venerdì 11 settembre 2015
Prevenzione agli incidenti di caccia - Stagione Venatoria 2015/2016
Al Comandante della Polizia Locale
di Monte San Giovanni Campano
e p. c. Al Comandante della Polizia Provinciale
SEDE
e p. c. Al Comando del Corpo Forestale dello Stato
Veroli
Gentilissimo Comandante,
con la presente Fare Verde Monte San Giovanni Campano le chiede di emanare ordinanza in difesa dei cittadini del nostro territorio con l'obiettivo di prevenire gli incidenti di caccia per la stagione venatoria 2015/2016.
La scrivente Associazione Ambientalista trova utile ricordare che solo nei giorni di prapertura della caccia nelle Regioni che hanno aderito ci sono stati ben 5 (cinque) decessi che corrispondono al 22,7% dei decessi avvenuti nella stagione venatoria 2014/2015 che ammontavano quindi a 22.
Fare Verde le chiede quindi di emanare ordinanza nei confronti dei Sigg cacciatori ricordando loro il divieto il rispetto delle distanze dalle strade, dalle abitazioni e dalle attività commerciali presenti sul territorio di Monte San Giovanni Campano e sulle aree di confine con gli altri Comuni. La richiesta si fa più specifica a riguardo dell'obbligo di tenere le armi chiuse in apposita custodia lungo le strade, nei bar di prima mattina o dentro le autovetture perchè potrebbe risultare provocatoria l'intimidazione nei confronti di chi non vede in modo benevolo la barbara pratica della caccia che produce sofferenze agli animali che restano feriti e che non vengono mai più ritrovati e che muoiono tra atroci sofferenze in seguito all'intoissicazione da piombo (Saturnismo).
Nella speranza molto fatua che non ci saranno incidenti di caccia mortali tra cacciatori si resta dell'opinione che opera di prevenzione vada fatta al fine di evitare incidenti a persone ignare e agli animali di affezione visto che nello scorso anno c'è stato forte risentimento, specialmente in località Pertiche, per i pallini che colpivano le civili abitazioni e in altre località dove la gente che andava per i campi sentiva ricadere i proietti.
Si resta in attesa di una sua qualsiasi risposta.
Foto della LIPU |
giovedì 10 settembre 2015
Gliphosate (Roundup) etichettato come cancerogeno. Fare Verde l'aveva detto ma è stato come dirlo alle pietre.
Gliphosate etichettato come cancerogeno dall'EPA. Fare Verde Monte San Giovanni Campano si è sgolata e sin dal lontano 2011 si è raccomandata di non usare il diserbante ma è stato come dirlo alle pietre.
L’Agenzia per la
protezione ambientale californiana Environmental Protection Agency ha stabilito che la California sarà
il primo Stato americano a etichettare il glifosato come cancerogeno. L’annuncio,
arrivato nei giorni scorsi, è destinato a creare scompiglio ed alimenterà la
battaglia tra Organizzazione mondiale della Sanità e i colossi delle produzioni dei pesticidi
Fare Verde in tempi non sospetti aveva fatto propri alcuni studi dell'Università Argentina ma da
quando la IARC, braccio dell’OMS che si occupa della ricerca sul
cancro, ha prodotto a marzo lo studio-bomba che ha classificato il
principio attivo dell’erbicida Roundup come «probabilmente cancerogeno per l’uomo», le ipotesi sono diventate sempre più sconcertanti. In buona sostanza l'avevamo detto ma è stato un grido ascoltato solo dalla luna. Ora e a distanza di tanto tempo una valanga di proteste pubbliche si è abbattuta su multinazionali e
governi che lo impiegano a piene mani sulle colture OGM e non solo.
L’Italia, ad esempio, utilizza il glifosato anche per diserbare i bordi
delle strade o i giardini pubblici. (a Monte San Giovanni Campano è stato usato in località Colonnette, Ciccarelli e Boccafolle).
Una serie di campagne in tutto il pianeta
ha innescato cambi di normativa che escludono o limitano la
commercializzazione o l’uso dell’erbicida di origine Monsanto. La Francia,
di recente, ne ha vietato la vendita al pubblico della grande
distribuzione, mentre in Italia è in atto una campagna “Stop glifosato”, che chiede al governo
di proibirne l’utilizzo sulle colture a causa dei potenziali effetti
sulla salute delle persone e sull’integrità dell’ambiente.
A questo movimento di protesta
internazionale si è unita anche la California, con la scelta dell’EPA
locale di etichettare il Roundup come cancerogeno. A Fare Verde non resta che tornare a dire: L'avevamo detto! Fare Verde a questo punto continuerà come sempre a rimanere aggiornata sugli sviluppi nutrendo la speranza che il governo Italiano si capaciti sulle potenzionalità negative di questa sostanza e ne proibisca l'uso su tutto il territorio.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano invita tutti alla lettura del rapporto ISPRA - ISDE sugli effetti del pesticida di origine Monsanto lasciando al libero arbitrio (dopo la lettura e fino a quando non cambierà la normativa) l'uso oppure l'abbandono dell'utilizzo di questa sostanza che ha svariati nomi commerciali come ad esempio Roundup.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano consiglia vivamente di abbandonare l'uso di qualsiasi sostanza chimica costruita artificialmente perchè prima o poi si ritroverà nei nostri piatti.
martedì 8 settembre 2015
Fare Verde, un anno di attività a Monte San Giovanni Campano.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano ad un anno dalla sua
costituzione traccia il bilancio delle attività intraprese e di quelle
che sono in itinere per la tutela dell’Ambiente, delle Biordiversità ,
della Natura, degli Animali e dei Cittadini.
Azioni dirette sul territorio ed extraterritoriali: Pulizia e cura
del decoro di via S. Giusta con coinvolgimento dei proprietari afferenti
che hanno sostituito alcuni tratti di recinzione migliorando il decoro
urbano; Mare d’Inverno sulle Dune di Capratica a Fondi (LT); Giornata
Europea per la riduzione dei rifiuti EWWR nuovamente sulle Dune di
Capratica Parco SIC;
azione di pressione estrema conclusa con la
riparazione della torre di avvistamento parzialmente crollata in via
(mura civiche ) S. Giusta; Bonifica totale Area Falzarago in
collaborazione con Civilmonte e ANC (Fiume Liri);
Pulizia totale Area
VerdeColle Cipullo (2 volte); Azione di prevenzione agli incendi Pineta
della Bagnara anche mediante controllo elettronico satellitare (1105
giorni senza incendi); Azione di contrasto al taglio della Pineta della
Bagnara ( 3° risultato positivo consecutivo); Azione di contrasto al
taglio dei boschi di Vallescura (azione in itinere); Azione diretta in
difesa degli animali in località Scifelli (Resa la libertà a due cavalli
ammanettati); azione di contrasto alla caccia di selezione al Capriolo
(Ottenuto rinvio); Tre denunce all’Autorità Giudiziaria in difesa
dell’Ambiente, del territorio e delle acque; oltre 200 articoli di
sensibilizzazione e denuncia sui media cartacei e online; Partecipazione
alla manifestazione Nazionale in difesa del Corpo Forestale dello Stato
(accorpamento); Tre giorni di Energy Green (Energy Tour di Fare Verde) a
Monte San Giovanni Campano e 1 giorno a Fontana Liri; Ricalcolo
matematico dell’esubero contabile per la racolta differenziata a Monte
San Giovanni Campano ( Risparmio per i Cittadini di minimo 250.000,oo
euro); 12 segnalazioni per perdite acquedotto Acea; 31 segnalazioni per
abbandono rifiuti sul territorio; Proposta di baratto amministrativo per
randagismo (non accettata); Proposta baratto amministrativo per le
tasse con cura dell’Ambiente (Azione in itinere); Azione di pressione
per le frane epocali presenti sul territorio; Rinvenimento di
inquinamento Ambientale in località Pantanelle ( Autorità Giudiziaria);
Sottrazione area per la caccia al Cinghiale (Pineta della Bagnara).
Azione di sensibilizzazione e proposta per il compostaggio domestico (
in itinere); Contrasto all’abusivismo edilizio (Area Torrente Amaseno –
Azione in itinere); Oltre 100 escursioni di vigilanza sul territorio
nelle aree sensibili ( Monte Castellone; Bagnara; Aree perimetrali
depuratori delle acque reflue; Torrente Amaseno; Fiume Liri che hanno
portato segnalazioni all’Autorità Giudiziaria , al Comune di Monte San
Giovanni Campano e alla Regione Lazio; Costituita rete online di
segnalatori per criticità ambientali in tutte le frazioni; Azione di
vigilanza sulle opere pubbliche di grande impatto ambientale che non
sono mai state ultimate o consegnate alla fruizione pubblica (
motivazioni e scontro mediatico); Cave ( 1 segnalazione positiva al
Corpo Forestale dello Stato + 1 in itinere Regione Lazio e Organo di
Polizia Mineraria); Proposta per Parco Avventura (disattesa). Un anno
duro che Fare Verde ha affrontato da sola in cui ha ascoltato il
silenzio ASSORDANTE delle Istituzioni locali e durante il quale non è
stata pronunciata neppure una parola dalle altre Associazioni che si
dicono in tutela dell’Ambiente e soprattutto accompagnato dal silenzio
TOMBALE dell’Assessore all’Ambiente . Fare Verde ringrazia in ordine alla
proporzione degli interventi di prevenzione e repressione in tutela
dell’Ambiente, delle Biodiversità, degli Animali e dei Cittadini: Il
Corpo Forestale dello Stato Comando di Veroli; La Stazione dei
Carabinieri di Monte San Giovanni Campano; Il Comando Provinciale dei
Carabinieri di Frosinone; la Polizia Provinciale; gli Avvocati: Carlo
Coratti; Loris Mastrantoni; Francesco Greco; Emiliano Santaroni e
Antonio Cinelli; l’Ufficio Tecnico Manutentivo del Comune di Monte San
Giovanni Campano; L’Ufficio Tecnico Ambiente; tutti i volontari
segnalatori anche se ancora non hanno vinto la questione anonimato; Il Presidente Avv. Francesco Greco di Fare Verde Nazionale, il Presidente
Silvano Olmi di Fare Verde Lazio e i il non iscritto Sig. Davide
Papetti; La Polizia Locale di Monte San Giovanni Campano; La Guardia di
Finanza Comando di Frosinone e tutti quelli che hanno contribuito a
difendere il nostro territorio.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano ribadisce di essere
Associazione di DENUNCIA per le criticità Ambientali e di PROPOSTA per
le soluzioni che vengono date di volta in volta; è Associazione
che non va sottobraccio a nessuno e che non ha timori reverenziali per
nessuno e in questo messaggio annuale che non vuole essere il resoconto
dello Sato dell’Ambiente si dichiara ancora una volta che la tolleranza
per i reati Ambientali è uguale a ZERO. Per ultimo una particolare
menzione per la Polizia Provinciale che con una nota inviata dal
Comandante ha invitato Fare Verde Monte San Giovanni Campano a battersi
in difesa dell’Ambiente e a continuare l’opera meritoria di segnalazionedomenica 6 settembre 2015
Monte San Giovanni Campano - Con l'imminente arrivo dell'autunno iniziano a cadere gli alberi al posto delle foglie
Quando cadde l'albero sui giochi per bambini nell'area verde a Porrino furono colte solo le parole che si volevano cogliere e in modo a dir poco sibillino. L'articolo che venne pubblicato sui giornali fu considerato esclusivamente un rimprovero come tale era e come tale vuole essere questo post sul Blog di Fare Verde Monte San Giovanni Campano ma non fu colto l'avviso che Fare Verde ha dato nel merito della programmazione per la cura del verde pubblico. Fare Verde è Associazione Ambientalista che tutela gli interessi collettivi in primo luogo tramite la DENUNCIA come è per tutte le Associazioni Ambientaliste riconosciute, come prevede l'Ordinamento Giuridico e come prevede lo Statuto.
Ci risiamo e questa volta una quercia è caduta rovinosamente a Carleccione e nuovamente nella frazione di Porrino; è caduta sbarrando la strada e solo la fortuna ha voluto che questa situazione non diventasse nefasta e contraria alla vita.
Fare Verde si è sgolata in ogni dove denunciando pubblicamente la mancanza di programmazione per il verde pubblico, che insiste sulle aree pubbliche o che insiste su aree private comunque aperte al pubblico provocando solo l'effetto paradosso e nello specifico con il fare delle tre scimmiette (non vedo, non sento e non parlo) sono stati ignorati tutti gli avvisi fatti da Fare Verde.
Non è che la caduta degli alberi si sia verificata solo a Porrino in quanto altri alberi sono caduti ad esempio nel Capoluogo ed in altri posti come alla Bagnara a Bottoni ecc ecc. Il punto della situzione è che questi campanelli di allarme dati dalla Natura sono ignorati completamente come se la caduta di uno o più alberi su aree pubbliche fosse una cosa normale , un fatto dovuto o consolidato nel tempo.
Fare Verde per l'ultima volta lancia il suo avviso: Programmate la cura del verde in tutti i luoghi frequentati dalla popolazione perchè prima o poi accadrà un sinistro che coinvolgerà qualche ignaro passante e questa volta l'Associazione non vuole essere profetica.
Fare Verde come al solito ha avvisato i Carabinieri dell'accaduto e per fortuna che ci sono perchè altrimenti non ci sarebbe stato interlucotore.
Per ultimo: A Porrino sono tutti scarichi i cellulari o il segnale arriva solo agli iscritti di Fare Verde? Nessuno ha segnalato la caduta di un albero che ha chiuso totalmente la strada al traffico.
Ci risiamo e questa volta una quercia è caduta rovinosamente a Carleccione e nuovamente nella frazione di Porrino; è caduta sbarrando la strada e solo la fortuna ha voluto che questa situazione non diventasse nefasta e contraria alla vita.
Fare Verde si è sgolata in ogni dove denunciando pubblicamente la mancanza di programmazione per il verde pubblico, che insiste sulle aree pubbliche o che insiste su aree private comunque aperte al pubblico provocando solo l'effetto paradosso e nello specifico con il fare delle tre scimmiette (non vedo, non sento e non parlo) sono stati ignorati tutti gli avvisi fatti da Fare Verde.
Non è che la caduta degli alberi si sia verificata solo a Porrino in quanto altri alberi sono caduti ad esempio nel Capoluogo ed in altri posti come alla Bagnara a Bottoni ecc ecc. Il punto della situzione è che questi campanelli di allarme dati dalla Natura sono ignorati completamente come se la caduta di uno o più alberi su aree pubbliche fosse una cosa normale , un fatto dovuto o consolidato nel tempo.
Fare Verde per l'ultima volta lancia il suo avviso: Programmate la cura del verde in tutti i luoghi frequentati dalla popolazione perchè prima o poi accadrà un sinistro che coinvolgerà qualche ignaro passante e questa volta l'Associazione non vuole essere profetica.
Fare Verde come al solito ha avvisato i Carabinieri dell'accaduto e per fortuna che ci sono perchè altrimenti non ci sarebbe stato interlucotore.
Per ultimo: A Porrino sono tutti scarichi i cellulari o il segnale arriva solo agli iscritti di Fare Verde? Nessuno ha segnalato la caduta di un albero che ha chiuso totalmente la strada al traffico.
sabato 5 settembre 2015
La discarica di Monte Castellone ha bisogno di manutenzione
Monte San Giovanni Campano - La discarica di
Monte Castellone in primo momento fu considerata Sito di Interesse
Nazionale (SIN) ma dopo alcuni anni e con il sopraggiungere di nuovi
governi il sito è stato consegnato alla Regione Lazio e considerato
quindi Sito di interesse Regionale (SIR). Monte Castellone fa parte
del bagaglio delle due discariche indicate dal SIN che comprendevano
quindi Monte Castellone e la discarica della Bagnara che per grazia
ricevuta è venuta a mancare all'appello.
Dopo le epiche
battaglie Ambientaliste finalmente nel 2013 e dopo l'infrazione
NOMINALE dell'Unione Europea la Regione Lazio ha stanziato una marea
di denaro pubblico (oltre 1.600.000 euro) come risulta dal progetto
presentato dall'Ing. Verzaschi Messa in sicurezza d'emergenza e caratterizzazione...A solo un anno dalla fine dei lavori,
e precisamente a Dicembre 2014, di messa in sicurezza e
caratterizzazione è arrivata la prima doccia fredda in quanto
proprio la discarica di Monte Castellone è stata inclusa nominalmente nella
CONDANNA della Corte di Giustizia Europea.
Siccome secondo la legge
di Murphy : “Quando le cose vanno male di sicuro andranno peggio”
si è verificato quello che umanamente ci si poteva aspettare. La
guaina di isolamento della Discarica di Monte Castellone del Comune
di Monte San Giovanni Campano mostra evidenti segni di cedimento in
più parti come appare alla vista e come è riportato fedelmente
nelle foto realizzate da Fare Verde Monte San Giovanni Campano.
Talasciando le
polemiche la scrivente Associazione Ambientalista si augura che alla
discarica di Monte Castellone venga fatta la necessaria manutenzione
perché mai come in questo caso vige il detto che è presente in
tutte le sartorie: “Chi non ripara buchino finisce per riparare
bucone”.
mercoledì 2 settembre 2015
Se un alberello di Ippocastano vale 500 euro a Monte San Giovanni Campano sono tutti MILIONARI.
Fare Verde Onlus - Monte San Giovanni Campano -
Fare
Verde trova l'operazione di acquisto e messa a dimora di questa pianta
in Piazza a Chiamari ETICAMENTE NON CORRETTA.Nella fattispecie l'operazione di acquisto e messa a dimora di questa pianta di Ippocastano è costata alla Comunità ben 499,99 euro ma a latere del valore della pianta che per Fare Verde è incalcolabile ci sono profonde riflessioni etiche che vengono messe in gioco per spese che questa Associzaione ritiene SUPERFLUE E DISSOCIATE dalla realtà nuda e cruda. Il Comune di Monte San Giovanni Campano ultimamente ha pagato in un esproprio per l'opera infinita della strada attigua a Fontana Canale circa 200 euro per ogni pianta di ulivo espropriata e quindi è eticamente NON CORRETTO pagare qualsiasi pianta anche un solo centesimo in più; Il Comune ha presentato per tre anni consecutivi progetti di taglio silvano per la Pineta della Bagnara perchè riteneva le piante in esubero e quindi da tagliare ; di fatto ciò prova che è ETICAMENTE NON CORRETTO pagare anche un solo centesimo l'acquisto di quella pianta perchè ce ne sono a disposizione MIGLIAIA GRATIS. Il Comune di Monte San Giovanni Campano non si è opposto al piano di tagli presentato dalla XII Comunità Montana per i nostri boschi di FAGGIO e quindi anche in questo caso è ETICAMENTE NON CORRETTO acquistare piante quando ce ne sono MIGLIAIA GRATIS e che sono di PREGIO. Infine il comportamento E' ETICAMENTE NON CORRETTO perchè tanta gente taglia e butta le piante dei giardini per il fastidio che arrecano alle abitazioni con le radici o con i rami e quindi anche in questo caso la pianta per la piazza di Chiaiamari poteva arrivare GRATUITAMENTE. Fare Verde ribadisce che infine NON E' ETICAMENTE CORRETTO farne un LAVORO per piantare una unica pianta in quanto se avessero avuto la bontà di farlo sapere avremmo provveduto a piantumarla GRATIS.
Per ultimo Fare Verde non pagherebbe mai neppure un centesimo per una pianta "d'ammaluocchie" (Ippocastano in dialetto) che è ALIENA alle biodiversità del nostro territorio in quanto è originaria dei BALCANI e quindi la proposta è la seguente: Farne dono all'Ambasciatore della Moldova che prossimamente sarà a Monte San Giovanni Campano e piantare una pianta di Italianissimo FAGGIO al posto dell'Ippocastano (ammaluocchie)
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