Green Divide (DIVARIO VERDE): Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha inventato questo nuovo vocabolo che rappresenta la situazione di Monte San Giovanni Campano diviso dal resto dell’Italia per lo sviluppo sostenibile e per il rispetto dell’ambiente. Sviluppo sostenibile , PNRR, digitalizzazione, smart
city , consumo del suolo, auto produzione di energia con consumo istantaneo e rispetto dell’ambiente
sono parole senza alcun significato per chi ha amministrato e per chi amministra Monte San Giovanni Campano .
Sul territorio comunale mancano
perfino le colonnine di ricarica elettrica che oramai sono installate anche nei comuni con meno di 500 abitanti .
Gli oltre 360.000.oo euro spesi per l’elettricità dall'amministrazione comunale nel 2021 da
fonti fossili rappresentano l’ostinazione e la dissociazione di Monte San
Giovanni Campano dal resto dell’Italia (Green Divide) che cerca in modo spasmodico l’auto produzione di energia da fonti rinnovabili.
Molti dei pali della pubblica
illuminazione che per numero vincono il
confronto proporzionale con Las Vegas sono tali e quali a quelli dismessi alla fine della guerra fredda nei
paesi dell’Est Europa.
Ci sono attualmente più di 4000
pali della pubblica illuminazione ma per ironia della sorte non ce n’è neppure uno intelligente (smart) ma forse questo concetto
è troppo avanzato per i tecnici monticiani che dicono
di progettare gli impianti.
Non è bastato neppure
il debito incredibile per costruire i marciapiedi costruiti anche male a far infervorire
la popolazione ormai genuflessa mentalmente ai politici
che hanno fatto passare per
piaceri i diritti dei cittadini. Vero è che la gente si è rassegnata perfino al razionamento idrico come se fosse normalità avere l'acqua per poche ore al giorno.
Un Comune che nel 2021 ha speso oltre
47.000 euro (dati del Governo Italiano) di carta e cancelleria per gli uffici pubblici di certo è un paese che non ha dematerializzato gli uffici , non rispetta l'Ambiente e sicuramente spende
troppo.
Una cosa da non credere è l'ostinazione del Comune nel
noleggiare macchine a gasolio quando i
percorsi urbani quotidiani per forza di cose non possono superare i
200 km. Un traguardo raggiunto da
qualsiasi auto elettrica in commercio con emissioni zero .
Un cane che si morde
la coda visto che non ci sono colonnine per le ricariche elettriche e quindi le
macchine elettriche comunali sarebbero
inutili.
Da censurare e denunciare l'acquisto delle lanterne della pubblica
illuminazione fuori norma che l'Enel avrebbe dovuto rottamare ai ferrivecchi.
Non si possono ignorare i 200.000.oo euro spesi per adeguare
il palazzo Comunale ad un risparmio energetico che impiegherà 100 anni per
eguagliare la spesa sostenuta.
Insomma c'è il GREEN DIVIDE a Monte
San Giovanni Campano e questo è inconfutabile.
Da noi il verde pubblico è tale e quale alla campagna che ci
circonda con l'aggiunta di cemento. Un modo di fare insostenibile che non ci fa
rientrare neppure lontanamente nelle informazioni sulla sostenibilità multi temporali
del Global Human Settlement Layer (GHSL).
Modalità di studio
internazionale che è perfettamente inutile illustrare a chi è contento di
un'area verde costruita in solo cemento armato a Paglia oppure di quell'aiuola
in cemento armato costruita nel Capoluogo spacciata con tanta fantasia per
giardinetto pubblico o anche della
pubblica illuminazione a norma sostituita con quella non a norma e dei marciapiedi modello anni '50.
Impossibile da
tralasciare l’ecomostro in cemento armato (parcheggio multipiano) testimone pagato (650.000.oo
euro) della iattura che ha colpito Monte
San Giovanni Campano visto che ora
necessita di altri 1.750.000.oo euro per essere ultimato.
Improponibili i risultati per la raccolta differenziata dei rifiuti che dovrebbe rappresentare
la parte pratica dell’economia circolare quando invece rappresentano solo il giochino delle percentuali adatto ai
ragazzini della seconda media . Del resto non ci si può aspettare di meglio da
un ufficio che usa il campo da calcetto della scuola Angelicum come parcheggio
delle macchine industriali di proprietà comunale .
Troppo lungo e a dir poco inutile esporre quanto è in accadimento
per le opere pubbliche che sono già vecchie per progettazione (edifici
scolastici) oppure rappresentano espressioni
di pura megalomania (erba sintetica sui
campi di calcio da realizzare a debito).
Quindi cemento , plastica , consumo del suolo , consumo di energia fossile e opere pubbliche già vecchie prima del loro utilizzo sono impossibili da inserire nello sviluppo
sostenibile che oramai è diventato anche
inutile spiegare con il divario verde che è diventato incolmabile.
Le future generazioni si troveranno debiti da pagare per opere pubbliche non fruibili , obsolete, di retriva concezione, non più a norma, e non avranno neppure altri spazi da utilizzare per sostituirle . In buona sostanza il GREEN DIVIDE praticato da tutte le amministrazioni comunali e dagli uffici comunali sta sottraendo il futuro alle nuove generazioni che dovranno solo pagare i debiti contratti con la modalità di " A chi non vuol credere non bastano 1000 testimoni".
Un giorno di questa estate Fare Verde invierà ai Monticiani i dati del sitema SIOPE del Governo Italiano ed essi potranno leggere di persona , ad esempio, che nel 2021 sono stati spesi più di 1.657.000.oo euro per la raccolta e smaltimento dei rifiuti e che tutte quelle cosine raccontate su costo di 700.000.oo euro per il servizio di igiene urbana erano riferite ad una parte di quel servizio.
Siccome Fare Verde non partecipa al GIOCO DELL'OCA chiede apertamente a tutti gli amministratori quale sarà la vocazione del territorio.
Negli anni passati eravamo un paese agricolo, poi siamo diventati un paese del comparto tessile con gli scandali che ne sono scaturiti, poi siamo diventati un paese turistico e non è andato a finire bene, poi è stata la volta del comparto edile che è finito malissimo, ora è stato scritto sul giornale che è tornato ad essere un paese agricolo come se stessimo giocando al gioco dell'oca. Nella realtà invece somiglia sempre di più un'agenzia teatrale. L'amministrazione comunale dica finalmente quale sarà la vocazione definitiva del territorio così la popolazione che non scapperà si potrà regolare per gli eventuali investimenti da sopportare.
La foto di un albero secco della Pineta Morroni ben rappresenta le possibilità di sviluppo per Monte San Giovanni Campano in questo breve periodo di profondo cambiamento che terminerà nel 2026.
Il post è del Dott. Marco Belli presidente provinciale e Dirigente Nazionale di Fare Verde ETS