Il risultato ottenuto per la raccolta differenziata è frutto
di maturità della filiera dei rifiuti oppure è l’escamotage numerico? L’analisi
comparativa dei dati è del Dott. Marco Belli.
Si deve per forza di cosa ricordare che a Monte San Giovanni
Campano la raccolta differenziata dei
rifiuti venne istituita nel 2009. Da
allora i risultati ottenuti sono stati figli di mera approssimazione e
addirittura altalenanti. La prima criticità numerica rispetto al peso dei
rifiuti avvenne tra il 2014 e il 2015 quando il peso dei rifiuti raccolti venne
ridotto passando da 4838, 250 tonnellate a 3680,847 tonnellate.
Riduzione dei rifiuti del 23,92% pari a 1157,402 tonnellate che venne certificata dagli uffici comunali anche
con apposita trasmissione dei dati all’ISPRA. Strana riduzione dei rifiuti che venne criticata fortemente da Fare Verde
Monte San Giovanni Campano. Sono passati
tanti anni da allora con risultati poco
incoraggianti e sempre senza raggiungere il 65% per la raccolta differenziata previsto per l’anno 2012. Si arriva finalmente al passaggio tra il 2021 e il 2022 ossia alla seconda riduzione dei rifiuti totali calcolata senza alcun errore in 113,75 tonnellate pari al 2.91% dell’intero
conferimento di tutti i cittadini che si
traducono in una contrazione di 5 kg in meno per ogni abitante di Monte San Giovanni
Campano.
L’analisi nel dettaglio:
La riduzione dei rifiuti non è avvenuta solo a seguito d un’attenta
presa di coscienza della popolazione ed
infatti ha ricevuto un aiutino a
tavolino con la riduzione del servizio e precisamente con la riduzione del
numero delle prese che ora sono la metà per la frazione secca de rifiuti
(Indifferenziata).
I dati in comparazione:
A Fronte dell’aumento in percentuale colto dal Comune è da
evidenziare che la raccolta differenziata dei rifiuti appare alquanto strana ed
infatti aumenta in modo eclatante la raccolta della frazione organica passando da 792,660 tonnellate del 2021 a ben
1059 , 500 tonnellate del 2022 nonostante il progetto del compostaggio domestico.
L’analisi dei dati è importante perché tutte le altre
frazioni della raccolta differenziata se sommate tra di loro espongono una
quantità di rifiuti raccolta che è in contrazione di peso rispetto all’anno precedente.
Tradotto: Aumenta in modo strano la raccolta della frazione umida e diminuisce
il peso delle altre frazioni della
differenziata rispetto all’anno precedente
L’analisi della frazione umida:
La riduzione del peso dei rifiuti totale di 5 kg del 2022 per ogni abitante di Monte San Giovanni
Campano diventa anomala in quanto indica una contrazione della spesa da parte dei
cittadini per l’acquisto dei prodotti necessari alla quotidianità. Cittadini
che a dirla tutta, però, privilegiano il solo acquisto di cibo determinando così il considerevole aumento in
peso della frazione umida dei rifiuti urbani.
L’analisi matematica dei dati:
Dall’analisi dei dati si evidenzia quanto è nella
rappresentazione grafica e precisamente
le quantità in percentuale della raccolta differenziata di Monte San Giovanni
Campano
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Le percentuali della raccolta differenziata dei rifiuti a Monte San Giovanni Campano
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Dal grafico risulta evidente il dato percentuale del
41,2% per la sola frazione umida dei rifiuti raccolti a Monte San Giovanni
Campano.
Dato percentuale significativo ed eclatante che indica Monte
San Giovanni Campano come il comune che riesce a fare meglio dell’industrializzata città di Milano. Quella città del Nord , infatti, riesce
a conferire al massimo il 35,3% per la frazione umida dei rifiuti .
In buona sostanza la percentuale dei rifiuti
organici conferita dai Monticiani è superiore a quella conferita dai cittadini
di Milano città di riferimento per la produzione industriale ed emblema del consumismo italiano.
Dopo questa abbondante premessa sulla bolla di anomalia
per i consumi di cibo che è tutta
monticiana c’è da fare l’analisi dei percentili sull’aumento della raccolta
differenziata che è stata finalmente certificata dall’Ispra al 67,90% dopo ben 14 anni dalla sua istituzione.
Come è stato colto il 67,90% della raccolta differenziata?
Semplice aumentando la sola raccolta della frazione umida di
ben 266, 840 tonnellate nel 2022 rispetto all’anno precedente . Aumento di peso che porta a registrare ben 88, 23 Kg di rifiuti frazione umida per ogni abitante che sicuramente è poco comprensibile e non in armonia rispetto alle altre frazioni di rifiuti vista la riduzione totale in peso dei rifiuti
e la contrazione in peso delle altre frazioni della raccolta differenziata.
Dai dati ISPRA risulta chiaro che nel 2021 tutte le frazioni della raccolta
differenziata ad esclusione della frazione umida avevano raccolto 970,548
tonnellate di rifiuti. Nel 2022 sono diventate 697, 169 tonnellate con una
riduzione di ben 273 tonnellate di rifiuti delle frazioni di rifiuti differenziati eclusa la frazione umida .
Quindi non è sbagliato dire che è stata privilegiata la raccolta
differenziata per la frazione umida rispetto a tutte le altre frazioni din rifiuti differenziati .
L'aumento di peso della frazione umida raccolta con il porta a porta , secondo i dati trasmessi dal comune all'ISPRA ,
ha portato al balzo percentile del 67,90% di raccolta differenziata.
I risultati quali sono?
Nel "conto della serva" la riduzione totale dei rifiuti di 113.75 tonnellate non giustificano la riduzione delle quantità di ben 273 tonnellate di rifiuti per le frazioni della differenziata .
Se le cose stanno così è evidente che l’isola ecologica non ha alcun impatto significativo sulla raccolta differenziata
dei rifiuti urbani tanto è vero che le
frazioni ingombranti , tessile e RAEE hanno registrato nel 2022 il minore conferimento di questi rifiuti. La
mancata raccolta del tessile ha fatto precipitare a zero il peso di
quella frazione mentre sono sostanziaemente stabili il vetro e la plastica con
guadagni in peso insignificanti. I dati che certificano l'aumento eclatante della frazione umida dei rifiuti decretano il palese fallimento del compostaggio domestico che evidentemente non è mai decollato per la mancata opera di sensibilizzazione sul territorio.
Dall’analisi dei dati è certo che il Comune di Monte San Giovanni Campano è tra i più bravi nella raccolta differenziata della frazione umida e
poco portato per la raccolta differenziata delle altre frazioni di rifiuti che
vanno conferiti alla differenziata.
Quanto ha inciso la riduzione del sevizio delle prese
dedicate alla frazione secca per la raccolta differenziata?
Non è dato saperlo perché i dati pubblicati sono stati mischiati e quindi si può solo sperare che il Comune vorrà pubblicarli con la trasparenza che meritano i Cittadini di Monte San Giovanni Campano.
Di
una cosa , però, si può essere certi: I Monticiani hanno conferito 113.75
tonnellate di rifiuti in meno rispetto all’anno precedente e sicuramente in
questo dato è da includere l’effetto della riduzione a metà del numero delle prese per
la raccolta della frazione secca.
Nelle 113,75 tonnellate decuratate dal peso totale dei rifiuti conferiti sono incluse le 24,26 tonnellate che sono da imputare ai 77 abitanti che sono stati conteggiati in meno in quanto la popolazione di Monte San Giovanni Campano è passata da 12086 nel 2021 ai 12009 abitanti nel 2022.
La riduzione del servizio "imposta a tavolino" causa il
cosiddetto aumento occulto nelle bollette dei cittadini che non vedono decurtata
nessuna cifra a fronte di un servizio
che è stato ridotto.
Raccolta differenziata che aumentata in percentuale per la
sola frazione umida che non provoca nessuna
diminuzione del costo del servizio.
Come sono andate le cose lo sapremo con certezza negli anni a venire conl'analisi dei dati futuri ma per ora bisogna solo dire che finalmente siamo arrivati a cogliere l'obiettivo che era previsto per il 2012. Fare Verde MSGC continuerà a fare finta di non sapere che ci sono già altri obiettivi da cogliere previsti dalle Direttive Europee per i rifiuti.
Una domanda però sorge spontanea: A che serve la raccolta differenziata se non
fa valere il principio europeo di chi inquina paga? La domanda è pubblica e
chiunque può rispondere.