giovedì 15 novembre 2018

MSGC - Fare Verde ha dato inizio alla rivoluzione!


Fare Verde sempre e solo Fare Verde unica responsabile di ogni possibile disastro, percepito come tale, da quella parte non proprio piccola della popolazione cresciuta senza freni inibitori e senza nessun rispetto per le regole disciplinate dalle leggi dello Stato e della Regione Lazio. A Monte San Giovanni Campano era stato superato quel limite di decenza che dovrebbe essere imposto dal buonsenso e dalla convivenza civile e di fatto Fare Verde che denunciava i reati Ambientali era diventata la responsabile di ogni misfatto mentre chi commetteva ogni tipo di saccheggio del territorio veniva considerato come vittima delle circostanze. Una situazione aberrante che si è protratta per anni fino a quando il manipolo di pionieri che tutelano l’Ambiente si è ingrossato costituendo anche un vero e proprio gruppo di intelligence per la tutela dell’Ambiente. Un’organizazione di protezione Ambientale ramificata sul territorio che ha agito come un servizio di informazioni sfruttando la rete di tutti i network  capace di operare pressioni talmente forti nei confronti delle Istituzioni da costringerle a prendere decisioni che non hanno precedenti storici. Così è stato per i rifiuti abbandonati e così è stato per il consumo insostenibile del suolo e così sarà per la depurazione delle acque reflue urbane. Talmente bravi gli iscritti di Fare Verde ,guidati dal Presidente Belli, che sono riusciti dove nessuno è mai riuscito: Tutelare il territorio dall’abusivismo edilizio applicando alla lettera le leggi che sono vigenti sul territorio della Repubblica Italiana con una sfilza di esposti e denunce nemericamente inimmaginabili. Questo nuovo tipo di approccio fatto nell’interesse collettivo soprattutto delle generazioni future ha portato il Comune per il tramite dell’Ufficio Tecnico Urbanistica ad emettere un avviso pubblico che inizia così - il Comune di Monte San Giovanni Campano intende dotarsi di apposito elenco pubblico di tecnici liberi professionisti (geometri, ingegneri e architetti) da invitare a procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando ai sensi dell’art. 157 comma 2 e dell’art. 36 del D. Lgs. 50/2016 nel rispetto dei principi di non discriminazione parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, per
l’affidamento dei seguenti servizi tecnici: “rilievo di fabbricati abusivi e aree di sedime, redazione di tipo di frazionamento, eventuale accatastamento e presentazione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la relativa approvazione” di importo inferiore a € 40.000,00 ...” Fare Verde oltre ad aver ricevuto i complimenti dal Presidente Nazionale Avv. Francesco Greco rappresenta la più grande soddisfazione per quanto è in accadimento ed è conscia della rivoluzione epocale che sta colpendo Monte San Giovanni Campano che vivrà profonde trasformazioni sociali in seguito alle azioni di repressione degli abusi edilizi. La popolazione sta per diventare cosciente che la legge non ha  accordato a nessuno il diritto di fare come gli pare, che la violenza usata sulla Natura è finita e che le costruzioni abusive non saranno più di proprietà di chi le ha costruite.
Fare Verde ribadisce la sua estraneità a qualsiasi schieramento politico e precisa che non c’è mai stata la volontà di colpire il singolo cittadino e ciò è dimostrato dal fatto che il numero degli esposti e delle denunce è altissimo. Si metta fine al fenomeno dell’abusivismo edilizio, si metta fine al saccheggio e alla cementificazione del territorio e Fare Verde , come Cincinnato, si ritirerà in campagna a parlare con le giovani generazioni di economia circolare, di economia verde, di agricoltura biologica di boschi ,di animali e di pace. Se invece l’abusivismo edilizio e la cementificazione del territorio saranno ancora dilaganti e quindi l’Ambiente avrà ancora bisogno di Fare Verde ci sarà nuovamente il SIGNA INFERRE che non converrà a nessuno. Se a tanti parrà una minaccia può benissimo percepirla come gli pare tanto Fare Verde non cambierà mai.



sabato 10 novembre 2018

MSGC: IL COMUNE USI I FONDI DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI PER DEMOLIRE LE CASE ABUSIVE.

Il Comune di Monte San Giovanni Campano può usare il denaro della Cassa Depositi e Prestiti per demolire le case abusive. La Cassa Depositi e Prestiti attraverso il Fondo Demolizioni Opere Abusive, istituito a seguito del D.L. n.269/2003, favorisce la sostenibilità e la tutela ambientale dei territori del nostro Paese (quindi anche per Monte San Giovanni Campano) concedendo anticipazioni, senza interessi sui costi (comprese le spese giudiziarie, tecniche e amministrative) relativi agli interventi di demolizioni delle opere abusive, anche disposti dall'autorità giudiziaria.
I beneficiari delle anticipazioni sono i Comuni e quindi anche Monte San Giovanni Campano!
Come funziona?
Le condizioni di accesso al Fondo e le relative modalità operative sono regolate da Circolari emanate da CDP (n. 1254/2004, n. 1264/2006 e n. 1279/2010­) e possono così riassumersi:
le richieste di anticipazione vengono esaminate in ordine cronologico di arrivo e non è prevista alcuna soglia di accesso al Fondo;
le anticipazioni, unitamente alle spese di gestione del fondo, pari allo 0,1% annuo dell’importo erogato, sono rimborsate dai comuni entro 60 giorni dalla effettiva riscossione da parte di questi ultimi, a carico dei responsabili degli abusi, delle spese sostenute per gli interventi di demolizione; in ogni caso i comuni devono provvedere al rimborso delle anticipazioni trascorsi 5 anni dalla relativa data di concessione;
a garanzia dell'anticipazione, CDP acquisisce delegazione di pagamento. In caso di mancato pagamento da parte dell’ente, CDP informa il Ministero dell'Interno, che provvede alla restituzione delle somme dovute, trattenendole dai fondi del bilancio dello Stato da trasferire a qualsiasi titolo agli enti inadempienti. L'indirizzo per chiedere le anticipazioni per le spese delle demolizioni è il seguente: Cassa depositi e prestiti società per azioni
Via Goito, 4 - 00185 ROMA Il numero di telefono: 0642211. Il Modulo da inviare debitamente compilato e FIRMATO è quello nella foto in basso. Non serve neppure la PEC...basta il fax o un indirizzo di posta elettronica del Comune.

 Poi non ci venite a dire che Fare Verde non è efficiente!

giovedì 1 novembre 2018

MSGC - Lettera di benvenuto al nuovo Consigliere con delega all'Urbanistica.

MSGC - Lettera aperta di benvenuto al nuovo Consigliere con delega all'Urbanistica. Egregio Consigliere con Delega all'Urbanistica, Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano a seguito del suo insediamento coglie l'occasione per ricordarle che ci sono troppe pratiche di abusivismo edilizio sospese nel limbo dell'Ufficio Tecnico Urbanistica. La nostra Associazione si aspetta da lei , uomo che ha giurato fedeltà alla Repubblica Italiana, un comportamento congruo alla rigida applicazione delle leggi dello Stato e della Regione Lazio per i reati commessi contro il territorio. Purtroppo le dobbiamo ricordare che a Monte San Giovanni Campano invece di demolire le case abusive è stato demolito l'organico dell'Ufficio Tecnico ed è rimasto un solo tecnico ad evadere il mare di pratiche che affollano quell'ufficio. Avrà sicuramente letto che stava per essere richiesto al TAR il commissariamento di quell'ufficio che,purtroppo, sta trattando anche abusi edilizi che riguardano direttamente o indirettamente i suoi colleghi di maggioranza. Richiesta di commissariamento congelata a seguito della risposta esaustiva di quell'ufficio che tra le righe ha fatto trasparire che il procedimento, contro quella villa costruita lungo il torrente Amaseno (nelle disponibilità del suo predecessore) con concessione edilizia fasulla ottenuta con voli pindarici fatti di illegalità e prepotenza, è in dirittura di arrivo per l'acquisizione al patrimonio del Comune. Visto quanto premesso le chiediamo alcune cosine che sono indispensabili: 1) Come intende rafforzare l'organico dell'Ufficio Urbanistica visto che ha risorse tecniche a disposizione (perfino un ingegnere); 2) Quale indirizzo vorrà dare all'Ufficio Tecnico Urbanistica per la repressione degli abusi edilizi vecchi e nuovi e 3) Quando inizieranno gli SGOMBERI degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio del Comune in particolare per quegli immobili abusivi acquisiti dal Comune che erano di proprietà del suo collega l'Assessore ai Lavori Pubblici. Lei è libero di risponderci oppure di comportarsi allo stesso identico modo del suo predecessore ma sappia che non è nostra intenzione recedere di un solo millimetro. Pertanto la invitiamo caldamente a prendere provvedimenti in difesa del consumo del suolo e del debito ecologico come del resto è sempre stata invitata a fare l'amministrazione di cui lei fa parte. Fare Verde , come avrà finalmente capito non è collegata con nessun partito politico, continuerà a tenersi lontana dagli schieramenti politici pacchiani non permettendo a nessuno di strumentalizzare i comportamenti antigiuridici dei suoi colleghi Consiglieri Comunali. Tuttavia , per onestà intellettuale, la avvisiamo che l'istanza di commissariamento è pronta e verrà presentata al TAR di Latina nel momento in cui l'andazzo antigiuridico ai danni del territorio e della popolazione continuerà a persistere a seguito di un suo eventuale comportamento lassista. Per ultimo le ricordiamo che, per onestà e rispetto alle leggi dello Stato, lei ha il dovere di informare la parte sana della popolazione che è stato contratto un debito ecologico oramai insostenibile e che ogni nuovo abuso edilizio va ad aggravare la situazione che di per se è già gravissima. Debito ecologico che viene pagato con denaro sonante direttamente dalla popolazione inconsapevole che abita sul territorio Comunale e che senza ombra di dubbio verrà pagato anche da chi ancora deve nascere. La salutiamo con la dovuta distanza dovuta al fatto che lei ha la delega all'Urbanistica ottenuta con il consenso di chi ha saccheggiato il territorio di Monte San Giovanni Campano e pertanto fino a prova contraria verrà considerato ostile all'Ambiente, alla Natura e alla Biodiversità.



sabato 27 ottobre 2018

MSGC - Consiglieri Comunali coinvolti con gli abusi edilizi continuano ad amministrare

MSGC - Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano resta basita dal comportamento del Presidente del Consiglio Comunale di Monte San Giovanni Campano e di tutti i Consiglieri Comunali che non hanno voluto inserire  all'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 29 Ottobre 2018   l'argomento relativo alle gravissime problematiche di legalità che coinvolgono numerosi Amministratori  Comunali di Monte San Giovanni Campano. Constatare che non c'è chi custodisce i custodi per Il fenomeno dell'abusivismo edilizio  rappresenta comunque un problema etico gravissimo se non addirittura di altra specie più pericolosa in quanto in passato ci sono state demolizioni per altre tipologie di manufatti abusivi costruiti da privati cittadini.  La disparità di trattamento ricevuto  dai Consiglieri Comunali titolari di abusi edilizi direttamente o indirettamente coinvolti in abusi edilizi costruiti da loro o dai loro famigliari conviventi fa trasparire senza ombra di ragionevole dubbio che  gli Amministratori  Comunali hanno cercato  di  garantirsi  una sorta di immunità che non è prevista dalle leggi dello Stato. Se non ci fosse stato l'intervento della nostra Associazione di protezione Ambientale alcuni abusi edilizi collegati agli Amministratori Comunali sarebbero rimasti coperti da uno scandaloso silenzio o comunque seppur in parte rilevati sarebbero rimasti in giacenza presso l'Ufficio Tecnico del Comune di Monte San Giovanni Campano come è già accaduto in attesa di una non definita azione di repressione da porre in essere sicuramente tardiva inefficace ed inefficiente . La scrivente Associazione si rende conto che il problema del malcostume antigiuridico è diffuso nella società Monticiana oramai in delirio di onnipotenza ma non può rimanere in silenzio quando assiste alla distruzione sistematica degli areali delle specie protette in aree sottoposte ai vincoli imposti dalla Regione Lazio e dallo Stato.
Fare Verde trova inammissibile il comportamento  dell'Assessore ai Lavori Pubblici Cimaomo Romanino con delega alla Polizia Locale  rimasto in carica dopo essere stato scoperto ad eludere le leggi dello Stato con false dichiarazioni rese in atto pubblico, nel rogito notarile, con cui ha  venduto  ben tre appartamenti abusivi che comunque risultavano allacciati alle utenze e occupati da terzi in locazione.
La nostra Associazione non trova sufficiente  il cambiamento  della delega all'Urbanistica in corso, solo dopo la nostra denuncia all'Autorità Giudiziaria, che vede l'estromissione del Consigliere Comunale Mauro Paglia pesantemente  coinvolto in fatti gravissimi di abusivismo edilizio  realizzati dal coniuge  convivente che hanno distrutto parte dell'areale di specie protette dalla legge.
Infine la scrivente Associazione di protezione Ambientale non può rimanere silenziosa di fronte al fatto che queste questioni non vengano discusse in Consiglio Comunale in quanto risulta evidente a chiunque che oramai è diffuso il convincimento popolare che il Comune di Monte San Giovanni Campano è ostaggio di questi signori che cercano di sistemare  i loro interessi privati  con escamotage più o meno legali. Sono troppi i Consiglieri Comunali di maggioranza coinvolti direttamente o indirettamente in azioni  che hanno realizzato  il SACCHEGGIO del territorio nella modalità così fan tutti e il loro silenzio di fronte alle nostre richieste di legittimare la legalità sul territorio con l'indispensabile trasparenza  la dicono lunga sul futuro dell'Istituzione Comunale  che comunque  risulta infangata da tali comportamenti che tranquillamente Fare Verde si sente  di indicare come OMERTOSI.
Fare Verde pubblicamente, senza girarci intorno,  e nella trasparenza auspicata dalle leggi dello Stato chiede che vengano affrontate in Consiglio Comunale  tutte le questioni di illegalità che coinvolgono gli Amministratori Comunali. La parte sana della popolazione che difende il territorio dal SACCHEGGIO ha il diritto di sapere come stanno le cose e su chi ricadono le responsabilità. I Consiglieri che si nascondono nelle pieghe della società civile e religiosa possono sempre tornare a casa se debbono continuare a sostenere l'illegalità.

Il nome del Consigliere Comunale destinatario del documento è stato cancellato perchè non voleva comparire

giovedì 25 ottobre 2018

MSGC - Caro Comune l'economia circolare è una cosa seria!


Gli appuntamenti persi a Monte San Giovanni Campano con lo sviluppo sostenibile dove l’Ente Comune poteva essere protagonista:
Il primo appuntamento perso è stato con la "green economy" un sistema economico che "migliora il benessere umano e l'equità sociale e, contemporaneamente, riduce in maniera significativa i rischi ambientali e i deficit ecologici". Un'economia verde è pensata come un'economia a bassa emissione di carbonio, con un uso efficiente delle risorse e socialmente inclusivo. Nel 2008 il termine è diventato comune, quando l'UNEP ha promosso la Green Economy Initiative per supportare gli investimenti pubblici e privati nei settori "verdi" e promuovere comportamenti più ecocompatibili nei settori inquinanti, riducendo le emissioni di CO2 e l'inquinamento, raggiungere l'efficienza energetica e nell'uso delle risorse, evitando la perdita di biodiversità.
Il secondo appuntamento mancato è stato quello la "bio economia", cioè l'insieme di attività economiche relative all'invenzione, lo sviluppo, la produzione e l'uso di prodotti e processi biologici per migliorare e rendere più sostenibili i risultati del settore sanitario e la produttività dell'agricoltura e dei processi industriali.
 L'Unione Europea ha lanciato nel 2012 la Strategia sulla Bio economia per promuovere la produzione di risorse biologiche rinnovabili e la loro conversione in prodotti vitali e bioenergia. Uno degli obiettivi è quello di sostituire l'uso delle fonti fossili con alternative naturali . Tale strategia necessitava di un altro elemento: a dicembre 2015 è stato adottato il Piano d'azione per l'economia circolare che ha inserito l'anello mancante . L'economia circolare si richiama ai processi che minimizzano l'impatto dei prodotti anche dopo il loro utilizzo fino a prevederne, già in fase di progettazione, il riutilizzo degli scarti in simbiosi industriale o delle materie prime secondarie. L'economia circolare mira a mantenere più a lungo il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse – promuovendo l'allungamento della vita dei prodotti – e a minimizzare la produzione dei rifiuti, recuperando e riutilizzando quanto più possibile gli scarti.
Attualmente  il Comune ha deciso di non perdere il trerzo appuntamento ed infatti con il compostaggio di prossimità si è avventurato nell’economia circolare ma questa attività concepita  senza alcuno sbocco occupazionale  , senza alcun coinvolgimento vero  in termini sociali e senza una studiata simbiosi industriale resterà un escamotage affine a se stessa per cercare di raggiungere sulla carta gli obiettivi di legge per la raccolta differenziata. In buona sostanza l’applicazione pratica dell’economia circolare si fonda su 5 principi base che sono assolutamente indispensabili che sono:
1) ECO PROGETTAZIONE
Progettare i prodotti pensando fin da subito al loro impiego a fine vita, quindi con caratteristiche che ne permetteranno lo smontaggio o la ristrutturazione.
2)MODULARITÀ E VERSATILITÀ
Dare priorità alla modularità, versatilità e adattabilità del prodotto affinché il suo uso si possa adattare al cambiamento delle condizioni esterne.
3) ENERGIE RINNOVABILI
Affidarsi ad energie prodotte da fonti rinnovabili favorendo il rapido abbandono del modello energetico fondato sulle fonti fossili.
4) APPROCCIO ECO SISTEMICO
Pensare in maniera olistica, avendo attenzione all’intero sistema e considerando le relazioni causa-effetto tra le diverse componenti.
5) RECUPERO DEI MATERIALI
Favorire la sostituzione delle materie prime vergini con materie prime seconde provenienti da filiere di recupero che ne conservino le qualità.
Quindi l’economia circolare deve essere caratterizzata da un approccio sistemico e non da un unico approccio   specifico per ottenere risultati utili e duraturi nel tempo. Non ha nessun senso fare il regolamento per il compostaggio domestico se   non è già stata prevista  la riduzione degli imballaggi, la decostruzione e il riuso dei materiali magari in simbiosi industriale con un regolamento comunale per la raccolta differenziata. Non ha alcun senso creare l’applicazione pratica dell’economia circolare se la popolazione non viene coinvolta nei processi dell’economia circolare e continua imperterrita ad usare in ogni azione quotidiana i processi dell’economia lineare. Quello che si vuole sottolineare è che il compostaggio non deve essere  il metodo per risolvere il problema della percentuale della raccolta differeniziata almeno sulla carta ed infatti dovrebbe rappresentare l’inizio di un nuovo tipo di approccio ad un nuovo modo di pensare l’economia reale che deve vedere al centro di ogni cosa la popolazione e non l’Ente Comune. Creare nuovi posti di lavoro anche per le persone diversamente abili, mettere in circolazione il denaro, sviluppare i servizi, riusare i prodotti tramite la riparazione, il riuso e la decostruzione sono gli obiettivi che si deve porre un’applicazione pratica dell’economia circolare . Mettere un macchinario automatico che produce compost senza creare nessuna opportunità di lavoro non servirà a nulla se non a creare l’illusione patetica di un nuovo concetto di economia . Il compostaggio di prossimità c’è stato fin dalla notte dei tempi e i contadini lo hanno sempre attuato senza avere la benchè minima idea del concetto di  economia circolare. Oggi si vuole spacciare un solo piccolo processo dell’economia circolare come la panacea per il problema dei rifiuti e ciò vuol dire che non si ha la benchè minima idea della gestione dei rifiuti e ancor di più è sconosciuto  il significato di economia circolare.  Il compostaggio domestico oltre al regolamento deve prevedere una fase preliminare di educazione Ambientale che di certo il Comune di Monte San Giovanni Campano non può dare perché gli amministratori e i tecnici notoriamente sono troppo legati a concetti retrivi e lontani da quanto accade nella civiltà occidentale ed infatti potrebbero essere collocati ad amministrare un Comune in uno qualsiasi dei Paesi in via di Sviluppo. Ad esempio il Comune ancora oggi sostituisce le lampadine a led con altri tipi di lampade, usa mezzi di locomozione obsoleti, non ha la benchè minima idea del concetto di GPP, le buste di plastica e i secchi per i rifiuti consegnati alla popolazione invece di essere stati costruiti dalla plastica di riciclo sono stati prodotti con i derivati petroliferi, non ha mai realizzato l’isola ecologica, non ha un mercato per il riuso dei materiali, non capisce che seppellire i rifiuti in montagna è sbagliato ecc. ecc. Di fatto a fronte di tanta approssimazione si comprende che si è avventurato nell’economia circolare solo perché rappresenta un escamotage per risolvere il suo  problema burocratico  delle quantità in percentuale  per la raccolta differenziata. Il rischio palese che è stato creato dallo stesso Comune consiste nella furbizia incivile di tanti cittadini che potrebbero aderire al progetto per lo sgravio fiscale per poi buttare i rifiuti per strada magari vendendosi la compostiera come è già accaduto. Fare Verde per  prima ha proposto il compostaggio domestico e di prossimità al Comune di Monte San Giovanni Campano che è arrivato dopo anni  alla stessa nostra soluzione perdendo tempo e denaro. Purtroppo le buone proposte  vengono sempre ritardate e negate  da tecnici che non hanno la più pallida di quello che leggono ma  che poi quando diventano appetibili  cercano di farle proprie magari scopiazzandole e deviandole o anche pagando  incarichi per la progettazione quando il progetto lo avevano nel cassetto. A questo punto non ci resta altro da fare che aspettare la pubblicazione del regolamento per il compostaggio domestico e di prossimità  del Comune di Monte San Giovanni Campano per vedere di quale capolavoro teorico e  inattuabile  si tratta sulla carta. 

Compostiera di prossimità


lunedì 22 ottobre 2018

MSGC: Fare Verde contro l'omertà di tutti difende il torrente Amaseno.

MSGC: Chi ha pensato che la battaglia di Fare Verde in difesa del consumo del suolo fosse finita ha sbagliato di grosso. E' già in corso un attacco, che non ha precedenti nella storia di Monte San Giovanni Campano, nei confronti di un abuso edilizio costruito lungo il torrente Amaseno in area protetta dai vincoli della Regione Lazio.
Fare Verde senza mezzi termini ha denunciato la distruzione dell'habitat di specie protette iscritte nella RED LIST IUCN. Per chi non lo capisce o fa finta di non capirlo: L'areale del torrente Amaseno lungo il tratto che va da Ripiano a Ponte Papetti dove erano presenti alcune specie protette, negli anni, ha subito una esagerata pressione antropica che ha procurato la distruzione dell'habitat proprio di quelle specie protette dalla legge. La costruzione di case abusive vecchie e nuove, le recinzioni, il deposito di materiali edili , la costruzione scellerata del depuratore a Colle Pupazzo troppo vicino al torrente, la cementificazione selvaggia, gli scarichi fognari abusivi e quanto altro lo scibile umano è stato capace di fare richiedevano una ferma azione per l'arresto di tanta scelleratezza. Tutto ciò è stato realizzato dal così fan tutti, dal connubio tra pseudo politica e porta voti e comunque sempre tra delinquenti che hanno trasgredito il Codice Penale credendo di restare impuniti. Ci voleva un esempio per tutti per fermare il fenomeno illegale delle costruzioni abusive in quel punto preciso del territorio e soprattutto ci voleva un esempio per far capire che il delirio di onnipotenza è sbagliato e che tutti hanno l'obbligo di rispettare le leggi dello Stato. Da tutto questo è scaturito il nostro diritto di autodifesa che si è perfezionato con una denuncia circostanziata prima ed ora con l'esigere l'acquisizione al patrimonio del Comune in attesa della demolizione dell'abuso edilizio riscontrato dalle Forze dell'Ordine su specifica azione di intelligence di Fare Verde. Se quello che è stato fatto fin ora, dalla nostra associazione, non basterà a fermare il pensiero delle menti avvezze al disegno criminoso ci metteremo alla mano e richiederemo controlli e verifiche casa per casa. Si sappia, infine, che per noi vale più una rana che una villa abusiva da 1.000.000,oo di euro e quindi ognuno ci pensi bene.

A Fare Verde non piace e non ammette  quella solidarietà che, dettata da interessi pratici o di consorteria (oppure imposta da timore di rappresaglie), consiste nell’astenersi volutamente da accuse, denunce, testimonianze, o anche da qualsiasi giudizio nei confronti di una determinata persona o situazione.
Un giorno le generazioni future non potranno dire: 
tutti sapevano, ma nessuno osò infrangere il muro dell’omertà.

lunedì 15 ottobre 2018

FONTANA LIRI È PLASTIC FREE.

Fontana Liri è un Comune della Ciociaria dove la raccolta differenziata supera abbondantemente l’obiettivo del 65% previsto dalla legge eppure ieri la sua Amministrazione per il tramite del Sindaco Dott. Gianpio Sarracco si è impegnata a diventare plastic free durante il convegno sostenuto dalla Regione Lazio con l'Arsial. Un ulteriore obiettivo sulla riduzione dei rifiuti che sarà concertato con Fare Verde attraverso le buone pratiche che dovranno essere adottate. Nel 2018 , con un ritardo di circa 20 anni, l’Italia ha capito che c’è troppa plastica in giro e primo fra tutti il Ministero dell’Ambiente ha deciso di dare l’esempio bandendo la plastica dalle strutture del Ministero. Tuttavia Fare Verde coglie l’occasione di ricordare che per oltre 20 anni sono state ignorate le proprie denunce per la plastica abbandonata che inevitabilmente è finita nel mare. Sono più di venti anni che Fare Verde organizza un evento Nazionale che si chiama Il Mare d’Inverno (ha goduto sempre del Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e ultimamente della Rappresentanza n Italia della Commissione Europea) per denunciare il problema della plastica come materiale inquinante del mare e dei corsi d’acqua ma ora sull’onda politica di chi è più bravo non c’è neppure una parola di considerazione per la nostra Associazione che unica e da sempre ha segnalato il problema che purtroppo non veniva compreso dalle Istituzioni Italiane per mancanza di sensibilità Ambientale . Plastic free non deve essere una tendenza politica per dare visibilità a questo o a quel Deputato che cerca di cavalcare l’onda dell’inquinamento per cercare visibilità sui media locali e Nazionali. Plastic Free deve rappresentare la consapevolezza della popolazione nelle azioni quotidiane in uno stile di vita più rispettoso della Natura, deve avere la forza proveniente dai consumatori di indurre la trasformazione delle attività commerciali che a loro volta dovranno fare scelte responsabili con la vendita di materiali sfusi o che presentano la minor quantità di imballaggi. Quindi buona l’azione dell’Ente Comune di Fontana Liri che abbandona l’uso della plastica dalla sua quotidianità dando l’esempio alla propria comunità con l’adozione di uno stile di vita rispettoso della Natura. Fontana Liri pur essendo un Comune virtuoso per la raccolta differenziata ha capito che serve ancora altro per raggiungere i nuovi obiettivi contrassegnati recentemente dall'Europa sui rifiuti. A Fontana Liri la quantità di plastica raccolta è già abbondante e avviata al riciclo attraverso il consorzio obbligatorio tuttavia non basta più la quantità ma ora necessita anche la qualità della plastica raccolta in quanto essa è diventava merce in uno scambio dissennato con la Cina che oramai si rifiuta di acquistarla . Ancora una volta , per fortuna, sono le leggi del mercato a farci capire che la via della raccolta differenziata non è un obiettivo finale per risolvere il problema dei rifiuti e che necessitiamo di chiudere il cerchio dell’economia circolare localmente.
Da qui l’adesione lungimirante del Comune di Fontana Liri al progetto APEA Ciociaria Diffusa che se verrà approvato e finanziato dalla Regione Lazio diventerà il riferimento provinciale per l’economia Circolare basato sulla simbiosi industriale, sulle risorse umane e sul rispetto dell’Ambiente. Certo è che i Ciociari continueranno a produrre rifiuti e quindi la nostra Associazione auspica un nuovo tipo di approccio alla questione rifiuti basato sulla ricerca scientifica per la minor produzione di rifiuti da imballaggio, sull’uso degli imballaggi in simbiosi industriale in modo che potranno essere usati come materia prima direttamente per le produzioni di altre aziende, sulle buone pratiche per la raccolta differenziata, sulla realizzazione delle fabbriche di materie prime seconde, sulla riduzione delle discariche e sulla messa al bando degli inceneritori. Azioni importantissime che dovranno essere disciplinate da apposite leggi dello Stato e della Regione Lazio. L’evento Plastic Free del 14 Ottobre 2018 si è concluso con un esempio specifico fatto da Fare Verde che ha organizzato il buffet dei prodotti De.C.O. Fontana Liri dimostrando ai partecipanti che la plastica può essere bandita dalle tavole di tutti attraverso l’uso di stoviglie, piatti, bicchieri, tovaglioli e tovaglie compostabili. Un evento in un evento che ha presentato prodotti locali a km zero capaci di ridurre l’inquinamento per la mancanza di trasporto a lungo raggio, di ridurre gli imballaggi, di ridurre i rifiuti e di offrire prodotti di qualità certificata. Mangiare sano, con gusto senza produrre rifiuti che poi non possono ritornare in modo buono alla Natura è una pratica che prima o poi dovrà essere adottata per vivere meglio , senza discariche, senza inceneritori e soprattutto lontani dalle malattie.


Il momento in cui il Sindaco Dott. Gianpio Sarracco firma l'impegno.