domenica 30 dicembre 2018
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: Ambiente - Fare Verde Provincia di Frosinone asse...
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: Ambiente - Fare Verde Provincia di Frosinone asse...: Fare Verde Provincia di Frosinone dopo una brevissima discussione ha attribuito il premio GNOMO PER L'AMBIENTE 2018 all'Amm...
sabato 29 dicembre 2018
MSGC - Capannone industriale abusivo demolito in area soggetta ai vincoli di inedificabilità assoluta
Fare Verde apprende con entusiasmo l'avvenuta demolizione di un capannone
industriale abusivo che fu costruito in area sottoposta ai vincoli di
inedificabilità assoluta disciplinati dalle leggi
dello Stato e della Regione Lazio. L'immobile abusivo, ora demolito, fu
edificato lungo il torrente Amaseno in località Carbonaro di Monte San
Giovanni Campano. La notizia assume un valore ancora più simbolico per
la nostra Associazione visto che a demolire l'immobile abusivo è il coniuge di un
consigliere Comunale Monticiano
che da pochissimo ha rimesso il mandato
per la sua delega all'Urbanistica. Anche se la demolizione di un
capannone industriale abusivo rappresenta un successo stratosferico per
Fare Verde non bisogna perdere ulteriore tempo per ripristinare la
legalità ed infatti la nostra Associazione di Tutela Ambientale ha
predisposto l'acquisizione dei dati relativi ad immobili abusivi
sospesi nel "limbo" che non sono stati acquisiti al patrimonio
disponibile del Comune. A tal proposito è obbligatorio chiedere
quando sarà demolita
la villa abusiva di proprietà del coniuge del Consigliere Comunale che
era il titolare delle delega all'Urbanistica che è vicina a quel
capannone appena demolito. Fare Verde si domanda quando . il Comune
inizierà a controllare tutti gli edifici che sono stati costruiti lungo
il torrente Amaseno in quelle aree dove non è consentito costruire.
Intanto la nostra Associazione si gode il parziale ripristino della
legalità lanciando un monito a chi ha costruito abusivamente: Ognuno in
cuor suo sappia che la procedura Amministrativa non conosce prescrizione
e da questo presupposto chiunque ha un abuso edilizio corre il serio
rischio di vedere i propri sacrifici vanificati dalla perdita del
possesso e in alcuni casi anche dallo sgombero coatto. Si metta la
parola fine alle nuove costruzioni abusive e Fare Verde prenderà
decisioni congrue.
Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campanovenerdì 7 dicembre 2018
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: Terreni confiscati alla criminalità organizz...
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: Terreni confiscati alla criminalità organizz...: La mattina del 7 Dicembre 2018 Fare Verde Provincia di Frosinone è stata ricevuta negli Uffici della Prefettura di Frosinone e in quella ...
domenica 25 novembre 2018
Monte San Giovanni Campano (FR) - Il giorno 9. 12.2018 il Comune offre GRATIS polenta con le salsicce e pennette all'arrabbiata.
Monte San Giovanni Campano (FR): Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano dimostra chiaramente di non essere contraria alle
iniziative del Comune di Monte San Giovanni Campano ed infatti prima
della XV Fiera dell'olio distribuirà 2500 volantini invitando le
famiglie della provincia di Frosinone e del Lazio a partecipare all'evento che si terrà in Piazza
Guglielmo Marconi del Capoluogo il 9 Dicembre 2018. Nel volantino verrà sottolineato
il fatto che tutti i partecipanti potranno mangiare GRATIS. Fare Verde pubblicizzerà l'evento sulla stampa cartacea e sui maggiori network. Partecipate per mangiare GRATIS la polenta Ciociara con le salsicce e le pennette all'arrabbiata che saranno offerte dall'Ente Comune di Monte San Giovanni Campano a tutti i partecipanti.
giovedì 15 novembre 2018
MSGC - Fare Verde ha dato inizio alla rivoluzione!
Fare Verde sempre e
solo Fare Verde unica responsabile di ogni possibile disastro,
percepito come tale, da quella parte non proprio piccola della
popolazione cresciuta senza freni inibitori e senza nessun rispetto
per le regole disciplinate dalle leggi dello Stato e della Regione
Lazio. A Monte San Giovanni Campano era stato superato quel limite di
decenza che dovrebbe essere imposto dal buonsenso e dalla convivenza
civile e di fatto Fare Verde che denunciava i reati Ambientali era
diventata la responsabile di ogni misfatto mentre chi commetteva ogni
tipo di saccheggio del territorio veniva considerato come vittima
delle circostanze. Una situazione aberrante che si è protratta per
anni fino a quando il manipolo di pionieri che tutelano l’Ambiente
si è ingrossato costituendo anche un vero e proprio gruppo di
intelligence per la tutela dell’Ambiente. Un’organizazione di
protezione Ambientale ramificata sul territorio che ha agito come un
servizio di informazioni sfruttando la rete di tutti i network capace di operare pressioni talmente forti nei confronti delle
Istituzioni da costringerle a prendere decisioni che non hanno
precedenti storici. Così è stato per i rifiuti abbandonati e così è
stato per il consumo insostenibile del suolo e così sarà per la
depurazione delle acque reflue urbane. Talmente bravi gli iscritti di
Fare Verde ,guidati dal Presidente Belli, che sono riusciti dove
nessuno è mai riuscito: Tutelare il territorio dall’abusivismo
edilizio applicando alla lettera le leggi che sono vigenti sul territorio della Repubblica Italiana con una
sfilza di esposti e denunce nemericamente inimmaginabili. Questo nuovo tipo di
approccio fatto nell’interesse collettivo soprattutto delle
generazioni future ha portato il Comune per il tramite dell’Ufficio
Tecnico Urbanistica ad emettere un avviso pubblico che inizia così -
il Comune di Monte San Giovanni Campano intende dotarsi di apposito
elenco pubblico di tecnici liberi professionisti (geometri, ingegneri
e architetti) da invitare a procedura negoziata senza previa
pubblicazione di bando ai sensi dell’art. 157 comma 2 e dell’art.
36 del D. Lgs. 50/2016 nel rispetto dei principi di non
discriminazione parità di trattamento, proporzionalità e
trasparenza, per
l’affidamento dei
seguenti servizi tecnici: “rilievo di fabbricati abusivi e aree di
sedime, redazione di tipo di frazionamento, eventuale accatastamento
e presentazione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la
relativa approvazione” di importo inferiore a € 40.000,00 ...”
Fare Verde oltre ad aver ricevuto i complimenti dal Presidente
Nazionale Avv. Francesco Greco rappresenta la più grande
soddisfazione per quanto è in accadimento ed è conscia della
rivoluzione epocale che sta colpendo Monte San Giovanni Campano che
vivrà profonde trasformazioni sociali in seguito alle azioni di
repressione degli abusi edilizi. La popolazione sta per diventare
cosciente che la legge non ha accordato a nessuno il diritto di fare come
gli pare, che la violenza usata sulla Natura è finita e che le
costruzioni abusive non saranno più di proprietà di chi le ha
costruite.
Fare Verde ribadisce
la sua estraneità a qualsiasi schieramento politico e precisa che
non c’è mai stata la volontà di colpire il singolo cittadino e
ciò è dimostrato dal fatto che il numero degli esposti e delle denunce è altissimo. Si metta fine al fenomeno dell’abusivismo edilizio,
si metta fine al saccheggio e alla cementificazione del territorio e
Fare Verde , come Cincinnato, si ritirerà in campagna a parlare con
le giovani generazioni di economia circolare, di economia verde, di
agricoltura biologica di boschi ,di animali e di pace. Se invece
l’abusivismo edilizio e la cementificazione del territorio saranno
ancora dilaganti e quindi l’Ambiente avrà ancora bisogno di
Fare Verde ci sarà nuovamente il SIGNA INFERRE che non converrà a
nessuno. Se a tanti parrà una minaccia può benissimo percepirla
come gli pare tanto Fare Verde non cambierà mai.
sabato 10 novembre 2018
MSGC: IL COMUNE USI I FONDI DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI PER DEMOLIRE LE CASE ABUSIVE.
Il Comune di Monte San Giovanni Campano può usare il denaro della Cassa Depositi e Prestiti per
demolire le case abusive. La Cassa Depositi e Prestiti attraverso il
Fondo Demolizioni Opere Abusive,
istituito a seguito del D.L. n.269/2003, favorisce la sostenibilità e
la tutela ambientale dei territori del nostro Paese (quindi anche per Monte San Giovanni Campano) concedendo
anticipazioni, senza interessi sui costi (comprese le spese giudiziarie,
tecniche e amministrative) relativi agli interventi di demolizioni
delle opere abusive, anche disposti dall'autorità giudiziaria.
I beneficiari delle anticipazioni sono i Comuni e quindi anche Monte San Giovanni Campano!
Come funziona?
Le condizioni di accesso al Fondo e le relative modalità operative sono regolate da Circolari emanate da CDP (n. 1254/2004, n. 1264/2006 e n. 1279/2010) e possono così riassumersi:
le richieste di anticipazione vengono esaminate in ordine cronologico di arrivo e non è prevista alcuna soglia di accesso al Fondo;
le anticipazioni, unitamente alle spese di gestione del fondo, pari allo 0,1% annuo dell’importo erogato, sono rimborsate dai comuni entro 60 giorni dalla effettiva riscossione da parte di questi ultimi, a carico dei responsabili degli abusi, delle spese sostenute per gli interventi di demolizione; in ogni caso i comuni devono provvedere al rimborso delle anticipazioni trascorsi 5 anni dalla relativa data di concessione;
a garanzia dell'anticipazione, CDP acquisisce delegazione di pagamento. In caso di mancato pagamento da parte dell’ente, CDP informa il Ministero dell'Interno, che provvede alla restituzione delle somme dovute, trattenendole dai fondi del bilancio dello Stato da trasferire a qualsiasi titolo agli enti inadempienti. L'indirizzo per chiedere le anticipazioni per le spese delle demolizioni è il seguente: Cassa depositi e prestiti società per azioni
Via Goito, 4 - 00185 ROMA Il numero di telefono: 0642211. Il Modulo da inviare debitamente compilato e FIRMATO è quello nella foto in basso. Non serve neppure la PEC...basta il fax o un indirizzo di posta elettronica del Comune.
Poi non ci venite a dire che Fare Verde non è efficiente!
I beneficiari delle anticipazioni sono i Comuni e quindi anche Monte San Giovanni Campano!
Come funziona?
Le condizioni di accesso al Fondo e le relative modalità operative sono regolate da Circolari emanate da CDP (n. 1254/2004, n. 1264/2006 e n. 1279/2010) e possono così riassumersi:
le richieste di anticipazione vengono esaminate in ordine cronologico di arrivo e non è prevista alcuna soglia di accesso al Fondo;
le anticipazioni, unitamente alle spese di gestione del fondo, pari allo 0,1% annuo dell’importo erogato, sono rimborsate dai comuni entro 60 giorni dalla effettiva riscossione da parte di questi ultimi, a carico dei responsabili degli abusi, delle spese sostenute per gli interventi di demolizione; in ogni caso i comuni devono provvedere al rimborso delle anticipazioni trascorsi 5 anni dalla relativa data di concessione;
a garanzia dell'anticipazione, CDP acquisisce delegazione di pagamento. In caso di mancato pagamento da parte dell’ente, CDP informa il Ministero dell'Interno, che provvede alla restituzione delle somme dovute, trattenendole dai fondi del bilancio dello Stato da trasferire a qualsiasi titolo agli enti inadempienti. L'indirizzo per chiedere le anticipazioni per le spese delle demolizioni è il seguente: Cassa depositi e prestiti società per azioni
Via Goito, 4 - 00185 ROMA Il numero di telefono: 0642211. Il Modulo da inviare debitamente compilato e FIRMATO è quello nella foto in basso. Non serve neppure la PEC...basta il fax o un indirizzo di posta elettronica del Comune.
Poi non ci venite a dire che Fare Verde non è efficiente!
giovedì 1 novembre 2018
MSGC - Lettera di benvenuto al nuovo Consigliere con delega all'Urbanistica.
MSGC - Lettera aperta di benvenuto al nuovo Consigliere con delega
all'Urbanistica. Egregio Consigliere con Delega all'Urbanistica, Fare
Verde Gruppo di Monte San Giovanni
Campano a seguito del suo insediamento coglie l'occasione per
ricordarle che ci sono troppe pratiche di abusivismo edilizio sospese
nel limbo dell'Ufficio Tecnico Urbanistica. La nostra Associazione si
aspetta da lei , uomo che ha giurato fedeltà alla Repubblica Italiana,
un comportamento congruo alla rigida applicazione delle leggi dello
Stato e della Regione Lazio per i reati commessi contro il territorio.
Purtroppo le dobbiamo ricordare che a Monte San Giovanni Campano invece
di demolire le case abusive è stato demolito l'organico dell'Ufficio
Tecnico ed è rimasto un solo tecnico ad evadere il mare di pratiche
che affollano quell'ufficio. Avrà sicuramente letto che stava per essere
richiesto al TAR il commissariamento di quell'ufficio che,purtroppo,
sta trattando anche abusi edilizi che riguardano direttamente o
indirettamente i suoi colleghi di maggioranza. Richiesta di
commissariamento congelata a seguito della risposta esaustiva di
quell'ufficio che tra le righe ha fatto trasparire che il procedimento,
contro quella villa costruita lungo il torrente Amaseno (nelle
disponibilità del suo predecessore) con concessione edilizia fasulla
ottenuta con voli pindarici fatti di illegalità e prepotenza, è in
dirittura di arrivo per l'acquisizione al patrimonio del Comune. Visto
quanto premesso le chiediamo alcune cosine che sono indispensabili: 1)
Come intende rafforzare l'organico dell'Ufficio Urbanistica visto che ha
risorse tecniche a disposizione (perfino un ingegnere); 2) Quale
indirizzo vorrà dare all'Ufficio Tecnico Urbanistica per la repressione
degli abusi edilizi vecchi e nuovi e 3) Quando inizieranno gli SGOMBERI
degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio del Comune in particolare
per quegli immobili abusivi acquisiti dal Comune che erano di proprietà
del suo collega l'Assessore ai Lavori Pubblici. Lei è libero di
risponderci oppure di comportarsi allo stesso identico modo del suo
predecessore ma sappia che non è nostra intenzione recedere di un solo
millimetro. Pertanto la invitiamo caldamente a prendere provvedimenti in
difesa del consumo del suolo e del debito ecologico come del resto è
sempre stata invitata a fare l'amministrazione di cui lei fa parte. Fare
Verde , come avrà finalmente capito non è collegata con nessun partito
politico, continuerà a tenersi lontana dagli schieramenti politici
pacchiani non permettendo a nessuno di strumentalizzare i comportamenti
antigiuridici dei suoi colleghi Consiglieri Comunali. Tuttavia , per
onestà intellettuale, la avvisiamo che l'istanza di commissariamento è
pronta e verrà presentata al TAR di Latina nel momento in cui l'andazzo
antigiuridico ai danni del territorio e della popolazione continuerà a
persistere a seguito di un suo eventuale comportamento lassista. Per
ultimo le ricordiamo che, per onestà e rispetto alle leggi dello Stato,
lei ha il dovere di informare la parte sana della popolazione che è
stato contratto un debito ecologico oramai insostenibile e che ogni
nuovo abuso edilizio va ad aggravare la situazione che di per se è già
gravissima. Debito ecologico che viene pagato con denaro sonante
direttamente dalla popolazione inconsapevole che abita sul territorio
Comunale e che senza ombra di dubbio verrà pagato anche da chi ancora
deve nascere. La salutiamo con la dovuta distanza dovuta al fatto che
lei ha la delega all'Urbanistica ottenuta con il consenso di chi ha
saccheggiato il territorio di Monte San Giovanni Campano e pertanto
fino a prova contraria verrà considerato ostile all'Ambiente, alla
Natura e alla Biodiversità.
sabato 27 ottobre 2018
MSGC - Consiglieri Comunali coinvolti con gli abusi edilizi continuano ad amministrare
MSGC - Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano resta basita
dal comportamento del Presidente del Consiglio Comunale di Monte San
Giovanni Campano e di tutti i Consiglieri Comunali che non hanno voluto
inserire all'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 29 Ottobre
2018 l'argomento relativo alle gravissime problematiche di legalità
che coinvolgono numerosi Amministratori Comunali di Monte San Giovanni
Campano. Constatare che non c'è chi custodisce i custodi per Il fenomeno
dell'abusivismo edilizio rappresenta comunque un problema etico
gravissimo se non addirittura di altra specie più pericolosa in quanto
in passato ci sono state demolizioni per altre tipologie di manufatti
abusivi costruiti da privati cittadini. La disparità di trattamento
ricevuto dai Consiglieri Comunali titolari di abusi edilizi
direttamente o indirettamente coinvolti in abusi edilizi costruiti da
loro o dai loro famigliari conviventi fa trasparire senza ombra di
ragionevole dubbio che gli Amministratori Comunali hanno cercato di
garantirsi una sorta di immunità che non è prevista dalle leggi dello
Stato. Se non ci fosse stato l'intervento della nostra Associazione di
protezione Ambientale alcuni abusi edilizi collegati agli
Amministratori Comunali sarebbero rimasti coperti da uno scandaloso
silenzio o comunque seppur in parte rilevati sarebbero rimasti in
giacenza presso l'Ufficio Tecnico del Comune di Monte San Giovanni
Campano come è già accaduto in attesa di una non definita azione di
repressione da porre in essere sicuramente tardiva inefficace ed
inefficiente . La scrivente Associazione si rende conto che il problema
del malcostume antigiuridico è diffuso nella società Monticiana oramai in
delirio di onnipotenza ma non può rimanere in silenzio quando assiste
alla distruzione sistematica degli areali delle specie protette in aree
sottoposte ai vincoli imposti dalla Regione Lazio e dallo Stato.
Fare
Verde trova inammissibile il comportamento dell'Assessore ai Lavori
Pubblici Cimaomo Romanino con delega alla Polizia Locale rimasto in
carica dopo essere stato scoperto ad eludere le leggi dello Stato con
false dichiarazioni rese in atto pubblico, nel rogito notarile, con cui
ha venduto ben tre appartamenti abusivi che comunque risultavano
allacciati alle utenze e occupati da terzi in locazione.
La
nostra Associazione non trova sufficiente il cambiamento della delega
all'Urbanistica in corso, solo dopo la nostra denuncia all'Autorità
Giudiziaria, che vede l'estromissione del Consigliere Comunale Mauro
Paglia pesantemente coinvolto in fatti gravissimi di abusivismo
edilizio realizzati dal coniuge convivente che hanno distrutto parte
dell'areale di specie protette dalla legge.
Infine la
scrivente Associazione di protezione Ambientale non può rimanere
silenziosa di fronte al fatto che queste questioni non vengano discusse
in Consiglio Comunale in quanto risulta evidente a chiunque che oramai è
diffuso il convincimento popolare che il Comune di Monte San Giovanni
Campano è ostaggio di questi signori che cercano di sistemare i loro
interessi privati con escamotage più o meno legali. Sono troppi i
Consiglieri Comunali di maggioranza coinvolti direttamente o
indirettamente in azioni che hanno realizzato il SACCHEGGIO del
territorio nella modalità così fan tutti e il loro silenzio di fronte
alle nostre richieste di legittimare la legalità sul territorio con
l'indispensabile trasparenza la dicono lunga sul futuro
dell'Istituzione Comunale che comunque risulta infangata da tali
comportamenti che tranquillamente Fare Verde si sente di indicare come
OMERTOSI.
Fare Verde pubblicamente, senza girarci
intorno, e nella trasparenza auspicata dalle leggi dello Stato chiede
che vengano affrontate in Consiglio Comunale tutte le questioni di
illegalità che coinvolgono gli Amministratori Comunali. La parte sana
della popolazione che difende il territorio dal SACCHEGGIO ha il diritto
di sapere come stanno le cose e su chi ricadono le responsabilità. I
Consiglieri che si nascondono nelle pieghe della società civile e
religiosa possono sempre tornare a casa se debbono continuare a
sostenere l'illegalità.Il nome del Consigliere Comunale destinatario del documento è stato cancellato perchè non voleva comparire |
giovedì 25 ottobre 2018
MSGC - Caro Comune l'economia circolare è una cosa seria!
Gli appuntamenti persi a Monte San Giovanni Campano con lo sviluppo sostenibile dove l’Ente Comune poteva essere protagonista:
Il primo appuntamento perso è stato con la "green economy" un sistema economico che "migliora il benessere umano e l'equità sociale e, contemporaneamente, riduce in maniera significativa i rischi ambientali e i deficit ecologici". Un'economia verde è pensata come un'economia a bassa emissione di carbonio, con un uso efficiente delle risorse e socialmente inclusivo. Nel 2008 il termine è diventato comune, quando l'UNEP ha promosso la Green Economy Initiative per supportare gli investimenti pubblici e privati nei settori "verdi" e promuovere comportamenti più ecocompatibili nei settori inquinanti, riducendo le emissioni di CO2 e l'inquinamento, raggiungere l'efficienza energetica e nell'uso delle risorse, evitando la perdita di biodiversità.
Il secondo appuntamento mancato è stato quello la "bio economia", cioè l'insieme di attività economiche relative all'invenzione, lo sviluppo, la produzione e l'uso di prodotti e processi biologici per migliorare e rendere più sostenibili i risultati del settore sanitario e la produttività dell'agricoltura e dei processi industriali.
L'Unione Europea ha lanciato nel 2012 la Strategia sulla Bio economia per promuovere la produzione di risorse biologiche rinnovabili e la loro conversione in prodotti vitali e bioenergia. Uno degli obiettivi è quello di sostituire l'uso delle fonti fossili con alternative naturali . Tale strategia necessitava di un altro elemento: a dicembre 2015 è stato adottato il Piano d'azione per l'economia circolare che ha inserito l'anello mancante . L'economia circolare si richiama ai processi che minimizzano l'impatto dei prodotti anche dopo il loro utilizzo fino a prevederne, già in fase di progettazione, il riutilizzo degli scarti in simbiosi industriale o delle materie prime secondarie. L'economia circolare mira a mantenere più a lungo il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse – promuovendo l'allungamento della vita dei prodotti – e a minimizzare la produzione dei rifiuti, recuperando e riutilizzando quanto più possibile gli scarti.
Attualmente il Comune ha deciso di non perdere il trerzo appuntamento ed infatti con il compostaggio di prossimità si è avventurato nell’economia circolare ma questa attività concepita senza alcuno sbocco occupazionale , senza alcun coinvolgimento vero in termini sociali e senza una studiata simbiosi industriale resterà un escamotage affine a se stessa per cercare di raggiungere sulla carta gli obiettivi di legge per la raccolta differenziata. In buona sostanza l’applicazione pratica dell’economia circolare si fonda su 5 principi base che sono assolutamente indispensabili che sono:
1) ECO PROGETTAZIONE
Progettare i prodotti pensando fin da subito al loro
impiego a fine vita, quindi con caratteristiche che ne permetteranno
lo smontaggio o la ristrutturazione.
2)MODULARITÀ E VERSATILITÀ
Dare priorità alla modularità, versatilità e
adattabilità del prodotto affinché il suo uso si possa adattare al
cambiamento delle condizioni esterne.
3) ENERGIE RINNOVABILI
Affidarsi ad energie prodotte da fonti rinnovabili
favorendo il rapido abbandono del modello energetico fondato sulle
fonti fossili.
4) APPROCCIO ECO SISTEMICO
Pensare in maniera olistica, avendo attenzione
all’intero sistema e considerando le relazioni causa-effetto tra le
diverse componenti.
5) RECUPERO DEI MATERIALI
Favorire la sostituzione delle materie prime vergini
con materie prime seconde provenienti da filiere di recupero che ne
conservino le qualità.
Quindi l’economia circolare deve essere
caratterizzata da un approccio sistemico e non da un unico approccio specifico per
ottenere risultati utili e duraturi nel tempo. Non ha nessun senso
fare il regolamento per il compostaggio domestico se non
è già stata prevista la riduzione degli imballaggi, la decostruzione e il riuso
dei materiali magari in simbiosi industriale con un regolamento comunale per la raccolta differenziata. Non ha alcun senso creare l’applicazione pratica
dell’economia circolare se la popolazione non viene coinvolta nei
processi dell’economia circolare e continua imperterrita ad usare
in ogni azione quotidiana i processi dell’economia lineare. Quello
che si vuole sottolineare è che il compostaggio non deve essere il metodo per risolvere il problema della percentuale
della raccolta differeniziata almeno sulla carta ed infatti dovrebbe
rappresentare l’inizio di un nuovo tipo di approccio ad un nuovo
modo di pensare l’economia reale che deve vedere al centro di ogni
cosa la popolazione e non l’Ente Comune. Creare nuovi posti di
lavoro anche per le persone diversamente abili, mettere in
circolazione il denaro, sviluppare i servizi, riusare i prodotti
tramite la riparazione, il riuso e la decostruzione sono gli
obiettivi che si deve porre un’applicazione pratica dell’economia
circolare . Mettere un macchinario automatico che produce compost
senza creare nessuna opportunità di lavoro non servirà a nulla se
non a creare l’illusione patetica di un nuovo concetto di economia .
Il compostaggio di prossimità c’è stato fin dalla notte dei tempi
e i contadini lo hanno sempre attuato senza avere la benchè minima
idea del concetto di economia circolare. Oggi si vuole spacciare un solo piccolo
processo dell’economia circolare come la panacea per il problema
dei rifiuti e ciò vuol dire che non si ha la benchè minima idea della gestione dei rifiuti e ancor di più è sconosciuto il
significato di economia circolare. Il
compostaggio domestico oltre al regolamento deve prevedere una fase
preliminare di educazione Ambientale che di certo il Comune di Monte
San Giovanni Campano non può dare perché gli amministratori e i tecnici notoriamente sono troppo legati a concetti
retrivi e lontani da quanto accade nella civiltà occidentale ed infatti potrebbero essere collocati ad amministrare un Comune in uno qualsiasi dei Paesi in via di Sviluppo. Ad esempio il Comune ancora oggi sostituisce le
lampadine a led con altri tipi di lampade, usa mezzi di locomozione
obsoleti, non ha la benchè minima idea del concetto di GPP, le buste
di plastica e i secchi per i rifiuti consegnati alla popolazione invece di essere
stati costruiti dalla plastica di riciclo sono stati prodotti con i
derivati petroliferi, non ha mai realizzato l’isola ecologica, non
ha un mercato per il riuso dei materiali, non capisce che seppellire
i rifiuti in montagna è sbagliato ecc. ecc. Di fatto a fronte di tanta approssimazione si comprende che si è avventurato nell’economia
circolare solo perché rappresenta un escamotage per risolvere il suo problema burocratico delle quantità in percentuale per la raccolta differenziata. Il rischio palese che è stato creato dallo stesso Comune consiste nella furbizia incivile di tanti cittadini
che potrebbero aderire al progetto per lo sgravio fiscale per poi
buttare i rifiuti per strada magari vendendosi la compostiera come è già accaduto. Fare Verde per prima ha proposto il compostaggio domestico e di prossimità al Comune di Monte San Giovanni Campano che è arrivato dopo anni alla stessa nostra soluzione perdendo tempo e denaro. Purtroppo le buone proposte vengono sempre ritardate e negate da tecnici che non hanno la più pallida di quello che leggono ma che poi quando diventano appetibili cercano di farle proprie magari scopiazzandole e deviandole o anche pagando incarichi per la progettazione quando il progetto lo avevano nel cassetto. A questo punto non ci resta altro da fare che aspettare la pubblicazione del regolamento per il compostaggio domestico e di prossimità del Comune di Monte San Giovanni Campano per vedere di quale capolavoro teorico e inattuabile si tratta sulla carta.
Compostiera di prossimità |
lunedì 22 ottobre 2018
MSGC: Fare Verde contro l'omertà di tutti difende il torrente Amaseno.
MSGC: Chi ha pensato che la battaglia di Fare Verde in difesa del
consumo del suolo fosse finita ha sbagliato di grosso. E' già in corso
un attacco, che non ha precedenti nella
storia di Monte San Giovanni Campano, nei confronti di un abuso
edilizio costruito lungo il torrente Amaseno in area protetta dai
vincoli della Regione Lazio.
Fare Verde senza mezzi termini ha denunciato la distruzione dell'habitat di specie protette iscritte nella RED LIST IUCN. Per chi non lo capisce o fa finta di non capirlo: L'areale del torrente Amaseno lungo il tratto che va da Ripiano a Ponte Papetti dove erano presenti alcune specie protette, negli anni, ha subito una esagerata pressione antropica che ha procurato la distruzione dell'habitat proprio di quelle specie protette dalla legge. La costruzione di case abusive vecchie e nuove, le recinzioni, il deposito di materiali edili , la costruzione scellerata del depuratore a Colle Pupazzo troppo vicino al torrente, la cementificazione selvaggia, gli scarichi fognari abusivi e quanto altro lo scibile umano è stato capace di fare richiedevano una ferma azione per l'arresto di tanta scelleratezza. Tutto ciò è stato realizzato dal così fan tutti, dal connubio tra pseudo politica e porta voti e comunque sempre tra delinquenti che hanno trasgredito il Codice Penale credendo di restare impuniti. Ci voleva un esempio per tutti per fermare il fenomeno illegale delle costruzioni abusive in quel punto preciso del territorio e soprattutto ci voleva un esempio per far capire che il delirio di onnipotenza è sbagliato e che tutti hanno l'obbligo di rispettare le leggi dello Stato. Da tutto questo è scaturito il nostro diritto di autodifesa che si è perfezionato con una denuncia circostanziata prima ed ora con l'esigere l'acquisizione al patrimonio del Comune in attesa della demolizione dell'abuso edilizio riscontrato dalle Forze dell'Ordine su specifica azione di intelligence di Fare Verde. Se quello che è stato fatto fin ora, dalla nostra associazione, non basterà a fermare il pensiero delle menti avvezze al disegno criminoso ci metteremo alla mano e richiederemo controlli e verifiche casa per casa. Si sappia, infine, che per noi vale più una rana che una villa abusiva da 1.000.000,oo di euro e quindi ognuno ci pensi bene.
A Fare Verde non piace e non ammette quella solidarietà che, dettata da interessi pratici o di consorteria (oppure imposta da timore di rappresaglie), consiste nell’astenersi volutamente da accuse, denunce, testimonianze, o anche da qualsiasi giudizio nei confronti di una determinata persona o situazione.
Un giorno le generazioni future non potranno dire:
tutti sapevano, ma nessuno osò infrangere il muro dell’omertà.
Fare Verde senza mezzi termini ha denunciato la distruzione dell'habitat di specie protette iscritte nella RED LIST IUCN. Per chi non lo capisce o fa finta di non capirlo: L'areale del torrente Amaseno lungo il tratto che va da Ripiano a Ponte Papetti dove erano presenti alcune specie protette, negli anni, ha subito una esagerata pressione antropica che ha procurato la distruzione dell'habitat proprio di quelle specie protette dalla legge. La costruzione di case abusive vecchie e nuove, le recinzioni, il deposito di materiali edili , la costruzione scellerata del depuratore a Colle Pupazzo troppo vicino al torrente, la cementificazione selvaggia, gli scarichi fognari abusivi e quanto altro lo scibile umano è stato capace di fare richiedevano una ferma azione per l'arresto di tanta scelleratezza. Tutto ciò è stato realizzato dal così fan tutti, dal connubio tra pseudo politica e porta voti e comunque sempre tra delinquenti che hanno trasgredito il Codice Penale credendo di restare impuniti. Ci voleva un esempio per tutti per fermare il fenomeno illegale delle costruzioni abusive in quel punto preciso del territorio e soprattutto ci voleva un esempio per far capire che il delirio di onnipotenza è sbagliato e che tutti hanno l'obbligo di rispettare le leggi dello Stato. Da tutto questo è scaturito il nostro diritto di autodifesa che si è perfezionato con una denuncia circostanziata prima ed ora con l'esigere l'acquisizione al patrimonio del Comune in attesa della demolizione dell'abuso edilizio riscontrato dalle Forze dell'Ordine su specifica azione di intelligence di Fare Verde. Se quello che è stato fatto fin ora, dalla nostra associazione, non basterà a fermare il pensiero delle menti avvezze al disegno criminoso ci metteremo alla mano e richiederemo controlli e verifiche casa per casa. Si sappia, infine, che per noi vale più una rana che una villa abusiva da 1.000.000,oo di euro e quindi ognuno ci pensi bene.
A Fare Verde non piace e non ammette quella solidarietà che, dettata da interessi pratici o di consorteria (oppure imposta da timore di rappresaglie), consiste nell’astenersi volutamente da accuse, denunce, testimonianze, o anche da qualsiasi giudizio nei confronti di una determinata persona o situazione.
Un giorno le generazioni future non potranno dire:
tutti sapevano, ma nessuno osò infrangere il muro dell’omertà.
lunedì 15 ottobre 2018
FONTANA LIRI È PLASTIC FREE.
Fontana Liri è un Comune della Ciociaria dove la raccolta differenziata
supera abbondantemente l’obiettivo del 65% previsto dalla legge eppure
ieri la sua Amministrazione per il
tramite del Sindaco Dott. Gianpio Sarracco si è impegnata a diventare
plastic free durante il convegno sostenuto dalla Regione Lazio con
l'Arsial. Un ulteriore obiettivo sulla riduzione dei rifiuti che sarà
concertato con Fare Verde attraverso le buone pratiche che dovranno
essere adottate. Nel 2018 , con un ritardo di circa 20 anni, l’Italia ha
capito che c’è troppa plastica in giro e primo fra tutti il Ministero
dell’Ambiente ha deciso di dare l’esempio bandendo la plastica dalle
strutture del Ministero. Tuttavia Fare Verde coglie l’occasione di
ricordare che per oltre 20 anni sono state ignorate le proprie denunce
per la plastica abbandonata che inevitabilmente è finita nel mare. Sono
più di venti anni che Fare Verde organizza un evento Nazionale che si
chiama Il Mare d’Inverno (ha goduto sempre del Patrocinio del Ministero
dell’Ambiente e ultimamente della Rappresentanza n Italia della
Commissione Europea) per denunciare il problema della plastica come
materiale inquinante del mare e dei corsi d’acqua ma ora sull’onda
politica di chi è più bravo non c’è neppure una parola di considerazione
per la nostra Associazione che unica e da sempre ha segnalato il
problema che purtroppo non veniva compreso dalle Istituzioni Italiane
per mancanza di sensibilità Ambientale . Plastic free non deve essere
una tendenza politica per dare visibilità a questo o a quel Deputato che
cerca di cavalcare l’onda dell’inquinamento per cercare visibilità sui
media locali e Nazionali. Plastic Free deve rappresentare la
consapevolezza della popolazione nelle azioni quotidiane in uno stile di
vita più rispettoso della Natura, deve avere la forza proveniente dai
consumatori di indurre la trasformazione delle attività commerciali che
a loro volta dovranno fare scelte responsabili con la vendita di
materiali sfusi o che presentano la minor quantità di imballaggi. Quindi
buona l’azione dell’Ente Comune di Fontana Liri che abbandona l’uso
della plastica dalla sua quotidianità dando l’esempio alla propria
comunità con l’adozione di uno stile di vita rispettoso della Natura.
Fontana Liri pur essendo un Comune virtuoso per la raccolta
differenziata ha capito che serve ancora altro per raggiungere i nuovi
obiettivi contrassegnati recentemente dall'Europa sui rifiuti. A Fontana
Liri la quantità di plastica raccolta è già abbondante e avviata al
riciclo attraverso il consorzio obbligatorio tuttavia non basta più la
quantità ma ora necessita anche la qualità della plastica raccolta in
quanto essa è diventava merce in uno scambio dissennato con la Cina che
oramai si rifiuta di acquistarla . Ancora una volta , per fortuna, sono
le leggi del mercato a farci capire che la via della raccolta
differenziata non è un obiettivo finale per risolvere il problema dei
rifiuti e che necessitiamo di chiudere il cerchio dell’economia
circolare localmente.
Da qui l’adesione lungimirante del Comune di Fontana Liri al progetto APEA Ciociaria Diffusa che se verrà approvato e finanziato dalla Regione Lazio diventerà il riferimento provinciale per l’economia Circolare basato sulla simbiosi industriale, sulle risorse umane e sul rispetto dell’Ambiente. Certo è che i Ciociari continueranno a produrre rifiuti e quindi la nostra Associazione auspica un nuovo tipo di approccio alla questione rifiuti basato sulla ricerca scientifica per la minor produzione di rifiuti da imballaggio, sull’uso degli imballaggi in simbiosi industriale in modo che potranno essere usati come materia prima direttamente per le produzioni di altre aziende, sulle buone pratiche per la raccolta differenziata, sulla realizzazione delle fabbriche di materie prime seconde, sulla riduzione delle discariche e sulla messa al bando degli inceneritori. Azioni importantissime che dovranno essere disciplinate da apposite leggi dello Stato e della Regione Lazio. L’evento Plastic Free del 14 Ottobre 2018 si è concluso con un esempio specifico fatto da Fare Verde che ha organizzato il buffet dei prodotti De.C.O. Fontana Liri dimostrando ai partecipanti che la plastica può essere bandita dalle tavole di tutti attraverso l’uso di stoviglie, piatti, bicchieri, tovaglioli e tovaglie compostabili. Un evento in un evento che ha presentato prodotti locali a km zero capaci di ridurre l’inquinamento per la mancanza di trasporto a lungo raggio, di ridurre gli imballaggi, di ridurre i rifiuti e di offrire prodotti di qualità certificata. Mangiare sano, con gusto senza produrre rifiuti che poi non possono ritornare in modo buono alla Natura è una pratica che prima o poi dovrà essere adottata per vivere meglio , senza discariche, senza inceneritori e soprattutto lontani dalle malattie.
Da qui l’adesione lungimirante del Comune di Fontana Liri al progetto APEA Ciociaria Diffusa che se verrà approvato e finanziato dalla Regione Lazio diventerà il riferimento provinciale per l’economia Circolare basato sulla simbiosi industriale, sulle risorse umane e sul rispetto dell’Ambiente. Certo è che i Ciociari continueranno a produrre rifiuti e quindi la nostra Associazione auspica un nuovo tipo di approccio alla questione rifiuti basato sulla ricerca scientifica per la minor produzione di rifiuti da imballaggio, sull’uso degli imballaggi in simbiosi industriale in modo che potranno essere usati come materia prima direttamente per le produzioni di altre aziende, sulle buone pratiche per la raccolta differenziata, sulla realizzazione delle fabbriche di materie prime seconde, sulla riduzione delle discariche e sulla messa al bando degli inceneritori. Azioni importantissime che dovranno essere disciplinate da apposite leggi dello Stato e della Regione Lazio. L’evento Plastic Free del 14 Ottobre 2018 si è concluso con un esempio specifico fatto da Fare Verde che ha organizzato il buffet dei prodotti De.C.O. Fontana Liri dimostrando ai partecipanti che la plastica può essere bandita dalle tavole di tutti attraverso l’uso di stoviglie, piatti, bicchieri, tovaglioli e tovaglie compostabili. Un evento in un evento che ha presentato prodotti locali a km zero capaci di ridurre l’inquinamento per la mancanza di trasporto a lungo raggio, di ridurre gli imballaggi, di ridurre i rifiuti e di offrire prodotti di qualità certificata. Mangiare sano, con gusto senza produrre rifiuti che poi non possono ritornare in modo buono alla Natura è una pratica che prima o poi dovrà essere adottata per vivere meglio , senza discariche, senza inceneritori e soprattutto lontani dalle malattie.
Il momento in cui il Sindaco Dott. Gianpio Sarracco firma l'impegno. |
venerdì 12 ottobre 2018
MSGC - LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE PER LA VENDITA DI ABUSI EDILIZI.
Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano risponde al Presidente
del Consiglio Comunale Geom. Valter Mancini. Lettera aperta. Egregio
Presidente, nel merito degli appartamenti abusivi di proprietà dell'Assessore ai Lavori Pubblici con la sua del 26 Settembre 2018 tra le altre cose ci
disse che: "Provvederò a tenervi informati sugli sviluppi della
questione; resta comunque il fatto che l'argomento provochi un evidente
disagio morale." Sono passati più di 15 giorni, il tempo vola, e ancora
non si hanno notizie nel merito. Ha precisato "un evidente disagio
morale" che però nonostante tutto non si è trasformato in alcuna palese
iniziativa concreta nei confronti dell'Assessore ai Lavori Pubblici che
ha anche la delega alla Polizia Locale. Fare Verde si rende conto che in
un paese come il nostro ove vige "il così fan tutti" la questione di
abusi edilizi commercializzati illegalmente ha sicuramente un basso
impatto in quella buona parte della popolazione deviata che fino a
questo momento l'ha fatta franca costruendo manufatti abusivi che nella
maggior parte dei casi restano disabitati o accatastati con la scritta
F3 (casa in costruzione) per non pagarci le tasse . Tuttavia le
rappresentiamo che nel resto dell'Italia, ove ancora sono vigenti le
leggi dello Stato, un fatto del genere rappresenta sicuramente una
gravissima questione etica e morale che ogni buona Amministrazione
Comunale si pone nell'interesse della popolazione e delle generazioni
future. Fare Verde non si sofferma sugli aspetti Giudiziari della
vicenda ma si renderà conto che sono allo stesso modo importanti in
quanto evidenziano un evidente INTERESSE PRIVATO da parte dell'Assessore
ai Lavori Pubblici con delega alla Polizia Locale ed espone il fianco
dell'Amministrazione Comunale a commenti pessimi, giudizi e pregiudizi
dalla parte corretta della popolazione che con spirito di sacrificio ha
costruito casa pagando ogni onere per costruirle. Come risulta evidente
alla scrivente che l'allaccio alle utenze di quelle case abusive sono
allo stesso modo abusive e proibite dalla legge. Monte San Giovanni
Campano , le ricordiamo, è un Comune della Repubblica Italiana, dove
volenti o nolenti sono vigenti le leggi dello Stato, che si ritrova in
una situazione di ANARCHIA con gli Amministratori Comunali che dovrebbero
rappresentare lo STATO ad essere primi a trasgredire le leggi dello
Stato. Si renderà conto che è una situazione insostenibile, scorretta,
antigiuridica e aliena ad ogni logica della convivenza civile. Dopo
quanto appena premesso ci permettiamo di darle un suggerimento: Convochi
il Consiglio Comunale su questa incresciosa vicenda, siamo curiosi di
ascoltare le parole del Sindaco in qualità di Rappresentante del Governo
Italiano, e analizzi anche la posizione degli altri Consiglieri
Comunali coinvolti direttamente o indirettamente in altri abusi edilizi.
È sua la responsabilità morale di quanto è in accadimento in quanto
lei , volente o nolente, rappresenta anche la parte sana della nostra
popolazione che aspetta risposte a fatti di così totale DEGENERAZIONE .
Le anticipiamo fin da ora che Fare Verde chiederà i danni morali al
Comune di Monte San Giovanni Campano per palese annichilimento alle
nostre azioni poste in essere nell'interesse collettivo per la tutela
del suolo, delle acque , dell'aria e degli animali.
Non restiamo più in attesa di sue notizie e le auguriamo di salvarsi da tanto squallore e da quella politica dissennata, fanfarrona e clientelare che rappresenta.
Non restiamo più in attesa di sue notizie e le auguriamo di salvarsi da tanto squallore e da quella politica dissennata, fanfarrona e clientelare che rappresenta.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Monte San Giovanni Campano Geom. Valter Mancini |
giovedì 11 ottobre 2018
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: IL COMUNE ACQUISISCE TRE APPARTAMENTI ABUSIV...
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: IL COMUNE ACQUISISCE TRE APPARTAMENTI ABUSIV...: Fare Verde resta basita per quanto è in accadimento a Monte San Giovanni Campano dove l’Assessore ai Lavori Pubblici con delega alla Poliz...
venerdì 28 settembre 2018
MSGC - Abusivismo edilizio: L'ULTIMATUM DI FARE VERDE.
Fare Verde , nell’interesse collettivo, si è messa di traverso al
fenomeno dell’abusivismo edilizio sul territorio del Comune di Monte San
Giovanni Campano ed ha letteralmente sbarrato la strada all’Assessore
ai Lavori Pubblici con delega alla Polizia Locale. Quanto è accaduto
risale all’estate scorsa quando, tra luglio e agosto, l’Assessore
Cimaomo Romanino registra dal notaio la vendita dell’immobile a favore
della moglie. Nell’atto notarile si attesta che il “fabbricato è stato
costruito anteriormente al 1 settembre del 1967”. L’associazione “Fare
Verde” venuta a conoscenza della circostanza ha contestato il fatto
che i tre appartamenti venduti sono ABUSIVI oggetto di pregressa
ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Monte San Giovanni Campano
su accertamento dei Carabinieri della Stazione di Monte San Giovanni
Campano
L’Ufficio Tecnico del COMUNE CONFERMA TUTTO
Tutto trova conferma in una nota del settore urbanistica dello stesso ente che rispondendo a una nota di Fare Verde scrive che «si tratta di un edificio di nuova costruzione realizzato nell’anno 2006 in assenza dei prescritti titoli abilitativi già oggetto di accertamento e di provvedimenti sanzionatori nei confronti del sig. Cimaomo Romanino in qualità di proprietario e committente dei lavori, impugnati al Tar, ricorsi a cui lo stesso ha rinunciato in dato 24 luglio 2018».
Pertanto, scrive ancora il tecnico comunale, «l’atto notarile ha per oggetto la compravendita di un immobile abusivo che, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, non è consentita». Dal Comune specificano che dalla lettura dell’atto notarile «si rileva la dichiarazione secondo cui la realizzazione risalirebbe ad epoca antecedente al 1967, mentre in realtà trattasi di nuova costruzione realizzata e accertata nel 2006».
Infine l’ufficio urbanistica riporta anche che lo stesso Cimaomo aveva informato il Comune che a sua volta aveva fatto richiesta dell’atto notarile. Richiesta a cui non è stato dato alcun riscontro dall’ufficio che, scrive il responsabile del servizio, «provvederà alla immediata emissione dei provvedimenti finalizzati all’acquisizione del bene e della sua successiva demolizione». Acquisizione che sembrerebbe ora in corso di attuazione.
Di rimando Fare Verde scrive a diverse Autorità tra cui il Sig. Prefetto di Frosinone e chiede la decadenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici con delega alla Polizia locale da Consigliere Comunale ai sensi dell’Art. 63 del TUEL. Nella diatriba furibonda interviene il Presidente del Consiglio Comunale che con una nota a Fare Verde dice di essersi personalmente interessato alla vicenda dichiarando espressamente il suo “disagio morale”. Fare Verde tiene conto delle parole del Presidente del Consiglio che si distingue nel silenzio ASSORDANTE della Comunità Monticiana ma non si sente garantita dal silenzio del Sindaco e soprattutto del Vicesindaco con delega all'Ambiente Geom. Sandro Visca esecutore materiale dell'attestazione energetica di quegli immobili abusivi.. Da questi passaggi convulsi pubblicati sulla stampa cartacea dai quotidiani l’Inchiesta e Il Messaggero scaturisce l’emissione dell’ULTIMATUM di Fare Verde a tutti i Consiglieri Comunali: Portate in Consiglio Comunale la decadenza dell’Assessore Cimaomo Romanino ai sensi dell’Art.63 del TUEL altrimenti lo farà la nostra Associazione togliendovi ogni capacità decisionale con la richiesta diretta al Tribunale di Frosinone per la decadenza ai sensi dell’Art 70 del Tuel. “La decadenza dalla carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale può essere promossa in prima istanza da qualsiasi cittadino elettore del comune, o da chiunque altro vi abbia interesse davanti al tribunale civile... omissis...”.
L’ULTIMATUM di Fare VERDE scadrà sabato 29 Settembre 2018.
Accesso SUD di Monte San Giovanni Campano
L’Ufficio Tecnico del COMUNE CONFERMA TUTTO
Tutto trova conferma in una nota del settore urbanistica dello stesso ente che rispondendo a una nota di Fare Verde scrive che «si tratta di un edificio di nuova costruzione realizzato nell’anno 2006 in assenza dei prescritti titoli abilitativi già oggetto di accertamento e di provvedimenti sanzionatori nei confronti del sig. Cimaomo Romanino in qualità di proprietario e committente dei lavori, impugnati al Tar, ricorsi a cui lo stesso ha rinunciato in dato 24 luglio 2018».
Pertanto, scrive ancora il tecnico comunale, «l’atto notarile ha per oggetto la compravendita di un immobile abusivo che, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, non è consentita». Dal Comune specificano che dalla lettura dell’atto notarile «si rileva la dichiarazione secondo cui la realizzazione risalirebbe ad epoca antecedente al 1967, mentre in realtà trattasi di nuova costruzione realizzata e accertata nel 2006».
Infine l’ufficio urbanistica riporta anche che lo stesso Cimaomo aveva informato il Comune che a sua volta aveva fatto richiesta dell’atto notarile. Richiesta a cui non è stato dato alcun riscontro dall’ufficio che, scrive il responsabile del servizio, «provvederà alla immediata emissione dei provvedimenti finalizzati all’acquisizione del bene e della sua successiva demolizione». Acquisizione che sembrerebbe ora in corso di attuazione.
Di rimando Fare Verde scrive a diverse Autorità tra cui il Sig. Prefetto di Frosinone e chiede la decadenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici con delega alla Polizia locale da Consigliere Comunale ai sensi dell’Art. 63 del TUEL. Nella diatriba furibonda interviene il Presidente del Consiglio Comunale che con una nota a Fare Verde dice di essersi personalmente interessato alla vicenda dichiarando espressamente il suo “disagio morale”. Fare Verde tiene conto delle parole del Presidente del Consiglio che si distingue nel silenzio ASSORDANTE della Comunità Monticiana ma non si sente garantita dal silenzio del Sindaco e soprattutto del Vicesindaco con delega all'Ambiente Geom. Sandro Visca esecutore materiale dell'attestazione energetica di quegli immobili abusivi.. Da questi passaggi convulsi pubblicati sulla stampa cartacea dai quotidiani l’Inchiesta e Il Messaggero scaturisce l’emissione dell’ULTIMATUM di Fare Verde a tutti i Consiglieri Comunali: Portate in Consiglio Comunale la decadenza dell’Assessore Cimaomo Romanino ai sensi dell’Art.63 del TUEL altrimenti lo farà la nostra Associazione togliendovi ogni capacità decisionale con la richiesta diretta al Tribunale di Frosinone per la decadenza ai sensi dell’Art 70 del Tuel. “La decadenza dalla carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale può essere promossa in prima istanza da qualsiasi cittadino elettore del comune, o da chiunque altro vi abbia interesse davanti al tribunale civile... omissis...”.
L’ULTIMATUM di Fare VERDE scadrà sabato 29 Settembre 2018.
Accesso SUD di Monte San Giovanni Campano
venerdì 7 settembre 2018
MSGC: Il Comune annuncia il compostaggio domestico e Fare Verde...
Il
Comune di Monte San Giovanni Campano ha finalmente realizzato che
quanto proposto da Fare Verde TRE anni fa sul compostaggio domestico può essere utile per la riduzione dei
rifiuti. Con un articolo sulla stampa di certo irriverente nei confronti della nostra Associazione che per anni ha sollecitato il compostaggio domestico ha annunciato che è in procinto di
consegnare alla popolazione le compostiere. Fare Verde spera che finalmente verrà realizzato il
regolamento Comunale per la raccolta differenziata e conscia di quanto
sta per accadere con il compostaggio domestico pubblica il MANUALE PER IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO perchè la mera consegna delle compostiere non sarà un'azione determinante per la riduzione dei rifiuti se la popolazione non avrà la benchè minima idea di come usarle.
Manuale del compostaggio.
La compostiera va collocata in un punto del giardino praticabile tutto l’anno (senza ristagni e fango anche in autunno e inverno). La vostra compostiera, funziona in ogni situazione climatica, ma il punto migliore per collocarla è all’ombra e in un luogo riparato dagli acquazzoni. L’unica operazione preliminare è quella di preparare il terreno sottostante con una zappettatura e un letto di potature sminuzzate o foglie secche: questa faciliterà il drenaggio e lo scambio di microrganismi col terreno.
Cosa compostare
Le materie prime del compost sono gli avanzi di cibo , gli scarti del giardino e i tovaglioli di carta. Sicuramente si possono compostare gli avanzi di cucina (residui di pulizia delle verdure, bucce, pelli, fondi di the e caffè, gusci di uova frantumati, avanzi di carne, di formaggio ecc); gli scarti del giardino e dell’orto (potature, foglie secche, fiori appassiti, gambi, erba); carta non patinata; cartone e trucioli di legno non trattato. Attenzione con gli scarti di potatura perché ci sono piante resistenti alla degradazione (magnolia, lauroceraso, noce, castagno, aghi di conifere) che nella compostiera vanno miscelate bene con i materiali più facilmente degradabili. Inadatti al compostaggio sono la carta patinata, il legno verniciato e tutti i rifiuti non elencati sopra.
Come far funzionare la compostiera
La cosa più importante è assicurare nella compostiera la corretta e costante presenza di ossigeno (necessario agli insetti ai batteri e ai funghi presenti nel terreno e negli scarti) con alcuni accorgimenti: favorire la porosità della massa compostabile (con legno delle potature sminuzzato, paglia, foglie secche, cartone spezzettato alternati agli scarti di cucina) per agevolare il ricambio d’aria; non comprimere la massa degli scarti; rivoltare il materiale di tanto in tanto, soprattutto se è poco poroso.
Come caricare la compostiera
La giusta miscelazione della massa compostabile, oltre che a garantire la porosità e l’apporto di ossigeno, serve a fornire in modo equilibrato carbonio e azoto e a dare l’umidità ottimale. Il rapporto carbonio/azoto (C/N) è il parametro chimico regolatore dell’attività microbica. Nella miscela iniziale, il giusto rapporto è 20-30 grammi di carbonio per ogni grammo di azoto. Se c’è troppo carbonio, i microorganismi si riproducono meno e la decomposizione rallenta; se c’è troppo azoto, l’eccesso viene disperso in forma ammoniacale e ciò provoca cattivi odori (odore di urina). L’equilibrio corretto si ottiene miscelando gli scarti più umidi e azotati (avanzi di cucina, sfalci d’erba) con quelli a bassa umidità e più carboniosi (foglie secche, paglia, cartone, trucioli). È utile ma non indispensabile miscelare i gruppi di materiali prima di introdurli e integrare il primo carico con del compost fresco ricavato da un ciclo precedente o con della terra d’orto.
Come regolare umidità e temperatura del composter
L’umidità della massa, che tende a cambiare con la pioggia e con l’evaporazione, può essere verificata con la prova del pugno. Essa consiste nel prendere un campione di massa miscelata e stringerla in pugno: se sgorgano solo alcune goccioline d’acqua, l’umidità è quella giusta; se l’umidità è bassa serve annaffiare, se l’umidità è alta, vanno aggiunti scarti secchi e rivoltata la massa in una giornata di sole. Se la miscelazione, l’umidità e l’ossigenazione della massa sono corrette, la temperatura arriva presto a 60-70°C e innesca la fase definita di igienizzazione in cui il forte calore elimina i microorganismi dannosi al processo e quelli patogeni.
Quali sono i sintomi di malfunzionamento del composter
Se il processo di compostaggio non sta funzionando, la massa compostabile, come un malato, lo segnala con alcuni sintomi. Se la massa è fredda è perché manca ossigeno a causa dell’eccesso di umidità; in questo caso va favorita l’ossigenazione rivoltando e miscelando scarti secchi. Se c’è odore di marcio è perché l’eccessiva umidità e la mancanza di ossigeno hanno avviato processi di putrefazione; occorre correggere la miscelazione aggiungendo scarti secchi e miscelare. Se c’è odore di urina è perché c’è troppo azoto: aggiungere scarti carboniosi e miscelare. Se ci sono moscerini è perché sulla testa della massa ci sono troppi scarti umidi: coprire sempre lo strato superiore con foglie, erba o paglia secca.
Quando il compost è pronto
Il compost è pronto circa 4-6 mesi dopo l’attivazione del processo e può essere usato per fertilizzare il terreno prima della semina o di un trapianto. Se molto fresco, va usato come il letame e cioè non a contatto con le radici. Dopo 8-10 mesi il compost si definisce maturo e si presenta come un bel terriccio soffice e nero. La vostra compostiera e’ provvista di un’apertura per consentire l’estrazione del compost. Il materiale estratto va vagliato grossolanamente per separare il terriccio dalle spezzature più grossolane, che sono ottime per riattivare il processo nella compostiera assieme alla parte superiore e meno matura.
Come utilizzare il compost
Per fertilizzare il fondo è consigliabile il compost pronto nella misura di 10-15 kg/mq. Per i tappeti erbosi invece è meglio il compost maturo e ben raffinato, eventualmente miscelato con sabbia e terra. Nell’impianto di arbusti e alberi il compost serve anche per evitare il compattamento sul fondo della buca. Per non bruciare le radici, va usato il compost pronto se la pianta è con zolla, il compost maturo se le radici sono nude. Nella floricoltura in vaso o in fioriera si usa il compost semplicemente aggiungendolo allo strato superficiale di terreno o miscelandolo con la terra che e’ intorno alle piante.
Manuale del compostaggio.
La compostiera va collocata in un punto del giardino praticabile tutto l’anno (senza ristagni e fango anche in autunno e inverno). La vostra compostiera, funziona in ogni situazione climatica, ma il punto migliore per collocarla è all’ombra e in un luogo riparato dagli acquazzoni. L’unica operazione preliminare è quella di preparare il terreno sottostante con una zappettatura e un letto di potature sminuzzate o foglie secche: questa faciliterà il drenaggio e lo scambio di microrganismi col terreno.
Cosa compostare
Le materie prime del compost sono gli avanzi di cibo , gli scarti del giardino e i tovaglioli di carta. Sicuramente si possono compostare gli avanzi di cucina (residui di pulizia delle verdure, bucce, pelli, fondi di the e caffè, gusci di uova frantumati, avanzi di carne, di formaggio ecc); gli scarti del giardino e dell’orto (potature, foglie secche, fiori appassiti, gambi, erba); carta non patinata; cartone e trucioli di legno non trattato. Attenzione con gli scarti di potatura perché ci sono piante resistenti alla degradazione (magnolia, lauroceraso, noce, castagno, aghi di conifere) che nella compostiera vanno miscelate bene con i materiali più facilmente degradabili. Inadatti al compostaggio sono la carta patinata, il legno verniciato e tutti i rifiuti non elencati sopra.
Come far funzionare la compostiera
La cosa più importante è assicurare nella compostiera la corretta e costante presenza di ossigeno (necessario agli insetti ai batteri e ai funghi presenti nel terreno e negli scarti) con alcuni accorgimenti: favorire la porosità della massa compostabile (con legno delle potature sminuzzato, paglia, foglie secche, cartone spezzettato alternati agli scarti di cucina) per agevolare il ricambio d’aria; non comprimere la massa degli scarti; rivoltare il materiale di tanto in tanto, soprattutto se è poco poroso.
Come caricare la compostiera
La giusta miscelazione della massa compostabile, oltre che a garantire la porosità e l’apporto di ossigeno, serve a fornire in modo equilibrato carbonio e azoto e a dare l’umidità ottimale. Il rapporto carbonio/azoto (C/N) è il parametro chimico regolatore dell’attività microbica. Nella miscela iniziale, il giusto rapporto è 20-30 grammi di carbonio per ogni grammo di azoto. Se c’è troppo carbonio, i microorganismi si riproducono meno e la decomposizione rallenta; se c’è troppo azoto, l’eccesso viene disperso in forma ammoniacale e ciò provoca cattivi odori (odore di urina). L’equilibrio corretto si ottiene miscelando gli scarti più umidi e azotati (avanzi di cucina, sfalci d’erba) con quelli a bassa umidità e più carboniosi (foglie secche, paglia, cartone, trucioli). È utile ma non indispensabile miscelare i gruppi di materiali prima di introdurli e integrare il primo carico con del compost fresco ricavato da un ciclo precedente o con della terra d’orto.
Come regolare umidità e temperatura del composter
L’umidità della massa, che tende a cambiare con la pioggia e con l’evaporazione, può essere verificata con la prova del pugno. Essa consiste nel prendere un campione di massa miscelata e stringerla in pugno: se sgorgano solo alcune goccioline d’acqua, l’umidità è quella giusta; se l’umidità è bassa serve annaffiare, se l’umidità è alta, vanno aggiunti scarti secchi e rivoltata la massa in una giornata di sole. Se la miscelazione, l’umidità e l’ossigenazione della massa sono corrette, la temperatura arriva presto a 60-70°C e innesca la fase definita di igienizzazione in cui il forte calore elimina i microorganismi dannosi al processo e quelli patogeni.
Quali sono i sintomi di malfunzionamento del composter
Se il processo di compostaggio non sta funzionando, la massa compostabile, come un malato, lo segnala con alcuni sintomi. Se la massa è fredda è perché manca ossigeno a causa dell’eccesso di umidità; in questo caso va favorita l’ossigenazione rivoltando e miscelando scarti secchi. Se c’è odore di marcio è perché l’eccessiva umidità e la mancanza di ossigeno hanno avviato processi di putrefazione; occorre correggere la miscelazione aggiungendo scarti secchi e miscelare. Se c’è odore di urina è perché c’è troppo azoto: aggiungere scarti carboniosi e miscelare. Se ci sono moscerini è perché sulla testa della massa ci sono troppi scarti umidi: coprire sempre lo strato superiore con foglie, erba o paglia secca.
Quando il compost è pronto
Il compost è pronto circa 4-6 mesi dopo l’attivazione del processo e può essere usato per fertilizzare il terreno prima della semina o di un trapianto. Se molto fresco, va usato come il letame e cioè non a contatto con le radici. Dopo 8-10 mesi il compost si definisce maturo e si presenta come un bel terriccio soffice e nero. La vostra compostiera e’ provvista di un’apertura per consentire l’estrazione del compost. Il materiale estratto va vagliato grossolanamente per separare il terriccio dalle spezzature più grossolane, che sono ottime per riattivare il processo nella compostiera assieme alla parte superiore e meno matura.
Come utilizzare il compost
Per fertilizzare il fondo è consigliabile il compost pronto nella misura di 10-15 kg/mq. Per i tappeti erbosi invece è meglio il compost maturo e ben raffinato, eventualmente miscelato con sabbia e terra. Nell’impianto di arbusti e alberi il compost serve anche per evitare il compattamento sul fondo della buca. Per non bruciare le radici, va usato il compost pronto se la pianta è con zolla, il compost maturo se le radici sono nude. Nella floricoltura in vaso o in fioriera si usa il compost semplicemente aggiungendolo allo strato superficiale di terreno o miscelandolo con la terra che e’ intorno alle piante.
giovedì 6 settembre 2018
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: Missione Libano del Sud - 6 Settembre 2018
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: Missione Libano del Sud - 6 Settembre 2018: La Solidarietà di Fare Verde per le popolazioni del Libano del Sud si è concretizzata la mattina del 6 Settembre 2018 nell’ambito del proge...
giovedì 16 agosto 2018
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: FANGHI DALLA DEPURAZIONE IN PROVINCIA DI FROSINONE...
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: FANGHI DALLA DEPURAZIONE IN PROVINCIA DI FROSINONE...: AMBIENTE – FANGHI DA DEPURAZIONE – Da quasi un mese con una sentenza il Tar della Lombardia (terza sezione, presidente Ugo Di Benedetto, p...
sabato 11 agosto 2018
MSGC - Anno XV dell'era ACEA - Crisi idrica e incivilta' - La provocazione estrema di Fare Verde.
Al
S.E. il Prefetto di Frosinone
SEDE
Al Respnsabile del Servizio Polizia
Municipale di Monte San Giovanni Campano
Al
responsabile di ACEA Ato 5 spa
SEDE
Alla
STO Ato 5 Frosinone
All’ARERA
SEDE
Alla
stampa
loro
sedi
Oggetto: Ordinanza
di divieto dell’uso di acqua potabile per usi diversi da quello
potabile e di igiene pubblica.
Fare Verde Gruppo di
Monte San Giovanni Campano ha l’ardire di illustrare a S.E. il
Prefetto di Frosinone che l’ordinanza emessa dal Sig. Sindaco di
Monte San Giovanni Campano, benche’ emessa per l’emergenza idrica , ordina ad alcuni cittadini
di disobbedire ad altra legge dello Stato.
Nello specifico
l'Ordinanza proibisce l’attingimento da qualsiasi fontana (in questo caso
l’ordinanza non specifica se sorgiva o da diramazione
dell’acquedotto) e proibisce l’uso zootecnico dell’acqua
potabile. Da cio' risulta lampante che chi possiede animali non potra’
provvedere alla loro abbeverata. Fare Verde chiede a S.E. il Prefetto
di Frosinone di evitare che possano essere denunciate le persone che
si troveranno di fronte al dilemma di disobbedire comunque ad una
legge dello Stato (maltrattamento agli animali) o all’Ordinanza
Sindacale.
Fare Verde chiede alla S.V.
- di ordinare
di far liberare gli animali non destinati all’alimentazione umana
sul territorio Comunale (Cavalli sportivi) in modo che possano
cercarsi da soli l’acqua per bere o che possano essere abbeverati in clandestinita' dalla pieta' della popolazione.
- di ordinare l’abbattimento degli animali destinati all’alimentazione umana evitando ad essi inutili e
gratuite sofferenze che sono rigorosamente proibite dalla legge sul territorio della Repubblica Italiana.
Infine
le rende noto che sono 14 anni che si ripete l'emergenza idrica sul
territorio di Monte San Giovanni Campano e sono 14 anni che nessuno
provvede a sistemare l'acquedotto Comunale che perde come un colabrodo
per poi arrivare sistematicamente a Ordinanze di questo tipo frutto di
mancati investimenti e di menefreghismo assoluto nonostante i ripetuti
avvisi scritti della scrivente Associazione di protezione Ambientale
sull'uso insostenibile delle risorse idriche a Monte San Giovanni
Campano.
Si allega copia dell'Ordinanza Sindacale.
Si resta in attesa
di un cortese riscontro e si porgono i piu' deferenti saluti.domenica 29 luglio 2018
MSGC - Marciapiedi a Porrino - Necessita il SESTO lotto per abbattere le barriere architettoniche.
MSGC – PORRINO –
BARRIERE ARCHITETTONICHE - Ci vorra’ il SESTO LOTTO per i
marciapiedi di Porrino? Pare proprio di si perche’ e’ prevista
dalla normativa vigente la rimozione delle barriere architettoniche
che in questo caso impediscono gli spostamenti alle persone con
limitata capacità motoria e sensoriale.
Fare Verde Gruppo di
Monte San Giovanni Campano ha oramai perso il conto del denaro
pubblico speso per costruire i marciapiedi e le relative barriere
architettoniche. Marciapiedi tutti regolarmente pagati ai numerosi
progettisti, alle ditte che li hanno realizzati e a chi li ha
collaudati come in una maledizione che identifica le persone meno
fortunate con il target di trappole create senza alcuno scrupolo
professionale.
In buona sostanza
nella frazione di Porrino e’ stato costruito un marciapiede in
discesa e alla fine della discesa c’e’ la trappola per
diversamente abili e per ipovedenti. Uno scalino alto piu’ di 40
centimetri che finisce in una sorta di depressione del terreno. Poco prima della trappola, in stile guerra del Vietnam, non
c’e’ neppure lo spazio per girare la carrozzina e nella bene augurata ipotesi che il diversamente abile si rendesse conto di poter rovinare in quel fosso per tornare
dietro dovrebbe procedere in retromarcia.
Una chiara e
indiscussa cattiva progettazione con tanto di mancanza di buonsenso
che preclude il transito ai diversamente abili e crea pericolo per
una vera e propria trappola dedicata agli ipovedenti a fronte delle
cifre a 5 zeri spese per realizzare marciapiedi e relative barriere architettoniche a Porrino. Opera pubblica che
può essere presa sicuramente come esempio di tutto quello che NON si deve fare nella progettazione, nella direzione dei lavori e nel collaudo.
Fare Verde a questo
punto ritiene auspicabile lo stanziamento di denaro pubblico per il
SESTO lotto dedicato a quei marciapiedi in modo da poter abbattere le barriere architettoniche
insormontabili create con tanta superficialita’ dai progettisti “di
provata esperienza” scelti dal Comune per realizzare quella magnifica
opera pubblica.
Nel frattempo pero’
si consiglia ai tecnici progettisti, ai vari direttori dei lavori e ai collaudatori di dare una
sbirciatina alle leggi dello STATO che in questo caso prevedono:
La
dichiarazione di inagibilita’ dell’opera realizzata (in questo
caso il marciapiede), sanzioni per il progettista, il direttore dei
lavori, il responsabile tecnico degli accertamenti per l’agibilità
ed il collaudatore, ciascuno per la propria competenza.
A tal
proposito si trascrivono quegli articoli di quelle leggi che
evidentemente non hanno nessun valore a Monte San Giovanni Campano dove nell’immaginario collettivo della popolazione oramai sono vigenti
leggi proprie emanate direttamente dal Feudatario.
In Italia, invece, quando si realizzano le opere pubbliche ci
sono alcune leggi da rispettare che prevedono sanzioni per chi non ne
tiene conto:
-
Sanzioni
previste a carico del progettista, del responsabile del procedimento,
del direttore dei lavori e del collaudatore ai sensi dell'Art.82.7
del DPR 380/2001 (Codice dell'edilizia).
- Responsabilità del progettista per falsa asseverazione ai sensi dell'Art. 21 DPR 503/96 e per omissione nella relazione prevista nell'Art. 20, comma 1 e 2 della precisa indicazione "degli accorgimenti tecnico-strutturali ed impiantistici e dei materiali previsti" per l'eliminazione delle barriere percettive per i disabili visivi.
- Possibile declaratoria di nullità ex Art. 1418 C.C dei contratti di appalto i cui capitolati non prevedano l'eliminazione delle barriere percettive, con conseguente responsabilità contabile degli estensori dei capitolati.
- Responsabilità dinanzi alla magistratura contabile per i danni derivanti dai maggiori oneri conseguenti ad una tardiva messa a norma di opere eseguite in violazione della normativa sull'eliminazione delle barriere percettive per i disabili visivi.
- Poiché la mancata eliminazione delle barriere architettoniche e percettive configura certamente una situazione di discriminazione delle persone con disabilità visiva rispetto a quelle normodotate, può essere promosso a tale titolo ricorso al Tribunale competente ai sensi della Legge 1 marzo 2006, n. 67 (Artt. 3 e 4). A parte il Testo Unico dell'Edilizia (DPR 380/2001), l'ultimo testo in ordine di tempo che se ne occupa specificamente in relazione agli edifici e spazi pubblici è il Regolamento emanato con D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503, di cui riportiamo qui di seguito soltanto i commi che concernono l'argomento trattato.
- Art.
1.2, lettera c): Sono da considerare barriere architettoniche, e
quindi da superare, "la mancanza di accorgimenti e segnalazioni
che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e
delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non
vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi. Questa norma
riproduce letteralmente quanto già disposto dall'Art. 2, A), c) del
D.M. del 14 giugno 1989 n. 236 (Ministero dei Lavori Pubblici).
Art.
1.3: "Le presenti norme si applicano agli edifici e spazi
pubblici di nuova costruzione, ancorché di carattere temporaneo, o a
quelli esistenti qualora sottoposti a ristrutturazione. Si applicano
altresì agli edifici e spazi pubblici sottoposti a qualunque altro
tipo di intervento edilizio suscettibile di limitare l'accessibilità
e la visibilità, almeno per la parte oggetto dell'intervento stesso.
Si applicano inoltre agli edifici e spazi pubblici in tutto o in
parte soggetti a cambiamento di destinazione se finalizzata all'uso
pubblico, nonché ai servizi speciali di pubblica utilità di cui al
successivo titolo VI".
Il buon cittadino è quello che non può tollerare nella sua patria un potere che pretende d’essere superiore alle leggi.
(Cicerone)
(Cicerone)
Scalino di oltre 40 cm alla fine del marciapiedi. Hanno fatto anche gli spiritosi abbozzando la discesa per la carrozzina dei diversamente abili.
martedì 24 luglio 2018
Falvaterrra - Interrogato il Comune non rispose. L'Ambiente puo' attendere.
Fare Verde Provincia di Frosinone aveva chiesto al Comune di Falvaterra
l'uso della sala "Santilli" all'interno dell'area Parco dei Monti Ausoni
e Lago di Fondi per il convegno "Ambiente: occasioni di sviluppo" che si sarebbe dovuto svolgere il 28 Luglio 2018. Dal
15 di Luglio u.s. il Comune di Falvaterra non ha trovato neppure il
tempo di rispondere e di fatto ha ignorato completamente la richiesta.
Evidentemente il Sindaco e' totalmente all'oscuro che i parchi
hanno dato l'avvio ad una stagione di dibattito e di innovazione
concettuale sui temi della forma, del ruolo e della gestione delle aree
protette. In particolare rispetto al modello di parco della legge Croce
c'e' la novità per i parchi regionali di coniugare la conservazione
delle risorse naturali con l'uso sociale delle stesse e con la ricerca
dello sviluppo sostenibile per le popolazioni insediate. I parchi si
sono così proposti come terreno di sperimentazione ecologica permanente,
dove, con un nuovo approccio culturale ed economico, si riesca a
definire un modello di gestione territoriale da estendere al resto del
Paese. A questo punto bisogna per forza dire che l'amministrazione
Comunale di Falvaterra non ha ancora realizzato quanto proposto dalla
legge Legge 394/1991, art. 2, comma 2 che istituisce i parchi
regionali.
Il nostro Convegno lo faremo a Settembre e il Sindaco Lancia nel frattempo puo' continuare benissimo a concedere la "sua" struttura a chi gli pare per gli eventi che riterra' piu' opportuni come ad esempio per i seggi elettorali, per le prove di ballo, per la recitazione ecc ecc.
L'ambiente puo' attendere.
Grotte di Falvaterra (FR).
Il nostro Convegno lo faremo a Settembre e il Sindaco Lancia nel frattempo puo' continuare benissimo a concedere la "sua" struttura a chi gli pare per gli eventi che riterra' piu' opportuni come ad esempio per i seggi elettorali, per le prove di ballo, per la recitazione ecc ecc.
L'ambiente puo' attendere.
Grotte di Falvaterra (FR).
lunedì 16 luglio 2018
FARE VERDE – IL PRESIDENTE NAZIONALE IN VISITA NELLE PROVINCE DI FROSINONE e LATINA. SARANNO COSTITUITI UFFICIALMENTE ALCUNI GRUPPI LOCALI.
FARE VERDE – IL PRESIDENTE NAZIONALE IN VISITA NELLE PROVINCE DI FROSINONE e LATINA. SARANNO COSTITUITI UFFICIALMENTE ALCUNI GRUPPI
LOCALI.
Il presidente nazionale dell’associazione ambientalista Fare Verde, avvocato Francesco Greco, dal 17 al 19 luglio 2018 incontrerà gli iscritti delle province di Latina e Frosinone e sancirà ufficialmente la costituzione di alcuni gruppi locali del sodalizio.
Durante la visita sarà accompagnato dal presidente regionale dott. Silvano Olmi e da quello provinciale di Frosinone dott. Marco Belli.
Il presidente nazionale dell’associazione ambientalista Fare Verde, avvocato Francesco Greco, dal 17 al 19 luglio 2018 incontrerà gli iscritti delle province di Latina e Frosinone e sancirà ufficialmente la costituzione di alcuni gruppi locali del sodalizio.
Durante la visita sarà accompagnato dal presidente regionale dott. Silvano Olmi e da quello provinciale di Frosinone dott. Marco Belli.
La presenza del massimo dirigente nazionale di Fare Verde, sarà
l’occasione per fare il punto sulle emergenze ambientali del territorio e
sullo stato delle denunce presentate a difesa dell’ambiente e della
salute pubblica in provincia di Frosinone.
Il programma della visita prevede:
- Fondi (LT), martedì 17 luglio, alle ore 19.30, via Cesare Balbo n. 12, incontro con gli iscritti;
- Terracina (LT), martedì 17 luglio, ore 20.45, costituzione ufficiale del gruppo e cena con gli iscritti;
- Fontana Liri (FR), mercoledì 18 luglio, ore 10, incontro con gli iscritti e i volontari che gestiscono i tirocini extra-curriculari per persone diversamente abili; ore 12, riunione con gli amministratori comunali;
- Monte San Giovanni Campano (FR), mercoledì 18 luglio, ore 17.30, riunione con il direttivo provinciale di Fare Verde Frosinone, presentazione della relazione sullo stato dell’ambiente in provincia e la situazione delle azioni legali messe in atto per il contrasto dei reati ambientali;
- Atina (FR), mercoledì 18 luglio, ore 20.30, corso Munanzio Planco, costituzione ufficiale del gruppo Valle di Comino, incontro con gli iscritti e saluto agli amministratori comunali;
- Frosinone, giovedì 19 luglio, ore 12, conferenza stampa, sala Casciella, piano terra palazzo della Provincia di Frosinone;
- Sperlonga (LT), giovedì 19 luglio, ore 18, costituzione ufficiale del gruppo locale di Fare Verde e incontro con gli iscritti.
Associazione ambientalista Fare Verde.
Il programma della visita prevede:
- Fondi (LT), martedì 17 luglio, alle ore 19.30, via Cesare Balbo n. 12, incontro con gli iscritti;
- Terracina (LT), martedì 17 luglio, ore 20.45, costituzione ufficiale del gruppo e cena con gli iscritti;
- Fontana Liri (FR), mercoledì 18 luglio, ore 10, incontro con gli iscritti e i volontari che gestiscono i tirocini extra-curriculari per persone diversamente abili; ore 12, riunione con gli amministratori comunali;
- Monte San Giovanni Campano (FR), mercoledì 18 luglio, ore 17.30, riunione con il direttivo provinciale di Fare Verde Frosinone, presentazione della relazione sullo stato dell’ambiente in provincia e la situazione delle azioni legali messe in atto per il contrasto dei reati ambientali;
- Atina (FR), mercoledì 18 luglio, ore 20.30, corso Munanzio Planco, costituzione ufficiale del gruppo Valle di Comino, incontro con gli iscritti e saluto agli amministratori comunali;
- Frosinone, giovedì 19 luglio, ore 12, conferenza stampa, sala Casciella, piano terra palazzo della Provincia di Frosinone;
- Sperlonga (LT), giovedì 19 luglio, ore 18, costituzione ufficiale del gruppo locale di Fare Verde e incontro con gli iscritti.
Associazione ambientalista Fare Verde.
MSGC - Troppe pratiche di abusivismo edilizio giacenti negli uffici del Comune
MSGC - Un mucchio di pratiche di abusi edilizi che dovrebbero essere
acquisiti al patrimonio del Comune in attesa di demolizione che viene
tenuto per ricordo. Pratiche,che non vengono evase per carenza di
personale, che continuano a maturare un debito ecologico pagato dalla
popolazione presente e che verrà pagato dalle future generazioni.
Questo e' lo stato dell'Ufficio Tecnico Urbanistica del Comune di Monte
San Giovanni Campano e in questo quadro di sconforto totale Fare
Verde ha chiesto al Comune di istituire una task force di tecnici per
chiudere le pratiche rimaste ferme con le quattro frecce ma la richiesta
ancora non ha ricevuto risposta. L'ufficio tecnico urbanistica
smembrato rispetto al passato conta di un solo tecnico idoneo ai
controlli rispetto all'organico di tre tecnici abilitati quando
l'attuale Sindaco era responsabile di quell'ufficio. Lo smembramento
dell'Ufficio Tecnico Urbanistica (avvenuto negli anni) che supera il
70% del pregresso organico risulta praticamente ostativo allo
svolgimento delle normali mansioni dell'ufficio e denota la chiara
volontà politica di non voler risolvere la questione degli abusi
edilizi. Un metro e due misure rispetto ai pochissimi che giustamente
sono stati costretti a demolire i manufatti abusivi che comunque erano
di rilevanza economica e ambientale ininfluente . Un giochino fatto di
ricorsi al TAR richiesti senza la sospensiva delle ordinanze di
demolizione creato ad arte solo per perdere tempo con il Comune che non
si costituisce in giudizio per difendere il territorio. Il risultato? Un
mucchio di pratiche inevase che alimentano il delirio della
popolazione disonesta che si sente autorizzata a costruire abusivamente
sicura di passare solo guai simbolici. Di fatto gli immobili restano
nelle disponibilità di chi li ha costruiti e gli stessi che hanno
costruito in spregio alle leggi dello Stato a loro volta si sentono
anche autorizzati al vittimismo e alla denigrazione nei confronti di
chi chiede il rispetto delle regole. Fatto e' che Fare Verde chiede
parità nel trattamento delle pratiche di acquisizione al patrimonio
Comunale dei manufatti costruiti abusivamente rispetto alle pratiche di
concessione edilizia per i nuovi immobili. Se ci deve essere
rallentamento allora che il rallentamento ci sia per tutti. Non debbono
esistere corsie preferenziali e corsie di rallentamento. Se le pratiche
di concessione edilizia procurano entrate al Comune l'espletamento
delle pratiche di acquisizione degli immobili abusivi al patrimonio del
Comune fanno diminuire il debito ecologico.
lunedì 11 giugno 2018
MSGC- L'Autorita' di Regolazione Energia Reti e Ambiente accoglie le doglianze di Fare Verde
Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha presentato reclamo per il razionamento idrico che e' in corso e che e' stato attuato senza avvisare la popolazione del Capoluogo di Monte San Giovanni Campano.
Memori di quanto accaduto negli anni precedenti quando il Comune fu costretto ad emettere ordinanze che proibivano qualsiasi uso dell'acqua potabile eccezion fatta per l'igiene della popolazione e' stato inviato il reclamo all'ARERA avvisandola del razionamento notturno dell'acqua potabile che e' in corso nel Capoluogo del Comune di Monte San Giovanni Campano.
Fare Verde non nasconde che l'estate del 2018 sarà l'anno dei reclami ufficiali all'Autorita' a cui seguiranno le sanzioni e per questo invita la popolazione di Monte San Giovanni Campano a segnalare al seguente indirizzo di posta elettronica fareverde.msgc@gmail.com qualsiasi sospensione della fornitura di acqua potabile che non verrà avvisata alla popolazione in tempo utile. Chi non vorrà informare Fare Verde (sconsigliato) potrà chiamare direttamente l'ARERA al numero verde dello Sportello del Consumatore 800166654.
L'avviso alla popolazione: Ora gli strumenti ci sono e quindi informate Fare Verde o chiamate il numero verde dell'Autorita' purché finisca il vittimismo sui network e le richieste di avere l'autobotte a casa come se fosse una grazia ricevuta. Il gestore del Servizio Idrico Integrato dovrà rispondere della sospensione della fornitura idrica anche a Fare Verde come prevede la nota dell'ARERA e soprattutto dovrà indicare le soluzioni che dovrà mettere in essere per ripristinare la regolarità dell'erogazione dell'acqua potabile. Infine Fare Verde precisa che da ora in poi si disinteresserà completamente dalle azioni eventualmente poste in essere dal Comune di Monte San Giovanni Campano ritenendole ininfluenti per qualsiasi soluzione e se ci sarà l'emergenza idrica come negli anni passati non esiterà a scrivere all'Autorita' per chiedere la pubblicazione delle utenze da servire dietro richiesta telefonica registrata con la finalità di tracciare perfettamente le autobotti per evitare qualsasi favoritismo. Si ribadisce comunque che c'e' la necessita' improrogabile di costruire un nuovo acquedotto perche' si spreca troppa acqua potabile dalle perdite dell'obsoleto acquedotto Comunale.
In basso l'accoglimento del primo reclamo di Fare Verde fatto in occasione del razionamento idrico notturno attuato senza preavviso nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano.
Memori di quanto accaduto negli anni precedenti quando il Comune fu costretto ad emettere ordinanze che proibivano qualsiasi uso dell'acqua potabile eccezion fatta per l'igiene della popolazione e' stato inviato il reclamo all'ARERA avvisandola del razionamento notturno dell'acqua potabile che e' in corso nel Capoluogo del Comune di Monte San Giovanni Campano.
Fare Verde non nasconde che l'estate del 2018 sarà l'anno dei reclami ufficiali all'Autorita' a cui seguiranno le sanzioni e per questo invita la popolazione di Monte San Giovanni Campano a segnalare al seguente indirizzo di posta elettronica fareverde.msgc@gmail.com qualsiasi sospensione della fornitura di acqua potabile che non verrà avvisata alla popolazione in tempo utile. Chi non vorrà informare Fare Verde (sconsigliato) potrà chiamare direttamente l'ARERA al numero verde dello Sportello del Consumatore 800166654.
L'avviso alla popolazione: Ora gli strumenti ci sono e quindi informate Fare Verde o chiamate il numero verde dell'Autorita' purché finisca il vittimismo sui network e le richieste di avere l'autobotte a casa come se fosse una grazia ricevuta. Il gestore del Servizio Idrico Integrato dovrà rispondere della sospensione della fornitura idrica anche a Fare Verde come prevede la nota dell'ARERA e soprattutto dovrà indicare le soluzioni che dovrà mettere in essere per ripristinare la regolarità dell'erogazione dell'acqua potabile. Infine Fare Verde precisa che da ora in poi si disinteresserà completamente dalle azioni eventualmente poste in essere dal Comune di Monte San Giovanni Campano ritenendole ininfluenti per qualsiasi soluzione e se ci sarà l'emergenza idrica come negli anni passati non esiterà a scrivere all'Autorita' per chiedere la pubblicazione delle utenze da servire dietro richiesta telefonica registrata con la finalità di tracciare perfettamente le autobotti per evitare qualsasi favoritismo. Si ribadisce comunque che c'e' la necessita' improrogabile di costruire un nuovo acquedotto perche' si spreca troppa acqua potabile dalle perdite dell'obsoleto acquedotto Comunale.
In basso l'accoglimento del primo reclamo di Fare Verde fatto in occasione del razionamento idrico notturno attuato senza preavviso nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano.
sabato 9 giugno 2018
Frosinone, consentire l'ingresso nei centri abitati alle sole autovetture munite del limitatore elettronico di velocita'.
Fare Verde Provincia di Frosinone per limitare le emissioni degli
autoveicoli nei centri abitati propone a tutte le Pubbliche Amministrazioni della Regione Lazio di
permettere l'ingresso nei centri abitati alle sole autovetture dotate
del limitatore intelligente di velocità (in inglese Intelligent Speed
Limiter). Si tratta di un limitatore di velocità che dovra' essere
attivato obbligatoriamente all'ingresso di ogni centro abitato da remoto
e senza il consenso del conducente limitando la velocità
del veicolo ad esempio a 30 Km/h. Il sistema non agisce in alcun caso
sull’impianto freni, ma diminuisce l’erogazione del carburante in
maniera graduale riducendo di conseguenza la potenza del motore e le
emissioni inquinanti migliorando senza alcun dubbio la qualita'
dell'aria e la sicurezza per la circolazione stradale . E' gia'
disponibile sul mercato un limitatore di velocità dotato di centralina
elettronica di ultima generazione che può essere installato su tutte le
auto, incluse le macchine più vecchie (per auto prodotte a partire dal
1993). Chiedere alle aziende costruttrici di installare un interruttore per la sua attivazione e disattivazione (come gia' avviene per il telepass) al passaggio del varco elettronico e' di semplice realizzazione. Si tratta di quello che viene comunemente chiamato “Pedal
Interface”: un pedale (come il nome stesso suggerisce) che viene
inserito tra il pedale dell’acceleratore e l’unità di gestione del
veicolo e configurato attraverso un software. Il prezzo del meccanismo
e' di circa 500 euro.
venerdì 8 giugno 2018
MSGC - Fare Verde, tempi duri per l'abusivismo edilizio.
Iniziano tempi durissimi per l'abusivismo edilizio a Monte San Giovanni
Campano. Sono sotto la lente di ingrandimento tutti i ricorsi al TAR di
Latina e il nostro intervento e' già
iniziato. A tal proposito la nostra Associazione vuole ricordare che i
ricorsi al TAR dichiarati perenti non servono a nulla ai fini della
sospensione delle ordinanze di demolizione e di acquisizione degli
immobili al patrimonio Comunale , non servono a nulla i ricorsi senza
sospensiva delle ordinanze di demolizione come non servono a nulla i
ricorsi al Presidente della Repubblica ai fini di sospendere l'iter
amministrativo della demolizione e acquisizione degli immobili abusivi
al patrimonio del Comune. Visto che il Comune non si costituisce in
giudizio contro chi ha costruito abusivamente lo sta facendo la nostra
Associazione . Dicono di noi che gli "ambientalisti rovinano
l'ambiente" e allora Fare Verde risponde con azioni che vanno oltre "il così
fan tutti" , oltre la deviazione sociale e soprattutto oltre il metodo
del perfetto costruttore abusivo . Intanto la situazione ora ci e'
chiara ed ottenuta con un perfetto accesso agli atti e sarà nostro il compito nell'interesse collettivo di demolire questo "strano" modo di
fare. PER CHI NON LO AVESSE CAPITO: IL GIOCHINO E' TERMINATO ... GAME OVER! Particolari attenzioni e prorita'
vengono dedicate alle costruzioni abusive realizzate in aree sottoposte ai
vincoli imposti dalle leggi dello Stato e della Regione Lazio.
Si sappia che il reato penale può essere prescritto per tanti mentre l'iter amministrativo di demolizione e acquisizione al patrimonio Comunale delle case abusive non gode della prescrizione.
Fare Verde, infine, lancia un avvertimento a chi e' intenzionato a costruire abusivamente: NON CI SFIDATE PERCHÉ DIVENTIAMO CATTIVI E FORSE ANCHE UN PO' DI PIÙ. Le future generazioni hanno il diritto di scegliere come meglio fruire degli spazi e nessuno ha il diritto di imporre la propria volontà contravvenendo alle Leggi dello Stato e della Regione Lazio con atti delittuosi. Quest'ultimo concetto si chiama USO SOSTENIBILE DEL SUOLO; chi non lo rispetta delinque e deve essere necessariamente PUNITO.
Si sappia che il reato penale può essere prescritto per tanti mentre l'iter amministrativo di demolizione e acquisizione al patrimonio Comunale delle case abusive non gode della prescrizione.
Fare Verde, infine, lancia un avvertimento a chi e' intenzionato a costruire abusivamente: NON CI SFIDATE PERCHÉ DIVENTIAMO CATTIVI E FORSE ANCHE UN PO' DI PIÙ. Le future generazioni hanno il diritto di scegliere come meglio fruire degli spazi e nessuno ha il diritto di imporre la propria volontà contravvenendo alle Leggi dello Stato e della Regione Lazio con atti delittuosi. Quest'ultimo concetto si chiama USO SOSTENIBILE DEL SUOLO; chi non lo rispetta delinque e deve essere necessariamente PUNITO.
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