righe ha fatto trasparire che il procedimento,
contro quella villa costruita lungo il torrente Amaseno (nelle
disponibilità del suo predecessore) con concessione edilizia fasulla
ottenuta con voli pindarici fatti di illegalità e prepotenza, è in
dirittura di arrivo per l'acquisizione al patrimonio del Comune. Visto
quanto premesso le chiediamo alcune cosine che sono indispensabili: 1)
Come intende rafforzare l'organico dell'Ufficio Urbanistica visto che ha
risorse tecniche a disposizione (perfino un ingegnere); 2) Quale
indirizzo vorrà dare all'Ufficio Tecnico Urbanistica per la repressione
degli abusi edilizi vecchi e nuovi e 3) Quando inizieranno gli SGOMBERI
degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio del Comune in particolare
per quegli immobili abusivi acquisiti dal Comune che erano di proprietà
del suo collega l'Assessore ai Lavori Pubblici. Lei è libero di
risponderci oppure di comportarsi allo stesso identico modo del suo
predecessore ma sappia che non è nostra intenzione recedere di un solo
millimetro. Pertanto la invitiamo caldamente a prendere provvedimenti in
difesa del consumo del suolo e del debito ecologico come del resto è
sempre stata invitata a fare l'amministrazione di cui lei fa parte. Fare
Verde , come avrà finalmente capito non è collegata con nessun partito
politico, continuerà a tenersi lontana dagli schieramenti politici
pacchiani non permettendo a nessuno di strumentalizzare i comportamenti
antigiuridici dei suoi colleghi Consiglieri Comunali. Tuttavia , per
onestà intellettuale, la avvisiamo che l'istanza di commissariamento è
pronta e verrà presentata al TAR di Latina nel momento in cui l'andazzo
antigiuridico ai danni del territorio e della popolazione continuerà a
persistere a seguito di un suo eventuale comportamento lassista. Per
ultimo le ricordiamo che, per onestà e rispetto alle leggi dello Stato,
lei ha il dovere di informare la parte sana della popolazione che è
stato contratto un debito ecologico oramai insostenibile e che ogni
nuovo abuso edilizio va ad aggravare la situazione che di per se è già
gravissima. Debito ecologico che viene pagato con denaro sonante
direttamente dalla popolazione inconsapevole che abita sul territorio
Comunale e che senza ombra di dubbio verrà pagato anche da chi ancora
deve nascere. La salutiamo con la dovuta distanza dovuta al fatto che
lei ha la delega all'Urbanistica ottenuta con il consenso di chi ha
saccheggiato il territorio di Monte San Giovanni Campano e pertanto
fino a prova contraria verrà considerato ostile all'Ambiente, alla
Natura e alla Biodiversità.
giovedì 1 novembre 2018
sabato 27 ottobre 2018
MSGC - Consiglieri Comunali coinvolti con gli abusi edilizi continuano ad amministrare
MSGC - Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano resta basita
dal comportamento del Presidente del Consiglio Comunale di Monte San
Giovanni Campano e di tutti i Consiglieri Comunali che non hanno voluto
inserire all'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 29 Ottobre
2018 l'argomento relativo alle gravissime problematiche di legalità
che coinvolgono numerosi Amministratori Comunali di Monte San Giovanni
Campano. Constatare che non c'è chi custodisce i custodi per Il fenomeno
dell'abusivismo edilizio rappresenta comunque un problema etico
gravissimo se non addirittura di altra specie più pericolosa in quanto
in passato ci sono state demolizioni per altre tipologie di manufatti
abusivi costruiti da privati cittadini. La disparità di trattamento
ricevuto dai Consiglieri Comunali titolari di abusi edilizi
direttamente o indirettamente coinvolti in abusi edilizi costruiti da
loro o dai loro famigliari conviventi fa trasparire senza ombra di
ragionevole dubbio che gli Amministratori Comunali hanno cercato di
garantirsi una sorta di immunità che non è prevista dalle leggi dello
Stato. Se non ci fosse stato l'intervento della nostra Associazione di
protezione Ambientale alcuni abusi edilizi collegati agli
Amministratori Comunali sarebbero rimasti coperti da uno scandaloso
silenzio o comunque seppur in parte rilevati sarebbero rimasti in
giacenza presso l'Ufficio Tecnico del Comune di Monte San Giovanni
Campano come è già accaduto in attesa di una non definita azione di
repressione da porre in essere sicuramente tardiva inefficace ed
inefficiente . La scrivente Associazione si rende conto che il problema
del malcostume antigiuridico è diffuso nella società Monticiana oramai in
delirio di onnipotenza ma non può rimanere in silenzio quando assiste
alla distruzione sistematica degli areali delle specie protette in aree
sottoposte ai vincoli imposti dalla Regione Lazio e dallo Stato.
Fare
Verde trova inammissibile il comportamento dell'Assessore ai Lavori
Pubblici Cimaomo Romanino con delega alla Polizia Locale rimasto in
carica dopo essere stato scoperto ad eludere le leggi dello Stato con
false dichiarazioni rese in atto pubblico, nel rogito notarile, con cui
ha venduto ben tre appartamenti abusivi che comunque risultavano
allacciati alle utenze e occupati da terzi in locazione.
La
nostra Associazione non trova sufficiente il cambiamento della delega
all'Urbanistica in corso, solo dopo la nostra denuncia all'Autorità
Giudiziaria, che vede l'estromissione del Consigliere Comunale Mauro
Paglia pesantemente coinvolto in fatti gravissimi di abusivismo
edilizio realizzati dal coniuge convivente che hanno distrutto parte
dell'areale di specie protette dalla legge.
Infine la
scrivente Associazione di protezione Ambientale non può rimanere
silenziosa di fronte al fatto che queste questioni non vengano discusse
in Consiglio Comunale in quanto risulta evidente a chiunque che oramai è
diffuso il convincimento popolare che il Comune di Monte San Giovanni
Campano è ostaggio di questi signori che cercano di sistemare i loro
interessi privati con escamotage più o meno legali. Sono troppi i
Consiglieri Comunali di maggioranza coinvolti direttamente o
indirettamente in azioni che hanno realizzato il SACCHEGGIO del
territorio nella modalità così fan tutti e il loro silenzio di fronte
alle nostre richieste di legittimare la legalità sul territorio con
l'indispensabile trasparenza la dicono lunga sul futuro
dell'Istituzione Comunale che comunque risulta infangata da tali
comportamenti che tranquillamente Fare Verde si sente di indicare come
OMERTOSI.
Fare Verde pubblicamente, senza girarci
intorno, e nella trasparenza auspicata dalle leggi dello Stato chiede
che vengano affrontate in Consiglio Comunale tutte le questioni di
illegalità che coinvolgono gli Amministratori Comunali. La parte sana
della popolazione che difende il territorio dal SACCHEGGIO ha il diritto
di sapere come stanno le cose e su chi ricadono le responsabilità. I
Consiglieri che si nascondono nelle pieghe della società civile e
religiosa possono sempre tornare a casa se debbono continuare a
sostenere l'illegalità.Il nome del Consigliere Comunale destinatario del documento è stato cancellato perchè non voleva comparire |
giovedì 25 ottobre 2018
MSGC - Caro Comune l'economia circolare è una cosa seria!
Gli appuntamenti persi a Monte San Giovanni Campano con lo sviluppo sostenibile dove l’Ente Comune poteva essere protagonista:
Il primo appuntamento perso è stato con la "green economy" un sistema economico che "migliora il benessere umano e l'equità sociale e, contemporaneamente, riduce in maniera significativa i rischi ambientali e i deficit ecologici". Un'economia verde è pensata come un'economia a bassa emissione di carbonio, con un uso efficiente delle risorse e socialmente inclusivo. Nel 2008 il termine è diventato comune, quando l'UNEP ha promosso la Green Economy Initiative per supportare gli investimenti pubblici e privati nei settori "verdi" e promuovere comportamenti più ecocompatibili nei settori inquinanti, riducendo le emissioni di CO2 e l'inquinamento, raggiungere l'efficienza energetica e nell'uso delle risorse, evitando la perdita di biodiversità.
Il secondo appuntamento mancato è stato quello la "bio economia", cioè l'insieme di attività economiche relative all'invenzione, lo sviluppo, la produzione e l'uso di prodotti e processi biologici per migliorare e rendere più sostenibili i risultati del settore sanitario e la produttività dell'agricoltura e dei processi industriali.
L'Unione Europea ha lanciato nel 2012 la Strategia sulla Bio economia per promuovere la produzione di risorse biologiche rinnovabili e la loro conversione in prodotti vitali e bioenergia. Uno degli obiettivi è quello di sostituire l'uso delle fonti fossili con alternative naturali . Tale strategia necessitava di un altro elemento: a dicembre 2015 è stato adottato il Piano d'azione per l'economia circolare che ha inserito l'anello mancante . L'economia circolare si richiama ai processi che minimizzano l'impatto dei prodotti anche dopo il loro utilizzo fino a prevederne, già in fase di progettazione, il riutilizzo degli scarti in simbiosi industriale o delle materie prime secondarie. L'economia circolare mira a mantenere più a lungo il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse – promuovendo l'allungamento della vita dei prodotti – e a minimizzare la produzione dei rifiuti, recuperando e riutilizzando quanto più possibile gli scarti.
Attualmente il Comune ha deciso di non perdere il trerzo appuntamento ed infatti con il compostaggio di prossimità si è avventurato nell’economia circolare ma questa attività concepita senza alcuno sbocco occupazionale , senza alcun coinvolgimento vero in termini sociali e senza una studiata simbiosi industriale resterà un escamotage affine a se stessa per cercare di raggiungere sulla carta gli obiettivi di legge per la raccolta differenziata. In buona sostanza l’applicazione pratica dell’economia circolare si fonda su 5 principi base che sono assolutamente indispensabili che sono:
1) ECO PROGETTAZIONE
Progettare i prodotti pensando fin da subito al loro
impiego a fine vita, quindi con caratteristiche che ne permetteranno
lo smontaggio o la ristrutturazione.
2)MODULARITÀ E VERSATILITÀ
Dare priorità alla modularità, versatilità e
adattabilità del prodotto affinché il suo uso si possa adattare al
cambiamento delle condizioni esterne.
3) ENERGIE RINNOVABILI
Affidarsi ad energie prodotte da fonti rinnovabili
favorendo il rapido abbandono del modello energetico fondato sulle
fonti fossili.
4) APPROCCIO ECO SISTEMICO
Pensare in maniera olistica, avendo attenzione
all’intero sistema e considerando le relazioni causa-effetto tra le
diverse componenti.
5) RECUPERO DEI MATERIALI
Favorire la sostituzione delle materie prime vergini
con materie prime seconde provenienti da filiere di recupero che ne
conservino le qualità.
Quindi l’economia circolare deve essere
caratterizzata da un approccio sistemico e non da un unico approccio specifico per
ottenere risultati utili e duraturi nel tempo. Non ha nessun senso
fare il regolamento per il compostaggio domestico se non
è già stata prevista la riduzione degli imballaggi, la decostruzione e il riuso
dei materiali magari in simbiosi industriale con un regolamento comunale per la raccolta differenziata. Non ha alcun senso creare l’applicazione pratica
dell’economia circolare se la popolazione non viene coinvolta nei
processi dell’economia circolare e continua imperterrita ad usare
in ogni azione quotidiana i processi dell’economia lineare. Quello
che si vuole sottolineare è che il compostaggio non deve essere il metodo per risolvere il problema della percentuale
della raccolta differeniziata almeno sulla carta ed infatti dovrebbe
rappresentare l’inizio di un nuovo tipo di approccio ad un nuovo
modo di pensare l’economia reale che deve vedere al centro di ogni
cosa la popolazione e non l’Ente Comune. Creare nuovi posti di
lavoro anche per le persone diversamente abili, mettere in
circolazione il denaro, sviluppare i servizi, riusare i prodotti
tramite la riparazione, il riuso e la decostruzione sono gli
obiettivi che si deve porre un’applicazione pratica dell’economia
circolare . Mettere un macchinario automatico che produce compost
senza creare nessuna opportunità di lavoro non servirà a nulla se
non a creare l’illusione patetica di un nuovo concetto di economia .
Il compostaggio di prossimità c’è stato fin dalla notte dei tempi
e i contadini lo hanno sempre attuato senza avere la benchè minima
idea del concetto di economia circolare. Oggi si vuole spacciare un solo piccolo
processo dell’economia circolare come la panacea per il problema
dei rifiuti e ciò vuol dire che non si ha la benchè minima idea della gestione dei rifiuti e ancor di più è sconosciuto il
significato di economia circolare. Il
compostaggio domestico oltre al regolamento deve prevedere una fase
preliminare di educazione Ambientale che di certo il Comune di Monte
San Giovanni Campano non può dare perché gli amministratori e i tecnici notoriamente sono troppo legati a concetti
retrivi e lontani da quanto accade nella civiltà occidentale ed infatti potrebbero essere collocati ad amministrare un Comune in uno qualsiasi dei Paesi in via di Sviluppo. Ad esempio il Comune ancora oggi sostituisce le
lampadine a led con altri tipi di lampade, usa mezzi di locomozione
obsoleti, non ha la benchè minima idea del concetto di GPP, le buste
di plastica e i secchi per i rifiuti consegnati alla popolazione invece di essere
stati costruiti dalla plastica di riciclo sono stati prodotti con i
derivati petroliferi, non ha mai realizzato l’isola ecologica, non
ha un mercato per il riuso dei materiali, non capisce che seppellire
i rifiuti in montagna è sbagliato ecc. ecc. Di fatto a fronte di tanta approssimazione si comprende che si è avventurato nell’economia
circolare solo perché rappresenta un escamotage per risolvere il suo problema burocratico delle quantità in percentuale per la raccolta differenziata. Il rischio palese che è stato creato dallo stesso Comune consiste nella furbizia incivile di tanti cittadini
che potrebbero aderire al progetto per lo sgravio fiscale per poi
buttare i rifiuti per strada magari vendendosi la compostiera come è già accaduto. Fare Verde per prima ha proposto il compostaggio domestico e di prossimità al Comune di Monte San Giovanni Campano che è arrivato dopo anni alla stessa nostra soluzione perdendo tempo e denaro. Purtroppo le buone proposte vengono sempre ritardate e negate da tecnici che non hanno la più pallida di quello che leggono ma che poi quando diventano appetibili cercano di farle proprie magari scopiazzandole e deviandole o anche pagando incarichi per la progettazione quando il progetto lo avevano nel cassetto. A questo punto non ci resta altro da fare che aspettare la pubblicazione del regolamento per il compostaggio domestico e di prossimità del Comune di Monte San Giovanni Campano per vedere di quale capolavoro teorico e inattuabile si tratta sulla carta.
Compostiera di prossimità |
lunedì 22 ottobre 2018
MSGC: Fare Verde contro l'omertà di tutti difende il torrente Amaseno.
MSGC: Chi ha pensato che la battaglia di Fare Verde in difesa del
consumo del suolo fosse finita ha sbagliato di grosso. E' già in corso
un attacco, che non ha precedenti nella
storia di Monte San Giovanni Campano, nei confronti di un abuso
edilizio costruito lungo il torrente Amaseno in area protetta dai
vincoli della Regione Lazio.
Fare Verde senza mezzi termini ha denunciato la distruzione dell'habitat di specie protette iscritte nella RED LIST IUCN. Per chi non lo capisce o fa finta di non capirlo: L'areale del torrente Amaseno lungo il tratto che va da Ripiano a Ponte Papetti dove erano presenti alcune specie protette, negli anni, ha subito una esagerata pressione antropica che ha procurato la distruzione dell'habitat proprio di quelle specie protette dalla legge. La costruzione di case abusive vecchie e nuove, le recinzioni, il deposito di materiali edili , la costruzione scellerata del depuratore a Colle Pupazzo troppo vicino al torrente, la cementificazione selvaggia, gli scarichi fognari abusivi e quanto altro lo scibile umano è stato capace di fare richiedevano una ferma azione per l'arresto di tanta scelleratezza. Tutto ciò è stato realizzato dal così fan tutti, dal connubio tra pseudo politica e porta voti e comunque sempre tra delinquenti che hanno trasgredito il Codice Penale credendo di restare impuniti. Ci voleva un esempio per tutti per fermare il fenomeno illegale delle costruzioni abusive in quel punto preciso del territorio e soprattutto ci voleva un esempio per far capire che il delirio di onnipotenza è sbagliato e che tutti hanno l'obbligo di rispettare le leggi dello Stato. Da tutto questo è scaturito il nostro diritto di autodifesa che si è perfezionato con una denuncia circostanziata prima ed ora con l'esigere l'acquisizione al patrimonio del Comune in attesa della demolizione dell'abuso edilizio riscontrato dalle Forze dell'Ordine su specifica azione di intelligence di Fare Verde. Se quello che è stato fatto fin ora, dalla nostra associazione, non basterà a fermare il pensiero delle menti avvezze al disegno criminoso ci metteremo alla mano e richiederemo controlli e verifiche casa per casa. Si sappia, infine, che per noi vale più una rana che una villa abusiva da 1.000.000,oo di euro e quindi ognuno ci pensi bene.
A Fare Verde non piace e non ammette quella solidarietà che, dettata da interessi pratici o di consorteria (oppure imposta da timore di rappresaglie), consiste nell’astenersi volutamente da accuse, denunce, testimonianze, o anche da qualsiasi giudizio nei confronti di una determinata persona o situazione.
Un giorno le generazioni future non potranno dire:
tutti sapevano, ma nessuno osò infrangere il muro dell’omertà.
Fare Verde senza mezzi termini ha denunciato la distruzione dell'habitat di specie protette iscritte nella RED LIST IUCN. Per chi non lo capisce o fa finta di non capirlo: L'areale del torrente Amaseno lungo il tratto che va da Ripiano a Ponte Papetti dove erano presenti alcune specie protette, negli anni, ha subito una esagerata pressione antropica che ha procurato la distruzione dell'habitat proprio di quelle specie protette dalla legge. La costruzione di case abusive vecchie e nuove, le recinzioni, il deposito di materiali edili , la costruzione scellerata del depuratore a Colle Pupazzo troppo vicino al torrente, la cementificazione selvaggia, gli scarichi fognari abusivi e quanto altro lo scibile umano è stato capace di fare richiedevano una ferma azione per l'arresto di tanta scelleratezza. Tutto ciò è stato realizzato dal così fan tutti, dal connubio tra pseudo politica e porta voti e comunque sempre tra delinquenti che hanno trasgredito il Codice Penale credendo di restare impuniti. Ci voleva un esempio per tutti per fermare il fenomeno illegale delle costruzioni abusive in quel punto preciso del territorio e soprattutto ci voleva un esempio per far capire che il delirio di onnipotenza è sbagliato e che tutti hanno l'obbligo di rispettare le leggi dello Stato. Da tutto questo è scaturito il nostro diritto di autodifesa che si è perfezionato con una denuncia circostanziata prima ed ora con l'esigere l'acquisizione al patrimonio del Comune in attesa della demolizione dell'abuso edilizio riscontrato dalle Forze dell'Ordine su specifica azione di intelligence di Fare Verde. Se quello che è stato fatto fin ora, dalla nostra associazione, non basterà a fermare il pensiero delle menti avvezze al disegno criminoso ci metteremo alla mano e richiederemo controlli e verifiche casa per casa. Si sappia, infine, che per noi vale più una rana che una villa abusiva da 1.000.000,oo di euro e quindi ognuno ci pensi bene.
A Fare Verde non piace e non ammette quella solidarietà che, dettata da interessi pratici o di consorteria (oppure imposta da timore di rappresaglie), consiste nell’astenersi volutamente da accuse, denunce, testimonianze, o anche da qualsiasi giudizio nei confronti di una determinata persona o situazione.
Un giorno le generazioni future non potranno dire:
tutti sapevano, ma nessuno osò infrangere il muro dell’omertà.
lunedì 15 ottobre 2018
FONTANA LIRI È PLASTIC FREE.
Fontana Liri è un Comune della Ciociaria dove la raccolta differenziata
supera abbondantemente l’obiettivo del 65% previsto dalla legge eppure
ieri la sua Amministrazione per il
tramite del Sindaco Dott. Gianpio Sarracco si è impegnata a diventare
plastic free durante il convegno sostenuto dalla Regione Lazio con
l'Arsial. Un ulteriore obiettivo sulla riduzione dei rifiuti che sarà
concertato con Fare Verde attraverso le buone pratiche che dovranno
essere adottate. Nel 2018 , con un ritardo di circa 20 anni, l’Italia ha
capito che c’è troppa plastica in giro e primo fra tutti il Ministero
dell’Ambiente ha deciso di dare l’esempio bandendo la plastica dalle
strutture del Ministero. Tuttavia Fare Verde coglie l’occasione di
ricordare che per oltre 20 anni sono state ignorate le proprie denunce
per la plastica abbandonata che inevitabilmente è finita nel mare. Sono
più di venti anni che Fare Verde organizza un evento Nazionale che si
chiama Il Mare d’Inverno (ha goduto sempre del Patrocinio del Ministero
dell’Ambiente e ultimamente della Rappresentanza n Italia della
Commissione Europea) per denunciare il problema della plastica come
materiale inquinante del mare e dei corsi d’acqua ma ora sull’onda
politica di chi è più bravo non c’è neppure una parola di considerazione
per la nostra Associazione che unica e da sempre ha segnalato il
problema che purtroppo non veniva compreso dalle Istituzioni Italiane
per mancanza di sensibilità Ambientale . Plastic free non deve essere
una tendenza politica per dare visibilità a questo o a quel Deputato che
cerca di cavalcare l’onda dell’inquinamento per cercare visibilità sui
media locali e Nazionali. Plastic Free deve rappresentare la
consapevolezza della popolazione nelle azioni quotidiane in uno stile di
vita più rispettoso della Natura, deve avere la forza proveniente dai
consumatori di indurre la trasformazione delle attività commerciali che
a loro volta dovranno fare scelte responsabili con la vendita di
materiali sfusi o che presentano la minor quantità di imballaggi. Quindi
buona l’azione dell’Ente Comune di Fontana Liri che abbandona l’uso
della plastica dalla sua quotidianità dando l’esempio alla propria
comunità con l’adozione di uno stile di vita rispettoso della Natura.
Fontana Liri pur essendo un Comune virtuoso per la raccolta
differenziata ha capito che serve ancora altro per raggiungere i nuovi
obiettivi contrassegnati recentemente dall'Europa sui rifiuti. A Fontana
Liri la quantità di plastica raccolta è già abbondante e avviata al
riciclo attraverso il consorzio obbligatorio tuttavia non basta più la
quantità ma ora necessita anche la qualità della plastica raccolta in
quanto essa è diventava merce in uno scambio dissennato con la Cina che
oramai si rifiuta di acquistarla . Ancora una volta , per fortuna, sono
le leggi del mercato a farci capire che la via della raccolta
differenziata non è un obiettivo finale per risolvere il problema dei
rifiuti e che necessitiamo di chiudere il cerchio dell’economia
circolare localmente.
Da qui l’adesione lungimirante del Comune di Fontana Liri al progetto APEA Ciociaria Diffusa che se verrà approvato e finanziato dalla Regione Lazio diventerà il riferimento provinciale per l’economia Circolare basato sulla simbiosi industriale, sulle risorse umane e sul rispetto dell’Ambiente. Certo è che i Ciociari continueranno a produrre rifiuti e quindi la nostra Associazione auspica un nuovo tipo di approccio alla questione rifiuti basato sulla ricerca scientifica per la minor produzione di rifiuti da imballaggio, sull’uso degli imballaggi in simbiosi industriale in modo che potranno essere usati come materia prima direttamente per le produzioni di altre aziende, sulle buone pratiche per la raccolta differenziata, sulla realizzazione delle fabbriche di materie prime seconde, sulla riduzione delle discariche e sulla messa al bando degli inceneritori. Azioni importantissime che dovranno essere disciplinate da apposite leggi dello Stato e della Regione Lazio. L’evento Plastic Free del 14 Ottobre 2018 si è concluso con un esempio specifico fatto da Fare Verde che ha organizzato il buffet dei prodotti De.C.O. Fontana Liri dimostrando ai partecipanti che la plastica può essere bandita dalle tavole di tutti attraverso l’uso di stoviglie, piatti, bicchieri, tovaglioli e tovaglie compostabili. Un evento in un evento che ha presentato prodotti locali a km zero capaci di ridurre l’inquinamento per la mancanza di trasporto a lungo raggio, di ridurre gli imballaggi, di ridurre i rifiuti e di offrire prodotti di qualità certificata. Mangiare sano, con gusto senza produrre rifiuti che poi non possono ritornare in modo buono alla Natura è una pratica che prima o poi dovrà essere adottata per vivere meglio , senza discariche, senza inceneritori e soprattutto lontani dalle malattie.
Da qui l’adesione lungimirante del Comune di Fontana Liri al progetto APEA Ciociaria Diffusa che se verrà approvato e finanziato dalla Regione Lazio diventerà il riferimento provinciale per l’economia Circolare basato sulla simbiosi industriale, sulle risorse umane e sul rispetto dell’Ambiente. Certo è che i Ciociari continueranno a produrre rifiuti e quindi la nostra Associazione auspica un nuovo tipo di approccio alla questione rifiuti basato sulla ricerca scientifica per la minor produzione di rifiuti da imballaggio, sull’uso degli imballaggi in simbiosi industriale in modo che potranno essere usati come materia prima direttamente per le produzioni di altre aziende, sulle buone pratiche per la raccolta differenziata, sulla realizzazione delle fabbriche di materie prime seconde, sulla riduzione delle discariche e sulla messa al bando degli inceneritori. Azioni importantissime che dovranno essere disciplinate da apposite leggi dello Stato e della Regione Lazio. L’evento Plastic Free del 14 Ottobre 2018 si è concluso con un esempio specifico fatto da Fare Verde che ha organizzato il buffet dei prodotti De.C.O. Fontana Liri dimostrando ai partecipanti che la plastica può essere bandita dalle tavole di tutti attraverso l’uso di stoviglie, piatti, bicchieri, tovaglioli e tovaglie compostabili. Un evento in un evento che ha presentato prodotti locali a km zero capaci di ridurre l’inquinamento per la mancanza di trasporto a lungo raggio, di ridurre gli imballaggi, di ridurre i rifiuti e di offrire prodotti di qualità certificata. Mangiare sano, con gusto senza produrre rifiuti che poi non possono ritornare in modo buono alla Natura è una pratica che prima o poi dovrà essere adottata per vivere meglio , senza discariche, senza inceneritori e soprattutto lontani dalle malattie.
Il momento in cui il Sindaco Dott. Gianpio Sarracco firma l'impegno. |
venerdì 12 ottobre 2018
MSGC - LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE PER LA VENDITA DI ABUSI EDILIZI.
Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano risponde al Presidente
del Consiglio Comunale Geom. Valter Mancini. Lettera aperta. Egregio
Presidente, nel merito degli appartamenti abusivi di proprietà dell'Assessore ai Lavori Pubblici con la sua del 26 Settembre 2018 tra le altre cose ci
disse che: "Provvederò a tenervi informati sugli sviluppi della
questione; resta comunque il fatto che l'argomento provochi un evidente
disagio morale." Sono passati più di 15 giorni, il tempo vola, e ancora
non si hanno notizie nel merito. Ha precisato "un evidente disagio
morale" che però nonostante tutto non si è trasformato in alcuna palese
iniziativa concreta nei confronti dell'Assessore ai Lavori Pubblici che
ha anche la delega alla Polizia Locale. Fare Verde si rende conto che in
un paese come il nostro ove vige "il così fan tutti" la questione di
abusi edilizi commercializzati illegalmente ha sicuramente un basso
impatto in quella buona parte della popolazione deviata che fino a
questo momento l'ha fatta franca costruendo manufatti abusivi che nella
maggior parte dei casi restano disabitati o accatastati con la scritta
F3 (casa in costruzione) per non pagarci le tasse . Tuttavia le
rappresentiamo che nel resto dell'Italia, ove ancora sono vigenti le
leggi dello Stato, un fatto del genere rappresenta sicuramente una
gravissima questione etica e morale che ogni buona Amministrazione
Comunale si pone nell'interesse della popolazione e delle generazioni
future. Fare Verde non si sofferma sugli aspetti Giudiziari della
vicenda ma si renderà conto che sono allo stesso modo importanti in
quanto evidenziano un evidente INTERESSE PRIVATO da parte dell'Assessore
ai Lavori Pubblici con delega alla Polizia Locale ed espone il fianco
dell'Amministrazione Comunale a commenti pessimi, giudizi e pregiudizi
dalla parte corretta della popolazione che con spirito di sacrificio ha
costruito casa pagando ogni onere per costruirle. Come risulta evidente
alla scrivente che l'allaccio alle utenze di quelle case abusive sono
allo stesso modo abusive e proibite dalla legge. Monte San Giovanni
Campano , le ricordiamo, è un Comune della Repubblica Italiana, dove
volenti o nolenti sono vigenti le leggi dello Stato, che si ritrova in
una situazione di ANARCHIA con gli Amministratori Comunali che dovrebbero
rappresentare lo STATO ad essere primi a trasgredire le leggi dello
Stato. Si renderà conto che è una situazione insostenibile, scorretta,
antigiuridica e aliena ad ogni logica della convivenza civile. Dopo
quanto appena premesso ci permettiamo di darle un suggerimento: Convochi
il Consiglio Comunale su questa incresciosa vicenda, siamo curiosi di
ascoltare le parole del Sindaco in qualità di Rappresentante del Governo
Italiano, e analizzi anche la posizione degli altri Consiglieri
Comunali coinvolti direttamente o indirettamente in altri abusi edilizi.
È sua la responsabilità morale di quanto è in accadimento in quanto
lei , volente o nolente, rappresenta anche la parte sana della nostra
popolazione che aspetta risposte a fatti di così totale DEGENERAZIONE .
Le anticipiamo fin da ora che Fare Verde chiederà i danni morali al
Comune di Monte San Giovanni Campano per palese annichilimento alle
nostre azioni poste in essere nell'interesse collettivo per la tutela
del suolo, delle acque , dell'aria e degli animali.
Non restiamo più in attesa di sue notizie e le auguriamo di salvarsi da tanto squallore e da quella politica dissennata, fanfarrona e clientelare che rappresenta.
Non restiamo più in attesa di sue notizie e le auguriamo di salvarsi da tanto squallore e da quella politica dissennata, fanfarrona e clientelare che rappresenta.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Monte San Giovanni Campano Geom. Valter Mancini |
giovedì 11 ottobre 2018
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: IL COMUNE ACQUISISCE TRE APPARTAMENTI ABUSIV...
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: IL COMUNE ACQUISISCE TRE APPARTAMENTI ABUSIV...: Fare Verde resta basita per quanto è in accadimento a Monte San Giovanni Campano dove l’Assessore ai Lavori Pubblici con delega alla Poliz...
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