Fare Verde Monte San Giovanni Campano non esita a mettere in evidenza lo scollegamento del Comune dall’ambiente e dagli eco sistemi che dovrebbe tutelare e promuovere come risorsa per il valore diretto e dagli sconosciuti valori d’opzione ed infatti se da una parte il comune promuove nella contrada Antera una festa nell'area verde visibile dalla strada dall’altra parte ha creato l’oblio per l’area verde Colle Cipullo, sempre nella stessa contrada, ma nascosta alla vista, destinando quel bene comune realizzato con denaro pubblico alla totale devastazione.
Quindi ora è palese che gli amministratori "del rinnovamento" delle cattive abitudini, degni eredi della precedente amministrazione comunale , fautori del greenwashing attuato con la loro associazione dei compagni di merende fino a questo momento hanno visto solo i rifiuti abbandonati da persone incivili lungo la strada che conduce ad Antera e nel bosco Pineta Morroni segnalati da Fare Verde. Poi però con una perfetta azione di facciata propongono una giornata ecologica dove è già stato pulito con il denaro pubblico escludendo l’area verde Colle Cipullo dove ci sono ancora i rifiuti abbandonati e degrado come se non ci fosse un domani .
Area Verde Colle Cipullo che si ricorda era stata assegnata dalla precedente amministrazione Veronesi esattamente alla stessa associazione che ora manco a dirlo per continuità amministrativa è amica dell’attuale amministrazione Cinelli in una sorta di corsi e ricorsi storici che si riesce a concepire solo a Monte San Giovanni Campano paese delle meraviglie.
Questi ambientalisti e pseudo amanti della natura per necessità di schieramento politico dopo aver avviato l’area verde Colle Cipullo all’oblio ancora oggi non riescono ad attribuire il giusto valore alle aree di pregio naturalistico per preservarle in modo da poter essere godute in futuro tanto è vero che preferiscono ignorarle sostenendo di fatto le strane decisioni politiche dell’amministrazione comunale come è stato del resto per l’areale Civitella, come è per il dissesto idrogeologico del territorio , come è per il consumo del suolo e per l’abusivismo edilizio anche in aree protette come quelle di Antera.
Comune che appare senza alcun dubbio dissociato dalla realtà nel promuove feste altisonanti nella contrada Antera quando ignora di avere un’area verde nel più completo degrado e nella più completa devastazione nella stessa contrada in località Morroni.
Fare Verde si rivolge ai Cittadini di Monte San Giovanni Campano chiamandoli alla riflessione sulla reale necessità di avere uffici comunali e un consigliere comunale con delega all’ambiente che invece di curare il territorio cercano nel panem et circenses di consolidare la propria immagine che sempre di più appare sbiadita per il degrado del territorio e per i rifiuti abbandonati.
Le foto scattate il 15 Agosto 2022 mostrano il degrado assoluto dell'Area Verde Colle Cipullo.
martedì 16 agosto 2022
MSGC - Il degrado assoluto dell'Area Verde Colle Cipullo nel bosco Comunale Pineta Morroni.
domenica 14 agosto 2022
MSGC - Antenna alla Civitella, c'è il nulla osta contro il volere dei residenti
Il sacco del territorio di Monte San Giovanni Campano è ormai una dura realtà che per forza deve essere accettata anche dagli abitanti della Contrada Civitella contro la loro volontà. Dopo il nulla osta per l'installazione di una mega antenna per la telefonia mobile continua il sacco del territorio di Monte San Giovanni Campano con il comune che fa finta di non avere nessuna concezione sul Valore Economico Totale (VET) dell'Ambiente . Ebbene è lo stesso valore ambientale favoleggiato nei progetti comunali per richiedere fondi alla Regione Lazio o allo Stato che però poi non trova risconti nella realtà dove spariscono tutti i valori dei beni e dei servizi che un determinato ecosistema può produrre a favore della popolazione.
Per l'amministrazione comunale è praticamente sconosciuto il valore d'uso diretto che interessa i benefici che derivano dal consumo attuale del bene naturalistico tanto è vero che ha ignorato la richiesta specifica fatta dagli abitanti della Civitella che avrebbero voluto realizzare un'area verde per i bambini mettendo a disposizione il suolo .
Oltre a preferire l'antenna per la telefonia mobile non si possono dimenticare i pessimi esempi del consumo attuale dei beni Naturalistici come ad esempio tutti i servizi di approvvigionamento (acqua potabile dalle sorgenti , acqua pulita nelle falde superficiali ecc ecc) , alcuni servizi culturali e ricreativi totalmente sconosciuti che si realizzano nelle aree verdi attrezzate , nei piccoli parchi tematici o addirittura il menefreghismo per il consumo del suolo .
Comune di Monte San Giovanni Campano che ha ignorato perfino la richiesta di Fare Verde per la convocazione del MITE e dell'ISPRA in quella pseudo conferenza dei servizi vista la presenza di specie super protetta dalla legge nell'areale di Civitella.
Da questa breve premessa è facile intuire lo scollegamento del Comune dall’ambiente e dagli eco sistemi che dovrebbe tutelare e promuovere come risorsa per il valore diretto e per gli sconosciuti valori d’opzione.
Quindi ora è diventato palese che gli amministratori "del rinnovamento" delle cattive abitudini mai e poi mai prenderanno in considerazione di attribuire il giusto valore a un’area di pregio agricolo affinché venga preservata per poter essere goduta in futuro .
Ed ecco che l’areale di Civitella classificato dalla Regione Lazio di pregio agricolo per il paesaggio deve essere deturpato per forza da un mega ripetitore per la telefonia mobile alto 24 metri con il nulla osta del comune come se non ci fosse un domani, come se fosse una cosa buona per la popolazione e tutto per seguire logiche efferate di interessi economici privati.
Comune dissociato dalla realtà che non dà nessun valore al paesaggio e alla popolazione stanziale ignorata nel momento delle strane decisioni adottate preferendo l'antenna per la telefonia ad un'area verde da destinare ai bambini.
Fare Verde si rivolge ai cittadini della Civitella chiedendo loro di partecipare attivamente alla battaglia per la tolleranza zero nei confronti di chi dissociato dalla realtà deturpa l’ambiente senza tenere conto delle aspettative presenti e future della popolazione.
Ai Monticiani resta da capire l'utilità di avere il consigliere comunale con la delega all'Ambiente e gli uffici tecnici comunali.
mercoledì 20 luglio 2022
MSGC - FARE VERDE spiega il GREEN DIVIDE MONTICIANO.
Green Divide (DIVARIO VERDE): Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha inventato questo nuovo vocabolo che rappresenta la situazione di Monte San Giovanni Campano diviso dal resto dell’Italia per lo sviluppo sostenibile e per il rispetto dell’ambiente. Sviluppo sostenibile , PNRR, digitalizzazione, smart
city , consumo del suolo, auto produzione di energia con consumo istantaneo e rispetto dell’ambiente
sono parole senza alcun significato per chi ha amministrato e per chi amministra Monte San Giovanni Campano .
Sul territorio comunale mancano
perfino le colonnine di ricarica elettrica che oramai sono installate anche nei comuni con meno di 500 abitanti .
Gli oltre 360.000.oo euro spesi per l’elettricità dall'amministrazione comunale nel 2021 da
fonti fossili rappresentano l’ostinazione e la dissociazione di Monte San
Giovanni Campano dal resto dell’Italia (Green Divide) che cerca in modo spasmodico l’auto produzione di energia da fonti rinnovabili.
Molti dei pali della pubblica
illuminazione che per numero vincono il
confronto proporzionale con Las Vegas sono tali e quali a quelli dismessi alla fine della guerra fredda nei
paesi dell’Est Europa.
Ci sono attualmente più di 4000
pali della pubblica illuminazione ma per ironia della sorte non ce n’è neppure uno intelligente (smart) ma forse questo concetto
è troppo avanzato per i tecnici monticiani che dicono
di progettare gli impianti.
Non è bastato neppure
il debito incredibile per costruire i marciapiedi costruiti anche male a far infervorire
la popolazione ormai genuflessa mentalmente ai politici
che hanno fatto passare per
piaceri i diritti dei cittadini. Vero è che la gente si è rassegnata perfino al razionamento idrico come se fosse normalità avere l'acqua per poche ore al giorno.
Un Comune che nel 2021 ha speso oltre
47.000 euro (dati del Governo Italiano) di carta e cancelleria per gli uffici pubblici di certo è un paese che non ha dematerializzato gli uffici , non rispetta l'Ambiente e sicuramente spende
troppo.
Una cosa da non credere è l'ostinazione del Comune nel
noleggiare macchine a gasolio quando i
percorsi urbani quotidiani per forza di cose non possono superare i
200 km. Un traguardo raggiunto da
qualsiasi auto elettrica in commercio con emissioni zero .
Un cane che si morde
la coda visto che non ci sono colonnine per le ricariche elettriche e quindi le
macchine elettriche comunali sarebbero
inutili.
Da censurare e denunciare l'acquisto delle lanterne della pubblica
illuminazione fuori norma che l'Enel avrebbe dovuto rottamare ai ferrivecchi.
Non si possono ignorare i 200.000.oo euro spesi per adeguare
il palazzo Comunale ad un risparmio energetico che impiegherà 100 anni per
eguagliare la spesa sostenuta.
Insomma c'è il GREEN DIVIDE a Monte
San Giovanni Campano e questo è inconfutabile.
Da noi il verde pubblico è tale e quale alla campagna che ci
circonda con l'aggiunta di cemento. Un modo di fare insostenibile che non ci fa
rientrare neppure lontanamente nelle informazioni sulla sostenibilità multi temporali
del Global Human Settlement Layer (GHSL).
Modalità di studio
internazionale che è perfettamente inutile illustrare a chi è contento di
un'area verde costruita in solo cemento armato a Paglia oppure di quell'aiuola
in cemento armato costruita nel Capoluogo spacciata con tanta fantasia per
giardinetto pubblico o anche della
pubblica illuminazione a norma sostituita con quella non a norma e dei marciapiedi modello anni '50.
Impossibile da
tralasciare l’ecomostro in cemento armato (parcheggio multipiano) testimone pagato (650.000.oo
euro) della iattura che ha colpito Monte
San Giovanni Campano visto che ora
necessita di altri 1.750.000.oo euro per essere ultimato.
Improponibili i risultati per la raccolta differenziata dei rifiuti che dovrebbe rappresentare
la parte pratica dell’economia circolare quando invece rappresentano solo il giochino delle percentuali adatto ai
ragazzini della seconda media . Del resto non ci si può aspettare di meglio da
un ufficio che usa il campo da calcetto della scuola Angelicum come parcheggio
delle macchine industriali di proprietà comunale .
Troppo lungo e a dir poco inutile esporre quanto è in accadimento
per le opere pubbliche che sono già vecchie per progettazione (edifici
scolastici) oppure rappresentano espressioni
di pura megalomania (erba sintetica sui
campi di calcio da realizzare a debito).
Quindi cemento , plastica , consumo del suolo , consumo di energia fossile e opere pubbliche già vecchie prima del loro utilizzo sono impossibili da inserire nello sviluppo
sostenibile che oramai è diventato anche
inutile spiegare con il divario verde che è diventato incolmabile.
Le future generazioni si troveranno debiti da pagare per opere pubbliche non fruibili , obsolete, di retriva concezione, non più a norma, e non avranno neppure altri spazi da utilizzare per sostituirle . In buona sostanza il GREEN DIVIDE praticato da tutte le amministrazioni comunali e dagli uffici comunali sta sottraendo il futuro alle nuove generazioni che dovranno solo pagare i debiti contratti con la modalità di " A chi non vuol credere non bastano 1000 testimoni".
Un giorno di questa estate Fare Verde invierà ai Monticiani i dati del sitema SIOPE del Governo Italiano ed essi potranno leggere di persona , ad esempio, che nel 2021 sono stati spesi più di 1.657.000.oo euro per la raccolta e smaltimento dei rifiuti e che tutte quelle cosine raccontate su costo di 700.000.oo euro per il servizio di igiene urbana erano riferite ad una parte di quel servizio.
Siccome Fare Verde non partecipa al GIOCO DELL'OCA chiede apertamente a tutti gli amministratori quale sarà la vocazione del territorio.
Negli anni passati eravamo un paese agricolo, poi siamo diventati un paese del comparto tessile con gli scandali che ne sono scaturiti, poi siamo diventati un paese turistico e non è andato a finire bene, poi è stata la volta del comparto edile che è finito malissimo, ora è stato scritto sul giornale che è tornato ad essere un paese agricolo come se stessimo giocando al gioco dell'oca. Nella realtà invece somiglia sempre di più un'agenzia teatrale. L'amministrazione comunale dica finalmente quale sarà la vocazione definitiva del territorio così la popolazione che non scapperà si potrà regolare per gli eventuali investimenti da sopportare.
La foto di un albero secco della Pineta Morroni ben rappresenta le possibilità di sviluppo per Monte San Giovanni Campano in questo breve periodo di profondo cambiamento che terminerà nel 2026.
Il post è del Dott. Marco Belli presidente provinciale e Dirigente Nazionale di Fare Verde ETS
martedì 12 luglio 2022
MSGC - L'efficienza energetica disciplinata dal Comune è diventata una barzelletta.
All’ufficio tecnico manutentivo del Comune di Monte San Giovanni Campano sfugge che è affidata al Ministero dell’Interno la Missione 2: rivoluzione verde e transizione ecologica; Componente c4: tutela del territorio e della risorsa idrica; Investimento 2.2: interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni, all’interno della quale sono confluite le linee di intervento di cui all’art. 1 comma 139 e ss. della Legge n. 145/2018, e di cui all’art. 1, commi 29 e ss. della Legge n.160/2019. Risulta evidente che la missione 2 del PNRR è completamente sconosciuta al glorioso ufficio tecnico manutentivo del comune di Monte San Giovanni Campano e all'intera amministrazione comunale che si ostinano a rovinare i nuovi impianti della pubblica illuminazione a luci LED facendo inserire luci ad incandescenza in caso di guasto o addirittura facendo smontare le luci a led per farle sostituire con luci ad incandescenza come è accaduto in piazza Guglielmo Marconi nel Capoluogo Monticiano. E’ il caso di dire che quell’ufficio non ha mai "brillato" e non c’è alcun dubbio che è ispirato dall’ENEL GUASTI tanto è vero che fu capace di sostenere il riscatto per l'acquisto degli ex impianti ENEL della pubblica illuminazione obsoleti, fuori norma, a fine vita, inquinanti e che erano solo da rottamare come ferro vecchio. Qualche anno fa si è concretizzato tutto quello che non si dovrebbe mai fare per l’efficientamento energetico ma dopo una battaglia epocale di Fare Verde gli scienziati che amministravano Monte San Giovanni Campano iniziarono a sostituire i porta lampade e le lampade non a norma con le lampade a LED perfettamente legali. Revamping dell’impianto nel Capoluogo mai terminato perché così ci diceva la testa. Nove mesi fa sono subentrati gli "scienziati del nuovo che avanza" ed è stato “tutto un programma”. Invece di terminare il revamping dell’impianto hanno fatto smontare le luci a LED a norma e hanno fatto riposizionare le obsolete, inquinanti e non a norma lampade ad incandescenza giusto per dimostrare che Monte San Giovanni Campano non sa che farsene del risparmio energetico, della transizione ecologica e del PNRR. L’efficientamento energetico della pubblica illuminazione realizzato dal Comune di Monte San Giovanni Campano è l’esempio “illuminato” di tutto quello che non si dovrebbe fare per risparmiare energia elettrica , per evitare l’inquinamento luminoso e dovrebbe essere preso come modello dagli uffici tecnici comunali degli altri comuni della provincia di Frosinone per non commettere gli stessi errori . Basta farsi un giro sul territorio, di sera, e anche chi non vuol vedere si renderà conto per forza che in quasi tutti gli impianti della pubblica illuminazione ogni volta che si guasta una luce a LED viene sostituita con una ad incandescenza. Il risultato è una pubblica illuminazione di tipo misto incandescenza/LED che non ha nessun obiettivo per il risparmio energetico e che non ha ragione di esistere dopo le spese enormi sostenute per l’efficientamento energetico. Il Comune si è attivato per fare tutto quello che non si dovrebbe mai fare per gli impianti che sono stati già oggetto di efficientamento energetico in un comune che in proporzione al numero degli abitanti ha più pali della pubblica illuminazione di Las Vegas . Questo è il punto di arrivo del consigliere con la delega all’ambiente che vive sulle nuvole , che non si rende conto o che fa finta di non capire la transizione energetica e il grave contesto energetico della Nazione dove tutti dovrebbero fare la propria parte compreso il comune di Monte San Giovanni Campano per risparmiare sullo spreco di energia e per fronteggiare la crisi energetica . Fare Verde ETS con il suo Ufficio Legale coordinato dal Dirigente Nazionale Dott. Marco Belli sta valutando l’entità del danno all’erario per un “chiaro ed illuminato” esposto al Tribunale Regionale della Corte dei Conti e nessuno ci venga a dire che l'amministrazione comunale è "nuova" e che si deve ancora ambientare.
Nella foto piazza Guglielmo Marconi illuminata da obsolete luci ad incandescenza non a norma che creano anche inquinamento luminoso in sostituzione parziale delle luci a LED.
sabato 2 luglio 2022
MSGC - Riapre la piccola isola ecologica a Laoria ma i servizi sono più che dimezzati
sabato 4 giugno 2022
MSGC - Le colonnine per la mobilità elettrica strumenti potentissimi dello "dimonio".
Mentre l’Italia corre
perché non si può permettere di
temporeggiare sulle insufficienti
stazioni di ricarica elettrica a Monte San
Giovanni Campano si bivacca e cose dello “dimonio” come queste non vengono
inserite nel piano di programmazione per le opere pubbliche come se
appartenessimo ad un’altra nazione e ad un'altra realtà spazio temporale . Alle
discutibili opere pubbliche in programmazione risponde il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede
di installare più di 20 mila punti di ricarica fast e super-fast per il 2026
con uno stanziamento 740 milioni di euro.
L’elettrificazione dell’Italia di certo non parte da Monte
San Giovanni Campano che è ancora ancorato a quella politica retriva che veniva
esercitata prima del 1870. Poco importa all’amministrazione comunale , impegnata in una continua campagna elettorale con il suo panem et circenses, che la Nazione corre contro il tempo e che “E’IL MOMENTO DI FARE COSE MAI
FATTE”.
Per loro il Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede le colonnine per le ricariche
elettriche nei contesti urbani e in
autostrada entro e non oltre il 2024 è un semplice fogliettino di carta e nulla
vale la condizione per l’Italia che potrebbe perdere una grossa fetta delle risorse
del Recovery se non installerà le stazioni di ricarica elettrica.
Mobilità economica e sostenibile elettrificata negata alla
popolazione Monticiana con la mancata installazione delle colonnine pubbliche
che prevedono il sistema di ricarica tramite corrente alternata potente fino a
22 kW che permetterebbero le ricariche delle autovetture ad un costo di circa 0,40 euro per ogni kWh.
Fare Verde di certo non pretende le avveniristiche colonnine per le
ricariche tramite corrente continua con potenza massima di 50 kW, costano in
media 0,50 euro per kWh di ricarica, e neppure l'installazione di colonnine da 350KW perchè siamo un comune con grande disagio con una rete per la corrente elettrica molto approssimativa che spesso si interrompe durante i temporali.
Il grande vantaggio delle colonnine pubbliche sta nel
costo e nella velocità di ricarica. Una macchina elettrica potrà fare
il “pieno” di energia in meno di 30 minti o ricaricare per i 2/3 delle batterie in una ventina di minuti.
Fare Verde si augura che questo pungente post possa in
qualche modo aprire la mente ai politicanti monticiani che su quest’argomento non
rispondono neppure ai messaggi inviati con il
famigerato mezzo dello “dimonio” che si chiama smartphone. Per ultima arriva la rassicurazione dataci da un frate esorcista: Non andrete all'inferno se deciderete di far installare le colonnine elettriche al massimo ci potrete finire per altro...
venerdì 20 maggio 2022
MSGC - Segreti comunali sotto due amministrazioni.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano più volte ha fatto gli accessi agli atti al Comune per capire la situazione degli abusi edilizi ed in particolare per sapere se le ultime due amministrazioni comunali hanno manifestato in modo concreto la volontà di contrastare , di prevenire e reprimere l'abusivismo edilizio sull'intero territorio comunale anche alla luce del fatto che è iniziato l'iter per la modifica del PRG.
Ebbene dopo tante richieste il Comune ha risposto parzialmente all'ultima del 19.04 2022 in data 19 Maggio 2022 inviandoci una pec davvero imbarazzante.
In buona sostanza dal dal 1° Gennaio 2021 al 19 Aprile 2022 ossia in 16 mesi di lavoro il comune ha emesso 7 ordinanze di demolizione;
Non ha eseguito NESSUNA demolizione (quindi sono tutte chiacchiere quelle che girano per il paese);
Ha notificato 6 preavvisi e 6 dinieghi a seguito di istruttorie di richieste di PDC in sanatoria.
La dirigente dell'Ufficio Urbanistica ha trovato perfino il tempo per scrivere una nota ( speriamo che ci abbia mandato i saluti) al Responsabile del Procedimento per l'accertamento degli abusi edilizi e a SUO DIRE STA PROCEDENDO ad una ricognizione sulle pratiche e relativo stato per gli abusi edilizi.
Praticamente l'Ufficio Tecnico Urbanistica risponde parzialmente all'accesso agli atti ma non ci dice le cose che ci interessano perchè non ne ha la più pallida idea.
Si distende un velo pietoso sull'intervento "POLITICO" con cui ha cercato di dribblare la risposta alla domanda specifica per gli immobili acquisiti al patrimonio del comune .
Insomma la risposta all'acceso agli atti non dice nulla sul numero delle pratiche per gli abusi edilizi che giacciono presso gli uffici Comunali in attesa di non si sa che cosa e nemmeno specifica il numero degli immobili acquisiti al patrimonio del Comune.
La risposta del 19 Maggio 2022 che è stata inviata a fare Verde illustra una gravissima situazione che è sconosciuta dalla popolazione ma che invece è ben nota a Fare Verde: Troppe pratiche di abusivismo edilizio sono sospese nel "limbo" degli Uffici Comunali competenti .
A questo punto è sorta spontanea la riflessione del presidente provinciale di Fare Verde: "Chissà quale metodo ha adottato il Comune di Monte San Giovanni Campano per scegliere le 7 persone a cui è stata inviata l'ordinanza di demolizione".
Fare Verde ha presentato diversi accessi agli atti cercando in ogni modo possibile di bloccare la situazione che si è creata per la disparità di trattamento tra i cittadini che sono stati puniti per aver costruito abusivamente e i cittadini titolari delle pratiche di abusivismo edilizio che dormono sonni tranquilli con le loro pratiche che giacciono da tempo memorabile negli uffici Comunali di Monte San Giovanni Campano.
Il Comune dopo aver assunto numerosi tecnici comunali , dopo aver prestato il tecnico Responsabile del procedimento per gli accertamenti degli abusi edilizi al comune di Ripi e dopo aver così rallentato ogni attività di quell'ufficio di certo non può lamentare la carenza di personale.
Cui prodest?
Non ci è dato saperlo e siccome a Monte San Giovanni Campano non c'è trasparenza in quanto di fatto vige l'ostinato "SEGRETO COMUNALE" vuol dire che al più presto ci rivolgeremo ad altra Autorità Indipendente per avere ogni informazione utile su tutti gli abusi edilizi .